Concerti e spettacoli – Pagina 2 – Fondazione Giorgio Cini

Incontro e concerto con Yair Dalal

6 marzo, h 18

Teatro Ca’ Foscari, Santa Marta, Venezia

La musica come strumento di pace 

Incontro con Yair Dalal coordinato da Giovanni De Zorzi

 

7 marzo, h 18

Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Baghdad-Jerusalem
Music and songs from Jewish Babylonian heritage

Concerto di Yair Dalal, voce, ‘ud e violino

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati ha invitato a Venezia per un doppio appuntamento, Yair Dalal, virtuoso interpret, suonatore di ‘ud e di violino e compositore, specializzato nel repertorio musicale, strumentale e cantato, della tradizione ebraico-irachena. La famiglia di Dalal è arrivata in Israele da Baghdad e le radici irachene sono parte importante del suo progetto musicale. Dalal, nato in Israele nel 1955, ha sviluppato uno stile musicale composito nel quale si possono ritrovare elementi della musica classica europea, del jazz, della musica araba. Affianca l’attività di musicista alla ricerca e l’impegno per preservare il patrimonio musicale iracheno ebraico-babilonese e anche, a seguito di un periodo nel quale è vissuto in un kibbutz nel deserto di Arabah nel sud di Israele al confine con la Giordania, la tradizione musicale dei beduini del deserto del Sinai.

L’insediamento di comunità ebraiche nell’area dell’attuale Iraq, dove sorgeva Babilonia risale a oltre 2.500 anni, nel VI secolo avanti Cristo a seguito della distruzione del primo Tempio a Gerusalemme da parte di Nabuccodonosor II. Anche dopo la conquista persiana di Babilonia, nonostante gli ebrei fossero liberi di tornare nella madrepatria, molti rimasero, fondando una importante comunità che ha convissuto con altre in quella regione fino ai primi anni Cinquanta quando, alla fine del controllo inglese e la contestuale nascita dello stato dell’Iraq, un decreto permise agli ebrei che lo desideravano di trasferirsi nello stato di Israele appena fondato. In quella occasione oltre 100.000 ebrei iracheni approfittarono di quella opportunità. Con loro portarono tradizioni musicali che oramai sono pressoché dimenticate sia in Iraq che anche nello stesso Israele. Tra queste i canti sacri e inni denominati shbahoth, canti per i pellegrinaggi (ziyyara) come anche musiche vocali e strumentali profane basate sul sistema musicale arabo dei maqam che maestri ebraico-iracheni componevano ed eseguivano nei ritrovi e nelle feste in Iraq, così come alla radio. Dalal ha appreso questi repertori da alcuni importanti esponenti di questa tradizione e si impegna a farli vivere e rivivere nei suoi lavori.

Il concerto, ispirato dalla tradizione musicale ebraico-irachena nella quale Yair Dalal è cresciuto e dalle atmosfere sonore del deserto, proporrà canti sacri, musiche liturgiche, canti profani, alcuni dei quali in aramaico, ed anche sue composizioni originali.

 

Yair Dalal è un importante attivista per la pace, impegnato a costruire un ponte di comprensione e creatività tra culture diverse. Tra i suoi numerosi sforzi per promuovere la pace tra arabi e israeliani, Dalal ha scritto realizzato un album intitolato ‘Inshallah Shalom’. È stato in tournée con un gruppo di musicisti palestinesi, ma quando è iniziata la seconda intifada è stato vietato loro di viaggiare assieme. Nel 1994 si è esibito al concerto di gala della cerimonia per il Premio Nobel per la Pace, assegnato unitamente a Yitzhak Rabin, Shimon Peres e Yasser Arafat. L’incontro-intervista, organizzato con la collaborazione del Dipartimento di Studi di Filosofia e Beni Culturali e il Teatro Ca’ Foscari, coordinato da Giovanni De Zorzi, è un’occasione per approfondire questo suo percorso.

