Concerti e spettacoli Archives - Pagina 5 di 24 - Fondazione Giorgio Cini

Nuova stagione 2020 Auditorium Lo Squero: ARCHIPELAGO

Nel rispetto delle ordinanze ministeriali di questi giorni comunichiamo che i concerti indicati in rosso sono stati posticipati a date da destinarsi.
Per informazioni sui biglietti e abbonamenti rivolgersi agli organizzatori segnalati o a info@cini.it


 

Dopo il successo della stagione 2019, il ciclo di concerti Archipelago torna con una nuova stagione di musica da camera, sotto la direzione artistica del M° Simone Gramaglia (Quartetto di Cremona) in accordo con Gioventù Musicale d’Italia, Accademia Walter Stauffer e Fondazione Giorgio Cini. Sei appuntamenti, uno al mese, da febbraio a luglio, il sabato pomeriggio alle ore 17, durante i quali sei solisti e sei quartetti d’archi selezionati tra i talenti emergenti del panorama della musica classica internazionale, si esibiranno insieme sul palcoscenico dell’Auditorium Lo Squero sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

 

La stagione sarà introdotta da un concerto di apertura gratuito, martedì 21 gennaio 2020 alle ore 17.30, nell’ambito del quale si esibirà l’Affinity Quartet, quartetto australiano della rete de Le Dimore del Quartetto, in tournée in Europa. Così Archipelago offre la possibilità di conoscere i giovani musicisti più interessanti della scena internazionale in una delle più suggestive sale da concerto d’Italia.

 

Programma Archipelago 2020

 

Martedì 21 gennaio, ore 17.30 | Concerto di apertura gratuito 

Affinity Quartet (Australia)

Wolfgang Amadeus Mozart, estratti dal Quartetto n.16 in mi bemolle maggiore K428
Franz Schubert, Quartettsatz in do minore D703
Felix Mendelssohn, Quartetto n.2 in la minore

Ingresso libero sino ad esaurimento posti

 

Sabato 22 febbraio, ore 17 

Barbican Quartet (Olanda, Regno Unito, Bulgaria, Germania)

Emanuele Ruggero (viola, Italia)

Johann Sebastian Bach, Estratti dalla Suite n. 6 per violoncello BWV1012
Franz Joseph Haydn, Quartetto op. 50 n.4 in fa diesis minore
Wolfgang Amadeus Mozart, Quintetto in do maggiore K515

 

Sabato 21 marzo, ore 17

Quartetto Nous (Italia)

Igor Adreev, pianoforte (Russia)

Aleksandr Skrjabin, Sonata n.4
Felix Mendelssohn, Quartetto op.13 in la minore
Antonin Dvořák, Quintetto op.81

 

Sabato 4 aprile, ore 17

Echéa Quartet (UK)

Kevin Spagnolo, clarinetto (Italia)

Jörg Widmann, Fantasia per clarinetto solo
Franz Joseph Haydn, Quartetto op.76 n.1 in sol maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart, Quintetto per clarinetto in la maggiore K581

 

Sabato 16 maggio, ore 17

Leonkoro Quartet (Germania, Olanda, Giappone)
Margherita Succio (violoncello, Italia)
Gaspar Cassadò, Suite per violoncello solo
Franz Joseph Haydn, Quartetto n. 63 in si bemolle maggiore op. 76 n. 4 “Sunrise”
Franz Schubert, Quintetto in do maggiore op.163 D956

 

Sabato 6 giugno, ore 17

Behn Quartet (Bulgaria, Olanda, Portogallo, Regno Unito)
M° Luigi Attademo
 (special guest, chitarra)
Niccolò Paganini, Grande Sonata in la maggiore
Fanny Mendelssohn, Quartetto in mi bemolle maggiore
Leo Brouwer, Quintetto per chitarra
Boccherini, Quintetto ‘Fandango’ G448

 

Sabato 11 luglio, ore 17

Ruisi Quartet (UK)

