Convegni e seminari Archives - Pagina 29 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

La scena di Mariano Fortuny

Convegno Internazionale di studi
La scena di Mariano Fortuny

Nell’ambito del progetto “Atlante Fortuny” promosso dalla Università degli Studi di Padova con il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Museo Fortuny – Fondazione Musei Civici Venezia, è previsto un convegno in cui discutere le tematiche teatrali che l’artista poliedrico Mariano Fortuny ha attraversato nella sua lunga carriera.

Tra i temi, le relazioni con i maestri indiscussi della messa in scena del primo Novecento, quali Adolphe Appia o Max Reinhardt, i contatti con il mondo della danza da Isadora Duncan, Ruth Saint Denis a Loie Fuller e le realizzazioni e sperimentazioni scenotecniche e illuminotecniche.

Tra i relatori: Cristina Grazioli, Elena Randi, Paola Degli Esposti, Giuseppina Dal Canton, Marco Rispoli e Marzia Maino dell’Università di Padova; Daniela Ferretti e Claudio Franzini del Museo Fortuny; Francesco Cotticelli dell’Università di Napoli; Mathias Spohr dell’Universität Bayreuth; Maria Del Mar Nicolàs Martìnez dell’Universidad de Almerìa; Marco Consolini dell’Université Paris 3 – Sorbonne Nouvelle; Giovanni Isgrò dell’Università di Palermo; Marielle Silhouette dell’Universitè Paris 10; Silvio Fuso di Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna; Adriana Guarnieri e Maria Ida Biggi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e direttore del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo.

Scarica il programma completo in PDF

La musica per l’insegnamento della lingua straniera (L2)

Laboratorio di aggiornamento didattico per insegnanti.
La musica per l’insegnamento della lingua straniera L2)

La musica può favorire, trasversalmente, anche l’apprendimento di una seconda lingua? L’osservazione delle pratiche didattiche sperimentate in questi ultimi decenni dai docenti della scuola italiana che lavorano quotidianamente con classi multietniche ha dimostrato come, in effetti, la musica possa facilitare gli allievi immigrati ad apprendere la lingua italiana ma anche quelli italiani ad imparare una lingua straniera, curando gli aspetti musicali interni ad essa, quali: suono dei fonemi, intonazione, ritmo, velocità delle parole, pause. Allo stesso tempo, la musica può favorire l’incontro, lo scambio e la trasformazione delle diverse identità degli studenti.

Il seminario organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in forma di laboratorio tenuto da Serena Facci e Gabriella Santini, rivolto ai docenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e agli insegnanti di italiano per stranieri, guiderà i partecipanti nella simulazione di pratiche didattiche basate sull’uso di un repertorio di canti italiani e stranieri da insegnare agli studenti, utilizzando una metodologia che curi la musicalità delle parole e coinvolga anche il linguaggio del corpo.

MODULO DI  ISCRIZIONE


Programma

23-24 ottobre 2013, 16.30-19

Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio, Venezia

 Iscrizione obbligatoria gratuita

Il laboratorio, a cura dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, propone l’uso didattico di canti italiani e stranieri per facilitare l’apprendimento di una lingua seconda (l’Italiano per alunni gli stranieri e le lingue straniere per gli alunni italiani). A gestirlo saranno Serena Facci e Gabriella Santini, che hanno avuto l’opportunità di sperimentare nelle classi della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della secondaria di primo grado e in quelle dei C.T.P (Centri Territoriali di Educazione Permanente) come la musica possa facilitare l’apprendimento di una lingua seconda curando gli aspetti musicali interni ad essa, che sono legati alla sua struttura prosodica (ad esempio al suono dei fonemi, all’intonazione, al ritmo, alla velocità delle parole e alle pause, ai silenzi tra esse) e, allo stesso tempo, favorire l’incontro, lo scambio e la trasformazione delle diverse identità – anche musicali – degli studenti immigrati e non.