 

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Mdi ensemble

Nell’ambito del convegno Occultural Transfers between North and South, organizzato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, si terrà un concerto del mdi ensamble curato dall’Istituto per la Musica. Il concerto è incentrato su tre compositori le cui opere hanno molteplici riferimenti alle tematiche trattate durante la conferenza, in particolare l’aspetto spirituale, mistico ed esoterico negli scambi culturali e religiosi tra Nord e Sud Europa.

 

Programma del concerto

Fondazione Giorgio Cini, 18:00 – 19:00

 

Introduzione di Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica, Fondazione Giorgio Cini

 

Jean Sibelius,

Malinconia per violoncello e pianoforte op. 20 (12’)

 

Kaja Saariaho,

Cendres per flauto, violoncello e pianoforte (10’)

 

Franco Oppo,

Trio III per flauto, violino e pianoforte (13’)

 

Kaja Saariaho,

Light and matter per violino, violoncello e pianoforte (18’)

 

 

mdi ensemble:
Sonia Formenti, flauto
Corinna Canzian, violino
Giorgio Casati, violoncello
Luca Ieracitano, pianoforte

 

Per maggiori informazioni visitate la pagina della conferenza Occultural Transfers between North and South, 1-2 novembre 2023.

 

Questo evento è finanziato dalla Fondazione Giorgio Cini, l’Università di Oslo (UiO:Norden and NordForsk through ReNEW), e da il Centre for History of Hermetic Philosophy and Related Currents (HHP) dell’Università di Amsterdam.

Musica sacra armena con il Coro Saghmosergu

Sabato 9 settembre, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con la Congregazione Armena Mechitarista di Venezia e l’Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Claustra onlus, presenta un concerto di musica sacra armena, organizzato nell’ambito delle celebrazioni per l’850° anniversario della morte di San Nerses Shnorali, il Grazioso (1102- 1173), Catholicos degli Armeni, tra i più eminenti personaggi del panorama spirituale, culturale e anche musicale della realtà armena.

Si tratta di una commemorazione particolarmente significativa per la comunità armena internazionale, inserita anche nel programma celebrativo dall’Unesco per l’anno 2022-2023.
Per l’occasione è stato invitato a San Giorgio il Coro Saghmosergu, diretto dal maestro Vahé Begoyan e composto da quindici cantori.
Il coro eseguirà in tre parti distinte dei brani redatti da San Nerses a metà del XII secolo. La prima parte sarà dedicata ai canti del Breviario, nella seconda parte si presenteranno i canti composti per la Santa Messa e nella terza parte i canti dell’Innario liturgico armeno. Ciascuna parte sarà introdotta da un breve intervento del Professor Mher Navoyan, musicologo- medievalista, del Conservatorio Statale “Komitas” a Yerevan, Capo del dipartimento di musica popolare dell’Istituto delle Arti dell’Accademia Nazionale delle Scienze della Repubblica dell’Armenia.

 

Il concerto, nella cornice della Basilica di San Giorgio Maggiore, inizia alle ore 18 ed è a ingresso libero.

 

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Musica indiana con Manjiri Asanare Kelkar, canto khyal

Concerto

7 luglio ore 18, Fondazione Giorgio Cini, Sala degli Arazzi

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Manjiri Asanare Kelkar, voce
Nitin Ware, tabla
Dnyaneshwar Sonawane, harmonium

 

Per questo appuntamento con la musica colta sud-asiatica, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati ha invitato la cantante indiana Manjiri Asanare Kelkar, una delle maggiori esponenti contemporanee di khyal, il genere vocale classico dell’India del Nord oggigiorno più diffuso.

 

Il khyal (il cui nome, derivato dal persiano, si può tradurre con “immaginazione”) pone l’enfasi sulla abilità creativa da parte del cantante di improvvisare melodie basate sui raga, le strutture modali della musica classica indiana. La formazione di Manjiri è iniziata sotto la guida di suo padre, il noto tablista Anand Asanare, per poi continuare con Madhusudan Kanetkar, raffinato esponente della scuola stilistica di Jaipur, e – piu’ di recente – con la celebre cantante Kishori Amonkar.

