Scartafaccio di agricoltura

ISBN 88 7305 666 0

(available in Italian only)

La trattatistica dedicata all’agricoltura vanta nel Veneto una lunga
tradizione, a partire almeno dal XVI secolo, per arrivare alla
fioritura di pubblicazioni divulgative nel periodo tra la fine della
Repubblica veneta e l’unità nazionale. Appartiene a questo filone il
manoscritto anonimo, conservato nella biblioteca dell’orto Botanico
dell’Università di Padova, faticosamente redatto tra il 1805 e il 1810
da un contadino di Oderzo che ha trasferito sulla carta le esperienze
di tutta una vita, soprattutto nella tecnica di coltivazione della
vite.
La sua importanza come vivo documento linguistico, miracolosamente
riemerso, risulta dallo stile, che guarda al modello biblico della
similitudine, e dal lessico, ricco di voci del dialetto locale, molte
delle quali scomparse, soprattutto nella terminologia specialistica,
dalla semina all’innesto alla vendemmia.
Al lettore moderno del testo, che superi l’incertezza dell’espressione
tra italiano e dialetto e l’ossessione devota circolanti in ogni
pagina, risulteranno godibili le aperture del narratore popolare,
mentre lo faranno riflettere l’atteggiamento di rispetto nei riguardi
di ogni essere vivente e di concreta solidarietà verso gli uomini.

CONTENTS

Manilo Cortelazzo
Premessa

Luciano Morbiato
Le due «recolture»

Scartafaccio d’agricoltura

Nota alla trascrizione
Testo e note
Glossario

Appendici

Appunti di agricoltura scritti da un contadino di Emilio Teza
Carteggio P.A. Saccardo-E. Teza (1895)
Bibliografia

Information
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