Quadri e commercio a Venezia durante il Seicento. Uno studio sul mercato dell'arte. - Fondazione Giorgio Cini
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PUBBLICAZIONI Saggi gennaio 2000

Quadri e commercio a Venezia durante il Seicento. Uno studio sul mercato dell’arte.

Lo studio del mercato dell’arte in prospettiva storica gode negli ultimi anni di un forte interesse da parte di economisti, storici dell’arte che si interrogano sui meccanismi e sulle dinamiche che lo contraddistinguo. Si tratta di un campo di ricerca aperto, sia per la natura dell’oggetto, che non si presta a una perfetta rappresentazione in termini economici, sia per la difficoltà di reperire informazioni sufficienti. Rare sono le tracce documentarie che in altri campi rendono più agevole la ricerca storica; il bene quadro non ha una connotazione chiara e definita, e si configura con diverse sfumature, da bene di lusso se prodotto da artisti rinomati a bene “normale” per le opere devozionali di scarso valore, riflettendo diverse funzioni (decorativa, devozionale, di rango, intellettuale..). La forma degli scambi risponde così a tale mancanza di omogeneità.

Lo studio esamina i meccanismi della commercializzazione e della committenza di opere pittoriche a Venezia durante il XVII secolo; tra Cinque e Settecento il mercato artistico si presenta come una forma ibrida, priva di figure di riferimento importanti come sono oggi le case d’asta, ma al tempo stesso con propri operatori locali, e con la consapevolezza di crescente di dover precisare delle regole per attribuire valore sotto forma di prezzo con criteri diversi da quelli usati per altre merci. La ricerca propone così una descrizione e una descrizione del funzionamento degli agenti del mercato, inteso come insieme dei soggetti che ruotano attorno alla produzione pittorica veneziana di età barocca. La categoria utilizzata non è “il” mercato artistico come istituzione (che non esiste) bensì “un” mercato come luogo definito spazialmente e temporalmente, in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta del bene quadro.

INDICE

Introduzione
Dallo studiolo alla galleria: le raccolte di quadri in Italia tra XV e XVII secolo

Il fenomeno del collezionismo

Le raccolte veneziane
“tuti vuol formar studio de pitura”

Il problema delle fonti

La domanda di quadri attraverso gli interventi

I quadri
I soggetti

La composizione sociale e professionale

Una analisi patrimoniale
Una stima statistica della propensione alla spesa in arte con gli inventari esaminati

La domanda degli stranieri

La domanda pubblica di opere d’arte

Lo stato veneziano
I funzionari addetti agli incarichi artistici
Due progetti: la chiesa dedicata alla madonna della salute
… ed i restauri a Palazzo Ducale
Il rapporto con gli artisti

Le istituzioni ecclesiastiche
Le scuole, le arti, i luoghi dei pii
Esiste mecenatismo a Venezia?

L ‘offerta: organizzazione produttiva della pittura veneziana

Le istituzioni della pittura a Venezia
La corporazione
Il collegio dei pittori
Le accademie
La partecipazione alle istituzioni

L’organizzazione produttiva
La divisione del lavoro
Le botteghe
Pittori senza bottega

Conti in tasca alla pittura

Il mercato

La regolarizzazione del commercio

Forme e luoghi della vendita

Le opere in vendita
Quadri veneziani, quadri stranieri

Originali, copie, falsi
La certificazione del valore

Il ruolo degli intermediari

“Senseri, qui si dicono mediatori, che s’interpongono tra chi vende, e chi compra”

Mercanti d’arte
I negozianti
I pittori
I rigattieri

La formazione del prezzo
Prezzo di mercato e prezzo di status
Qualche esempio di prezzi di mercato

I quadri come riserva di valore
Il valore dei quadri aumenta tra 1640 e 1700?

Esiste un mercato?

Fonti archivistiche e manoscritti

Bibliografia

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it