Roman Vlad dona il suo archivio personale all’Istituto per la Musica

 Roman Vlad dona il suo archivio personale all’Istituto per la Musica

 È stato firmato oggi l’atto con cui il Maestro dona il suo archivio alla Fondazione Giorgio Cini

L’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini annuncia una nuova importante acquisizione, quella dell’archivio personale di Roman Vlad, formalizzata oggi martedì 23 luglio 2013 a San Giorgio, alla presenza del noto compositore, pianista, critico musicale, musicologo, direttore artistico, autore radiofonico e televisivo, insignito nel 1995 della Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte da parte della Presidenza della Repubblica Italiana.

Roman Vlad ha donato alla Fondazione Cini il suo archivio personale, composto da un ampio e variegato corpus di documenti autografi e a stampa in cui si riflettono tutti gli aspetti della sua intensa attività: circa 6.000 materiali preparatori (tra schizzi abbozzi e belle copie manoscritte), 4.000 i fogli di appunti manoscritti5.000 le lettere, a cui si aggiungono testi dattiloscritti, partiture a stampa e circa 10.000 ritagli di giornale. Tra i molti documenti si segnalano quelli relativi alle innumerevoli collaborazioni con il regista Luciano Emmer, gli studi preparatori per la musica dei film Romeo e Giulietta di Renato Castellani (1954) e La bellezza del diavolo di René Clair (1950).

Tutti questi documenti troveranno collocazione sull’Isola di San Giorgio Maggiore e saranno affidati all’Istituto per la Musica della Fondazione Cini, che dal prossimo autunno li metterà a disposizione di quanti vorranno approfondire lo studio dell’opera e del pensiero di una figura fondamentale del Novecento musicale. Quella dell’archivio Vlad è la seconda importante acquisizione del 2013 di fondi personali di compositori attivi in Italia nel secondo Novecento, dopo quella di Giacomo Manzoni, avvenuta lo scorso marzo in concomitanza con le manifestazioni in memoria di Giovanni Morelli.

«Per la sua consistenza quantitativa, la molteplicità delle fonti conservate e il loro interesse per la ricerca storica, il fondo del Maestro Vlad rappresenta uno straordinario arricchimento del patrimonio documentale dell’Istituto per la Musica. – afferma il direttoreGianmario Borio – Questi materiali si trovano in relazione con gli altri fondi: per esempio Alfredo Casella, presso il quale Vlad ha compiuto i propri studi di composizione, Aurel Milloss, con cui ha collaborato, e Camillo Togni, con il quale condivideva il precoce interesse per la dodecafonia. La predisposizione dei documenti in vista della loro fruibilità e di una adeguata valorizzazione scientifica sono tra gli obiettivi primari dell’Istituto per la Musica nei prossimi anni»

«Alla Fondazione Cini mi sento quasi a casa – ha affermato il Maestro Roman Vlad – perché per circa dieci anni sono stato membro della giuria del Premio del Disco che richiedeva una duplice presenza sia durante le giurie sia durante la cerimonia di premiazione; ho inoltre collaborato con l’Istituto Vivaldi. Sono molto felice che la mia opera trovi qui la sua sede definitiva. In primo luogo perché si tratta di una delle più importanti istituzioni italiane, che ho sempre reputato essere l’unica in grado di gestire e valorizzare adeguatamente la documentazione. In secondo luogo perché si tratta di Venezia. A questa città mi lega un amore e una consuetudine di antica data, per le tante partecipazioni, sia come compositore che come interprete, alla Biennale. La richiesta della donazione corrispondeva a un mio desiderio e a un pensiero lungamente meditato. Sono inoltre molto contento che sia le carte del mio Maestro, Alfredo Casella, sia quelle di Aurel Milloss, con cui ho collaborato fin dagli anni Quaranta, siano conservati nello stesso luogo».

