Ignacio Ramal Viejo (violino)
Dalma Krajnyák
Dalma Krajnyák
Auditorium “Lo Squero”
Stagione Concertistica 2017
Sarà Mario Brunello ad aprire la nuova stagione il 21 gennaio con il primo di sei appuntamenti dedicati a Bach
Realizzata in collaborazione con Asolo Musica, la programmazione dedicata alla musica classica si arricchisce di nuove prestigiose partecipazioni
Saranno venti i concerti in calendario per la stagione 2017 dell’Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini. Mario Brunello aprirà la stagione concertistica il 21 gennaio con il primo dei sei appuntamenti dedicati a Bach (gli altri sono in programma il 4 marzo, 8 aprile, 28 ottobre, 18 novembre e 2 dicembre). Il Quartetto di Venezia propone invece un nuovo ciclo di otto concerti che vedrà anche la partecipazione di solisti importanti, come Alessandro Carbonare e Oscar Ghiglia (28 gennaio, 25 febbraio, 22 aprile, 27 maggio, 22 luglio, 16 settembre, 14 ottobre, 16 dicembre). Entrano in cartellone con quattro date anche i Sonatori de la Gioiosa Marca (11 febbraio, 25 marzo, 9 settembre, 21 ottobre) e i Solisti della Fenice con due appuntamenti (24 settembre e 11 novembre).
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 17 e sarà possibile acquistare il biglietto singolo o l’abbonamento sul sito https://www.boxol.it/auditoriumlosquero
Le attività sono organizzate da Fondazione Giorgio Cini e Asolo Musica, in collaborazione con Regione del Veneto e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Quartetto di Venezia, Antiruggine, Sonatori della Gioiosa Marca, Gran Teatro la Fenice; Gruppo Pro-Gest e Tenuta 2castelli.
L’Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore è l’antica officina un tempo preposta alla riparazione delle imbarcazioni e successivamente trasformata in un moderno e suggestivo auditorium, grazie all’intervento degli architetti Cattaruzza e Millosevich e con il contributo del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Virginio Bruni Tedeschi.
Informazioni utili:
Biglietto intero: €30,00
Biglietto ridotto: €10,00 riservato a studenti fino a 26 anni
Posti non numerati
Vendita on-line https://www.boxol.it/auditoriumlosquero
Info: info@asolomusica.com
Tel: 0423 950150
Scarica qui il programma completo in pdf
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Sabato 21 gennaio
Mario Brunello
Johann Sebastian Bach
Sonata n. 1 in sol minore per violino BWV 1001
Suite n. 4 in Mi bemolle maggiore per violoncello BWV 1010
Sabato 28 gennaio
Quartetto di Venezia
Mozart: Adagio e Fuga
Sostakovich: Quartetto N.8 Op.110
Schubert: “La Morte e la Fanciulla”
Sabato 11 febbraio
Sonatori de la Gioiosa Marca
Balli Veneziani
Variazioni in trio a Venezia da Monteverdi a Vivaldi
Sabato 25 febbraio
Quartetto di Venezia con Alessandro Carbonare, clarinetto
Mozart: ”La Caccia”
J.Widmann: “Fantaisie” per Clarinetto Solo
Brahms: Quintetto per Clarinetto e Archi
Sabato 4 marzo
Mario Brunello
Johann Sebastian Bach
Partita n. 3 in Mi maggiore per violino BWV 1006
Suite n. 5 in do minore per violoncello BWV 1011
Sabato 25 marzo
Sonatori de la Gioiosa Marca
Dialoghi Alla Roversa
Sonate veneziane a violino e violoncello
Sabato 8 aprile
Mario Brunello
Johann Sebastian Bach
Partita n. 2 in re minore pe violino BWV 1004
