Convegni e seminari Archives - Fondazione Giorgio Cini

Venetiae, mundi splendor – Johannes Ciconia tra Roma e il Veneto, 1390-1412

Venetiae, mundi splendor – Johannes Ciconia tra Roma e il Veneto, 1390-1412, l’evento formativo fa parte dei Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini e rappresenta un’occasione di riflessione scientifica sulla relazione tra musica e malattie sociali, tra musica e discriminazioni sociali a seguito di eventi pandemici come la grande peste del 1348 in Europa.
Il seminario, rientra nel programma tematico annuale Democrazia e Pandemie, cui è dedicata la mostra Venezia e le epidemie allestita presso la Biblioteca del Longhena a partire dal 20 giugno.

I cinque giorni di seminario si concentrano sulla vita di Johannes Ciconia (Liegi, ca. 1370-Padova, 1412) che ha dato luogo a svariate biografie, le prime delle quali confondevano la sua figura con quella dell’omonimo padre. Giovane cantore al servizio del cardinale Philippe d’Alençon ai primi anni 1390 a Roma, Ciconia figlio assorbì lo stile polifonico della Cappella Papale – non ultimo quello dello scriptor apostolicus e prolifico compositore Antonio Zacara da Teramo. Ma in seguito, morto d’Alençon nel 1397, usò i contatti politici di quest’ultimo per trovare nuovi impieghi nel Nord Italia: prima forse a Lucca e Milano, poi sicuramente a Padova dal 1402, dove fu al servizio del giurista e religioso Francesco Zabarella e della Cattedrale di Padova fino alla precoce morte nel 1412.

Johannes Ciconia: tra amore cortese e medicina
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A uno dei suoi mottetti verrà dedicata particolare attenzione: Ut te per omnes celitus / Ingens alumnus Padue. Composto a Padova e esplicitamente dedicato a Zabarella, il brano al contempo descrive l’onnipotenza divina e allude a uno scenario apocalittico attraverso le parole omnipater qui cuncta nutu concutit. Ebbene, che questo scenario possa alludere alla peste è suggerito dalla recrudescenza della malattia occorsa a Padova nel 1404, che costrinse Zabarella a ritirarsi, forse con parte dei suoi familiares, a Cittadella. L’ipotesi verrà esaminata assieme ai rapporti che legano la peste non solo alla vicenda biografica di Ciconia e dei suoi protettori, ma anche a repertori musicali a lui coevi. Tra essi si pensa soprattutto a quello delle laudi del tardo Trecento o primo Quattrocento toscano – talune delle quali venivano cantate su melodie o polifonie di Ciconia –, ma anche a quello francese e in particolare alle opere di Guillaume de Machaut composte negli anni attorno al suo fortunato scampo dalla peste del 1348, in parte ancora circolanti in Italia alla fine del secolo.

Una di queste opere, il boeziano Remède de Fortune, contiene un virelai monofonico rielaborato da una ballade polifonica circolante nel nord Italia ai primi del Quattrocento: Amour m’a le cuer mis en tel martire; il suo testo tematizza esplicitamente il rapporto tra amore cortese e medicina. Un’altra, Le Jugement dou Roy de Navarre, offre lo spunto per una riflessione – ancora più generale – sul vincolo tra la musica e le discriminazioni sociali, culturali e religiose scaturite dal diffondersi della grande peste del 1348 in Europa. Si ricorderà in proposito che nel Jugement dou Roy de Navarre Machaut dedica un’estesa sezione all’accusa contro gli ebrei quali avvelenatori di fiumi e fontane, ritenuto all’origine della pandemia – la stessa stigmatizzazione che, com’è noto, ricorre con grande frequenza nella letteratura tre-quattrocentesca italiana ed europea.

Docenti del seminario saranno Barbara Zanichelli, cantante e docente specializzata nel repertorio tardo medievale, e Pedro Memelsdorff, direttore dei Seminari di Musica Antica dal 2006. Ad affiancarli i musicologi Francesco Zimei – esperto in repertori laudistici – e Anna Zayaruznaya – specialista nell’Ars Nova francese, docente a Yale.

L’evento è organizzato in collaborazione con Fondation Concordance (Basilea), Alamire Foundation (Lovanio), Irma Merk Stiftung e L.+Th. La Roche Stiftung (Basilea), contributori delle borse di studio vincitrici del bando.

Il 26 giugno, come parte del seminario, si terrà un concerto a cura dei borsisti vincitori del bando.

Modalità d’accesso
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I borsisti vincitori sono stati selezionati tramite bando.

Il Seminario è aperto e gratuito anche ad ascoltatori, su richiesta e approvazione della segreteria.

