Corpus Papachatzidakis

La primitiva vocazione dell’Istituto di Storia dell’Arte di esercitare un ruolo significativo nell’ambito degli studi sull’arte bizantina e dell’Oriente cristiano – ruolo mediato dall’illustre storico dell’arte e fine bizantinista Sergio Bettini (1905-1986) – ha determinato alla metà degli anni cinquanta del secolo scorso l’acquisto di un consistente corpus fotografico sulle arti e l’architettura della Grecia bizantina, frutto di estese campagne condotte dal fotografo greco Pericles Papachatzidakis (1905-1990). Conosciuto dal professor Bettini durante i suoi numerosi viaggi in Grecia, protrattisi sino a guerra inoltrata e finalizzati allo studio e alla raccolta di immagini oltre che “un’esplorazione in senso quasi pionieristico della provincia dell’impero bizantino”, il fotografo Papachatzidakis venne contattato dall’Istituto nel giugno del 1955, su consiglio dello stesso Bettini, per la fornitura di una prima serie di fotografie su alcuni dei più importanti monumenti bizantini greci, comprendente la documentazione completa dei mosaici del monastero della Nea Moni di Chios. Successivamente e nel corso di tutto il 1956 una fitta corrispondenza documenta l’acquisizione di altre serie fotografiche, che Papachatzidakis andava costituendo in base alle richieste che gli provenivano dallo stesso Istituto di Storia dell’Arte, per l’ammontare complessivo di 4552 fotografie. La raccolta documenta in maniera capillare ed esaustiva l’arte bizantina dell’area greco-macedone, con particolare attenzione ai cicli musivi del cosiddetto “classicismo macedone e dello stile lineare” (XI secolo), come il monastero della Dormizione di Dafnì nei pressi di Atene, il monastero di Hosios Loukàs e il monastero della Nea Moni nell’isola di Chios. Ben rappresentati sono i centri monumentali di Salonicco (affreschi e mosaici della chiesa dei Santi Apostoli, di Santa Caterina, di San Demetrio, di Santa Sofia) e di Mistrà (vedute dell’abitato e del Kastro, chiese dell’Afendikò, della Vergine Peribleptos, della Vergine Pantànassa, della Mitròpoli). Di particolare rilievo gli affreschi tardobizantini dei complessi del Monte Athos e delle Meteore in Tessaglia. Dei 4552 positivi, ordinati in 78 buste rispettando il criterio topografico iniziale con il quale sono pervenuti, 294 – riguardanti esclusivamente la documentazione di complessi monumentali della città di Salonicco – sono stati montati su schedone e collocati negli appositi classificatori. Nell’ambito del progetto di valorizzazione dei fondi e delle raccolte fotografiche della Fototeca è in corso il programma di digitalizzazione e catalogazione del Corpus: attualmente sono consultabili online parte dei materiali e in particolare la sezione relativa ai complessi monumentali della Grecia bizantina di Dafnì, Hosios Loukàs e Nea Moni.

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Corpus Papachatzidakis
Biografia di Pericles Papachatzidakis