Gennaro Cardaropoli (violino, Italia)
Alexander Ullman (pianoforte, Regno Unito)
Franz Joseph Haydn, Quartetto op.33 n.3 in do maggiore
Ernest Chausson, Concerto in re maggiore op.21

 

Biglietti

 

Biglietto RIDOTTO per gli studenti di Conservatori e Scuole di musica – 8€

Biglietto BASE – 15€

Biglietto “SOSTENITORE” – 30€

Biglietto “MECENATE” – 50€

 

Abbonamento 6 concerti BASE – 60€

Abbonamento 6 concerti “SOSTENITORE” – 120€

Abbonamento 6 concerti “MECENATE” – 200€

 

Scegliendo i biglietti e gli abbonamenti “sostenitore” e “mecenate” si può contribuire a sostenere i musicisti ospiti e le attività delle istituzioni coinvolte nell’organizzazione dei concerti.

 

I biglietti sono acquistabili online e presso la biglietteria sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

 

Gli abbonamenti sono acquistabili in biglietteria o, anche con scelta del posto in mappa, tramite Call Center al n° 848 002 008 da lunedì a sabato dalle 9 alle 18.


 

I partner

Le Dimore del Quartetto è una rete che sostiene giovani quartetti d’archi nell’avvio alla carriera e valorizza il patrimonio di dimore storiche in un’economia circolare. L’attività principale si basa su uno scambio: alla vigilia di un impegno artistico, i quartetti sono ospitati gratuitamente nelle dimore in cambio di un concerto. L’associazione collabora con ADSI, FAI, European Historic Houses, Istituti di Cultura, Ambasciate Italiane nel mondo, e con alcune tra le più importanti società per concerti italiane, oltre che con prestigiosi concorsi e accademie di musica da camera in Europa. Le Dimore del Quartetto è vincitore del premio Innovazione Culturale 2018 di Fondazione Cariplo e del premio European Heritage Award/Premio Europa Nostra 2019.

 

Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, è la sezione italiana della Fédération Internationale des Jeunesses Musicales creata a Bruxelles nel 1945, di cui fanno parte più di 40 Paesi in tutto il mondo, con lo scopo comune di diffondere la musica presso i giovani, senza distinzioni di cultura, razza, lingua. La sua attività è vastissima e spazia dalla musica classica, che ne è la base, al jazz, al folk, alla musica etnica, fino alle più recenti espressioni musicali.
Lo scopo prioritario della Gioventù Musicale d’Italia è il sostegno ai giovani musicisti nella loro attività professionale, con particolare riguardo al momento del passaggio dalla formazione alla professione. Migliaia di giovani hanno trovato negli appuntamenti concertistici, nelle rassegne, nei festival, nelle audizioni nazionali e internazionali, organizzati dalla GMI l’occasione per farsi conoscere e grazie alla GMI hanno così potuto avviare la loro carriera.
Della storia della GMI fanno parte Riccardo Muti, Enrica Cavallo e Franco Gulli, Teresa Berganza, Mario Delli Ponti, Claudio Scimone con i Solisti Veneti, Alexander Romanovsky, Emanuele Segre, il Quartetto di Venezia, Marco Rizzi, il Quartetto di Cremona e tanti altri. Tutti hanno iniziato giovanissimi la loro carriera con il pubblico della Gioventù Musicale, alla quale hanno collaborato, tra gli altri, Carlo Maria Giulini, Nicanor Zabaleta, Guido Cantelli, Arturo Benedetti Michelangeli. Le Audizioni Nazionali, la collaborazione con la Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique (FMCIM), l’alto numero di concerti realizzati nel proprio circuito nazionale, la vasta rete di scambi artistici internazionali, sono i mezzi attraverso i quali la Gioventù Musicale d’Italia ha offerto e continua ad offrire ai giovani musicisti la possibilità di cominciare, proseguire, rafforzare il proprio inserimento nel mondo del lavoro. La Gioventù Musicale d’Italia persegue, inoltre, la finalità di diffondere la musica, in quanto espressione dell’umano sentire, a tutti i livelli sopperendo ad una mancanza propria del sistema scolastico nazionale.

