Andromeda liberata

ISBN 88-7592-810-X

Volume curato in
collaborazione con il Dipartimento di Storia e Critica delle Arti
«Giuseppe Mazzariol» dell’Università di Venezia Ca’ Foscari

La serenata a cinque voci con coro Andromeda Liberata,
la cui partitura esistente nel Conservatorio Statale di Musica
“Benedetto Marcello” di Venezia non contiene informazioni sulla sua
paternità musicale, è una composizione molto interessante per molti
versi.
In primo luogo fornisce, a quanto sembra, l’unico esempio
conosciuto di una serenata – pasticcio, al quale lavorarono più
compositori. In secondo luogo trasforma il mito venerabile di Perseo e
di Andromeda, da lungo tempo carissimo al teatro musicale, in
un’allegoria del ritorno trionfante a Venezia, nel 1726, del cardinal
Pietro Ottoboni, che da molti anni viveva in esilio per aver infranto
la legge veneziana che vietava al patriziato il servizio presso poteri
stranieri.
Terzo, ci dà un buon esempio dello stile poetico di
Vincenzo Cassani, librettista abile e originale che operò a Venezia nei
decenni secondo e terzo del secolo XVIII. Quarto, ci offre un panorama
dello stile musicale a Venezia in un momento decisivo: l’avvento, a
metà degli anni Venti, di compositori di formazione napoletana, che da
allora in poi dovevano svolgere un ruolo determinante nella vita
musicale locale e influenzare decisivamente la nuova generazione di
compositori del luogo.

INDICE

Michael Talbot
“Andromeda liberata” A venetian pasticcio – serenata

Vincenzo Cassani, Andromeda Liberata, Testo letterario

Autori diversi, Andromeda Liberata, Partitura

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