Napoleone Martinuzzi. Venini 1925-1932

Da Le Stanze del Vetro

a cura di Marino Barovier
Skira Editore, Milano, 2013

Il catalogo è stato pubblicato in occasione della seconda mostra del ciclo espositivo dedicato alla storia della vetreria Venini e organizzato da Le Stanze del Vetro, progetto culturale plu- riennale avviato da Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung per lo studio e la valo- rizzazione dell’arte vetraria del Novecento. Il progetto de Le Stanze del Vetro prevede infatti, tra le sue molte attività culturali, le mostre, a carattere monografico, per illustrare di volta in volta l’opera di artisti che hanno negli anni col- laborato con la nota vetreria muranese. Ogni mostra è accompagnata da un volume che, a conclusione del ciclo espositivo, costituirà il Catalogo Ragionato di Venini. Nel 1925 Na- poleone Martinuzzi, artista particolarmente apprezzato da Gabriele d’Annunzio, entra in società con Paolo Venini e collabora con la ve- treria V.S.M. Venini & C., per la quale crea manufatti straordinari fino al 1931. Il volume ripercorre l’intera produzione disegnata dallo scultore muranese attraverso la successione di circa seicento opere, che sono state indi- viduate grazie ad un lungo e rigoroso lavoro di ricerca. In particolare, lo studio dei mate- riali inediti provenienti dall’Archivio Storico Venini ha consentito di delineare l’apporto di Martinuzzi alla vita artistica della vetreria e di identificare i suoi numerosi modelli, fi- nora parzialmente sconosciuti. In un primo tempo egli ideò eleganti soffiati dalla materia trasparente, accanto ai quali, successivamente, l’artista propose opere dalla inedita tessitu- ra opaca, impiegando il vetro pulegoso, a fit- te bollicine, ed il vetro opaco dalle intense e compatte colorazioni. Martinuzzi diede vita così ad un suggestivo repertorio che compren- de vasi, coppe, apparecchi per l’illuminazione, ma anche singolari oggetti decorativi come i frutti, gli animali in vetro colorato e le piante grasse, realizzate anche in scala monumentale. Il catalogo è corredato da un’ampia e preziosa rassegna di foto d’epoca, così come di disegni
autografi e di fornace.