In particolare, il laboratorio di aggiornamento didattico sarà articolato in due parti:

  • nella prima parte, gli insegnanti che parteciperanno sperimenteranno alcune metodologie di pratica vocale finalizzate all’insegnamento di una lingua seconda,  lavorando con canti di tradizione orale legati ai momenti e  alle attività significative della vita di ogni essere umano, perché connessi ad occasioni e funzioni sociali diffuse a tutte le latitudini. Dunque, si lavorerà con canti italiani e stranieri caratterizzati da tratti ritmici e sonori ben definiti, scelti all’interno dei repertori infantili, di lavoro, di danza, delle forme di preghiera intonata e delle narrazioni in musica, anche per facilitare un confronto interculturale tra gli studenti italiani e immigrati, sollecitando in ciascuno la memoria dei propri vissuti musicali, lo scambio e la loro reciproca trasformazione;
  • nella seconda parte, l’attività del laboratorio didattico sarà dedicata più specificamente al repertorio delle canzoni italiane per l’insegnamento dell’Italiano agli alunni stranieri e di quelle straniere per l’insegnamento delle lingue straniere agli alunni italiani. I docenti partecipanti al laboratorio potranno sperimentare che il genere della canzone è caratterizzato da aspetti ritmico-sonori particolarmente adatti a veicolare contenuti; inoltre, verificheranno che “la musica e il testo delle canzoni rispondono alle esigenze di ‘un’introduzione’ emotiva alle più importanti unità semantiche, fonetiche e grammaticali”[1] facilitando l’apprendimento di una seconda lingua oltre a svolgere la preziosa funzione di formulario mnemonico.

L’attività del laboratorio, inoltre, prevede l’ascolto e l’ausilio di numerose registrazioni (alcune d’archivio e altre raccolte sul campo). Agli insegnanti partecipanti verranno forniti supporti didattici sotto forma di testi scritti ed esempi sonori.

Come nell’anno precedente, il laboratorio prevede la possibilità di svolgere il lavoro nelle classi durante l’anno scolastico tenendosi in contatto con le docenti e poi, nella primavera 2014, l’organizzazione di un momento pubblico di presentazione del lavoro svolto in classe.

 

Per iscrizioni e informazioni:
musica.comparata@cini.it
tel. 041 2710357

 


[1] Renzo Titone, “Prefazione” in  Losanov G, Gateva E., op. cit., 1983, [ed. or. 1978]  p 3.

Con la mente e con le mani. Improvisation from ‘cantare super librum’ to partimenti

Partimento di Leonardo Leo. © Napoli, Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella.


Con la mente e con le mani. Improvisation from ‘cantare super librum’ to partimenti rappresenta il secondo appuntamento di un ciclo sull’improvvisazione musicale nei diversi periodi storici. Questa manifestazione,  organizzata dall’Istituto per la Musica e dedicata alle pratiche improvvisative del Rinascimento e del Barocco, prosegue la riflessione iniziata nel novembre 2012 con il convegno Improvised Music in Europe: 1966-1976.

Dal 9 all’11 novembre 2013, con il coordinamento di Massimiliano Guido e Peter Schubert (McGill University, Montréal), avranno luogo una serie di eventi incentrati sull’uso dell’improvvisazione nell’insegnamento della teoria musicale oggi. Thomas Christensen terrà la lectio inauguralis, che sarà seguita da sessioni di studio sulla memoria, sulle pratiche improvvisative e sulla pedagogia. Interverranno Edoardo Bellotti, Bor Zuljan , Michael Callahan, Philippe Canguilhem, Giuseppe Fiorentino, Massimiliano Guido, Jean-Yves Haymoz, Stefano Lorenzetti, William Porter, Giorgio Sanguinetti e Peter Schubert. Durante il convegno la Fondazione Accademia Internazionale di Smarano, che è tra gli enti collaboratori, presenterà la propria attività didattica e di ricerca nel campo della musica per tastiera dell’epoca rinascimentale e barocca.

 


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Programma 

Saturday 9 November 2013

1 p.m.

Registration

2 – 2.45 p.m.

Opening Address

Massimiliano Guido & Peter Schubert (McGill University, Montréal)

Gianmario Borio (Istituto per la Musica, Fondazione Giorgio Cini, Venezia)

2.45 – 3.45 p.m.

Keynote Lecture: Theory in the Midst of Notes

Thomas Christensen (University of Chicago)

            Keeping Score while Improvising

4 – 6 p.m.