 

Accademia Walter Stauffer, istituita nel 1985, è da sempre un prestigioso punto di riferimento per la didattica musicale, erogando corsi annuali di alto perfezionamento (completamente gratuiti) tenuti da strumentisti di fama internazionale quali Salvatore Accardo (violino), Bruno Giuranna (viola), Rocco Filippini (violoncello, dal 1985 al 2015), Antonio Meneses (violoncello, dal 2015), Franco Petracchi (contrabbasso) e da uno degli ensemble più rappresentativi del nostro paese in tutto il mondo, il Quartetto di Cremona, a cui dal 2011 è stata affidata la cattedra di quartetto d’archi.
Ad oltre trent’anni dalla sua creazione, l’Accademia “Walter Stauffer” è indiscutibilmente riconosciuta tra le maggiori istituzioni didattiche in Europa ed ha formato alcuni tra i migliori strumentisti italiani, divenuti poi importanti solisti, stimati docenti, musicisti inseriti in compagini orchestrali di rilevanza internazionale o membri di formazioni cameristiche di grande rilievo artistico.
L’Accademia “Walter Stauffer” viene altresì riconosciuta come uno dei migliori “investimenti” attuati dall’omonima Fondazione grazie al patrimonio ereditato dal proprio fondatore, la cui esplicita volontà era sempre stata quella di sostenere attività culturali e didattiche, soprattutto in ambito musicale.
Attraverso i corsi per strumentisti ad arco e per quartetto d’archi dell’Accademia Stauffer è stato quindi possibile proseguire il percorso già avviato da Walter Stauffer, che nel 1970 aveva voluto dar vita al “Centro di Musicologia” a lui intitolato: oltre all’importante sostegno dato all’insegnamento della liuteria classica e della musicologia, con la fondazione dell’Accademia una parte cospicua dei beni di Stauffer è stata in questo modo destinata anche al finanziamento degli studi musicali dei giovani e alla crescita culturale della città di Cremona.

Recital di piano di Carlo Grante

Nell’ambito delle attività del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Roman Vlad, il 5 dicembre alle ore 19 nell’Auditorium “Lo Squero” il pianista Carlo Grante si esibirà in un recital solistico.

Programma
Arnold Schönberg, Sechs kleine Klavierstücke, op. 19;
Ferruccio Busoni, Sonatina seconda;
Roman Vlad, Opus Triplex.

Ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

Tetraktis Percussioni

30 ottobre 2019

Concerto | ore 18

Padiglione delle Capriate

Fondazione Giorgio Cini

 

 

Gianvincenzo Cresta

Entanglement (2019)

per quattro percussionisti

(dedicato a Tetraktis Percussioni)

 

Giacomo Manzoni

D’improvviso (1981)

per 6 percussionisti

 

Niccolò Castiglioni

Cronaca del Ducato di Urbino (1991)

per 6 percussionisti

 

Fausto Romitelli

Chorus (2001)

per 6 percussionisti

 

Edgard Varèse

Ionisation (1931)

 

 

Tetraktis Percussioni

Laura Mancini

Alessandro Beco

Giulio Calandri

Gianni Maestrucci

Leonardo Ramadori

Gianluca Saveri

 

Fabio Maestri, direttore

 

 

Concerto inserito nelle attività del Workshop

Research-led Performance: Percussione Crea-Azione

28-30 ottobre 2019

 


Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

 

Dance Dance Dance

Nel celebrare i 50 anni della sua fondazione, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati  prosegue la programmazione 2019 con una serie di appuntamenti autunnali dedicati alle danze contemporanee e tradizionali in Indonesia, Corea del Sud e Giappone.