Vivaldi e l’ornamentazione – Tra la Pietà veneziana e la Dresda di Pisendel

Venerdì 6 giugno si terrà la conferenza Vivaldi e l’ornamentazione. Tra la Pietà veneziana e la Dresda di Pisendel, organizzata dall’Istituto Italiano Antonio Vivaldi. L’incontro fa parte del programma tematico annuale Casanova, Venezia e l’Europa.

L’arte dell’improvvisazione e dell’ornamentazione, fondamentale nella prassi esecutiva barocca, raggiunse nel XVIII secolo un livello di straordinaria raffinatezza, strettamente legato al linguaggio musicale, agli stili nazionali, alla retorica, alle intenzioni del compositore e allo stile dell’interprete.

Nella conferenza si approfondirà il linguaggio improvvisativo di Antonio Vivaldi e la sua trasmissione attraverso i suoi discepoli più rilevanti: il violinista tedesco J. G. Pisendel e le celebri soliste dell’Ospedale della Pietà, Anna Maria e Chiara. Un viaggio da Venezia a Dresda e ritorno, per indagare come queste pratiche continuarono a svilupparsi nella Pietà dopo la morte di Vivaldi.

La conferenza, che si svolgerà nel Padiglione delle Capriate, sarà tenuta dal Dr. Javier Lupiáñez.

 

“Il gusto dei ferraresi” nel collezionismo di Vittorio Cini

Un nuovo appuntamento dell’Istituto di Storia dell’Arte al Castello di Monselice: mercoledì 4 giugno si svolge una conferenza dal titolo “Il gusto dei ferraresi” nel collezionismo di Vittorio Cini.

La conferenza “Il gusto dei ferraresi” nel collezionismo di Vittorio Cini, a cura di Alessandra Pattanaro (Università degli Studi di Padova), tra i massimi studiosi di pittura ferrarese del Cinquecento. L’incontro verterà sulla presentazione del dipinto Allegoria dell’Abbondanza conservato al Castello di Monselice e oggi attribuito a Camillo Filippi, pittore ferrarese la cui attività è ampiamente documentata all’interno degli archivi della Camera ducale estense. In particolare, l’incontro si soffermerà sulla peculiare rilevanza dell’opera all’interno della collezione di Vittorio Cini, appassionato ricercatore di ‘cose ferraresi’ grazie all’amico e critico d’arte Nino Barbantini, e allo storico d’arte Federico Zeri, che nel corso degli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso hanno guidato il conte Cini nella formazione dello straordinario nucleo di pittura estense.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti
RSVP info@roccadimonselice.it

Casanova in Time 1725-2025

Nel 2025 ricorrono i trecento anni della nascita di Giacomo Casanova (1725-1798), veneziano per nascita ed europeo per vita e opere. La sua figura storica è rappresentativa di un mondo che andava scomparendo, l’Antico Regime e la Repubblica di Venezia, ma anche delle inquietudini del Settecento e delle trasformazioni della società moderna. Il suo mito ha attraversato gli ultimi tre secoli rispecchiando gli sguardi sul Settecento di letterati, storici, artisti, cineasti, esponenti della cultura e della
politica.

I trecento anni dalla sua nascita rappresentano un’occasione per prendere in esame la figura storica di Casanova, le sue opere e la loro fortuna, e per incoraggiare le ricerche intorno al suo mondo e alle immagini del Settecento.

Il simposio internazionale è organizzato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con la collaborazione della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII, della Fondazione Giorgio Cini (Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano), dell’Ateneo Veneto, dell’Archivio di Stato di Venezia, di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano e della Biblioteca del Museo Correr, Venezia.

 

programma

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[accordion_entry title=”Mercoledì 4 giugno | Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini”]

15:00 – 19:00 | SALUTI ISTITUZIONALI

Antonio Trampus
Università Ca’ Foscari, Venezia

Introduzione

 

Andrea De Pasquale

Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituzioni Culturali, MIC Roma

Stampare il Settecento

 

Michel Delon

Sorbonne Université, Paris

Casanova couleur de rose

 

Malina Stefanovska

University of California, Los Angeles

La philosophie dans le boudoir et la ‘joie de vivre’

 

Paolo Bernardini

Università dell’Insubria, Como

I suicidi di Casanova: finzione e filosofia

 

Lisetta Lovett

Keele Medical School

Suicide: Do Casanova’s views have any relevance to today?

 

Clémence Carrasco-Vaudon

Université Toulouse Jean Jaurès

Giacomo Casanova le joueur : regard et discours sur les jeux de hasard au XVIIIe siècle

 

Giulia Delogu

Università ca’ Foscari, Venezia

Foscolo, Casanova e la storia

della Repubblica di Venezia

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[accordion_entry title=”Giovedì 5 giugno | Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini”]

09:00 – 11:00

Luca Lo Basso

Università di Genova

Guido Candiani

Università di Padova

Navigando tra intrighi e potere.