First Session: The Art of Memory

Chair: Gianmario Borio

Stefano Lorenzetti (Conservatorio di Musica di Vicenza)

            Musical Inventio, Loci Communes, and the Art of Memory

Discussant: Roberto Perata (Università Statale di Milano)

Massimiliano Guido (McGill University)

            Climbing the Stairs of the Memory Palace: Gestures at the Keyboard for a Flexible Mind

Discussant: Arnaldo Morelli (Università de L’Aquila)

6.30 p.m.

Lecture-Recital

Bor Zuljan (Haute École de Musique de Genève)

            ‘Ricercar una Fantasia’: The Techniques for Improvising a Fantasia on Lute in the Sixteenth Century

Sunday 10 November 2013

9.30 – 10 a.m.

Poster Session: Ongoing Researches in Historical Improvisation

Niels Berentsen (Royal Conservatoire of The Hague)

Strategies for Improvisation in Early Fifteenth and Late Fourteenth Century Music

Jacques Meegens (Centre Études Supérieures Musique Danse, Poitou-Charentes)

Improvising a Fifteenth-Century Keyboard Prelud

 Peter van Tour (Uppsala University)

Modulatory Segments in Partimenti by Nicola Sala and Fedele Fenaroli

10 a.m. – 1.15 p.m.

Second Session: Instrumental Counterpoint and Improvisation

Chair: Massimiliano Guido

Edoardo Bellotti (Eastman School of Music, Rochester University)

            Composing at the Keyboard: Banchieri and Spiridion, Two Complimentary Methods

Discussant: Felix Marangoni (Università Ca’ Foscari, Venezia)

William Porter (Eastman School of Music, Rochester University)

            Improvising a North German Preambulum

Discussant: Jacques Meegens (Centre Études Supérieures Musique Danse, Poitou-Charentes)

Giorgio Sanguinetti (Università di Roma Due ‘Tor Vergata’)

            Cheating the Work-of-Art Paradigm: Partimento Implication for Classical Performers

Discussant: Marco Pollaci (Nottingham University)

3 – 5 p.m.

Third Session: Vocal Counterpoint and Improvisation

Chair: Peter Schubert

Philippe Canguilhelm (University of Toulouse)

            Towards a Stylistic History of ‘Cantare super Librum’

Discussant: Peter van Tour (Uppsala University)

Giuseppe Fiorentino (University of Cantabria)

            Singing ‘by Reason’ and Singing ‘by Use’: Extempore Polyphonies in Renaissance Spain

            Discussant: Niels Berentsen (Royal Conservatoire of The Hague)

6 p.m.

Musical Demonstrations: Keyboard & Vocal Improvised Music

 Instruments: Edoardo Bellotti & William Porter, harpsichords

Presentation of the Fondazione Accademia Internazionale di Smarano: Giacomo Corrà

 Voices: Benjamin Duinker, Edmund Milly, Ellen Wieser, and Meagan Zantingh, singers from VivaVoce – Peter Schubert, conductor

 

Monday 11 November 2013

9 – 11 a.m.

Fourth Session: Pedagogy

Chair: Thomas Christensen

Jean-Yves Haymoz (Haute École de Musique de Genève)

Cantare super Librum: Strategies and Techniques.

Lecture and Workshop with Professional Singers

Peter Schubert (McGill University, Montréal)

            Teaching Theory through Vocal Improvisation

Michael Callahan (Michigan State University)

            Play It: Some Challenges of, and Solutions to, Teaching and Learning Undergarduate Music Theory at the Keyboard

12 – 12.30 p.m.

Panel Discussion: Improvisation as a Teaching and Analytical Tool

 

Polifonie ‘in viva voce’17 Polifonie Dong (Cina Meridionale)

15 ottobre 2013
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

16.00: seminario di analisi e approfondimento, con la partecipazione di Joanna Lee (Hong Kong University), specialista della musica dong, impegnata nel processo di riconoscimento Unesco di questa pratica polifonica, e nell’allestimento di uno specifico museo nella città di Guizhou;

18.30: concerto del Gruppo polifonico tradizionale del villaggio di Dimen (Liping, Guizhou, Cina).