 

In questa sua prima performance in Italia, Manjiri Asanare Kelkar sarà accompagnata – come è consueto nel khyal – da un suonatore di harmonium e, alle percussioni, da un tablista.

 

A precedere il concerto, il 6 luglio, si organizza un incontro di approfondimento scientifico durante il quale, in diretta streaming, Laura Leante, docente di etnomusicologia alla Durham University intervisterà Manjiri Asanare Kelkar sulla pratica del canto indiano khyal nella tradizione di Jaipur.

 

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Pulcinella musico e filosofo. Arie e cantate comiche napoletane nel Settecento

Pulcinella musico e filosofo. Arie e cantate comiche napoletane nel Settecento (1650-1750)

 

Seminario 

9-13 ottobre 2023, Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Per partecipare in qualità di uditori è necessario contattare la segreteria a: musica.antica@cini.it

 

Concerto conclusivo

12 ottobre 2023, ore 18, Auditorium “Lo Squero”, Venezia

 

 

«Pino De Vittorio è con Peppe Barra l’ultimo erede dell’antica tradizione dei cantanti-attori che per secoli hanno rappresentato sulle scene l’utopica unione tra colto e popolare, caratteristica che ha reso unica la storia del teatro napoletano. Come Peppe e Concetta Barra, De Vittorio fu scoperto da Roberto De Simone per la prima edizione della sua “Gatta Cenerentola” e da allora ha continuato il doppio percorso della ricerca etnomusicologica e dell’interpretazione barocca con un successo planetario» (Repubblica, 24.11.2017). Non occorre aggiungere altro a queste parole di Dinko Fabris, uno dei musicologi italiani più conosciuti a livello internazionale e Responsabile scientifico del Teatro San Carlo di Napoli. 

 

I Seminari di Musica Antica, in questa particolare edizione, vogliono a un tempo rendere omaggio al grande cantante-attore e diffondere il prezioso repertorio di cantate comiche napoletane da lui magistralmente interpretato. Corrado Bologna, insigne filologo e accademico che lo affiancherà, commenterà l’ambivalente tradizione – e soprattutto la dimensione sacrificale – dei caratteri comici napoletani e italiani del Sei e Settecento.  E’ prevista inoltre la partecipazione del musicologo Dinko Fabris

 

Il seminario, in collaborazione con la Regione del Veneto, prevede la partecipazione di un gruppo di borsisti, selezionati tramite bando di concorso internazionale, nello specifico cantanti e attori che si esibiranno nel consueto saggio-concerto finale.

Da Alessandro Scarlatti a Giovanni Paisiello, e dalle melodie tradizionali delle strade alle grandi arie d’opera e cantate comiche della Napoli settecentesca, la serata del 12 ottobre promette portare allo Squero di San Giorgio un momento di quell’acume unico, ma anche della malinconia e della saggezza degli antichi personaggi della Commedia dell’Arte.

 

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Concerto conclusivo

Giovedì 12 ottobre, ore 18.00, Auditorium “Lo Squero”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

 

Cantanti:

Martina Barreca, soprano 

Roberta Lidia De Stefano, attrice e cantante 

Hector dos Santos, baritono 

Niccolò Porcedda, baritono 

Angelo Testori, tenore 

 

Accompagnatori:

Nicola Lamon, clavicembalo

Hyngun Cho Choi, violoncello

 

Diretti da Pino De Vittorio e Pedro Memelsdorff.

 

L’evento è organizzato con il contributo delle fondazioni svizzere Concordance, Irma Merk e L.+Th. La Roche.

 

Visualizza i testi poetici

Musica a San Giorgio. Concerti all’Auditorium “Lo Squero”

Prenderà il via sabato 4 marzo l’8a edizione della Stagione dei Concerti all’Auditorium “Lo Squero” realizzata in collaborazione con Asolo Musica.