 

Grazie ad una stretta collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, il Teatro Stabile del Veneto e importanti istituzioni asiatiche come ARKO-Art Council Korea e Japan Foundation, nei mesi di ottobre e novembre l’Istituto promuove una rassegna di danza per scoprire l’universo ricchissimo e complesso delle arti sceniche in questi tre paesi dell’Estremo Oriente, da molti anni oggetto delle sue ricerche: performance, spettacoli, conferenze e proiezioni avranno luogo alla Fondazione Giorgio Cini e non solo, portando al centro della riflessione tematiche transculturali. Tradizione e contemporaneità, eredità e ribellione, maschile e femminile, natura e cultura, simbologia del colore e movimento, sono solo alcuni dei temi che si intrecciano in questa rassegna, con la fluidità tipica delle culture orientali.


 

24 ott. | ore 17
Dancing with my camera on my finger  

Auditorium Santa Margherita /Università Ca’ Foscari Venezia

Incontro con Sardono W. Kusumo e proiezione
Presenta Giovanni De Zorzi, coordina l’incontro Vito Di Bernardi

Evento in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

 

25 ottobre | ore 18 | Auditorium ‘Lo Squero’

The Family of  Man and the Sea (Indonesia)

Performance di Sardono W. Kusumo Art DirectorCoreografo e Danzatore

Compagnia: Tony “Broer” Supartono, attore;
Bambang “Besur” Suryono, danzatore, attore e vocal artist;
Astri Kusuma Wardani, danzatrice;
Nur Handayani, cantante e vocal artist;
Otto Sidharta, compositore e sound designer;
Peter Szilagyi, tour manager

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti


 

14 novembre | ore 16 | Auditorium ‘Lo Squero’
Performance The Bridging Colours – Blu (Corea)

il coreografo e danzatore Yong Min Cho si esibirà accompagnato dai virtuosi musicisti Shin Nal Sae (haegeum, viella coreana)e Choi Sung Moo (janggu, percussioni) in uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini per proseguire la ricerca di esplorazione tra colore e movimento iniziata nel 2014 proprio a San Giorgio con lo spettacolo The Bridging Colours – White.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti
Si consiglia di arrivare all’Auditorium almeno venti minuti prima dell’inizio della performance h 15.40


 

20 novembre | ore 15 CFZ Ca’ Foscari Zattere Cultural Flow Zone – Sala Tesa 1

Danzare il corpo: la pratica nella scuola Amatsu

Workshop con Amatsu Tatsuhana | Posti a disposizione: 20
info: ruperti@unive.it

 

22 novembre | ore 16 Museo di Palazzo Grimani

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Conferenza a cura di Bonaventura Ruperti; dimostrazione a cura di Amatsu Tatsuha e alcuni allievi

 

25 novembre | ore 18 | Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni

Danze della scuola Amatsu. La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra (Giappone)

Spettacolo di Amatsu Tatsuhana  e i suoi allievi: Amatsu Hanayū, Amatsu Tatsuharu, Amatsu Hanawaka, Amatsu Hanayuki
Suoni e musica: Tanaka Fumi
Regia: Machida Hiroshi

 

Per acquistare i biglietti:
www.teatrostabileveneto.it

 


 

Scarica Programma Dance Dance Dance

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Il 25 novembre ore 18 al Teatro Goldoni di Venezia saranno protagoniste Le danze giapponesi della Scuola Amatsu in uno spettacolo di Machida Hiroshi e con la danzatrice Amatsu Tatsuhana.
Nelle danze della scuola Amatsu si riconoscono le radici della cultura e sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki. I brani classici, accompagnati dai generi musicali nagauta o hauta,  rivivere l’atmosfera di Edo che palpita nel kabuki mentre quelli nuovi, creati su melodie di canzoni e ballate popolari, condurranno lo spettatore nei paesaggi e climi delle diverse province del Giappone.