Il programma Polifonie “in viva voce” promosso dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con l’Istituto Confucio di Venezia, il  Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari Venezia, Dimen Dong Culture Eco-Museum, e con  il contributo della Regione Venetodedica il suo sua diciassettesimo appuntamento alle Polifonie Dong (Cina Meridionale), invitando il gruppo Dong Folk Chorus del Dimen Dong Culture Eco-Museum formato da cantanti provenienti da diversi villaggi della provincia cinese di Guizhou. Come consuetudine il confronto con la polifonia Dong sarà disposto in due fasi distinte: un seminario pomeridiano di analisi e approfondimento, con la partecipazione di Joanna Lee (Hong Kong University), specialista della musica Dong, impegnata nel processo di riconoscimento Unesco di questa pratica polifonica e nella fondazione del Dimen Dong Culture Eco-Museum e a seguire il concerto del gruppo Dong Folk Chorus. Le pratiche vocali Dong sono rappresentate soprattutto dalla combinazione di grande gruppo denominata “da ge”, che si potrebbe tradurre con l’espressione “grande canzone”, oppure “grande coro”, proprio in riferimento al numero dei vocalisti che possono, spontaneamente o in maniera più organizzata, partecipare direttamente all’esecuzione.


 

 

Il teatro musicale di Luciano Berio

Luciano Berio, schizzo autografo per Cronaca del Luogo (particolare) © Talia Pecker Berio; Basilea, Fondazione Paul Sacher, Fondo Luciano Berio, per gentile concessione


 

Nei giorni 28 e 29 settembre 2013 avranno luogo le due giornate conclusive della rassegna Il teatro musicale di Luciano Berio che, inaugurata alla Fondazione Giorgio Cini nel settembre 2010, e organizzata dall’Istituto per la Musica, si avvale della collaborazione dell’Université Paris 8 e del Centro Studi Luciano Berio. Nella prima giornata verranno discussi aspetti filologici, letterari e tecnologici dell’ultima composizione che Berio destinò alle scene: Cronaca del Luogo. La seconda giornata è dedicata a una riflessione  complessiva sull’itinerario di Berio nel campo del teatro. Interverranno Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Giordano Ferrari, Francesco Giomi, Michal Grover-Friedlander, Massimiliano Locanto, Ulrich Mosch, Talia Pecker Berio, Alessandro Roccatagliati, Gianfranco Vinay. La pubblicazione parziale dei contributi è consultabile nel sito www2.univ-paris8.fr/DMCE. Per il 2015 è prevista la pubblicazione a stampa dell’intero ciclo.

Musica e cultura armena nel mondo ottomano

Musica e cultura armena nel mondo ottomano

Giornata di studi a cura di Giovanni De Zorzi
in collaborazione con Dipartimento di Filosofia e beni Culturali, Università Ca’ Foscari Venezia

Interventi
Giampiero Bellingeri, Benedetta Contin, Giovanni De Zorzi, Kudsi Erguner, Giovanni Giuriati, Aram Kerovpyan, Minas Lourian, Paola Mildonian, Jacob Olley, Luigi Perissinotto, Boghos Levon Zekiyan

Venezia, 8 aprile 2013 – ore 9.30
Aula Baratto, Ca’ Foscari sede centrale

Programma

• Saluti inaugurali e considerazioni introduttive

Luigi Perissinotto Università Ca’ Foscari Venezia
Giovanni Giuriati Istituto Interculturale di Studi Musicali
Comparati (IISMC) Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Minas Lourian, Centro Studi e Documentazione della
Cultura Armena, Venezia

10.00 Giampiero Bellingeri, Università Ca’ Foscari Venezia
D’altro canto: contributi armeni alla conoscenza veneziana 
del mondo ottomano

10.30 Giovanni De Zorzi,Università Ca’ Foscari Venezia
Il Bîrûn veneziano, la sua estetica e il suo tema per il 2013

11.00 Kudsi Erguner, Rotterdam Conservatorium / Codarts University for the Performing Arts, direttore
artistico del progetto Bîrûn
I compositori armeni d’Istanbul e il declino dell’impero ottomano

11.30Aram Kerovpyan, musicista, musicologo, direttore dell’Ensemble AKN Overcoming Clichés in the Study of Classical Ottoman Music

