L’improvvisazione all’epoca di Beethoven e le forme ‘aperte’

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
plus nov, 2829 2014

La manifestazione, che fa seguito ai convegni Improvised Music in Europe: 1966-1976 (novembre 2012) e Con la mente e con le mani: Improvisation from ‘cantare super librum’ to partimenti (novembre 2013), rappresenta il terzo di un ciclo di appuntamenti sul ruolo dell’improvvisazione musicale nei diversi periodi storici.

Il convegno, coordinato da Gianmario Borio e Angela Carone, si incentra su quattro ambiti: le testimonianze di critici, compositori e teorici, che costituiscono un materiale imprescindibile per comprendere l’intreccio di improvvisazione, esecuzione e composizione; le forme compositive espressamente derivate da una prassi improvvisativa (bagatelle, divertimenti, preludi, capricci, fantasie e improvvisi); le tracce di pratiche improvvisative in forme che prevedono una precisa articolazione (sonata, rondò, tema con variazioni); l’improvvisazione in ambito vocale e operistico. Interverranno Torsten Mario Augenstein, Pieter Bergé, Scott Burnham, William Caplin, Angela Carone, Catherine Coppola, Giorgio Pagannone, Giorgio Sanguinetti, Elaine Sisman, Jan Philipp Sprick, Rohan Stewart-MacDonald, Marco Targa, moderati da Gianmario Borio, Hans-Joachim Hinrichsen, Susanna Pasticci e Rudolf Rasch.
Un concerto del violinista Davide Amodio e del fortepianista John Irving, dedicato al repertorio oggetto del convegno, offrirà un’ulteriore opportunità di riflessione sul ruolo delle pratiche improvvisative all’epoca di Beethoven.

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