Il giovane Casanova e la Marina veneziana del XVIII secolo

 

Mirela Mrak Kliman

Biserka Budicin

Jasna Vlahović

Državni arhiv u Pazinu – Archivio di Stato di Pisino

Il confine istriano – punto di contatto fra la Repubblica di Venezia e la Casa d’Austria

 

Rino Cigui

Centro di ricerche storiche di Rovigno

Orsera nel XVII secolo. Congiunture climatico-sanitarie e agricole 

 

Didem İşler

Bartın Üniversitesi, Bartın

Percorsi mediterranei: Venezia e l’arsenale di Tripoli e John Murray a Costantinopoli

 

Maddalena Casarini

Universität Regensburg

Casanova in fuga - »Ein zweyte[r] Trenck«?

15:00 – 18:00

Andrea Merlotti

Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Torino

Il conte Sclopis e l’affare della sposa affittata (1769-74).

Una storia con Casanova?

 

Roberto Ricci

Deputazione Abruzzese di Storia Patria,

L’Aquila – CNR-ISEM, Roma

Giacomo Casanova e il cardinale Troiano Acquaviva d’Aragona

 

Michela Messina

Museo Sartorio, Trieste

La cifra dell’amore: quattro lettere riemerse di Andrea Memmo a Giustiniana Wynne

 

Federico Vidic

Istituto di Storia Sociale e Religiosa, Gorizia

Casanova in Vienna: between poetic flattery and embassy duties

 

Jolanta Dygul

Uniwersytet Warszawski

Casanova come traduttore: il caso delle Turbolenze della Polonia

17:20 – 17:40

Stanisław Świtlik
Katolicki Uniwersytet Lubelski Jana Pawła II
La pensée critique de Giacomo Casanova sur le despotisme dans l’Istoria delle turbolenze della Polonia

17:40 — 18:00

Piotr Ugniewski
Uniwersytet Warszawski
Casanova et les historiens des bouleversements en Pologne

18:00 — 18:20

Rafał Waszczuk
Uniwersytet Warszawski
Conceptualisation de l’ordre européen dans l’Istoria delle turbolenze della Polonia

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[accordion_entry title=”Venerdì 6 giugno | Ca’ Foscari, Aula Magna Ca’ Dolfin”]

9:00 — 12:30

Tommaso Scaramella

Università Ca’ Foscari, Venezia

Casanova e il pudore

 

Jean-Christophe Igalens

Sorbonne Université

Corps éprouvés

 

Gregory Dowling

Università Ca’ Foscari

Exploring the legend of La fuite des Plombs

 

Dino Detailleur

Waregem, Gand/Ghent

Are the Memoirs true or false?

A Memory Approach

 

Emmanuelle Meunier

Université de Franche-Comté

Réécritures, échos et prolongements: les documents de travail de Federico Fellini au seuil de son Casanova

 

Sílvia Fernandes

Universidade Católica Portuguesa, Braga

Casanova, les plaisirs et Dieu au Portugal

 

Michela Zaccaria

Università per Stranieri di Siena

Manon Balletti senza Casanova

 

Jaroslav Stanovsky

Moravská zemská knihovna v Brně

Casanova et Max Lamberg

 

Stefano Feroci

Firenze

Sabine Herrmann

Centro Tedesco di Studi Veneziani

Antonio Croce, l’ultimo amico di Casanova

15 — 17:00

Gianluca Simeoni

CRES, Verona

La versione Childs – Samaran.

Analisi di una edizione mai nata attraverso la corrispondenza di due casanovisti

 

Laurie A. Preston

McGraw-Page Library Randolph-Macon College

The J. Rives Childs Collection of Casanoviana: The Collection, the Scholar, and the Librarian

 

Richard Shane Agin

Duquesne University

Maria Elena Versari

Carnegie Mellon University

Casanova tra fascisti e antifascisti

 

Massimo Stella

Università Ca’ Foscari

Chiara Portesine

Scuola Normale Superiore Pisa

Casanova allo specchio

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[accordion_entry title=”Sabato 7 giugno | Ca’ Foscari, Aula Magna Ca’ Dolfin”]

9 — 12:00

Tom Vitelli

L’Intermédiaire des Casanovistes, Salt Lake City

Translating Casanova into English:

The Case of Lana Caprina

 

Branko Aleksić

Université Philosophique Européenne, Paris

Lavori d’ingegno : Casanova e Vico

 

Benjamin Hoffmann

Ohio State University

En lisant en écrivant: de L’Icosaméron aux Minuscules

 

