Centro Branca

Dal 2010, studiosi italiani e stranieri possono pianificare residenze di ricerca vivendo sull’Isola di San Giorgio e lavorando nelle biblioteche della Fondazione Giorgio Cini e della città, grazie al Centro Vittore Branca. Dedicato al noto italianista, per anni Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini, il Centro Internazionale per lo Studio della Civiltà Italiana “Vittore Branca” è un polo residenziale di studi umanistici che accoglie progetti di ricerca sulla civiltà italiana, tra arte, storia, letteratura, musica, teatro, libri antichi.

 

A chi è rivolto il Centro Vittore Branca?  
A studenti universitari, PhD e post-doc, professori, scrittori e artisti di ogni età, interessati a trascorrere un periodo di studio a Venezia.
Al Centro si accede tramite domanda di ammissione.

 

Come fare domanda di ammissione?
Inviare via email a centrobranca@cini.it:

 

La Residenza  
Situata nel parco dell’Isola di San Giorgio Maggiore, la Residenza del Centro Vittore Branca può ospitare fino a 90 studiosi in camere singole e doppie con servizi privati, attrezzate per la preparazione di pasti al fine di contenere le spese per il vitto, con connessione wi-fi.La Residenza comprende servizi di accoglienza, sorveglianza e pulizia. Sono a disposizione degli ospiti una lavanderia self service e distributori automatici di alimenti e prodotti di igiene.Per favorire la vita sociale e la circolazione delle idee, la Residenza ha spazi comuni, come le sale soggiorno, la sala per la musica, l’area fitness e la terrazza.

Servizi connessi alla Residenza

 

Temi di ricerca  
Di seguito i temi di ricerca di particolare interesse per gli Istituti e i Centri di ricerca della Fondazione Giorgio Cini: i candidati possono anche proporre un progetto di ricerca indipendente, purché incentrato sui materiali custoditi presso le biblioteche e gli archivi della Fondazione.

– Ricerca di volumi della Fondazione Giorgio Cini su OPAC – 

 

Civiltà e Spiritualità Comparate
Il Centro propone un approccio comparativo allo studio di diverse culture, religioni e spiritualità. Tale comparazione è intesa come strumento per la promozione del dialogo tra civiltà, come scambio e confronto non soltanto di nozioni diverse, ma anche di differenti esperienze politiche, teoriche ed estetiche.

 

Tra i progetti che vorremo sviluppare e promuovere:

 

Misticismo, esoterismo, spiritualità e religione popolare sono concetti sfuggenti, che, come dice Michel De Certeau, spaventano ancora l’epistemologia delle scienze sociali contemporanee. Invitiamo i ricercatori a lavorare su questi termini in maniera interdisciplinare, connettendo riflessioni filosofiche, scienze sociali e teologie. I ricercatori potranno lavorare nella biblioteca del Centro, che ospita una ricca collezione di testi di storia delle religioni, letteratura coloniale, orientalismo, ed esoterismo.

 

I confini tra scienza e religione sono spesso fluidi. Alcuni storici, orientalisti e psicanalisti del XX secolo come Mircea Eliade, Henry Corbin, e Carl Gustav Jung sono stati definiti “religionist”, in altre parole hanno mescolato concezioni ed esperienze del sacro con descrizioni storico-scientifiche. All’interno dei nuovi movimenti religiosi e nella cultura New Age si è sviluppata una corrente strettamente legata alle narrative delle scienze naturali, chiamata anche “Quantum mysticism”, dove le categorie delle scienze sono rielaborate per descrivere fenomeni religiosi. Completamente diversa, anche se con qualche assonanza, è la “svolta ontologica” descritta dall’antropologia contemporanea, che apre alla possibilità di altre realtà e dimensioni. Chiediamo agli studiosi di esplorare i confini tra scienza, cultura e religione.

 

La relazione con l’Altro. Ogni forma religiosa si deve confrontare con l’alterità, tematizzando il confine tra “noi” e “loro”, che sia di natura culturale, etnica, linguistica, o legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Chiediamo agli studiosi di tematizzare i confini religiosi. Come è percepito l’Altro? Chi è l’infedele? Come si muovono queste frontiere in base al contesto politico e sociale?

 

Tra New e Old Age. Le scienze sociali hanno cercato di descrivere i cambiamenti delle pratiche religiose nelle società contemporanee coniando nuove categorie, quali “modernità religiosa”, “bricolage”, “post-secolare”, “new age”. Il rischio è quello di cadere nel presentismo, ascrivendo tutte le caratteristiche dei fenomeni religiosi alla cosiddetta svolta della modernità. Proponiamo quindi di indagare le relazioni tra vecchie e nuove tendenze nei fenomeni religiosi.