Le attività di Vlad hanno coperto un’area estremamente vasta di competenze e interessi e sono state costantemente finalizzate alla valorizzazione della vita musicale italiana ed europea in tutte le sue sfaccettature. Allievo di Alfredo Casella, come compositore Vlad si è cimentato, oltre che con la musica sinfonica e da camera, con la musica per il teatro, per il balletto e per il cinema. In ambito cinematografico ha spaziato dai documentari d’arte al cinema d’autore. Nel corso della sua lunga carriera Roman Vlad ha ricoperto prestigiosi incarichi di direttore artistico, presidente e sovrintendente delle principali istituzioni teatrali, orchestrali e per la salvaguardia della musica e degli autori. Instancabile la sua attività di commentatore musicale, di musicologo, e più in generale la sua riflessione sulla musica, che si affianca al valore di protagonista e testimone della vita musicale non solo italiana del secondo dopoguerra. Le sue doti affabulatorie spiccano nella sua attività di divulgatore, particolarmente in quanto autore e protagonista di trasmissioni radiofoniche e televisive.

 

Roman Vlad è nato a Cernăuţi nel 1919, dove conseguì il diploma in pianoforte prima di trasferirsi in Italia nel 1938. Per la composizione è stato allievo di Alfredo Casella presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove si è diplomato nel 1942. Nel secondo dopoguerra la sua attività ha spaziato notevolmente e fruttato riconoscimenti a livello internazionale. Ha composto musiche sinfoniche e cameristiche riservando particolare attenzione alla musica per il teatro, per il balletto e per il cinema. In quest’ultimo ambito ha collaborato assiduamente con Luciano Emmer e con altri importanti registi quali René Clair (La bellezza del diavolo), Renato Castellani (Romeo e GiuliettaVerdi), Francesco Rosi (La sfida), Franco Zeffirelli (Il giovane Toscanini). Oltre che come pianista e compositore, Vlad si è fatto apprezzare a livello internazionale come conferenziere e studioso tenendo corsi convegni e seminari in Europa, America e Giappone. È autore di monografie di carattere musicologico, tra le quali vanno citate almeno quelle su Stravinskij, su Dallapiccola e sulla storia della dodecafonia. Dotato di rare doti affabulatorie, si è speso con altrettanto impegno e successo nella divulgazione musicale come autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, in collaborazione con la Rai. Nel corso della sua lunga carriera, Vlad ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi di direttore artistico (Teatro Comunale di Firenze, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Teatro alla Scala di Milano), presidente (Accademia Filarmonica Romana, SIAE) e sovrintendente (Teatro dell’Opera di Roma). È membro effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.

L’Istituto per la Musica promuove la ricerca scientifica e la diffusione del sapere su diversi ambiti della cultura musicale dell’Occidente. Le attività sono rivolte in modo particolare a tre aree: processi compositivi, teoria e pratica dell’interpretazione musicale ed esperienza audiovisiva. Esse si esplicano attraverso la conservazione e la valorizzazione di rilevanti  fondi di persona, la pubblicazione di letteratura musicologica, l’organizzazione di convegni, seminari e manifestazioni musicali, favorendo le necessarie sinergie fra enti pubblici e privati nazionali e internazionali. L’Istituto per la musica opera per l’acquisizione, la conservazione, la tutela, e la valorizzazione di archivi del XX e del XXI secolo, con particolare attenzione a quelli prodotti da personalità di rilievo del mondo musicale, coreutico e audiovisivo (Alberto Bruni TedeschiAlfredo CasellaGian Francesco MalipieroGiacomo Manzoni, Aurel MillossOttorino RespighiNino RotaOlga RudgeEgida Sartori Camillo Togni). Collabora a tal fine con altri istituti della Fondazione Giorgio Cini, con la Direzione Generale per gli Archivi, la Soprintendenza Archivistica per il Veneto, la Direzione Beni Culturali della Regione del Veneto e con enti privati italiani e stranieri, partecipando agli Archivi della musica del Sistema Archivistico Nazionale, al Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze e al progetto Novecento Veneto Musica.