 

L’universo ricchissimo delle arti dello spettacolo del Giappone vede un ampio ventaglio di scuole di danza tradizionale, da quelle legate al mondo maschile del teatro kabuki alle forme coreutiche che si intrecciano, invece, al mondo femminile dei quartieri di piacere. Nell’epoca moderna, alle già numerose scuole risalenti a coreografi e attori del kabuki, si aggiungono via via nuove scuole guidate da danzatrici che divengono le corifee creative della nuova era. Fondata nel 1978, la nuova scuola Amatsu nasce dall’amicizia tra due danzatrici di singolare talento Ryūko (1923-2017) e Amatsu Yōko (n. 1927). Appena diciottenni, nell’immediato dopoguerra le due artiste fondano una compagnia di danza, spingendosi in tournée in tutto il Paese con un vasto repertorio che spazia dai brani classici a nuove creazioni su musiche e canti popolari. Alle radici delle danze della scuola si riconoscono la profonda cultura e la sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki, che si mescolano a nuove creazioni tanto apprezzate da essere richieste da piccoli teatri (yose) o dalle geisha dei quartieri di piacere.

 

Gli eventi, a cura di Bonaventura Ruperti, sono possibili grazie alla sinergica collaborazione tra: Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari Venezia, Japan Foundation, Museo d’Arte Orientale di Venezia e Teatro Stabile del Veneto.


Programma Eventi

 

20 novembre | ore 15 CFZ Ca’ Foscari Zattere Cultural Flow Zone – Sala Tesa 1

Danzare il corpo: la pratica nella scuola Amatsu

Workshop con Amatsu Tatsuhana | Posti a disposizione: 20
info: ruperti@unive.it


22 novembre | ore 16 Museo Archeologico di Venezia

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Conferenza a cura di Bonaventura Ruperti; dimostrazione a cura di Amatsu Tatsuhana e alcuni allievi


25 nov. | ore 18 Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni

Danze della scuola Amatsu

Spettacolo di Amatsu Tatsuhana  e i suoi allievi: Amatsu Hanayū, Amatsu Tatsuharu, Amatsu Hanawaka, Amatsu Hanayuki
Suoni e musica: Tanaka Fumi
Regia: Machida Hiroshi

 

Per acquistare i biglietti:
www.teatrostabileveneto.it


 

Biografia

Amatsu Tatsuhana, designata caposcuola da Ryūko, è cresciuta nell’antica Edo, tra musicisti, artisti e danzatori legati al celebre teatro. Ha esordito sin da giovanissima nella danza sotto la guida di una scuola Nakamura ma in seguito, nel 1953, è divenuta allieva di Amatsu Ryūko. Nel 2018 la maestra fondazione interpretando Kairaishi (Il burattinaio itinerante), brano di “danza di metamorfosi” che risale al 1824 attribuito all’attore kabuki Bandō Mitsugorō con accompagnamento Kiyomoto ma ri-coreografato da Ryūko, che sarà proposto anche in questa tournée italiana.

Performance The Bridging Colours – Blu

Proseguono le attività autunnali dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali comparati dedicate alle tradizioni coreutiche dell’estremo Oriente.

 

Il 14 novembre alle ore 16 all’Auditorium ‘Lo Squero’, il coreografo e danzatore Yong Min Cho si esibirà accompagnato dai virtuosi musicisti Shin Nal Sae (haegeum, viella coreana)e Choi Sung Moo (janggu, percussioni) in uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini per proseguire la ricerca di esplorazione tra colore e movimento iniziata nel 2014 proprio a San Giorgio con lo spettacolo The Bridging Colours – White.

Nato infatti da un’idea di Yong Min Cho, The Bridging Colours è un progetto artistico volto a combinare elementi orientali e occidentali in forme originali. Dopo il bianco, quest’anno sarà protagonista il colore blu, terzo dei cinque colori tradizionali coreani (bianco, nero, blu, rosso e giallo). In Corea, ciascun colore è legato ad una particolare simbologia, a sua volta connessa alle cinque direzioni, agli elementi e agli stati d’animo. Il colore blu in particolare è associato all’Oriente, al legno, alla stagione primaverile, al sapore aspro, alla felicità e alla speranza di rinascita.

 

La performance è realizzata in collaborazione con WITH, Arts Council Korea, A+M (Asia Movement).