 

Johann Sebastian Bach resta uno dei fil rouge di questa rassegna, con l’ormai imprescindibile presenza di Mario Brunello e il suo progetto con il violoncello piccolo oltre ad altri artisti che affronteranno la letteratura del grande maestro di Eisenach: Gile Bae al pianoforte con il Concerto Italiano e L’Arte dell Fuga con le viole dell’Accademia Strumentale Italiana. Altri ospiti ‘residenti’ sono i componenti del Quartetto di Venezia che proporranno la prima parte dell’esecuzione integrale dei Quartetti di Beethoven oltre che uno speciale omaggio a Gian Francesco Malipiero per i 50 anni dalla sua morte. Un gradito ritorno sarà quello di Uri Caine, il grande pianista americano innamorato di Venezia e dell’Auditorium “Lo Squero”.

 

Veneto Jazz riporta la sua musica live all’Auditorium “Lo Squero” nell’ambito della XV edizione di Venezia Jazz Festival, uno dei festival internazionali più prestigiosi del settore, ospitato nei luoghi più affascinanti della città. Si rinnova quindi la collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini con la programmazione per il 24 giugno e il 22 luglio 2023 di due concerti dedicati agli esiti più innovativi della ricerca jazzistica contemporanea, firmati da importanti musicisti della scena italiana e mondiale.

 

Il programma del festival sarà disponibile a breve su www.venetojazz.com.

Musica a San Giorgio 2023 all’Auditorium “Lo Squero”

L’Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini prosegue nel 2023 la sua attività consolidando i rapporti con i partner già avviati negli anni scorsi.

 

Prende il via sabato 4 marzo l’8a edizione della Stagione dei Concerti all’Auditorium “Lo Squero” realizzata in collaborazione con Asolo Musica.

Johann Sebastian Bach resta uno dei fil rouge di questa rassegna, con l’ormai imprescindibile presenza di Mario Brunello e il suo progetto con il violoncello piccolo oltre ad altri artisti che affronteranno la letteratura del grande maestro di Eisenach: Gile Bae al pianoforte con il Concerto Italiano e L’Arte dell Fuga con le viole dell’Accademia Strumentale Italiana. Altri ospiti ‘residenti’ sono i componenti del Quartetto di Venezia che proporranno la prima parte dell’esecuzione integrale dei Quartetti di Beethoven oltre che uno speciale omaggio a Gian Francesco Malipiero per i 50 anni dalla sua morte. Un gradito ritorno sarà quello di Uri Caine, il grande pianista americano innamorato di Venezia e dell’Auditorium “Lo Squero”.

 

Veneto Jazz riporta la sua musica live all’Auditorium “Lo Squero” nell’ambito della XV edizione di Venezia Jazz Festival, uno dei festival internazionali più prestigiosi del settore, ospitato nei luoghi più affascinanti della città. Si rinnova quindi la collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini con la programmazione per il 24 giugno e il 22 luglio 2023 di due concerti dedicati agli esiti più innovativi della ricerca jazzistica contemporanea, firmati da importanti musicisti della scena italiana e mondiale.

Il programma del festival sarà disponibile a breve su www.venetojazz.com.

 

 

PROGRAMMA FESTIVAL

 

Sabato 4 marzo

Ludwig van Beethoven 

Quartetto in mib maggiore op. 127, Quartetto in do maggiore op. 59 n. 3 “Rasumovsky”

Quartetto di Venezia 

Andrea Vio e Alberto Battiston, violino, Mario Paladin, viola, Angelo Zanin, violoncello.

ASOLO MUSICA

 

Sabato 25 marzo

Johann Sebastian Bach, Die Kunst der Fuga

Accademia Strumentale Italiana 

Rossella Croce violino Alberto Rasi viola da gamba soprano e direzione Claudia Pasetto viola da gamba tenore Paolo Biordi viola da gamba bassa Michele Zeoli violone Luca Guglielmi organo.

ASOLO MUSICA

 

Sabato 13 maggio

Ludwig van Beethoven

Quartetto in mi minore op. 59 n. 2 “Rasumovsky”, Quartetto in la maggiore op.18 n. 5, Grande Fuga in sib maggiore op. 133.

