Andrea Zanzotto tra Soligo e laguna di Venezia

Il volume raccoglie le riflessioni critiche di una quindicina di specialisti italiani e stranieri dell’opera di Andrea Zanzotto, rivolte in particolare all’esame del ruolo che svolge in essa il paesaggio – dalle Dolomiti alla laguna di Venezia – e dei durevoli e intimi rapporti dello scrittore con la città di Venezia, che appare nella sua poesia come una sorta di grande archetipo, in connessione-contrapposizione con i luoghi più familiari del natio Soligo o con altre parti del Veneto. Alcuni interventi si soffermano poi ad analizzare, altresì, i rapporti tra Zanzotto e Fellini, quali traspaiono evidenti nel poemetto Filò (1976), dove la scena dell’emersione di una gigantesca testa di donna dal Canal Grande con cui si apre il film Il Casanova di Federico Fellini (per il quale Zanzotto scrisse alcuni testi in veneziano), diventa una vera e propria allegoria del riemergere, quasi dall’inconscio del poeta, della sua parlata dialettale, nei suoi misteriosi legami con le radici più profonde del linguaggio e con la stessa terra madre/matrigna. Senza naturalmente perdere di vista il forte legame di questi temi con l’insieme dell’opera letteraria e teorica di Andrea Zanzotto.

Il volume è stato presentato per la rassegna Libri a San Giorgio alla Biblioteca Longhena della Fondazione Giorgio Cini il 27 giugno 2008. Guarda il video

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