 


14 novembre ore 16 | Auditorium ‘Lo Squero’

Performance di Yong Min Cho

Art director, coreografo e danzatore

Musiche: Shin Nal Sae, haegeum;
Choi Sung Moo, janggu, bug and jing

Costumi: Chung An
Design: Tae Sup Lee

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Si consiglia di arrivare all’Auditorium almeno venti minuti prima dell’inizio della performance (h 15.40)

 


Biografia

Yong Min Cho ha studiato architettura in Corea prima di raggiungere Milano, dove ha scelto di seguire l’indirizzo di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nella città lombarda ha iniziato anche i propri studi di danza e teatro danza alla Paolo Grassi (Piccolo Teatro). La sua carriera coreutica l’ha condotto poi a Venezia all’Accademia Isola Danza, dove ha lavorato con un autentico mito come Carolyn Carson. Nella città lagunare è rimasto per anni come danzatore del Centro teatrale di ricerca di Venezia, prima di trasferirsi a Londra, dove lavora dal 2005. Alla Fondazione Giorgio Cini ha iniziato il progetto artistico site-specific The Bridging Colours nel 2014. In Italia e in Corea del Sud collabora con musicisti e ballerini tradizionali e contemporanei, tra i quali Mario Brunello. A Londra ha promosso vari workshop e performance presso Asia House.

Performance The Family of Man and the Sea

Grazie ad un progetto dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, ritorna in Italia dopo più di quarant’anni uno dei pionieri (e oggi Maestro) della danza contemporanea asiatica, Sardono Kusumo, definito dal “New York Times” «il più famoso e il più ribelle dei coreografi e danzatori indonesiani».

 

Formatosi nello stile classico delle corti giavanesi e primo ballerino del prestigioso Ramayana Ballet di Prambanan (Giava centrale), Sardono nel 1964 riceve la sua “iniziazione” modernista a New York frequentando lo studio di Martha Graham. Coreografo, film-maker, pittore, attivista ecologista, conferenziere, performer, pedagogo, l’artista indonesiano presenta alla Fondazione Cini una nuova produzione, The Family of Man on the Sea, ispirata al tema del mare nella sua relazione con l’uomo.

 

La performance prende le mosse da alcune immagini di forte impatto visivo: i quadri di Delacroix e di Raden Saleh, le foto e i video di alcuni tsunami che hanno colpito recentemente l’Indonesia.


24 ott. | ore 17
Dancing with my camera on my finger  

Auditorium Santa Margherita /Università Ca’ Foscari Venezia

Incontro con Sardono W. Kusumo e proiezione
Presenta Giovanni De Zorzi, coordina l’incontro Vito Di Bernardi

Evento in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

 


 

25 ott. | ore 18
The Family of  Man and the Sea
Fondazione Giorgio Cini /Auditorium ‘Lo Squero’

 

Performance di Sardono W. Kusumo Art Director, Coreografo e Danzatore

Compagnia: Tony “Broer” Supartono, attore;
Bambang “Besur” Suryono, danzatore, attore e vocal artist;
Astri Kusuma Wardani, danzatrice;
Nur Handayani, cantante e vocal artist;
Otto Sidharta, compositore e sound designer;
Peter Szilagyi, tour manager

 


 

Biografia

Coreografo, film-maker, pittore, attivista ecologista, conferenziere, performer, pedagogo, Sardono, artista totale e civilmente impegnato, presenta alla Fondazione Cini una sua nuova produzione, “The Family of Man on the Sea”, un site-specific ideato per lo spazio dell’Auditorium ‘Lo Squero’.

La performance – ispirata al tema del mare nella sua relazione con l’uomo, come elemento che unisce e nutre i popoli ma che può anche distruggere
e uccidere – prende le mosse da alcune immagini di forte impatto visivo: i quadri di Delacroix e del giavanese Raden Saleh, le foto e i video di alcuni tsunami che hanno colpito recentemente l’Indonesia.

La contemporaneità  è presente anche nel pensiero che costantemente Sardono ha rivolto, durante l’ideazione della performance, alle tragedie dei boat people asiatici e dei migranti mediterranei. La danza e le azioni dei performer si muovono su un paesaggio sonoro – prodotto dal vivo – anche esso vasto e profondo come il mare: la musica degli strumenti tradizionali del gamelan, il canto di alcune sindhen (cantatrici del teatro delle ombre giavanese), le voci degli animali della foresta riprodotte utilizzando le tecniche vocali e corporee degli sciamani indonesiani, i suoni d’ambiente rielaborati al computer.

