Esumazione di un requiem

ISBN 88-222-5692-8

Il monumentale Requiem che Bruno Maderna compose nel 1946, a lungo considerato perduto, è l’oggetto di un’ “esumazione” musicologica che propone la riproduzione facsimilare del manoscritto della partitura ritrovata nel settembre 2006 presso una biblioteca degli Stati Uniti. Il facsimile è introdotto da un testo di Veniero Rizzardi, che racconta come il manoscritto sia stato perduto e ritrovato; il testo ripropone, inoltre, una ricostruzione della genesi della composizione, condotta prevalentemente su fonti epistolari. Bruno Maderna (1920-1973) scrisse il Requiem nell’immediato dopoguerra, quando era già considerato un esponente di punta di quella ‘giovane scuola italiana’ che aveva trovato in Gian Francesco Malipiero un importante punto di riferimento. Fu proprio Malipiero a introdurre il giovane Maderna al compositore e critico Virgil Thomson in visita a Venezia. Thomson, assai colpito dalla partitura del giovane veneziano, gli dedicò un lusinghiero articolo sull’International Herald Tribune e iniziò ad adoperarsi per fare eseguire l’opera negli Stati Uniti. Maderna preparò una copia del manoscritto per Thompson ma, resosi conto che i tentativi di fare eseguire il Requiem oltreoceano non andavano a buon fine, non si curò di recuperarlo. Scritto per un imponente organico, comprendente quattro solisti, doppio coro e una grande orchestra, il Requiem di Maderna può considerarsi non soltanto un importante contributo alla biografia artistica del suo autore, ma soprattutto un’addizione postuma di grande significato al repertorio sinfonico-corale del Novecento.

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