12.00 Benedetta Contin, Università Ca’ Foscari Venezia
I trovatori armeni (ashugh) d’epoca ottomana

13.00-15.00 Pausa

15.00 Paola Mildonian, Università Ca’ Foscari Venezia
Il canzoniere armeno di Sayat‘ Nova

15.30 Jacob Olley, King’s College, London
Writing the Changes: Hamparsum Notation and Variation in the Ottoman Instrumental Repertoire

16.00 Boghos Levon Zekiyan, Università Ca’ Foscari Venezia
Quali minoranze nella realtà ottomana e quale la loro identità nella compagine dell’impero? Alcune riflessioni 
per un giusto approccio metodologico

Discussione conclusiva

VERDI ON STAGE Le opere di Verdi e il teatro di regia

VERDI ON STAGE
Le opere di Verdi e il teatro di regia

In occasione dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi e nel contesto delle numerose celebrazioni promosse da diverse istituzioni italiane e internazionali, il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo e l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini organizzano un convegno, a cura di Maria Ida Biggi e Michele Girardi, sulla messinscena contemporanea del teatro verdiano.

Programma

Ore 10.00
La messinscena verdiana, da ieri a oggi 
Introduzione di Maria Ida Biggi e Michele Girardi
Intervengono: Alessandra Campana, Gerardo Guccini, Clemens Risi, Mercedes Viale Ferrero
Ore 15.00
Lo spettacolo verdiano oggi 
Tavola rotonda

La performance musicale: un approccio comparato

Nell’immagine: una cerimonia in Birmania, 1880. Copyright © British Library Board


Storici della musica ed etnomusicologi si incontreranno con l’obiettivo principale di mettere a confronto le esperienze di studio sulla pratica esecutiva negli ambiti della musica d’arte dell’Occidente e delle musiche di tradizione orale.

Il seminario è organizzato dall’Istituto per la Musica e dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in collaborazione con il progetto di ricerca Musik als Ereignis (Von „Exekution“ zu „Performanz“. Eine Begriffs geschichte musikalischer Aufführung seit dem 18. Jahrhundert), diretto da Hermann Danuser presso la Humboldt Universität di Berlino e con il Labex GREAM (Groupe de Recherches Expérimentales sur l’Acte Musical), diretto da Pierre Michel presso l’Università di Strasburgo.

Per l’etnomusicologia parteciperanno Francesco Giannattasio dell’Università di Roma “La Sapienza” e Martin Clayton della Durham University.

In campo musicale il concetto di esecuzione può assumere significati diversi a seconda del repertorio e delle epoche: produzione acustica di un pensiero musicale che è fissato solo in alcuni aspetti ed è fortemente dipendente dalla personalità dell’esecutore, realizzazione di un testo musicale fissato sul pentagramma in maniera più precisa possibile oppure libera e istantanea creazione di situazioni sonore strettamente legate al contesto. Gli ambiti specifici di questa problematica sono studiati di volta in volta dalla musicologia storica e dall’etnomusicologia.
Le due discipline hanno posto l’accento sulla centralità della realizzazione acustica, sul fatto che senza produzione di suoni non esiste cultura musicale; entrambe hanno sviluppato approcci teorici, che però si sono finora articolati su strade autonome.
L’obiettivo di questo seminario è mettere a confronto le esperienze di studio della pratica esecutiva negli ambiti della musica d’arte dell’Occidente e delle musiche di tradizione orale.
Al centro sta l’atto performativo con i suoi vari aspetti: gesto, corporeità, visualità, socialità, interazione.

Il seminario sarà altresì un’occasione di confronto tra diverse esperienze di ricerca, in particolare quelle maturate nel progetto Labex Gream (Groupe de recherches expérimentales sur l’acte musical, Université de Strasbourg) e nel progetto Von „Exekution“ zu „Performanz“. Eine Begriffsgeschichte musikalischer Aufführung seit dem 18.Jahrhundert(Humboldt Universität zu Berlin)

 

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Programma

18 giugno
Ore 14.00 Presentazione
Gianmario Borio, Università di Cremona e Fondazione Giorgio Cini
Giovanni Giuriati, Università di Roma “La Sapienza” e Fondazione Giorgio Cini

