Fondo Ivanoff

L’archivio appartenuto a Nicola Ivanoff (1901/ 1977) raccoglie materiale documentario e fotografico utilizzato dallo storico dell’arte per i suoi studi e pubblicazioni sulla pittura veneta dei Sei e Settecento, delle quali si conservano anche appunti manoscritti e bozze.

 

La ricca raccolta fotografica è giunta in Fondazione dopo la scomparsa dello studioso, il 21 dicembre del 1977, attraverso lascito testamentario.

Di origine russa, Nicola Ivanoff nasce a Pietroburgo il 24 marzo del 1901. Figlio di un generale dello zar, dopo la rivoluzione bolscevica è costretto ad emigrare: si reca prima a Zagabria e poi a Parigi, dove  consegue il dottorato alla Sorbona con una tesi sul Giansenismo dal titolo La marquise de Sablé et son Salon. Approda infine a Venezia nel 1935, dove sposa Anna Toniolo (1891/ 1969) ed ottiene la cittadinanza italiana nel 1941.

 

Inizia ad occuparsi della pittura veneta del Sei- Settecento, ambito all’epoca poco studiato, verso cui aveva rivolto la sua attenzione Giuseppe Fiocco, professore di Storia dell’Arte presso l’Università di Padova che, nominato direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, lo vuole con sé come collaboratore. A questi primi anni risalgono le pubblicazioni su Francesco Maffei (Padova 1942), il catalogo della mostra su Giuseppe Bazzani (Bergamo 1950) e la monografia su Sebastiano Mazzoni (Venezia 1959).

Ivanoff è tra i primi ad interessarsi anche allo studio dei disegni, come dimostrano i suoi numerosi scritti su questo tema, tra i quali il volume I disegni italiani del ‘600, uscito nel 1959: nel 1960, inoltre, gli viene affidato il progetto di ricerca sui disegni italiani nei musei di provincia francesi sovvenzionato dal CNR, sfortunatamente non portato a compimento a causa della morte improvvisa.

 

Bibliografia