Quartetto di Venezia

Andrea Vio e Alberto Battiston, violino, Mario Paladin, viola, Angelo Zanin, violoncello.

ASOLO MUSICA

 

Sabato 20 maggio

Vatican Chapels Still Alive

Antonio Fresa pianoforte e compositore

Ninon Valder bandoneon, flauto, voce

ASOLO MUSICA

 

Sabato 3 giugno RINVIATO a Sabato 25 novembre p.v. sempre alle ore 16.30 

Venezia nel racconto di Barbara Strozzi, «Virtuosissima Cantatrice»

Giulia Bolcato, soprano, Remer Ensemble con Federico Guglielmo e Elisa Imbalzano, violino, Roberto Loreggian, organo, Ludovico Armellini, violoncello e Elena Spotti, arpa.

ASOLO MUSICA

 

Sabato 10 giugno 

Squero Jazz

Change!

Uri Caine pianoforte 

ASOLO MUSICA

 

Sabato 17 giugno

Acqua rotta. 

Mario Brunello violoncello

Mariangela Gualtieri poeta

ASOLO MUSICA

 

Sabato 30 settembre

Piano HeArt

Antonio Fresa pianoforte e compositore

ASOLO MUSICA

 

Sabato 7 ottobre 

Omaggio a Gian Francesco Malipiero a 50 anni dalla morte 

Gian Francesco Malipiero Quartetto n. 3 “Cantari alla madrigalesca”, Quartetto n. 6 “L’arca di Noè”, Ottorino Respighi Quartetto in re minore (1909).

Quartetto di Venezia

Andrea Vio e Alberto Battiston, violino, Mario Paladin, viola, Angelo Zanin, violoncello.

ASOLO MUSICA

 

Sabato 21 ottobre

Johann Sebastian Bach Concerto Italiano BWV 971, Toccata in mi minore BWV 914, Toccata in do minore BWV 911 Ludwig van Beethoven Sonata op.31 n.18 in mi bemolle maggiore Frédéric Chopin 24 preludi op.28

Gile Bae pianoforte

ASOLO MUSICA

 

Sabato 4 novembre

Nicolò Paganini Sonata Concertata Op. 61, Capricci n. 1, 5 e 24, Niccolò Paganini/Francisco Tárrega Variazioni su Il Carnevale di Venezia Mario Castelnuovo – Tedesco Capriccio n. XVIII Astor Piazzolla Histoire du Tango, Bordell 1900, Café 1930, Nightclub 1960, La Campanella.

Giuseppe Gibboni violino

Carlotta Dalia chitarra

ASOLO MUSICA

 

Sabato 18 novembre

Mieczyslaw Weinberg Sonate per violoncello solo

Mario Brunello violoncello

ASOLO MUSICA

 

Sabato 25 novembre p.v. sempre alle ore 16.30 

Venezia nel racconto di Barbara Strozzi, «Virtuosissima Cantatrice»

Giulia Bolcato, soprano, Remer Ensemble con Federico Guglielmo e Elisa Imbalzano, violino, Roberto Loreggian, organo, Ludovico Armellini, violoncello e Elena Spotti, arpa.

ASOLO MUSICA

 

Sabato 2 dicembre CONCERTO CANCELLATO

Ludwig van Beethoven Quartetto in mib maggiore op. 74 “Le arpe”, Quartetto in do minore op. 18 n. 4, Quartetto in sib maggiore op. 130.

Quartetto di Venezia

Andrea Vio e Alberto Battiston, violino, Mario Paladin, viola, Angelo Zanin, violoncello

ASOLO MUSICA

 

Domenica 3 dicembre
Concerto straordinario ore 16.30

Presto Vitale

La prima musica per liuto di Venezia

dal ‘500

HOPKINSON SMITH
Liuto Rinascimentale

ASOLO MUSICA

 

Sabato 16 dicembre

Musiche di Georg Philipp Telemann, Antonio Lotti, Christopher Simpson, Paolo Benedetto Bellinzani, Johann Hieronymus Kapsberger, Georg Friedrich Handel, Benedetto Marcello.