 

Fenomenologia del corpo religioso: percezioni, emozioni, sensazioni e costruzione del corpo. Chiediamo agli studiosi di descrivere l’intreccio tra corpo, percezione, comprensione e cultura.

 

Progetti dedicati allo studio e valorizzazione dell’Archivio Tiziano Terzani, donato dalla famiglia alla Fondazione Giorgio Cini, contenente documenti personali e fotografie.

 

Etnomusicologia
Studio dei manoscritti di teoria musicale indiana del Fondo Alain Daniélou conservati presso la Fondazione Giorgio Cini 

 

Storia del Seminario Europeo di Etnomusicologia

 

Editing dei documenti audiovisivi per la creazione di videoclip e testi con materiali d’archivio

 

Studio dei manoscritti Daniélou

 

Revisione e approfondimento dei materiali del progetto Bîrûn. Seminari di musica ottomana

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini e la divulgazione della musica indiana in Italia: storia di un quarantennio di corsi, seminari e concerti

 

Per una storia dell’IISMC: nascita e sviluppi di una nuova idea di divulgazione e ricerca sulle musiche del mondo

 

Letteratura
Benno Geiger in dialogo con i poeti e gli scrittori italiani

 

Benno Geiger in dialogo con i poeti e gli scrittori di lingua tedesca

 

Benno Geiger traduttore e poeta

 

Arte e letteratura tra Italia, Germania ed Europa a metà Novecento, dai documenti del Fondo Geiger

 

Il dibattito artistico-letterario negli anni del primo Futurismo, dai documenti del Fondo Botta

 

Giovanni Pascoli e Vittorio Cian: la corrispondenza tra un poeta e un intellettuale agli inizi del Novecento

 

Gabriele D’Annunzio e l’impresa di Fiume, dai documenti del Fondo Frumi

 

La “linea veneta” nella cultura novecentesca e il ruolo di Diego Valeri

Libri Antichi
Il collezionismo librario nel XX secolo

L’illustrazione libraria e la mise en page del libro veneziano fra ’400 e ’500

 

Libri a stampa del Seicento alla Fondazione Giorgio Cini

 

Le biblioteche personali (Dudan, Salvadori, van Marle)

 

Illustrazione libraria

 

Scambi, relazioni e collaborazioni tra i tipografi attivi a Venezia nel Quattro e Cinquecento

 

L’antiquariato moderno: il commercio librario attraverso i cataloghi di vendita

 

Musicologia
L’Istituto per la Musica promuove progetti di ricerca di taglio storico-critico o filologico indirizzati alla valorizzazione dei propri fondi archivistici: http://archivi.cini.it/cini-web/istitutomusica/home.html.

 

Storia dei Seminari di Musica Antica di Egida Sartori dal 1976 a oggi

 

Storia dell'arte
Vittorio Cini collezionista e le raccolte d’arte della Fondazione Giorgio Cini

 

La raccolta fotografica di Prisco Bagni: studio, riordino e inventariazione

 

Il disegno emiliano di architettura, prospettiva, quadratura e ornato: studio e catalogazione del fondo nella raccolta Antonio Certani alla Fondazione Giorgio Cini

 

I disegni per le arti decorative nelle raccolte della Fondazione Giorgio Cini: studio e catalogazione

 

Il disegno di paesaggio: studio e catalogazione dei disegni nelle raccolte della Fondazione Giorgio Cini

 

Il disegno di figura emiliano e bolognese del Sei e Settecento: studio e catalogazione dei disegni nella raccolta Antonio Certani alla Fondazione Giorgio Cini

 

La ‘Fototeca italiana’ di Nicolò Cipriani alla Fondazione Giorgio Cini: studio, riordino e inventariazione (e catalogazione) di una sezione del fondo

 

La raccolta fotografica di Giuseppe Fiocco alla Fondazione Giorgio Cini: studio, riordino e inventariazione (e catalogazione) di una sezione del fondo

 

La Fototeca di Rodolfo Pallucchini: studio e catalogazione di una sezione della raccolta fotografica
N.B. I candidati sono invitati a contattare direttamente l’Istituto di Storia dell’Arte (arte@cini.it) per prendere visione delle raccolte e dei fondi relativi ai temi di ricerca prescelti.

