Gino Benzoni (edited by) – Fondazione Giorgio Cini

Il Mediterraneo nella seconda metà  del Cinquecento alla luce di Lepanto

INDICE

Presentazione

Giorgio Athanasiadi Novas
Discorso introduttivo

Zygmunt Abrahamovicz
L’Europe orientale et les états islamiques au temps de la bataille de Lépante

Sergio Anselmi
Motivazioni economiche della neutralità di Ragusa nel Cinquecento

Maurice Aymard
Chiourmes et galères dans la seconde moitié du XVI” siècle

Omer Lotfi Barkan
L’Empire Ottoman face au monde chrétien au lendemain de Lépante

Fernand Braudel
Bilan d’une bataille

Manlio Cortelazzo
Plurilinguismo celebrativo

Carlo Dionisotti
Lepanto nella cultura italiana del tempo

Giovanni Gorini
Lepanto nelle medaglie

John R. Hale
From peacetime establishment to fighting machine: the Venetian army and the war of Cyprus and Lepanto

Halil Inalcik
Lepanto in the Ottoman documents

Hubert Jedin
Papst Pius V, die heilige Liga und der Kreuzzugsgedanke

Manoussos Manoussacas
Lepanto e i Greci

Robert Mantran
L’écho de la bataille de Lépante à Constantinople

Achille Olivieri
Il significato escatologico di Lepanto nella storia religiosa del Mediterraneo del Cinquecento

Anna Pallucchini
Echi della battaglia di Lepanto nella pittura veneziana del ‘500

Andrei Pippidi
Les pays danubiens et Lépante

Felipe Ruiz Martin
Las finanzas de !a monarquia hispanica y la Liga Santa

Angelo Tamborra
Dopo Lepanto: lo spostamento della lotta antiturca sul fronte terrestre

Alberto Tenenti
La Francia, Venezia e la Sacra Lega

Ugo Tucci
Il processo a Girolamo Zane mancato difensore di Cipro

Adam Wandruszka
L’Impero, la Casa d’Austria e la Sacra Lega

Agostino Pertusi
Conclusione

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e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Le metamorfosi di Venezia

Gli
atti del convegno ciniano vogliono liberarsi dal vincolo della
celebrazione “funebre” della fine della Venezia capitale per guardare a
questa data come ad un punto di raccordo tra quello che fu (la
Dominante, la città stato) e quello che, immediatamente, è iniziato: il
processo di trasformazione in città del mondo.
L’analisi parte dalle sue origini, guarda alla città del buon governo
del ‘500, ma anche ad un ‘700 in cui a fare da contraltare alle luci di
Canaletto o di Guardi vi erano le ombre della sua politica o ad un
‘800, immerso nella poesia romantica e decadente, che segna il mutare
della scena urbana, la rottura dell’insularità col ponte ferroviario.

INDICE

Premessa di Gino Benzoni

Feliciano Benvenuti, Classi e società alla caduta della Repubblica veneta

Paolo Preto, I «lumi» e i «filosofi» francesi nella Venezia del’ 700

Giuseppe Ricuperati, Rileggendo Paul Hazard e Franco Venturi: gli spazi italiani e la Rivoluzione francese

Giovanni Scarabello, Verso la fine della Repubblica veneta. Napoleone e l’Austria nello stato veneto

Piero Del Negro, La fine della repubblica aristocratica (aprile maggio 1797)

Giovanni Scarabello, La Municipalità democratica veneziana del 1797

Giuseppe Gullino, Economia e finanza dallo scorcio della Repubblica all’età napoleonica

Daniele Menozzi, Chiesa e società nell’Italia giacobina

Donatella Calabi, Gli ‘ebrei veneziani’ dopo l’apertura delle porte del ghetto: le dinamicbe insediative

Giuseppe Pavanello, L’immagine di Venezia da Canova a Byron

Lea Ritter Santini, Oltre il confine tracciato col gesso

Catherine Whistler, L’occhio critico: osservazione, emulazione e trasformazione nell’arte di Domenico Tiepolo (1727-1804)

Gustavo Costa, Lorenzo
Da Ponte da Cèneda a New York: «Un’anima poetica ed italiana»? (con The
Hermit di James Beattie nella traduzione dapontiana)

Fernando Bandini, Venezia, la patria e l’esilio in Foscolo e Nievo

Gino Benzoni, Prima e dopo: Goethe e Wagner

Indice dei nomi

Le
metamorfosi di Venezia raccoglie gli interventi al XXXVIII Corso
Internazionale di Alta Cultura tenutosi dal 2 al 14 settembre 1996 in
occasione della imminente scadenza del bicentenrio della caduta della
Serenissima (1797).

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L’eredità  greca e l’ellenismo veneziano

Centro
gravitazionale del libro, come già del corso, una Venezia che –
paragonabile, per dirla con Goethe, solo a se stessa – svolge questa
sua unicità, questa sua peculiarità, questa sua singolarità in termine
d’assunzione del significato delle città che più, nell’umana vicenda,
appunto han significato. Altera Roma, l’han timbrata gli
umanisti. Non tutti però. Più d’uno ha storto il naso. Più d’uno una
qualifica del genere l’ha ritenuta più e meglio pertinente a Firenze.
Ma son stati ben i dotti bizantini a Venezia arrivati prima
dell’inturcarsi di Bisanzio, prima della captivitas del 1453, a
proclamare la città lagunare alterum Byzanzium

INDICE

Premessa di Gino Benzoni

Giovanni Pugliese Carratelli, Bessarione, il Cusano e l’umanesimo meridionale

Giorgio Ravegnani, I dogi di Venezia e la corte di Bisanzio

Gherardo Ortalli, Venezia mediterranea e grecità medievale: relazioni, conflitti, sintonie

Silvia Ronchey, L’ultimo bizantino. Bessarione e gli ultimi regnanti di Bisanzio

Marino Zorzi, Bessarione e i codici greci

Irene Favaretto, Sculture greche nel territorio della Repubblica

Ugo Tucci, La Grecia e l’economia veneziana

Ennio Concina, Il quartiere veneziano di Costantinopoli

Luigi Balsamo, Aldo Manuzio e la diffusione dei classici greci

Jean Claude Margolin, Erasme et Venise

Cesare Vasoli, Guillaume Postel e l’eterodossia

Marc Fumaroli, L’ellénisme vénitien et les origirtes du Collège de France

Lionello Puppi, «Quelle
cose.. che solo i Greci per magnificenza… poterono fare».
Consapevolezza ed esperienza dell’architettura ellenica da Palladio a
Scamozzi

Augusto Gentili, Tiziano, la tragedia e il crepuscolo degli dei

Gino Benzoni, Ellade e non solo Ellade: qualche appunto a e da Venezia

Vincenzo Di Benedetto, Il neoclassicismo del Foscolo: avvii di un percorso

Lorenzo Braccesi, Il mito ellenico e il fallimento di Campoformio

Giorgio Orelli, «Un perenne ronzio» (rileggendo le Grazie del Foscolo)

L’ eredità greca e l’ellenismo veneziano raccoglie gli interventi al “XL Corso Internazionale di alta cultura” tenutosi dal 31 agosto al 12 settembre 1998

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