Aquae Sonus Resonantia

Enzo Caroli traversiere Marco Rosa Salva flauto dolce Alberto Casarin viola da gamba Dario Pisasale tiorba Noriko Fujimoto clavicembalo.

ASOLO MUSICA

 


24 giugno – ore 19.00
Auditorium Lo Squero – Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia

BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra
Margherita Abita – voce, Italia
Julien Chanal – chitarra, Francia
Ivan Kovacevic – contrabbasso, Serbia
Albert Enkaminanko – percussioni, Spagna
Xavi Pendòn – clarinetto, Spagna
Fernando Salinas – fisarmonica, Spagna
Alex Sora – violino, Ucraina

Finora la BGKO si è esibita in più di 40 Paesi diversi e ha riunito intorno a sé un consistente numero di fan affezionati tramite il suo canale YouTube (più di 175.000 followers e 90 milioni di visualizzazioni). Con l’album “Nova Era” hanno riaffermato di essere una delle band più acclimate per la loro interpretazione unica della musica tradizionale, nel rispetto degli antenati ma con una costante attenzione al tempo presente. Dall’eterno classico del Nord della Macedonia “More Sokol Pie” al folklore siciliano di “Cu Ti Lu Dissi”, è possibile apprezzare il loro tocco personale anche suonando musica dei Balcani, del Medioriente e delle coste del Mediterraneo, come dimostrato anche nella composizione ispirata alla danza kolo serba ”Ajvarsko Kolce”. Un suono unico formato dalle varie influenze artistiche dei suoi membri, musicisti provenienti da Spagna, Italia, Grecia, Francia, Serbia, e Ucraina; nei raffinati arrangiamenti ogni strumento ha il suo posto e il suo spazio. Timbri e consistenze sonori sono mixati in maniera impeccabile, al servizio di ogni brano, sia quando evocano emozioni che quando trascinano con il ritmo in una trance frenetica.

VENETO JAZZ

 

22 luglio – ore 19.00
Auditorium Lo Squero – Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
JAQUES MORELENBAUM – CELLOSAM3ATRIO
Lula Galvão – chitarra
Rafael Barata – Batteria
Jacques Morelenbaum – violoncello
SPECIAL GUEST Paula Morelenbaum (voce)

 

Tra gli innumerevoli stili musicali sviluppati in Brasile, il samba è quello che meglio rappresenta la vasta diversità culturale di questo paese. Combinando tutti questi elementi, il violoncellista, compositore, arrangiatore, direttore e produttore brasiliano Jaques Morelenbaum offre una visione panoramica della samba, dalle sue radici ai giorni nostri, interpretando composizioni di Dorival Caymmi, Jacob do Bandolim, Antonio Carlos Jobim, Newton Mendonça, Carlos Lyra, João Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gil, João Donato, Egberto Gismonti, nonché opere di una nuova generazione di compositori, come Luisão Paiva e Lula Galvão, oltre alle loro composizioni originali. Jaques Morelenbaum, con il suo CelloSam3aTrio, porta nella samba un sapore intimo di musica da camera, esaltato da due immensi talenti brasiliani: il chitarrista Lula Galvão e il batterista Rafael Barata.

VENETO JAZZ

 

Veneto Jazz presenta Venezia Jazz Festival Fall edition #6

  

sabato 28 ottobre – ore 19.30

Auditorium Lo Squero – Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia

DUO ŘEHÁK & VOCETKOVÁ

 “Pasión”

Kristina Vocetková – violoncello

Milan Řehák – fisarmonica

Un Tango Nuevo energico eseguito da due giovani eccezionali artisti. Una performance appassionata ed emozionante dedicata al grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla.

 

Biglietti:

euro 25 intero + diritto di prevendita

euro 20 ridotto + diritto di prevendita

Ticketone (on line e punti vendita)

Venezia Unica (on line e punti vendita)

 

sabato 11 novembre – ore 19.30

Auditorium Lo Squero – Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia

 

Michel Godard  & Ihab Radwan

Doux Désirs 

Michel Godard  – Serpent/Tuba/Bass
Ihab Radwan – Oud

Un progetto originale che unisce musica italiana ed egiziana, attraverso il prisma del jazz e dell’improvvisazione. Il serpentone (antico strumento  a fiato della famiglia dei cornetti) è flessibile, agile e molto simile alla voce; l’oud canta, sussurra, racconta.