Marie-Paule de Weerdt-Pilorge

Université de Tours

Mystères et imaginaires de Casanova dans le roman policier français : Conjuration Casanova d’Éric

Giacometti et Jacques Ravenne (2006) et Casanova et la femme sans visage d’Olivier Barde-Cabuçon (2012)

 

Elena Grazioli

Università Statale Milano

Marco Borrelli

Università L’Orientale, Napoli

Il «ritmo del vivere»: Giovanni Comisso e Giacomo Casanova

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Spiritualities and Healing in Global and Transhistorical Perspectives

La conferenza, dedicata al rapporto tra spiritualità e medicine in chiave comparativa e trans-storica, interroga le medicine popolari, vernacolari, complementari, alternative, indigene e biologiche. I movimenti di cura alternativa alla medicina scientifica che hanno contestato la gestione della pandemia hanno spesso radici di tipo religioso e/o spirituale e hanno avuto ricadute politiche di grande impatto, fornendo nuove energie a nazionalismi, populismi e fondamentalismi. Il convegno riunirà in un unico dialogo antropologi, etnografi, sociologi, storici ed esperti di studi religiosi.

L’evento è co-organizzato dal Centro di Studi Comparati sulle Civiltà e le Spiritualità (Fondazione Giorgio Cini) insieme al Center for the Study of World Religions (Harvard Divinity School), Center for the Study of Lived Religion (Università Ca’ Foscari) e HEAL Network for the Ethnography of Healing.

Spiritualities and Healing in Global and Transhistorical Perspectives rientra nel programma tematico annuale Democrazia e Pandemie, cui è dedicata la mostra Venezia e le epidemie allestita presso la Biblioteca del Longhena a partire dal 20 giugno.

programma

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[accordion_entry title=”Martedì, 10 giugno”]

9:30 – 10:00 | Welcome Greetings
  • Francesco Piraino (Fondazione Giorgio Cini)
  • Giovanna Parmigiani (Harvard University)
  • Emily Pierini (Sapienza University of Rome)
10:00 – 11:30 | Panel: Spiritualities and Healing in the Mediterranean and Beyond
  • Giovanna Parmigiani (Harvard University)
    Magic and Healing in Southern Italy: Spiritual Pizzica as a Magical Practice
  • Theodoros Kyriakides (University of Cyprus)
    Magico-Religious Proximity and the Aesthetics of Healing in Cypriot Yitíes and Yiatrosóphia
  • Francesca Conti (The American University of Rome)
    Secret Words Revealed: Gender, Tradition, and Change among Italian Folk Healers and Segnature

Chair: Francesco Piraino (Fondazione Giorgio Cini)

11:30 – 12:00 | Coffee Break
12:00 – 13:00 | Panel: Spirituality, Healing, and COVID-19
  • Bettina E. Schmidt (University of Wales Trinity Saint David)
    Non-Ordinary Experiences during the COVID-19 Pandemic
  • Felicia Cucuta (Harvard University)
    Au Creux de l’Oreille / In Your Ear: The Curative Potential of Arts during the Pandemic

Chair: Giovanna Parmigiani (Harvard University)

14:30 – 16:30 | Panel: Spiritualities and Healing in Historical Perspective
  • Tatiana Tiaynen-Qadir and Ali Qadir (Tampere University, Finland)
    Mystical Consciousness and Healing: Modern Eastern Orthodox Mystics between Trascendence and Community
  • Claudia Stella Geremia (Harvard University)
    Enchanting Remedies: The Donne de Fora and the Blurred Lined between Magic and Healing (16 th -20 th Centuries)
  • Silke Felber (University of Arts, Linz, Austria)
    Tracing the Pomander: Aromatic Medicine, Colonial Extraction, and the Becoming of the Body in Early Modern Europe
  • Maryam Abbasi (Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg)
    The Zar Ritual: Spirits, Healing, and Cultural Heritage in Southern Iran

Chair: Giovanna Capponi (Universitade do Estado do Rio de Janeiro)
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[accordion_entry title=”Mercoledì, 11 giugno”]

10:00 – 11:30 | Panel: Healing between Spiritualities and Biomedicine
  • Emily Pierini (Sapienza University of Rome)
    Doctors, Saints, and Spirits: Therapeutic Itineraries between Spirituality and Biomedicine
  • Géraldine Mossière (Université de Montréal, Canada)
    The Work of Energy in Mind-Body Practices: A New Medicine? The Cases of 5 Rhythms and Core Energetics
  • Cecilia Draicchio (KU Leuven)
    Taking Belief Seriously? Looking at the Intersections of Psychiatry and Spiritual Healing in Ghana Through and Old-Fashioned Category

