CALL FOR PAPERS – Conferenza internazionale “Musica, arti e spiritualità in Asia centrale”

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) della Fondazione Giorgio Cini
in collaborazione con:

Aga Khan Music Initiative (AKMI)
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Università Ca’ Foscari, Venezia
CNRS/CETOBAC, Paris
School of Oriental and African Studies (SOAS), University of London

promuove una CALL FOR PAPERS per la

Conferenza internazionale
Musica, arti e spiritualità in Asia centrale
(29 – 31 ottobre 2015)

Ricollegandosi alla fortunata conferenza ‘Musical Geographies of Central Asia’, tenutasi a Londra nel 2012 presso l’Institute of Musical Research (University of London), questo nuovo incontro, ospitato stavolta a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini, adotterà l’approccio interdisciplinare tipico dell’IISMC in modo a mettere in luce le relazioni tra la musica, le arti e la spiritualità in area centroasiatica islamica.
Un simile approccio prevede e incoraggia la partecipazione di musicologi, musicisti, storici dell’arte, della poesia, della letteratura e delle pratiche spirituali in Asia centrale.

Venezia in sé, nella sua bellezza e nei rapporti millenari che essa ebbe con l’area centroasiatica, fa da guida e riassume l’approccio e l’estetica stessa dell’incontro, che si terrà nel meraviglioso sito dell’isola di San Giorgio Maggiore e che sarà accompagnato da concerti di musica centroasiatica.
I partecipanti, inoltre, avranno l’opportunità di essere ospitati nei giardini dell’isola, presso la Residenza, ad un prezzo stabilito.

Nel tempo in area centroasiatica si sono incrociati genti, tradizioni e culture per le quali le relazioni tra arti e spiritualità sono state strettamente intrecciate: i versi cantati nella musica d’arte del maqām erano spesso composti da ben noti poeti; le miniature spesso ritraggono incontri con musica e strumenti musicali; i testi dei canti hanno spesso significati spirituali; repertori musicali specifici vengono ascoltati negli incontri spirituali.
Miniature, calligrafie e architetture sono spesso interamente dedicati a momenti di pratiche sufi. Simili relazioni attraversano indistintamente genti nomadi e sedentarie, di lingua turca e di lingua persiana.
Le attuali nazioni di riferimento saranno quelle dell’ex Unione sovietica, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Uzbekistan, Tajikistan e Turkmenistan, l’Azerbaijan, alle quali si aggiungono la regione autonoma cinese dello Xinjiang-Uyghur, l’Iran occidentale e l’Afghanistan.

L’incontro mira a collocare le pratiche musicali, artistiche e spirituali all’interno del loro retroterra culturale, politico e ideologico e, allo stesso tempo, pone questioni sui confini tra sacro e secolare, tradizionale e contemporaneo. In questo senso la conferenza intende soprattutto esplorare i modi nei quali pratiche e concetti spirituali ed estetici vengono condivisi e riflessi da culture e genti diverse, di là dalla suddivisione tra urbano/rurale, al punto d’incontro tra Islam e altre tradizioni spirituali e religiose.

Si prega di svolgere i propri interventi sui seguenti temi:
• Musica ed arte come tecniche spirituali;
• Dimensione estetica delle pratiche spirituali;
• Poesia e misticismo;
• Testi storici e loro rivisitazione e “re-immaginazione” contemporanea;
• Arti e spiritualità attraverso i confini.

Si prega di inviare abstract di 3-400 parole a Giovanni De Zorzi (dezorzi@unive.it) entro il 31 marzo 2015.

Comitato scientifico: Anna Contadini (SOAS, University of London) Giovanni De Zorzi (Università Ca’ Foscari Venezia) Rachel Harris (SOAS, University of London) Alexandre Papas (CNRS Paris)