 

Biglietti:
euro 28 intero + diritto di prevendita

euro 22 ridotto + diritto di prevendita

Prevendite:

Ticketone (on line e punti vendita)

Venezia Unica (on line e punti vendita)

Informazioni:

Veneto Jazz – jazz@venetojazz.com – mob. (+39) 366.2700299 – www.venetojazz.com

Musica persiana con Dariush Talai, Pejman Tadayon, Hamid Mohsenipoor

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un concerto venerdì 31 marzo alle ore 18 dedicato alla musica classica persiana in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Per l’occasione torna ad esibirsi a San Giorgio il musicista Dariush Talai, già invitato nel 2001 insieme al maestro Djamchid Chemirani, questa volta accompagnato dai musicisti Pejman Tadayon al ‘ud e Hamid Mohsenipoor alle percussioni.

 

Dariush Talai è il principale esponente contemporaneo della tradizione classica persiana degli strumenti tar e setar. Riconosciuto internazionalmente come tra i più virtuosi maestri della musica tradizionale, Talai ha partecipato a numerosi concerti, festival, trasmissioni e registrazioni discografiche. Oltre all’aspetto performativo, Talai ha insegnato presso l’Università e il Centro per la Conservazione della musica tradizionale di Teheran e presso il Centre d’Études de Musique Orientale (C.É.M.O.) di Paris-Sorbonne. La ricerca è parte integrante della sua attività, è infatti autore di uno studio sui sistemi modali delle tradizioni irano-arabe-turche presso l’Université de Paris X-Nanterre.

 

Il concerto sarà preceduto il 30 marzo pomeriggio da un incontro di approfondimento dal titolo “L’eredità, l’estetica e il presente del radīf persiano” a cura di Giovanni De Zorzi che intervisterà il Maestro Talai. L’appuntamento, in diretta streaming, permetterà di approfondire diversi aspetti delle pratiche musicali improvvisate e del repertorio classico del radīf persiano che si ascolterà al concerto.

 

L’ingresso al concerto, previsto in Sala degli Arazzi alle ore 18, è libero fino ad esaurimento posti.

Egida Sartori e Laura Alvini. Viola bastarda e l’arte della diminuzione all’italiana (1580-1630)

Viola bastarda e l’arte della diminuzione all’italiana (1580-1630)

Direttore: Pedro Memelsdorff

 

 

Seminario

2-6 novembre 2022, Fondazione Giorgio Cini

Per partecipare in qualità di uditori è necessario contattare la segreteria a: musica.antica@cini.it

 

Concerto conclusivo

Sabato 5 novembre, ore 17.30, Auditorium “Lo Squero”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

In trattati o raccolte musicali italiane della fine del Cinquecento e primo Seicento il termine “alla bastarda” è generalmente riferito a una particolare tecnica di ornare (o diminuire) composizioni vocali con passaggi rapidi e virtuosistici dalla grande estensione eseguiti su strumenti quali l’organo, l’arpa, il liuto o la viola. Viola bastarda, invece, designava – o pare designasse – un tipo di viola da gamba particolarmente adatto, per accordatura o costituzione, all’esecuzione di queste diminuzioni. Considerando l’importanza attribuita a questa tecnica da numerosi autori antichi – tra cui Girolamo Dalla Casa, Giovanni Bassano, Riccardo e Francesco Rognoni, Orazio e Francesco Maria Bassani, Vincenzo Bonizzi – sorprendono sia la relativa scarsità di composizioni sopravvissute sia la rarità della storiografia moderna sul tema.
Questa particolare edizione dei Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini, vede il M. Paolo Pandolfo, noto specialista e insegnante alla Schola Cantorum di Basilea, dirigere un gruppo di cinque violisti accompagnati da clavicembalo, e selezionati tramite bando internazionale per borse di studio, nell’esplorazione di questo repertorio.

