Le complessità dell’ordine
Diritto e destino. Diritto, società e destino. Queste le pietre
angolari attorno alle quali questo libro si interroga nel tentativo di
ricostruire la storia del rapporto tra le istituzioni politiche
veneziane e il processo penale d’antico regime inteso come problema.
[…]
Una giustizia che è parte di un sistema che non si fa illusioni né
sull’uomo né sul mondo né su se stesso, senza smanie progettuali,
attese o redenzioni. Una giustizia che infligge destino. Facendo così
affiorare il suo risvolto ardente: l’eco della voce degli ultimi (le
cui vicende sono qui narrate con indulgente dolcezza) della storia e
della vita nella loro immensa e triste tradizione, in
quell’emergenzialità quotidiana che è necessità, che è regola, la loro.
Un libro di dubbi dunque, dove le chiavi interpretative della
sovranità, dell’ordine conflittuale veneziano, sono ricercate nella
cifra della complessità e dell’ambiguità sistemica, della necessità e
del paradosso, e nel rapporto tra disincanto e pietas.
INDICE
Presentazione
Gaetano Cozzi
Ringraziamenti
Verso il Cinquecento. Una introduzione d’ambito medievale veneziano
– Pax apparens
– Definizione e assestamento di un sistema di giudizio
– Gli Statati. Una tradizione ambigua
– Il nodo trecentesco e le nuove urgenze
Tra inquisitorio e accusatorio. Il processo penale cinque-seicentesco e l’ordine conflittuale veneziano
– Le ragioni del principe e i modi del giudicare: due sistemi per una giustizia
– «Nonostante le rigorose leggi in tal proposito», Un incipit dal Dominio
– Le forme della complessità. Riti, competenze, garanzie e conflitti: l’accusatorio veneziano tra diritto e società
– Le forme della necessità. «Sirte strepitu»: l’inquisitorio veneziano e le
voci della gente tra disincanto e pietas
– Esecutori contro la Bestemmia ed altre novità. Primi decisi passi verso la degenerazione del sistema
– La «pronta espeditione» dei processi. Le preoccupazioni del legislatore
e le logiche dell’emergenza
Fonti archivistiche e manoscritti
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