Ensemble Bîrûn 2016: I compositori Greci del maqâm ottomano  

Da Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati

I compositori Greci del maqâm ottomano è il quarto CD edito nella collana Intersezioni Musicali, promossa dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con l’editore Nota.

Come quelli che lo hanno preceduto, questo CD raccoglie i risultati di Bîrûn, seminario annuale di alta formazione in musica classica ottomana diretto dal Maestro Kudsi Erguner: esso contiene infatti il repertorio su cui hanno lavorato i partecipanti selezionati con borse di studio, eseguito pubblicamente durante il concerto con cui tutti gli anni si conclude il Seminario.

L’edizione 2016 di Bîrûn, da cui derivano le registrazioni per questo CD, è stata dedicata ai compositori greci attivi nell’Impero Ottomano. Per questi compositori, il sistema modale del maqâm e i generi intorno a cui si articolava la musica classica ottomana costituivano uno strumento condiviso con compositori appartenenti ad altre culture all’interno dello scenario cosmopolita costituito dall’impero nei secoli XVIII e XIX. Nell’ambito del sistema del maqâm, tuttavia, la musica dei compositori greci mantiene alcune interessanti peculiarità, in particolare evidenti in alcuni tratti popolareschi (a cui va associata, ad esempio, la predilezione per il genere della canzone şarki, come pure il contenuto testuale delle canzoni stesse, che oltre ai temi amorosi, piuttosto consueti, consiste spesso nella narrazione e nel commento di avvenimenti politici e sociali). Una delle ragioni della presenza di questi tratti è da ricercarsi nei contesti in cui si ritiene che – fino alla fine del XVIII secolo – queste musiche fossero prevalentemente eseguite. Molti musicisti greci infatti si esibivano, oltre che alla Corte ottomana e presso il Patriarcato ortodosso, in taverne dette meyâne, dove i musicisti turchi, poiché vi veniva servito il vino, non avevano accesso. Il şarki, genere “leggero” e più accessibile di altri, ebbe poi un successo tale da diffondersi ampiamente, a cavallo fra Settecento e Ottocento, presso la nascente classe borghese metropolitana.

Il CD presenta brani di alcuni fra i più importanti compositori greci di cui si tramanda la memoria, tra i quali spicca il nome di Petros Lampadarios (1730-1778). Alcune delle composizioni eseguite nel CD sono inedite, e sono state ritrovate e trascritte da Giannis Koutis in notazione moderna a partire da manoscritti in notazione bizantina conservati presso il Monastero Vatopedi, sul Monte Athos.