Suite n. 3 in Do maggiore per violoncello BWV 1009
Sabato 22 aprile
Quartetto di Venezia
Schubert: “Quartettsatz”
Salviucci: Quartetto
Beethoven: Quartetto Op.59 N.2 “Rasumovsky”
Sabato 27 maggio
Quartetto di Venezia con Oscar Ghiglia, chitarra
Boccherini: Quartetto in Sol Maggiore Op.52 N.3
Bach: Passacaglia e Fuga per Quartetto d’archi
Bach: Suite per Chitarra Sola
Castelnuovo Tedesco: Quintetto per Chitarra e Archi
Sabato 24 giugno
I Solisti della Fenice
Strauss, R. Strauss, L. van Beethoven
Sabato 22 luglio
Quartetto di Venezia
Debussy: Quartetto Op.10
Wolf: “Serenata Italiana”
Verdi: Quartetto in Mi Minore
Sabato 9 settembre
Sonatori de la Gioiosa Marca, con Dorothee Oberlinger, flauto dolce
Antonio Vivaldi
Concerti della Natura
Sabato 16 settembre
Quartetto di Venezia
Mozart: “Le Dissonanze”
Hindemith: Quartetto N.4 Op.22
Schumann: Quartetto N.1
Sabato 14 ottobre
Quartetto di Venezia
A 50 anni dalla Morte di Zoltan Kodaly
Haydn: „Kayser“ Quartet
Kodaly: Quartetto N.2
Brahms: Quartetto N.3
Sabato 21 ottobre
Sonatori de la Gioiosa Marca
Il Suono del Palladio
Musiche per archi del Cinquecento Veneto
Sabato 28 ottobre
Mario Brunello
Johann Sebastian Bach
Sonata n. 3 in Do maggiore per violino BWV 1005
Suite n. 6 in Re maggiore per violoncello BWV 1012
Sabato 11 novembre
I Solisti della Fenice
Puccini, A. Blanc
Sabato 18 novembre
Mario Brunello
Johann Sebastian Bach
Partita n. 1 in si minore per violino BWV 1002
Suite n. 2 in re minore per violoncello BWV 1008
Sabato 2 dicembre
Mario Brunello
Johann Sebastian Bach
Sonata n. 2 in la minore per violino BWV 1003
Suite n. 1 in Sol maggiore per violoncello BWV 1007
Sabato 16 dicembre
Quartetto di Venezia
Haydn: “Le Quinte”
A.Webern: 5 pezzi op.5.
Beethoven: Quartetto Op.130
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Un concerto retrospettivo presso il nuovo auditorium dell’Isola di San Giorgio Maggiore “Lo Squero”, con il Quartetto di Venezia e Curt Cacioppo al pianoforte. Il programma prevede musiche di Cacioppo scritte per il Quartetto nel decennio 2002-2012: “Impressioni venexiane”, “Divertimenti in Italia”, “Women at the Cross.” Una speciale aggiunta, il pezzo per solo pianoforte “Ecco Venere”. L’evento è organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Asolo Musica.
Auditorium “Lo Squero”, 17 dicembre, ore 17.00
Ingresso libero sino ad esaurimento posti
Info: Asolo Musica 0423 950150
Il 26 novembre l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini organizza un concerto in occasione del convegno internazionale di studi New Music Theatre in Europe: Transformations between 1955-1975.
PROGRAMMA
Paolo Casiraghi, clarinetto
Paolo Fumagalli, viola
Luca Ieracitano, pianoforte
Simone Beneventi, percussioni
Giacomo Manzoni – Frase per clarinetto e pianoforte (1988)
Mauricio Kagel – Con voce per tre esecutori (1972)
Domenico Guaccero – Cadenza per viola
Sylvano Bussotti – Per tre per tre esecutori (1959)
Georghes Aperghis – Quatreo pièces fébriles per pianoforte e marimba (1995)
Mauricio Kagel – Ludwig van, hommage von Beethoven per organico indeterminato (1970)
Il concerto, che si terrà in Sala delle Capriate alle ore 19.00
L’ingresso libero fino a esaurimento posti, su presentazione di invito da ritirare all’ingresso.
