Mondo Uno. Virginio Bruni Tedeschi

plus set, 04ott, 03 2011

Mondo Uno Virginio Bruni Tedeschi
4 settembre – 3 ottobre 2011
10.30-18.30, chiuso il martedì
Sala Borges, di fronte al Labirinto Borges,
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
ingresso libero


Le opere esposte appartengono al patrimonio artistico della Fondazione Virginio Bruni Tedeschi. Le fotografie selezionate – scattate tra il 1985 e il 2005 – sono state presentate per la prima volta al pubblico all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi dal 27 settembre al 24 ottobre 2008. Si tratta di fotografie in bianco e nero e di polaroid SX70. Le immagini rivelano un universo nel quale si articolano viaggio e quotidianità, libertà e solitudine.
Istanti onirici e reali, colti istintivamente e senza artificio, specchio di un temperamento alla ricerca di valori e di grazia. Mondo Uno è un viaggio immaginato. Un’articolazione di sentimenti al di là del tempo, della cronologia e degli itinerari del fotografo.

Virginio Bruni Tedeschi è nato a Torino il 20 settembre 1960. Nel corso di tutta la sua vita ha quotidianamente praticato la fotografia, costituendo via via una memoria poetica spontanea del mondo che lo circondava. La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di Mondo Uno Virginio Bruni Tedeschi, un libro concepito e realizzato a cura di sua
moglie Isabelle Bezin e di Karine Chahin. In apertura uno scritto del fotografo Jean-Baptiste Huynh dove viene evocato un ritratto che la scomparsa di Virginio Bruni Tedeschi, il 5 luglio 2006, non gli permise di realizzare.

I proventi della vendita dei volumi e delle fotografie in mostra saranno interamente devoluti alla Fondazione Virginio Bruni Tedeschi, creata il 12 febbraio 2007 a Torino per onorare la sua memoria. La Fondazione non ha finalità di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale per promuovere e sviluppare, a livello nazionale e mondiale, attraverso i propri mezzi finanziari, progetti e attività nel settore dell’educazione, della medicina, della ricerca. Dopo aver firmato un partenariato con l’UNESCO, è impegnata in quattro paesi dell’Africa australe particolarmente colpiti dall’AIDS: Lesotho, Namibia, Angola, Swaziland, con un progetto basato sull’educazione e la prevenzione.