Giornate internazionali di studio per il quarto centenario della morte di Giovanni Gabrieli (1554/56-1612)

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
plus dic, 1011 2012

«Alla schola del signor Giovanni Gabrieli»

Giovanni Gabrieli tra passato e futuro: contesti, modelli e allievi italiani

Giornate internazionali di studio per il quarto centenario della morte di Giovanni Gabrieli (1554/56-1612)

Erede e consolidatore dell’illustre tradizione polifonica e policorale veneziana, Giovanni Gabrieli mutò progressivamente il suo linguaggio musicale aggiornandolo alle modalità del ‘nuovo’ stile concertato con basso continuo e a taluni stilemi della nuova musica espressiva, sviluppatisi nell’ambito della monodia fiorentina e del madrigale mantovano.

Tale processo non fu senza conseguenze sulla formazione della nuova generazione di musici (veneziani e non) attivi in laguna. Sulla scia dello zio Andrea, Giovanni aveva attivato una vera e propria scuola (con tanto di tariffe e programmi prestabiliti) che aveva attratto a Venezia un gran numero di musicisti provenienti da ogni parte d’Europa. Se gli effetti esercitati sui suoi allievi d’Oltralpe (Aichinger, Schütz, Pedersøn, Grabbe, Nielsen e altri) sono parzialmente noti, meno chiara e assai più problematica è la definizione del contributo che Giovanni diede alla formazione di una tradizione compositiva locale. Una situazione che, a prescindere dalla musica strumentale (un campo in cui il peso dell’eredità gabrieliana è fuori discussione per via del suo ruolo dominante e fortemente novatore), è resa, in generale, particolarmente complessa per l’arrivo a Venezia, nel 1613,  di Claudio Monteverdi, a cui la storiografia più e meno recente ha spesso attribuito, forse con eccessivo entusiasmo, la principale responsabilità nei processi di innovazione verificatisi in laguna negli anni a venire.

Le giornate di studio si prefiggono di mettere a fuoco l’entità e la natura dell’eredità gabrieliana, aprendo la lente sulla produzione vocale sacra e profana dei suoi numerosi allievi e seguaci (G.B. Riccio, G.B. Grillo, G. Priuli, G. Valentini e altri) attivi in laguna e non, nei primi due o tre decenni del Seicento. In questo contesto appare cruciale, per il ruolo rilevante che ebbe nella nuova stagione musicale veneziana avviare una riflessione sulla formazione e la produzione del giovane Alessandro Grandi, i cui contorni sono ancora indefiniti.

Accanto a questo, altri temi oggetto di attenzione saranno: il rapporto di Giovanni con la stampa musicale (egli fu curatore, facendosi portatore di una tradizione, della pubblicazione postuma delle opere dello zio Andrea, anche se fu forse il compositore più restio dell’epoca a servirsi della stampa per la diffusione della propria produzione musicale), con il madrigale e con la committenza privata veneziana.

Comitato scientifico: David Bryant, Rodolfo Baroncini, Luigi Collarile.

Un evento della Fondazione Giorgio Cini – Comitato Regionale per il IV centenario della morte del musicista Giovanni Gabrieli organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini.

                   Comitato Gabrieli logo ufficiale   RegioneVeneto_barra_colore   

Scuola Grande di San Rocco, Centro Tedesco di Studi Veneziani, Diocesi Patriarcato di Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Ugo e Olga Levi, Procuratoria di San Marco, Regione del Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli studi di Padova.

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Programma

Lunedì 10 dicembre 2012

9.00

Saluti istituzionali e Introduzione.

 9.30-12.30

Chair: Gianmario Borio / Rodolfo Baroncini.

Rodolfo Baroncini (Conservatorio di Musica “Antonio Buzzolla”, Adria)

«Et per tale confirmato dall’auttorità del signor Giovanni Gabrieli»: l’auctoritas gabrieliana e la ricezione dei suoi modelli nei compositori veneziani (e non) della nuova generazione (1600-1620).

Metoda Kokole (Slovenian Academy of Sciences and Arts)

Giovanni Gabrieli’s style echoed in music produced in the first quarter of the seventeenth century on the territory between Koper/Capodistria and Graz.

Marco Di Pasquale (Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo”, Vicenza)

Innovazione e calchi gabrieliani nelle canzoni da sonar di Giovanni Battista Riccio.

14.00-17.00

Chair: David Bryant / Sabine Meine.

Iain Fenlon (King’s College, Cambridge)

Constructing Images: Giovanni Gabrieli and the Claims of History.

Jonathan Glixon (University of Kentucky)

Students, Rivals and Contemporaries: Organists in Venetian Churches at the Time of Giovanni Gabrieli.

Jeffrey Kurtzman (Washington University, St. Louis)

Toward an Understanding of Cleffing, Pitch and Sonority in the Vocal Music of Giovanni Gabrieli.

David Bryant (Università Ca’ Foscari, Venezia), Elena Quaranta (Università Ca’ Foscari, Venezia)

Giovanni Gabrieli e la consuetudine dello stile concertato.

Philippe Canguilhem (Université de Toulouse Le Mirail)

Interpretare la musica strumentale d’insieme di Giovanni Gabrieli

 Martedì 11 dicembre 2012

9.00-12.30

Chair: Jeffrey Kurtzman / Luigi Collarile.

Luigi Collarile (Université de Fribourg)

Giovanni Gabrieli e le edizioni postume di Andrea: nuove considerazioni.

Giuseppe Clericetti (Radio Svizzera Italiana)

I ricercari di Giovanni Gabrieli nel contesto organistico e didattico veneziano.

Massimo Bisson (Università Iuav di Venezia)

Organi, cantorie e spazi per la musica nelle chiese veneziane all’epoca di Giovanni Gabrieli.

Stefano Lorenzetti (Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo”, Vicenza)

Scritte nella mente? La musica per strumento da tasto di Giovanni Gabrieli e l’arte di comporre all’improvviso.

Info: musica@cini.it

Nell’immagine J. Barbaro, Pianta di Venezia, dettaglio con il convento di Santo Stefano, 1500