mdi ensemble si forma a Milano nel 2002 grazie al sostegno dell’associazione Musica d’Insieme e da subito affianca il lavoro a stretto contatto con importanti compositori quali Helmut Lachenmann, Sofia Gubaidulina, Pierluigi Billone con l’esecuzione di diverse première di giovani compositori emergenti, collaborando tra l’altro con direttori come Beat Furrer, Pierre André Valade, Yoichi Sugiyama.
mdi ensemble è artist-in-residence presso il festival Milano Musica fino alla fine del 2017; è inoltre ospite delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere, tra cui Mito-Settembre Musica, Società del Quartetto di Milano, Biennale Musica di Venezia, Festival Traiettorie di Parma, Bologna Festival, Festival Présences di Radio France (Parigi), SMC di Losanna, SWR di Stoccarda, ORF di Innsbruck. Negli USA si esibisce al LACMA di Los Angeles e al Chelsea Music Festival di New York; nel 2008 debutta a Tokyo.
Nel 2015 esegue in prima assoluta al Ravenna Festival L’amor che move il sole e l’altre stelle di Adriano Guarnieri, opera ripresa poi al Festival dei 2 Mondi di Spoleto.
In collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, realizza il documentario See the Sound, dedicato alla musica da camera di Helmut Lachenmann, ora in fase di pubblicazione.
La discografia di mdi ensemble include cd monografici di Gervasoni, premiato con il prestigioso riconoscimento Coup de coeur – musique contemporaine 2009 dall’Accademia Charles Cros, Bussotti, Momi, Verrando, Mochizuki e Casale.
Photo: Vico Chamla – Milano
Il Milione ovvero il libro delle meraviglie
Viaggio musicale sulle orme di Marco Polo
Seguendo le tracce di Marco Polo, che alla fine del XIII secolo partì da Venezia e attraversò tutta l’Asia fino alla Cina, l’ensemble di musica medievale laReverdie allestisce un programma su Le divisament dou monde, il fantastico reportage di viaggio trascritto da Rustichello da Pisa, poi tradotto nella versione italiana nota come il Milione. L’estremo Oriente visto da un veneziano e immaginato da un poeta cavalleresco italo-francese: un mix straordinario che laReverdie riveste in musica contrapponendo agli strumenti medievali occidentali il kamancheh persiano e il tabla indiano.
La narrazione di questo incredibile viaggio è affidata alla voce di David Riondino, a partire dalla versione toscana del Milione del’inizio del Trecento.
Tutto ciò avrà luogo in anteprima a Venezia, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini onlus, presso l’auditorium lo “Squero”: un luogo unico che dall’Isola di San Giorgio Maggiore si affaccia sulla laguna:
29 ottobre, 2016, h 17:30
30 ottobre 2016, h 16:30
biglietto intero 28€ (prevendita 30€)
biglietto ridotto (giovani entro i 26 anni) 18€ (prevendita 20€)
Per comitive sopra le 20 persone, riduzione del 25%*
Link prevendita del 29/10:
http://www.i-ticket.it/prevendita/index.php?cmd=event&event_id=2067
Link prevendita del 30/10:
http://www.i-ticket.it/prevendita/index.php?cmd=event&event_id=2068
Come arrivare all’Isola di San Giorgio Maggiore:
Vaporetto Linea ACTV 2, con fermata San Giorgio in partenza da:
Ferrovia (pontile C) – [direzione San Marco, San Zaccaria] – durata 45’
Piazzale Roma (pontile G) – [direzione San Marco, San Zaccaria] – durata 40’
Tronchetto – [direzione San Marco, San Zaccaria] – durata 30’
San Zaccaria (pontile B) – [direzione Piazzale Roma] – durata 3’
Per informazioni scrivere a contacts@lareverdie.com
Il seminario, a cura di Gianmario Borio ed Elena Polledri, finanziato dal DAAD con fondi del Ministero degli Esteri tedesco, con il patrocinio del Consolato Generale Tedesco di Milano e il sostegno del Centro Tedesco di Studi Veneziani, della Sezione Italiana della Hölderlin-Gesellschaft e del Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine si propone di analizzare l’intenso rapporto di Hölderlin con la musica e la forte attrazione dei musicisti per la sua opera, considerandoli come due facce di una stessa medaglia che meritano di essere studiate in un contesto interdisciplinare. Se la germanistica da tempo ha messo in rilievo come l’arte dei suoni impregni profondamente l’opera di Hölderlin, che definì la sua poetica un’“alternanza dei toni” e le sue poesie “canti”; la musicologia ha rilevato l’ampiezza e la durata dell’influenza del poeta sui compositori, via via intensificatasi nel corso del XX secolo.
