Bîrûn Ensemble | Le composizioni del Principe Demetrius Cantemir (1673-1723)

Il concerto “Le composizioni musicali del Principe Demetrio Cantemir (1673-1723)”, diretto da Kudsi Erguner si è tenuto a conclusione della nona edizione del Seminario di musica classica ottomana Bîrûn.

 

La serie prende il nome dal termine ottomano che si riferisce al “fuori”, alla “periferia”, contrapposta alla parte interna del palazzo del sultano (Enderûn). Come spiega Kudsi Erguner: “Fino al XIX secolo l’arte classica ottomana si era sviluppata nell’Enderûn e tra l’élite ottomana. Oggi non c’è più un’élite di palazzo e l’arte della musica è migrata nel Bîrûn, dove ha trovato nuovamente i suoi cultori. In questo senso, Venezia è un luogo ideale perché la storia del passato diventi storia del presente”.

In ogni edizione i partecipanti sono giovani musicisti professionisti e semiprofessionisti, selezionati tramite un bando internazionale per borse di studio. Durante il Seminario, il gruppo di borsisti lavora con Erguner per una settimana alla Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, studiando l’esecuzione di manoscritti della tradizione musicale classica ottomana. Scrive Erguner: “L’obiettivo del Seminario è quello di consentire ai partecipanti di esplorare la varietà della musica d’arte ottomana. Purtroppo, a causa di un’idea sbagliata, oggi questa eredità viene ancora chiamata “musica classica turca”. In realtà si tratta della musica classica di molti popoli diversi che hanno condiviso una storia comune all’interno dell’impero ottomano”.

 

Il seminario del 2022 è stato dedicato alle composizioni del Principe e musicista moldavo Demetrio Cantemir, che visse a lungo alla corte ottomana nel XVII secolo. Scrive Giovanni De Zorzi nelle sue note per il programma del concerto che Demetrio Cantemir (1673-1723), figlio di Costantino Cantemir, principe e governatore della Moldavia, fu catturato dagli Ottomani nel 1687 e trattenuto a Costantinopoli come ostaggio principesco. Crebbe così nella metropoli ottomana, dove visse fino al 1710, trovandosi a suo agio nel quartiere greco-ortodosso di Fanar (o Fener) e alla corte ottomana. Coltivò il suo dono per la musica stringendo rapporti con la nobiltà e con il sultano Ahmed III (1673-1736), ma soprattutto con i più grandi musicisti e compositori dell’epoca, diventando un solista di tanbūr (liuto a manico lungo).

 

Cantemir scrisse un trattato intitolato Kitâbu ‘Ilmi’l-Mûsikî ‘ala Vech’ al-Hurufât (“Libro sulla scienza della musica secondo la notazione alfanumerica”) presumibilmente tra il 1700 e il 1703. Il trattato comprende una sezione teorica scritta in lingua ottomana dedicata alla musica d’arte (maqâm) seguita da una lunga sezione dimostrativa che comprende trecentocinquantuno brani strumentali, principalmente nelle forme di peşrev e semâî, trascritti secondo un sistema di notazione alfanumerica inventato dallo stesso Cantemir (forse rielaborando quello del derviscio mevlevî Osman Dede, 1642-1730). Oltre a brani dei principali autori dell’epoca, Cantemir incluse nella sua raccolta brani composti da lui stesso, ex-novo, in uno stile molto personale, a volte bizzarro, che costituirono il tema dell’edizione Bîrûn 2022.

 

La documentazione audiovisiva è stata curata da Simone Tarsitani.

 


 

Concerto

Cenacolo Palladiano, Fondazione Giorgio Cini, Venezia

15 luglio 2022, ore 18

 

Ensemble Bîrûn 2022:

 

Kudsi Erguner, direzione artistica e ney

 

Murat Avsar, tanbur

Abdullah Turgut, tanbur

Ibrahim Genc, ‘ud

Safa Korkmaz, ‘ud 

Giovanni De Zorzi, ney 

Muaz Cayhan, yayli tanbur 

Sun Zheng, erhu

Alessandro Darsinos, percussioni 

 

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