Donazione Balistreri

Nuova donazione all’Istituto di Storia dell’Arte di un nucleo di disegni degli anni Trenta e Quaranta del Novecento appartenenti a Egle Renata Trincanato artista romana, di adozione veneziana da parte di Emiliano Balistreri erede della Trincanato

Nel 1999 la prima donazione alla Fondazione Giorgio Cini della fondo librario a lei appartenuto

Il corpus è costituito da un album di 37 fogli (48 acquerelli e 2 disegni a matita) e 2 fogli sciolti, il giovanile Autoritratto a matita (1930) e un Ritratto del fratello Renato, a matita e acquerello, degli anni Quaranta del Novecento: testimonianza significativa della produzione dell’artista, di cui si conservano opere grafiche presso il Department of Prints and Drawings del British Museum, la Galleria d’arte Moderna e contemporanea di Ca’ Pesaro, l’Archivio Progetti dell’IUAV e i Musei Civici di Treviso, per citare solo alcune sedi tra le più prestigiose.

In particolare, l’album con le vedute acquerellate, dedicate a luoghi meno noti e celebrati dal vedutismo storico di Venezia e delle sue isole, si colloca in un arco cronologico contiguo alla produzione su tela degli anni Trenta e Quaranta del Novecento e vanno lette contestualmente alla preparazione  del volume Venezia minore, edito nel 1948 a Milano dal Milione, opera importante finalizzata alla documentazione del tessuto edilizio residenziale nel capoluogo lagunare, delle sue unità tipologiche, delle sue tecniche e soluzioni costruttive. Il nucleo si caratterizza dunque come importante esempio della produzione intima ed evocativa della Trincanato, collocabile in un filone riconosciuto e di pregio del paesaggismo lagunare.

La scelta da parte dell’erede di affidare la custodia e la conservazione di questo corpus alla Fondazione Giorgio Cini è motivata in primo luogo dalla contiguità e omogeneità che esso presenta rispetto ad altri nuclei grafici novecenteschi conservati presso l’Istituto di Storia dell’Arte, una parte delle quali è caratterizzata dalla presenza di artisti veneziani o la cui attività si è svolta prevalentemente a Venezia. I soggetti stessi dei disegni della donazione Balistreri, legati all’iconografia lagunare, saldano il nucleo a raccolte analoghe come quella Valenzin e Dalla Zorza.

La donazione si inserisce all’interno dell’orientamento primigenio dell’Istituto di dotare il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe non solo di disegni antichi, ma anche di opere grafiche del Novecento di prevalente interesse veneziano e veneto.

I fogli, già inventariati e che presto saranno disponibili presso il catalogo on line del sito della Fondazione, sono conservati nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe presso la Biblioteca della Manica Lunga e messi a disposizione degli studiosi che desidereranno consultarli.