Tra gli obiettivi del seminario vi è quello di creare momenti di convergenza tra queste due linee di ricerca, proseguendo in tal modo il percorso iniziato con la giornata di studio Una poesia “gravida di futuro”. Friedrich Hölderlin e la musica del XX secolo, organizzata nel 2014 dall’Istituto per la Musica in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono, il Centro Tedesco di Studi Veneziani, l’Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst Montepulciano e la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.
Il seminario si concluderà con l’esecuzione delle Sonate D 845 e D 959 di Franz Schubert sul fortepiano Jakesch nell’interpretazione di Paolo Zanzu.
Nel 2016 il programma Polifonie “in viva voce” compie vent’anni. Quando iniziò, nel 1997, si pensava a un piccolo esperimento che, invece, si è rapidamente consolidato negli anni successivi. Furono allora invitati due gruppi di donne italo-albanesi della Basilicata, ed in seguito furono ospitati altri gruppi rappresentativi della polifonia di tradizione albanese, compresa la piccola minoranza cham. Molte altre pratiche europee sono state poi presentate a Venezia: dalle babi (nonne) bulgare di Bistritza – tra le prime a essere riconosciute dall’Unesco come patrimonio immateriale vivente – alle cantanti della Georgia, un territorio quasi “mitico” nel fare polifonia vocale e negli studi relativi. E si sono aggiunte le testimonianze di area mediterranea: dalla Sardegna (il “canto a tenore” dei Tenores de Bitti, il canto devozionale di Santulussurgiu), alla Corsica, alla Sicilia, cui ha fatto seguito la proposta della polifonia Dong, piccola minoranza della Cina meridionale, anch’essa con riconoscimento Unesco.
Per il “ventennale” si è perciò pensato a una piccola celebrazione di questa “lunga” durata, che, organizzata da Maurizio Agamennone si svolgerà nel pomeriggio di giovedì 1 dicembre. Si inizierà con gli interventi di autorevoli studiosi impegnati in una riflessione “a più voci”; quindi ci si misurerà ancora con la polifonia della Corsica nel consueto seminario (Voci di Corsica: il canto confraternale) e nel concerto finale con la Cunfraterna Sant’Antone abbate di Speluncatu.
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1 dicembre 2016
Programma della giornata
Venti anni di polifonie a Venezia (1997-2016)
ore 14.00-16.00 Incontro di studi
In occasione del ventennale del programma Polifonie “in viva voce”, curato da Maurizio Agamennone, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un ultimo appuntamento a chiusura della programmazione 2016: un incontro di studi con Simha Arom, etnomusicologo africanista tra i più noti, finalizzato ad una riflessione sulle prospettive di analisi e classificazione delle pratiche polifoniche nel mondo.