 

Storia della Società e dello Stato Veneziano
L’archivio di Storia dello Stato veneziano – con una microfilmoteca di oltre due milioni di fotogrammi riproducenti materiali relativi alla Serenissima, custoditi in archivi e biblioteche non veneziani – insieme con la dotazione di libri e periodici italiani e stranieri dedicati alla storia e alla cultura dei territori che subirono l’influsso della civiltà veneziana, permette di studiare in maniera dettagliata e molteplice il ruolo svolto da Venezia nella diplomazia europea, con riferimento – tra gli altri – ai seguenti temi specifici:

 

Il rimescolio delle idee: arrivi, partenze ed elaborazione in loco

 

Il rapporto tra la Serenissima e la Santa Sede

 

La conoscenza del territorio soggetto al governo della Repubblica – nei suoi due versanti da terra e da mar – da parte di palazzo Ducale

 

La percezione di un mondo ‘slargato’ dalle scoperte, da parte di Venezia città ‘specola’, osservatorio privilegiato del mondo che cambia, quindi ‘occhio del mondo’

 

Le opere di difesa veneziane tra xvi e xviii secolo

 

Stato da terra – Stato da Mar occidentale

 

La difesa a mare dei Murazzi

 

Il reclutamento dei galeotti

 

L’ossessione delle reliquie

 

Luoghi pii e licenze edilizie

 

Tra persistenza e innovazione.

 

La ripercorribilità della toponomastica

 

L’eros mercenario

 

Il pater familias

 

Il culto dei morti

 

Autocelebrazione gentilizia

 

Cultura, arte e distinzione sociale

 

Venezia e Impero ottomano.

 

Studi Vivaldiani
L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini dispone di una dotazione insostituibile per qualunque studio sul compositore veneziano: le copie (microfilm, fotografie, copie digitali) delle fonti musicali (manoscritti e stampe dell’epoca) di tutte le composizioni (opere teatrali, musica vocale sacra e profana, musica strumentale) di Antonio Vivaldi, conservate presso le biblioteche e gli archivi di tutto il mondo, le edizioni musicali moderne e una raccolta completa della letteratura vivaldiana internazionale (monografie e saggi), delle registrazioni audio e video e delle incisioni discografiche.
Sono benvenuti progetti di ricerca su nuove linee di indagine e aspetti ancora poco approfonditi della biografia, dell’opera e del pensiero compositivo di Antonio Vivaldi, anche in rapporto con i compositori veneziani, italiani ed europei a lui contemporanei, nonché progetti di ricerca sull’evoluzione dell’interpretazione vivaldiana dalla riscoperta della musica del Prete Rosso, nei primi decenni del novecento, ai giorni nostri.

 

Teatro

Il teatro di Eleonora Duse

 

La vita e l’arte di Aurel A. Milloss

 

La drammaturgia e la regia nel teatro di Luigi Squarzina

 

L’attività artistica di Titina Rota

 

Storia del melodramma attraverso la collezione dei libretti d’opera di Ulderico Rolandi, con particolare attenzione alla produzione operistica veneta e veneziana

 

Gli studi sullo spazio scenico di Elena Povoledo

 

La scenografia veneta dal Seicento al Novecento

 

La scenografia italiana del secondo Novecento nell’opera di Pierluigi Samaritani e Mischa Scandella

 

Teatro e regia nel secondo Novecento attraverso gli archivi di Maurizio Scaparro, Giovanni Poli e Arnaldo Momo

 

L’iconografia come fonte per lo studio della storia del teatro

 

L’iconografia dell’attore ottocentesco

 

Tecnologie digitali per la valorizzazione dei Beni Culturali
ARCHiVe | Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice, progetto della Fondazione Giorgio Cini, Factum Foundation e Digital Humanities Lab di EPFL intende incentivare la ricerca nell’ambito della conservazione e valorizzazione digitale dei Beni Culturali (archivi, collezioni librarie e artistiche, complessi architettonici e aree verdi) della Fondazione Giorgio Cini, ma non solo.
Il/la borsista può candidarsi con un progetto liberamente scelto confidando nel supporto del team di ARCHiVe per l’approfondimento delle seguenti tematiche:

 

La digitalizzazione di beni archivistici su differenti supporti (cartacei, fotografici, magnetici)

 

La digitalizzazione di materiali bibliografici rilegati, antichi e moderni

 

L’automatizzazione dei processi di post produzione delle immagini

 

Sistemi di rappresentazione dei dati

 

Linked Open Data per i Beni Culturali

 

La disseminazione online dei contenuti e delle fonti: tecnologie, metodologie, opportunità, problematiche

 

Il digitale per l’accessibilità e l’inclusività nel contesto delle Istituzioni Culturali