Programma 2014 dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati

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L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati presenta un ricco programma d’attività musicali e spettacolari da tutto il mondo. Novità assolute: il Balletto Reale di Cambogia si esibisce per la prima volta a Venezia con lo spettacolo Luci e Ombre, mentre le arti performative coreane tornano in laguna con The Bridging Colours. White

 L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini propone da aprile e per tutto il 2014, un ricco programma di seminari, eventi, concerti e spettacoli con maestri e artisti di fama internazionale, provenienti da Turchia, Cambogia, Cina, Corea e Regno Unito, in accordo con la missione di promuovere la conoscenza delle più alte forme d’espressione musicale del mondo contemporaneo.

Il programma è realizzato grazie al contributo della Regione del Veneto  e al sostegno di Eni.


 

Musica ottomana

Gli appuntamenti prendono il via lunedì 7 aprile 2014 con la terza edizione di Bîrûn, ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana. Diretti da Kudsi Erguner musicista e musicologo noto a livello internazionale, assistito da Giovanni De Zorzi, etnomusicologo specialista delle tradizioni musicali dell’area, gli incontri saranno rivolti a musicisti professionisti e semi-professionisti. Il tema Compositori in lingua persiana alla corte ottomana, vedrà un gruppo internazionale di borsisti approfondire lo studio delle opere in lingua persiana dalla tradizione musicale colta, utilizzata da compositori, poeti e sultani della corte ottomana. Bîrûn sarà preceduto il 1 aprile da un Preludio a Bîrûn, giornata di studi organizzata da Giovanni De Zorzi all’Università Ca’ Foscari, mentre il 12 aprile concluderà l’iniziativa un Concerto dei borsisti diretti da Kudsi Erguner, da cui verrà registrato un CD pubblicato da Nota Edizioni.

Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpené

La proposta dell’IISMC proseguirà dal 9 al 10 maggio con la manifestazione di maggior prestigio all’interno di questa programmazione annuale, un evento dedicato alla Cambogia. Il progetto Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpené, organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini, comprende una giornata di studi per ricordare l’importante e poco conosciuta figura di Onesta Carpené, attiva nella cooperazione internazionale in Cambogia dal 1980 (caduta del regime dei Khmer Rossi) fino ai primi anni 2000. L’incontro, a cura di Giovanni Giuriati e Valerio Pellizzari, si terrà a San Giorgio il 9 maggio con la partecipazione di autorevoli studiosi, giornalisti e operatori della cooperazione internazionale. Nell’ambito della collaborazione tra Angela Staude, vedova Terzani, e Fondazione Cini, iniziata nel 2010 con la donazione del Fondo Terzani da parte della stessa Staude alla Fondazione, verrà allestita inoltre una mostra fotografica all’interno della Sala Borges dove saranno presentati i più significativi scatti realizzati da Tiziano Terzani in Cambogia.

Balletto Reale di Cambogia “Luci e Ombre”

A seguire il 10 maggio al Teatro Malibran, si esibirà per la prima volta a Venezia, in una delle sue rare esibizioni nel nostro Paese, il Balletto Reale di Cambogia, con la nuova produzione Luci e Ombre (ingresso libero). Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale presenterà un nuovo spettacolo, allestito grazie alla Fondazione Teatro La Fenice e incentrato sull’epica del Ramayana, con coreografie di Sua Altezza Reale la Principessa Norodon Buppha Devi, nel quale per la prima volta la danza cede il passo a un episodio di Teatro delle ombre (anch’esso patrimonio Unesco).

 

La performance musicale: un approccio comparato

Dal 18 al 19 giugno studiosi di etnomusicologia e musicologia storica si confronteranno per il secondo anno consecutivo a partire dalle rispettive esperienze di studio sulle prassi esecutive negli ambiti delle musiche di tradizione orale e della musica d’arte occidentale. Il seminario La performance musicale: un approccio comparato, coordinato da Gianmario Borio e Giovanni Giuriati, si avvale della collaborazione dell’AHRC Research Center for Musical Performance as Creative Practice diretto da John Rink presso l’Università di Cambridge. Parteciperanno, per la parte etnomusicologica, Francesco Giannattasio e Filippo Bonini Baraldi, mentre per la musicologia storica interverranno John Rink e Ingrid Pustijanac.

The Bridging Colours. White

Sempre il 19 giugno, l’IISMC riprenderà un’attività nel campo della danza contemporanea, dedicando un’iniziativa alle arti performative coreane. The Bridging Colours. White è uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini dal noto coreografo coreano Cho Yong Min, con la compagnia A+M (Asia Movement), di cui Cho Yong Min è direttore, in collaborazione con la compagnia di danza coreana Pyung-In e con il tradizionale ensemble Nol Eum Pane.

Convegno internazionale La tradizione dei cantastorie in Cina

Dal 16 al 19 ottobre sarà possibile inoltre partecipare al Convegno internazionale La tradizione dei cantastorie in Cina. Al convegno, che per la prima volta raccoglie studiosi a dibattere su questo tema, parteciperanno una trentina tra i massimi esperti internazionali provenienti da diversi paesi d’Europa, USA ed Asia. I curatori scientifici della tavola rotonda saranno Frank Kouwenhoven (direttore di CHIME) e Vibeke Bordhal (ricercatore presso il Nordic Institute of Asian Studies). Dal 17 al 18 ottobre verranno inoltre proposti alcuni spettacoli al Teatro universitario di Santa Marta.

Laboratorio di aggiornamento didattico per insegnanti 

Dal 22 al 23 ottobre si terrà sull’l’Isola di San Giorgio Maggiore il nuovo Laboratorio di aggiornamento didattico per insegnanti a cura di Serena Facci e Gabriella Santini dal titolo YouTube in classe: la lettura dei video musicali per la costruzione di percorsi interculturali; l’IISMC si prefigge infatti l’intento di dedicare sempre più attenzione al tema della didattica, creando occasioni di aggiornamento professionale per gli insegnanti sui temi dell’etnomusicologia. Come di consueto si prevede, per la primavera 2015, una pubblica presentazione del lavoro svolto in classe dai docenti coinvolti.

 Polifonie “in viva voce”

Il 12 novembre sarà la volta della diciottesima edizione di Polifonie “in viva voce”, che prevede, oltre ad un Seminario di studio con Maurizio Agamennone (curatore della rassegna) e Giuseppina Casarin, anche un concerto aperto al pubblico del coro multietnico Voci dal Mondo. Il programma della rassegna Polifonie “in viva voce”, avviato nel 1997, ha ospitato alla Fondazione Cini, vocalisti provenienti da numerose regioni d’Europa, consentendo a studiosi, ricercatori e appassionati, di conoscere e apprezzare le più importanti espressioni della polifonia europea.