Composing for the State. Music in Twentieth-Century Dictatorships

Da Istituto per la Musica

Composing for the State. Music in Twentieth-Century Dictatorships

Edited by Esteban Buch, Igor Contreras Zubillaga and Manuel Deniz Silva

Secondo volume della collana «Musical Cultures of the Twentieth Century»

Ashgate Publishing, Farnham (Surrey, UK) – Burlington (VT, USA), 2016

Questo libro presenta dieci studi incentrati sulla musica ispirata e promossa da regimi come la Germania nazista, l’Italia fascista, la Francia sotto Vichy, l’URSS, la Spagna di Franco, il Portogallo di Salazar, Cina maoista e le dittature latino-americane. Il volume svela la relazione tra i compositori e lo Stato che utilizzava la produzione musicale per fornire “musica per il popolo”, onorare personalmente il dittatore o partecipare a commemorazioni di Stato di importanti eventi storici. Vengono quindi affrontate questioni teoriche a lungo trascurate sia da musicologi sia da storici del tipo: qual è il rapporto tra la musica e l’arte di propaganda? Come hanno fatto compositori a partecipare alla vita musicale sotto il controllo di uno Stato autoritario? Cosa c’era di esplicitamente politico nelle opere prodotte in questi contesti? Come il pubblico ha reagito? Si può parlare con sicurezza di “musica di Stato”?

Composing for the State. Music in Twentieth-Century Dictatorships rappresenta un contributo essenziale per aiutarci a capire la cultura musicale del XX secolo, così come le politiche simboliche dei regimi dittatoriali.