Chair: Joseph Sanzo (Ca’ Foscari Universtiy of Venice)

11:30 – 12:00 Coffee Break
12:00 – 13:00 | Panel: Healing Sounds
  • Jessica Roda (Georgetown University)
    Jewish Healing, Sounds, Body, and the Global Culture of Wellness
  • Zeynep Bulut (Queen’s University Belfast)
    Experimental Music as a Sustainable Care Model

Chair: Francesco Piraino (Fondazione Giorgio Cini)

14:30 – 16:00 | Panel: Spiritualities, Healing, and Politics
  • Luis Fernando Bernardi Junqueira (University of Cambridge)
    Mental Healing, Nation Building, and Alternative Modernities in Early 20th-Century China
  • Pilar Morena d’Alò (Newcastle University)
    Spirituality as Decolonisation: Co-option and Embracement in Argentine Feminism
  • Fernanda Gebara (Yorenka Tasorentsi Institute)
    Ancestral Medicines, Biocultural Conservation, and the Politics of Recognition: Indigenous Spiritualities as Pathways to Healing the Future

Chair: Giovanna Parmigiani (Harvard University)
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[accordion_entry title=”Giovedì, 12 giugno”]

10:00 – 11:00 | Panel: Spiritualities and Healing from South America
  • Giovanna Capponi (Universitade do Estado do Rio de Janeiro)
    Health Practices in Afro-Brazilian Religions: Navigating Science, Ecology, and Public Health Crises
  • Piera Talin (Center for the Study of Lived Religion at Cà Foscari University of Venice)
    Rite and Treatment in Ayahuasca Religions and Urban Neo-Shamanic Ayahuasca Groups

Chair: Emily Pierini (Sapienza University of Rome)

11:00 – 11:30 Coffee break
11:30 – 12:30 Round Table

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La conferenza si terrà in lingua inglese.

Settant’anni dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano

Tra i primi istituti della Fondazione Giorgio Cini, l’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano risale al 1955. La sua principale finalità, da decenni, è dare un contributo fondamentale allo studio della storia di Venezia tramite la raccolta di documentazione, la ricerca, la pubblicazione della rivista Studi Veneziani e l’organizzazione di seminari e incontri scientifici. Quest’anno si festeggiano i sette decenni di attività ricordando, tramite la partecipazione di esperti studiosi, le figure dei direttori che hanno guidato l’Istituto, le esperienze scientifiche ed editoriali, il tutto
con uno sguardo al futuro. Nell’ambito del seminario viene presentato il volume 87-88 di Studi Veneziani (2023).

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[accordion_entry title=”Programma”]
Egidio Ivetic
Introduzione

 

Marcello Verga
Professore ordinario di Storia moderna, Università di Firenze
La storiografia italiana e la storia di Venezia

 

Niccolò Zorzi
Professore ordinario di Civiltà bizantina, Università di Padova
Agostino Pertusi direttore

 

Antonella Barzazi
Professoressa ordinaria di Storia moderna, Università di Padova
Gaetano Cozzi direttore

 

Gino Benzoni
Accademico Istituto Veneto Scienze Lettere ed Arti e già Direttore Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano
Un pezzo di vita alla Fondazione Giorgio Cini

 

Egidio Ivetic
Direttore Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, Fondazione Giorgio Cini
Le nuove sfide

 

Marco Pellegrini
Professore ordinario di Storia moderna, Università di Bergamo
Presentazione del volume 87-88 di Studi Veneziani (2023)

modera

Andrea Zannini
Professore ordinario di Storia moderna, Università di Udine
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Accesso libero fino a esaurimento posti.

Democrazia e Pandemie

La Fondazione Giorgio Cini ha da sempre una vocazione di dialogo tra discipline umanistiche e scientifiche ed è riconosciuta come luogo di riflessione su questioni globali. Con il simposio Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit, organizzato lo scorso novembre, la Fondazione ha rinnovato questo impegno, inaugurando un nuovo ciclo di incontri internazionali per facilitare l’individuazione di soluzioni alle sfide del contemporaneo.

Quest’anno, il simposio Democrazia e Pandemie intende esplorare come i sistemi democratici possano affrontare le sfide dei contagi pandemici, approcciando il tema in chiave interdisciplinare. Il simposio riunisce esperti di medicina, economia, politica, sociologia, filosofia e diritto con l’obiettivo di sviluppare soluzioni globali e sostenibili. L’evento sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale, offrendo riflessioni concrete per minimizzare i danni umani ed economici delle future crisi sanitarie.

