AAA TAC

ISBN 1824-6176

L’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini ha concepito AAA TAC, rivista annuale che si propone di indagare da una prospettiva inedita e originale le arti e gli artefatti acustici con particolare attenzione agli aspetti della tecnologia, dell’estetica e della comunicazione.

Le produzioni acustiche deliberatamente intese e recepite come costituenti del paesaggio sonoro (il cosiddetto soundscape) sono di necessità continuamente ridefinite da una somma di tecniche comunemente designate in termini di ‘riproduzione’.
In realtà, nell’attualità della comunicazione sonora ‘riproduzione’ e ‘produzione’ tendono a risultare equivalenti.

Tale è il presupposto della ricerca di cui AAA TAC vuole comporre diversi vettori disciplinari, tanto nella prospettiva di una musicologia liberata dal feticcio della testualità e attenta al ‘farsi’ dei processi, quanto nella prospettiva di una ‘scienza della comunicazione’ che mantenga un serrato dialogo con l’estetica. Affrontare su queste basi l’indagine storica e la rilevazione del presente significa anche svolgere un programma critico di ridefinizione dei repertori.
Le nozioni, in apparenza neutre, di arte acustica e di artefatto acustico saranno riferimenti utili per comprendere meglio le molteplici conseguenze dell’ingresso irreversibile di ogni musica nel circuito della riproduzione. Tutto ciò va posto in relazione all’acuirsi delle trasformazioni indotte dall’adattamento a supporti materiali e a tecniche di produzione e di diffusione in costante mutamento, così come a costituirsi di sempre più significativi orientamenti paralleli verso forme di ‘oralità tecnologica’ nelle produzioni d’arte e di largo consumo. Un fenomeno che spesso confonde, produttivamente parlando, la distinzione dei generi d’arte e d’artefatto.
D’altra parte quello degli artefatti acustici – nella loro autonomia o nella dipendenza da un correlato visivo – è un ambito assai più ampio di quello contenuto, pure con difficoltà, nella nozione tradizionale di musica. Si considerino, per fare solo un esempio, le oscillazioni del significato del termine ‘musica elettronica’, una nozione che, se un tempo definiva una specializzazione musicale associata alle pratiche di avanguardia, oggi tende a essere impiegata nel contesto di condizioni produttive ben differenti, in specie nel settore dei prodotti di intrattenimento. Oppure, si considerino le produzioni che si continuano a destinare, materialmente o idealmente, allo specifico della radiofonia, ma in condizioni di rapida e incessante trasformazione dei processi di ricezione della radio.

INDICE

Della Radio

Giordano Ferrari, La conchiglia di Pierre Schaeffer

Vincent Tiffon, Regard médiologique sur l’art radiophonique de Yann Paranthoën

Carlo Piccardi, Tra creatività e realtà quotidiana. La musica moderna alla radio svizzera

Maurizio Agamennone, Acustiche naturali, echi e simboli culturali

Riccardo Carnesecchi, Minuetto alla Viganò: the Perception of Music as it Flows

Giorgio Biancorosso, “Beginning Credits and Beyond…”. Muisc and the Cinematic Imagination

Janice L. Franklin, Video Game Audio: Music?
Luigia Mossini Minardi, “Schmetterlinge einer fernen Insel”<

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