Dagli Incurabili alla Pietà . Le chiese degli Ospedali Grandi di Venezia tra architettura e musica (1522-1790)

L’attività musicale che si sviluppò nei quattro Ospedali Grandi veneziani durante il Sei e Settecento fu, come è noto, uno dei fenomeni culturali più importanti di questo periodo e di rinomanza internazionale. Le orfane qui ospitate venivano educate al suono e al canto da celebri compositori e attiravano, grazie alla qualità delle loro esecuzioni, un gran numero di ascoltatori. I luoghi in cui quest’attività ebbe vita furono le chiese dei quattro istituti, «quattro venerandi templi di Euterpe», come ebbe a definirle Francesco Caffi a metà Ottocento.
Ma quale fu il segno che la musica lasciò sugli edifici? Quali le trasformazioni cui questi vennero sottoposti per adeguarli alle crescenti necessità dell’attività musicale? Anche l’architettura divenne, infatti, un mezzo per dare soluzione a problematiche ed esigenze strettamente connesse all’attività musicale, intessendo con essa un rapporto dialettico che nel corso del tempo si è sviluppato ed evoluto. In oltre due secoli di storia è stato possibile per l’architettura affinare teorie e soluzioni costruttive in grado di soddisfare le crescenti necessità espresse dalla musica? Con quali esiti? Il volume ripercorre la storia architettonica dei quattro edifici proponendosi l’obiettivo di individuare, in momenti particolarmente significativi delle loro vicende costruttive, i segni lasciati dalla musica sull’architettura.