Venezia è stata devastata nei secoli da drammatiche epidemie. Le basiliche votive come la Salute e il Redentore ne sono una traccia. Venezia ha però saputo reagire, sviluppando regole e strutture volte a prevenire e contenere le pandemie. Non è un caso che parole come lazzaretto e quarantena siano nate a Venezia. A partire dalla storia della Serenissima, gli Istituti della Fondazione articolano durante tutto l’anno un programma interdisciplinare di eventi culturali.

Singing in the air, with masks

Dal 3 al 5 marzo si tiene presso gli spazi dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma il seminario Singing in the air, with masks, organizzato in collaborazione con Isabelle Moindrot e Giulia Filacanapa, docenti presso il Théâtre Performance et Societé dell’Université Paris 8 e l’École Universitaire de Recherche ArTeC – Nanterre.

 

L’incontro, capitolo successivo al seminario Singing in the pool ospitato lo scorso anno, si focalizza sulla scoperta e lo studio della maschera teatralecon particolare riferimento all’ambiente aereo. Gli studenti  assistono a una lezione di storia della scenografia teatrale della direttrice, professoressa Maria Ida Biggi, che offre loro una panoramica sulle ricerche svolte da importanti scenografi. Inoltre, gli  studenti presenti possono prendere visione di bozzetti, maschere e materiali preparatori relativi ad alcuni spettacoli della scenografa Santuzza Calì, di cui l’Istituto conserva l’intero archivio documentale.

Workshop con Marco Angius e i solisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto

Con la sua triplice attività di compositore, direttore d’orchestra e teorico, Pierre Boulez ha profondamente influenzato il pensiero musicale del XX secolo.

In occasione del centesimo anniversario della sua nascita viene proposto un workshop del ciclo Research-led Performance incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali. Il programma, coordinato da Marco Angius, prevede quattro  composizioni che riflettono il mondo sonoro di Boulez: la Sinfonia op. 21 di Anton Webern, Octandre di Edgard Varèse, Mémoriale di Pierre Boulez, Tropi di Niccolò Castiglioni. Mediante un bando vengono selezionati otto giovani direttori d’orchestra, i quali hanno mostrato interesse e attitudine nei confronti del repertorio in questione. Le sedute pratiche si alternano con sedute teoriche tenute da Pietro Cavallotti, Paolo Dal Molin, Massimiliano Locanto e Francisco Rocca.

Il workshop termina con un concerto il 7 marzo, alle ore 18.00, nella Sala degli Arazzi della Fondazione, a conclusione di una tre giorni di workshop incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali, all’interno del ciclo Research-led Performance.

Il programma del concerto prevede infatti l’esecuzione di brani di Niccolò Castiglioni, Tropi (1959, per complesso da camera), Pierre BoulezMémoriale (1985, per flauto solo e otto strumenti), Edgard VarèseOctandre  (1923, per otto strumenti) e Anton WebernSinfonia op. 21 (1928).

Concerto | ore 18:00

Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit

La Fondazione Giorgio Cini ospiterà un simposio di tre giorni dal titolo Global Health in the Age of AI, che valuterà le implicazioni sociali dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore sanitario, comprese le questioni relative all’accessibilità, all’equità e al potenziale impatto sulle disparità sanitarie.

Programma scientifico

Il programma scientifico, strutturato in tre giornate, è curato dal Prof. Luciano Floridi, Direttore del Digital Ethics Center (DEC) dell’Università di Yale e Professore presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna. Il professor Floridi è affiancato in questo lavoro dalle dottoresse Jessica Morley e Renée Sirbu dell’Università di Yale e da due relatori: Emmie Hine (Università di Bologna e Yale) e Huw Roberts (Università di Oxford).

Risultati scientifici

Una serie di articoli scritti dai partecipanti alla conferenza saranno diffusi in una serie di pubblicazioni scientifiche open access.

Borse di studio

La Fondazione Giorgio Cini offre la disponibilità di otto borse di studio completamente finanziate per giovani ricercatori interessati a partecipare al simposio di tre giorni “Salute Globale nell’Era dell’IA”, che si terrà a Venezia dal 7 novembre al 9 novembre 2024. Scadenza per le domande  15 settembre 2024.

La call per le borse di studio è chiusa | Scarica il Bando

 

PROGRAMMA

Thursday 7 November 2024

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[accordion_entry title=”2pm — 2:10pm | Welcome Address”]
Daniele Franco, Scientific Director, Fondazione Giorgio Cini.
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[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”2:10pm — 3pm | Opening Remarks”]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
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[accordion_entry title=”3pm — 3:30pm | Framing the debate”]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
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[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”15:30 — 17:00 | The Ethics of AI in Health care”]
Although there is plethora of guidance for the ethical development and use of AI in general, specific sectors of application have seen less of this activity. In the domain of global health, the leading voice for the ethics of AI has been the World Health Organization which has issued specific guidance on the ethics and governance for AI for health, and more recently guidance for the development and use of Large Multimodal Models in health. In this talk I will discuss the proposed guidance by WHO, examining the six ethical principles that form the foundation of the documents, and situate it within the broader ecosystem of global governance. As the implementation of the WHO guidance is still ongoing I will then focus on its impact in the development of AI ethics tools and in the revision of institutional approaches such as ethics review boards.