Voci di Corsica: il canto confraternale
ore 16.30-18.00 Incontro di studi
ore 18.30-19.30 Concerto
A seguire, avrà luogo un incontro “monografico”, come da tradizione, con particolare attenzione verso la polifonia confraternale della Corsica. All’incontro, coordinato da Ignazio Macchiarella, parteciperà la Cunfraterna Sant’Antone Abbate di Speluncatu con esempi vocali dal vivo. Sempre la Cunfraterna, alle 18.30 si esibirà in un concerto ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il secondo appuntamento della rassegna Musica e Rito è dedicato a I tamburi batà nella Santeria cubana, curato da Marco Lutzu e organizzato dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Venezia “Benedetto Marcello”.
Il 9 novembre, presso la sede del Conservatorio, è previsto un workshop di percussioni afrocubane sui principali strumenti e ritmi utilizzati nei contesti rituali della tradizione afrocubana, mentre il 10 novembre, presso la Fondazione Giorgio Cini, si terrà il concerto dell’ensamble Omo Abbilona, che proporrà ritmi, canti e danze della Santeria, la più importante tra le religioni afrocubane. La Santeria nasce dal sincretismo tra il cattolicesimo dei colonizzatori europei e le espressioni religiose degli schiavi lucumi, termine che nell’isola identifica le popolazioni africane appartenenti al gruppo etnico-linguistico degli yoruba. Incentrata sul culto degli orichas, questa religione prevede diversi rituali nei quali il canto, la danza e il ritmo delle percussioni rivestono un ruolo di primaria importanza. I principali strumenti della Santeria sono i batá, tamburi sacri suonati esclusivamente da una casta di sacerdoti e nello stesso tempo professionisti della musica detti omo Aña, ovvero i figli di Aña.
L’ensemble Omo Abbilona e formato da giovani musicisti dell’Avana, apprezzati nella capitale cubana per la loro capacita di condurre cerimonie rigorose sul piano religioso e particolarmente coinvolgenti dal punto di vista musicale.
9 novembre | ore 15-18
Conservatorio B. Marcello
WORKSHOP SUGLI STRUMENTI A PERCUSSIONE NEI RITI RELIGIOSI AFROCUBANI
Ingresso gratuito con prenotazione a: musica.comparata@cini.it
10 novembre | ore 18.30
CONCERTO
Fondazione Giorgio Cini
Ingresso libero fino a esaurimento posti
I tamburi batá nella Santería cubana
Andres Alain Medina Monteagudo
Daylon Gordon Urgelles
Alberto Elejalde Bonilla
Yester Luis Anaya Soublet
tamburi batá e voce
Ulises Ezequel Mora Valina
Irma de la Caridad Castillo Ruiz
danzatori
L’ensemble Omo Abbilona è formato da quattro giovani suonatori di tamburi batá originari di Marianao, quartiere a maggioranza afrocubana nella zona sud-occidentale de L’Avana. Tutti si appassionano alle percussioni e alla musica religiosa fin da piccoli, prima assistendo e poi prendendo parte alle numerose cerimonie che si tengono quotidianamente presso le loro famiglie o nelle case degli abitanti del barrio. Il nome del gruppo è in lingua lucumí, parlata dagli schiavi africani di origine yoruba deportati a Cuba e poi divenuta la lingua liturgica della Santería, e può essere tradotto come “figli dei cammini aperti”. Facenti parte della casta sacerdotale degli Omo Añá, consacrata alla divinità dei tamburi, gli Omo Abbilona suonano i batá in occasione delle cerimonie religiose organizzate dai fedeli di tutta L’Avana.
Guidati da Andres Alain Medina Monteagudo, allievo di Gustavo Diaz, uno tra i più apprezzati tamboreros della vecchia generazione, gli Omo Abbilona propongono un concerto che ripercorre le principali musiche impiegate nella cerimonia del toque de santo. Orun seco è la suite strumentale che apre la cerimonia. Guidati dal tamburo maggiore iyá che detta i cambi e propone un gran numero di variazioni improvvisate, il terzetto esegue una lunga sequenza di pattern ritmici che si succedono senza soluzione di continuità, ognuno dedicato a una specifica divinità del pantheon della Santería.