 

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Al concerto conclusivo si esibiscono i partecipanti del seminario diretti da Paolo Pandolfo.

 

Sabato 5 novembre, ore 17.30, Auditorium “Lo Squero”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Musicisti:

Rosamund Ender, viola da gamba 

Thomas Fields, viola da gamba 

Stephen Moran, viola da gamba 

Vanessa Hunt Russell, viola da gamba 

Gaetano Simone, viola da gamba 

 

Nicola Lamon, clavicembalo

 

 

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Musica Sámi | Yoiking in Honor of Venice

Yoiking in Honor of Venice 

 

Ánde Somby, yoiker
Sara Marielle Gaup Beaska
, yoiker
Máret Áile Gaup Beaska
, yoiker

 

Concerto

20 ottobre, 2022, ore 17

Auditorium “Lo Squero”

Isola di San Giorgio Maggiore

Venezia

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con “The Sámi Pavilion”,  parte della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, commissionato dall’Office for Contemporary Art Norway (OCA), presenta un concerto di yoik eseguiti da tre yoiker tradizionali Sámi di Norvegia. L’evento è a cura di Nicola Renzi.

 

Tra le popolazioni indigene Sámi che abitano la costa, la tundra e le immense foreste boreali dell’Artico europeo, lo yoik è una pratica vocale ancestrale attraverso cui si commemorano persone, si evocano luoghi, animali e altri elementi del paesaggio naturale. Gli yoik hanno diverse funzioni che si articolano tanto sul piano sociale, quanto su quello cosmologico ed ecologico. Uno yoik, per esempio, può essere un dono effettuato da chi crea il canto al soggetto da esso evocato, mentre nella ritualità indigena lo yoik possiede rilevanti implicazioni sciamaniche legate alla metamorfosi sonora tra umano e non-umano. Al contempo, stando alla cosmologia Sámi, quella dello yoik non è una pratica espressa esclusivamente dall’Uomo: i Sámi ascoltano lo yoik anche nella voce dei fiumi e degli uccelli, del vento e delle montagne del Sápmi, il territorio ancestrale dei Sámi che si estende nelle regioni artiche di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia (Penisola di Kola).

 

Nel 2022, il Padiglione dei Paesi Nordici della Biennale di Venezia è stato trasformato nel Padiglione Sámi, con un’esposizione interamente dedicata all’arte e alla cultura indigena del popolo Sámi. Per celebrare questo importante e inedito riconoscimento, nonché l’accoglienza ricevuta, il celebre yoiker Ánde Somby ha creato un luohti (la melodia dello yoik) che non solo è simbolo del legame tra la comunità artistica Sámi e la città di Venezia, ma commemora anche la singolarità di questo luogo e il suo ruolo centrale nell’interculturalità europea e globale. Lo “yoik di Venezia” sarà eseguito in apertura del concerto attraverso un’ufficiale cerimonia di donazione musicale alla Città e verrà, in seguito, conservato negli archivi dell’IISMC.

 

Alla donazione seguirà un concerto nel quale la pratica vocale dello yoik verrà proposta nella sua forma più tradizionale. Ánde Somby si esibirà in un ciclo di yoik intitolato “The animals inside the human and the human outside the animals”. Attraverso l’esecuzione di uno specifico repertorio dedicato all’evocazione degli animali della tundra, verrà introdotta la funzione sciamanica dello yoik e saranno commentate le relazioni ecologiche e cosmologiche tra uomo e animale nel pensiero Sámi.  Alla performance di Ánde Somby seguirà quella di Sara Marielle Gaup Beaska, che – insieme a sua figlia Máret Áile Gaup Beaska – presenterà un repertorio di luohti volti a illustrare lo yoik come “arte del ricordare” in relazione a persone, villaggi, paesaggi del Sápmi.

 

Il concerto è aperto al pubblico. E’ richiesta la registrazione.

E’ possibile registrarsi a questo link