 

Keynote: Effy Vayena, Swiss Institute of Technology (ETH).

Respondent: Ravi Parikh, University of Pennsylvania, US.

Q&A
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[accordion_entry title=”17:30 — 19:00 | AI and global health equity: How can we move from promise to practice?”]
Many expect that AI will help to solve complex problems in medicine, whether by improving quality of care and access, improving diagnostic capacities, offering new more targeted therapies, or reducing costs. In particular, AI has been promoted as a means of addressing persistent problems of health equity, including in low and middle income countries. Yet AI is not a silver bullet for medicine. The past decade has seen a growing push to address serious issues with AI in medicine, such as recurrent issues around algorithmic bias. While essential for reducing the risk that AI systems replicate and amplify existing forms of societal inequality and discrimination, a narrow focus on the improvement of algorithm performance misses the broader context required for AI to operate as designed. This talk explores the kinds of investments that are needed, particularly in low and middle income countries and in higher income countries with significant health disparities, in order to ensure that AI systems promote health and equity. Without significant, foundational investments in the social, political, and infrastructural context necessary for AI, critical resources for health will be wasted, perhaps causing more harm than good.

 

Keynote: Amelia Fiske, University of Munich (TUM), Germany.

Respondent: Enrico Coiera, Australian Institute of Health Innovation, Australia.

Q&A
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[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”19:30 – 20:15 | Panel: From Regulation to Standards and Implementation“]

Sophie Van Baalen, Rathenau Instituut, Netherlands.

Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Federica Mandreoli, University of Modena and Reggio Emilia, Italy.

Moderator: Glenn Cohen,  Harvard Law School, US.
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[accordion_entry title=”20:15 – 20:30 | Closing Remarks“]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
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[accordion][/accordion]

 

Friday 8 November 2024

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[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 | Greetings from President Fondazione Giorgio Cini, Gianfelice Rocca.”]
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[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”Opening Remarks”]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
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[accordion][/accordion]
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[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 | AI and Public Trust.”]
Trust has emerged as a central issue in the context of data driven research and innovation, including AI. From trust in the institutions and companies that develop AI tools, to trust in the technology itself, there has been a lot of attention on how to secure, engender and maintain trust. Trust is perceived as fundamental for the development and introduction of new data-based technologies, such as AI, but also for the acceptability of the conditions and infrastructures that would enable the development of these technologies. And yet, how to ensure or foster trust remains elusive.  In this talk, I will engage with the issue of public trust in AI. Drawing from theoretical and empirical studies, I will examine questions such as, what does it mean for the public to trust AI? Is the concept of trust appropriate or relevant in this context, and what kind of normative implications arise for those who seek public trust? I will close by offering some reflections on why the ‘deficit of trust’ in AI seems to persist, and even increase, despite efforts to ensure trustworthiness, and what could be done about it.

 

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent: Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A
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[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 | AI and the Social Determinants of Health.”]
Social determinants of health are the conditions of the places where we live, play, work and gather. These include a wide range of factors, such as socioeconomic status, neighborhood and physical environment, healthcare access and quality, social support networks, education and literacy, employment conditions, food environment, cultural and social norms, early childhood experiences, social exclusion and discrimination, access to transportation, and stress and psychosocial factors. The importance of studying social determinants of health to create effective public health policies and healthcare interventions is well-established. However, data is not always at the ready. Advances in artificial intelligence and the availability of massive datasets generated from digital and remote sensing tools offer opportunities for capturing granular details on the conditions of the spaces people occupy. This talk will highlight how data from social media, mobile phones, street images, and satellite images can be used to study social determinants of health and the impact of policies that impact health.

 

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent:  Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A
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[accordion_entry title=”14:30 – 16:00 | The Challenges of real-world Implementation – Turbocharging AI in Clinical Practice.”]
Leveraging large datasets and identifying complex underlying patterns in well curated data allows the technological advances in machine learning to offer products that enhance clinical accuracy, reduce health costs, improve efficiency, save time and resource, whilst minimising human errors. Whilst key applications include automated diagnostics, clinical decision support and predictive and pre-emptive personalized medicine for whole populations, the current reality of adopted products falls in diagnostic and descriptive domains.