La Fondazione Giorgio Cini, con il Comitato per I Cinquecento anni del Ghetto di Venezia, la Fondazione Concordance e la Comunità Ebraica di Basilea, Svizzera, organizzano un concerto per ricordare una delle prime cantanti ebree professioniste dell’occidente europeo, la mantovana Europa Rossi, e suo fratello, il celebre Salomone Rossi: compositore, liturgista, e promotore del primo libro stampato di polifonia su testi ebraici nella Venezia del primo Seicento.
Vincitore del bando – indetto nel mese di settembre 2016 – è l‘Ensemble Caecilia Antiqua formato da una voce femminile (Soprano) e tre voci maschili (A-Tenore-Baritono) che, oltre al concerto, parteciperà a una sessione di coaching, che si terrà sia a Venezia che a Basilea.
CONCERTO
9 NOVEMBRE 2016 ORE 17.30
Auditorium “Lo Squero”, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
EUROPA ROSSI
Canto e preghiera nell’Italia ebraica
1600-1630
Ensemble Caecilia Antiqua
Martina Loi, soprano; Enrico Torre, controtenore;
Antonio Orsini, tenore; David Maria Gentile, baritono
Lathika Vithanage e Katia Viel, violino barocco
Elam Rotem, maestro al cembalo
L’ingresso al concerto è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
COACHING
7-9 novembre 2016
Una sessione di coaching
Coach: Elam Rotem, Pedro Memelsdorff
9 novembre 2016
Un concerto a Venezia:
presso la Fondazione Giorgio Cini
10 novembre 2016
Un concerto a Basilea (Svizzera)
presso il Museum Kleines Klingental
Repertorio: Salomone Rossi, Salmi e Madrigali selezionati
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati inaugura la stagione autunnale di attività con un nuovo ciclo di incontri dal nome “Musica e rito”: un progetto pluriennale che intende affrontare, attraverso incontri, workshop e performance, il rapporto tra musica, suono, e sfera del sacro in diverse tradizioni musicali.
Una prima iniziativa riguarda il Marocco, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia e una seconda iniziativa all’inizio di novembre si concentrerà sui rituali cubani legati alla Santería, in collaborazione con il Conservatorio di Musica B. Marcello. Entrambi gli appuntamenti prevedono un evento spettacolare presso la Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia.
Musica e riti femminili a Meknes
Musiche rituali di Meknes
Il primo appuntamento, a cura di Domenico Staiti, è dedicato alle musiche rituali a Meknes e prevede una conferenza presso e in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e un concerto alla Fondazione Giorgio Cini.
Si analizzeranno e si ascolteranno tre diverse tradizioni di musica sacra di Meknes: quella della confraternita Jilala, quella della donne Me’lmat e quella degli ebrei marocchini Schigouri. I Jilala sono una confraternita sufi popolare, la cui vocazione primaria e quella di agire nei rituali domestici per cantare i santi dell’Islam marocchino e per evocare i jinn, gli spiriti del pantheon popolare. I loro strumenti musicali sono il flauto obliquo nyra, il bandir (tamburo a cornice privo di cimbali) e i qraqeb (crotali di ferro).
I gruppi femminili sono detti Me’lmat (sing. Mallema), che significa “maestre artigiane”: sono composti da donne e/o uomini effeminati che agiscono nei riti di trance e per le nascite, circoncisioni, nozze; cantando e suonando tamburi gwell (a calice), t’bla (coppia di timpani), bandir, occasionalmente riqq (piccolo tamburo a cornice dotato di cimbali). Le musiche cantate con l’accompagnamento dell’oud appartengono al repertorio Schigouri, apparentato ai modi della grande tradizione andalusa, mentre possono essere impiegate per l’evocazione di alcuni spiriti che popolano il multiforme e sincretico pantheon dei jinn in Marocco anche le musiche di tradizione ebraica, ritenute, soprattutto nelle città imperiali, particolarmente sofisticate.