QUARETTO AKILONE e SAE YOON CHON

Programma del  Concerto ARCHIPELAGO di Giovedì 12 settembre 2019 ore 18

 

QUARETTO AKILONE (Francia) e
SAE YOON CHON (pianoforte, Corea)

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n. 6 in fa maggiore op. 10 n. 2
I. Allegro
II. Allegretto
III. Presto

Aleksandr Skrjabin (1872 – 1915)
da Due Pezzi per la mano sinistra op. 9, n.2
Nocturne (Andante)

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Quartetto per archi n. 15 in re minore K 421
I. Allegro
II. Andante
III. Minuetto e trio. Allegretto
IV. Allegro ma non troppo

Robert Schumann (1810 – 1856)
Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e archi op. 44
I. Allegro brillante
II. In modo d’una marcia. Un poco largamente. Agitato
III. Scherzo. Molto vivace – Trio I e II
IV. Allegro, ma non troppo

Allievi dell’Accademia Vivaldi

Per il terzo anno consecutivo l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza l’Accademia Vivaldi, dedicata all’approfondimento della prassi esecutiva delle composizioni del Prete Rosso e rivolta a giovani musicisti e cantanti.

 

Tra febbraio e maggio si sono già svolti quattro incontri: tre, tenuti dal soprano Gemma Bertagnolli, dedicati al repertorio vocale sacro e profano, e uno, tenuto dal violinista Giorgio Fava e dal violoncellista Walter Vestidello, sulle sonate per violino e violoncello. I restanti quattro si terranno fra luglio e novembre: i primi due (10-13 luglio e 18-21 settembre) rivolti ai cantanti, il terzo (dal 23 al 26 ottobre) guidato dal clavicembalista Antonio Frigé, riguarderà la realizzazione e lo studio del basso continuo nelle composizioni vivaldiane, mentre il quarto (25-30 novembre) sarà destinato agli strumentisti ad arco.

 

Oltre all’aspetto pratico-esecutivo, i partecipanti ai seminari possono approfondire i vari aspetti teorici riguardanti le composizioni e i contesti vivaldiani consultando le riproduzioni degli autografi, dei manoscritti e delle stampe, nonché le pubblicazioni musicologiche conservate presso l’archivio e la biblioteca dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi.

Sono previsti due concerti pubblici: il primo si è già svolto  il 13 luglio e il secondo sarà il 30 novembre, entrambi presso l’Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore alle ore 18,00.

 

Sabato 13 luglio alle ore 18,00. canteranno gli allievi dell’incontro dell’Accademia Vivaldi tenuto dal soprano Gemma Bertagnolli che si svolge dal 10 al 13.


Ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti

Mdi ensemble

CONCERTO

28 giugno ore 19:00

AUDITORIUM ‘LO SQUERO’

 

mdi ensemble

Sonia Formenti, flauto

Paolo Casiraghi, clarinetto

Lorenzo Gentili-Tedeschi, violino

Paolo Fumagalli, viola

Giorgio Casati, violoncello

Luca Ieracitano, pianoforte

 

Carolina Mattioda, soprano

 

Programma

Niccolò Castiglioni, Romanzetta (1990) per flauto

Aldo Clementi, Duetto (1983) per flauto, clarinetto e due strumenti in eco

Niccolò Castiglioni, Quattro liriche di García Lorca* (1954) per voce e pianoforte

Giacomo Manzoni, Preludio – “Grave” di Waring Cuney – Finale (1956) per voce, clarinetto e trio d’archi

Niccolò Castiglioni, Quattro canti* (1954) per pianoforte

Luciano Berio, O King (1968) per voce e cinque strumenti

 

* Manoscritto inedito. Fondazione Giorgio Cini, Fondo Niccolò Castiglioni.

 

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

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