The successful implementation of machine learning in these domains requires a structured approach grounded in implementation science and the TURBO framework – testable, useable, reliable, beneficial and operable platforms, adhering to national research ethics, clinical and research guidelines such as STARD-AI, QUADAS-AI, local governance frameworks, national regulatory adherence and thorough health-system research approvals. Utilizing the UK’s NHS as a case example, tangible solutions include developing clear guidelines for AI integration, conducting pilot studies to demonstrate efficacy, and establishing multidisciplinary teams to oversee implementation. Here, collaborations with industry will become increasingly visible as clinical AI advances are realised.

If AI is the ‘new electricity’, it will bring both foreseeable applications and unexpected innovations. It is crucial to identify which platforms can seamlessly integrate with existing clinical pathways and which ones will necessitate disrupting current care models to enable their optimal adoption for patient benefit.

 

Keynote: Hutan Ashrafian, Imperial College London.

Respondent: Sara Gerke, College of Law, University of Illinois Urbana-Champaign

Q&A
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[accordion_entry title=”16:30 – 18:00 | Open AI meets Open Notes: Generative AI and clinical documentation.”]
In this presentation, I discuss two innovations – patient online record access (‘ORA’) and its relationship to generative AI tools. Reviewing the challenges and opportunities that ORA invites, I explore the range of ‘traditional’ solutions proposed to deal with these challenges. I then discuss how generative AI could assist clinicians with documentation by reviewing findings that clinicians are already deploying this tool, and exploring current evidence of its effectiveness, including the benefits and risks of using it generative AI for clinical documentation purposes.

 

Keynote: Charlotte Blease, Uppsala University, Sweden.

Respondent: Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Q&A
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[accordion_entry title=”18:30 – 19:15 | Panel:The Geopolitics of Global Health and AI.“]
Sandeep Reddy, Queensland University of Technology, Australia.
Jessica Morley, Digital Ethics Center, Yale University, US.
Tamara Sunbul, John Hopkins Aramco Healthcare, Saudi Arabia.

Moderator: Naomi Lee, BMJ Global Health.
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[accordion_entry title=”19:15 – 19:30 | Closing Remarks“]
Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.
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Saturday 9 November 2024

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[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 | Opening Remarks“]
Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.
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[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 | Medical AI: Legal, Ethical, and Regulatory Considerations.”]
Policies to regulate AI focused on safety are unfolding. In the healthcare arena, there is movement towards holding health systems and providers accountable for AI-based discriminatory decisions. From an AI perspective, it will be extremely challenging to prove when an algorithm makes a mistake. For diagnosis, it is seldom that biopsies and autopsies are performed, so errors are not easily discovered. For predictions, the counterfactual is not available so it’s impossible to prove that an algorithmic decision wronged a patient. Tracking errors made by AI sounds great in principle but cannot be operationalized by current data and modeling limitations. In addition, there is plenty of evidence that health systems have etched long standing structural inequity in the way care is delivered, predating adoption of any AI algorithm. It is odd that they will be held accountable for discrimination caused through their use of an algorithm but are not held accountable for other forms of discrimination. We have a long way to go.
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[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 | Harmonizing regulation of AI in healthcare globally.”]
Integrating AI in healthcare raises concerns about safety, reliability, and ethical use, highlighting the urgent need for a harmonized global regulatory framework. The current regulatory landscape for AI in healthcare varies significantly across jurisdictions, with countries and regions adopting different approaches based on their specific needs and priorities. In this talk, I argue that while these efforts (e..g, the EU AI Act) are commendable, the lack of a unified global approach to AI regulation in healthcare can lead to inconsistencies, confusion, and potential risks for patients and healthcare providers. To address these challenges, fostering international collaboration and working towards a harmonized regulatory framework for AI in healthcare is crucial. This harmonization would ensure that AI systems adhere to consistent safety standards, transparency, accountability, and fairness, regardless of where they are developed or deployed. By establishing a standard set of principles and guidelines, regulators can promote the responsible development and use of AI technologies in healthcare while facilitating cross-border collaboration and innovation. Moreover, global harmonization of AI regulation in healthcare would benefit all stakeholders, including regulators, healthcare providers, AI developers, and patients. Through collaborative efforts, these stakeholders can establish comprehensive and efficient regulatory frameworks that prioritize patient safety, privacy, and ethical considerations in the development and deployment of AI technologies. This collaborative approach would foster greater trust in AI-driven healthcare solutions, encouraging wider adoption and improving patient outcomes worldwide.
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[accordion_entry title=”14:30 — 15:00 | Summary of the Symposium”]
Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.
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[accordion_entry title=”15:00 — 15:10 | Closing Remarks and goodbye”]
Gianfelice Rocca, President Fondazione Giorgio Cini.
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