Ore 14.30 Hermann Danuser
Humboldt Universität zu Berlin
Institut für Musikwissenschaft und Medienwissenschaft

The Logic of Musical Readings, or Execution – Interpretation – Performance:
Beethoven Sonata op. 109, Third Movement; Brahms Rhapsody op. 79 Nr. 1

Ore 16.30 Francesco Giannattasio
Università di Roma “La Sapienza”
The musical rhythm as dynamic product of performance interaction


19 giugno

Ore 9.00 Pierre Michel
Université de Strasbourg
Faculté des Arts (Musique)
Labex Gream

Understanding Sequenza VIIb of Luciano Berio: Two Perspectives

Ore 11.00 Martin Clayton
Durham University

Interaction, entrainment and joint action in music performance

Ore 15.00 Discussione generale

Ore 19 Concerto di musica indiana
Shahid Parvez Khan (sitar), Nihar Metha (tabla)

Napoleone Martinuzzi dalla scultura al vetro

Nell’immagine: Cinque frutti vitrei opachi e uno trasparente, Venini e C., disegno di Napoleone Martinuzzi


Per approfondire i diversi aspetti legati alla personalità del celebre artista Napoleone Martinuzzi (1892-1977), il Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini promuove e organizza un convegno internazionale previsto per il prossimo 5 giugno.

L’incontro si configura quale ideale complemento alla mostra monografica curata da Marino Barovier, che verrà inaugurata a fine estate di quest’anno, dedicata alle creazioni di Napoleone Martinuzzi per la vetreria Venini, quando egli ricoprì la carica di direttore artistico fra il 1925 ed il 1932. Tuttavia, oltre all’attività presso Venini e all’importante incarico che ne consacrò la fama, Martinuzzi fu, per formazione, sostanzialmente scultore e, soprattutto, fu connesso ai principali fatti artistici dell’epoca. Si vorranno, infatti, mettere in luce attraverso il convegno l’amicizia con Gabriele D’Annunzio, il periodo formativo tra Venezia e Roma, la particolare vicenda legata ai monumenti ai caduti, la sua partecipazione alle Biennali, il suo ruolo in qualità di direttore al Museo del Vetro di Murano (1922-1931). Ma non solo.
Verrà analizzata la grande avventura con l’architetto Angiolo Mazzoni che lo sceglierà per molte imprese decorative in tutta Italia, da Palermo a Gorizia, e non si mancherà di far emergere aspetti inediti della sua produzione legata al vetro, come la grande fortuna della piante grasse, sua ‘gustosa’ creazione. Diverse prospettive per conoscere non solo il profilo storico-artistico ma anche la sfuggente personalità di un uomo sempre presente nelle fasi cruciali dell’Italia artistica dell’epoca.


Programma

 ore 9.30 – 10.00

Veronique Ayroles, Des “salissures” aux “malfin”, la vie du verre à chaud en France d’Émile Gallé à Jean Sala avant les “bouillonés” de Venini

ore 10.00 – 10.30

Maria Sole Cardulli, Napoleone Martinuzzi scultore nelle collezioni della GNAM

ore 10.30 – 11.00

Massimo De Sabbata, Martinuzzi e le Biennali

Pausa caffè

ore 11.15 – 11.45

Silvia Silvestri, L’opera di Napoleone Martinuzzi nelle riviste d’arte fra le due guerre

ore 11.45 – 12.15

Milva Giacomelli, L’opera di Martinuzzi nelle architetture di Mazzoni

ore 12.15 – 12.45

Massimo De Grassi, Tra quattrocentismo e modernità: fonti per la scultura di Napoleone Martinuzzi

Lunch

ore 14.00 – 14.30

Rosa Barovier Mentasti, Fonti visive per i vetri di Martinuzzi

ore 14.30 – 15.00

Valerio Terraroli, Napoleone Martinuzzi e Gabriele d’Annunzio

ore 15.00 – 15.30

Chiara Squarcina, Martinuzzi direttore del Museo del Vetro

ore 15.30 – 16.00

Matteo Gardonio, Martinuzzi a Palazzo Berlendis

ore 16.00 – 16.30

Alessandra Tiddia, Vetri ducali: le residenze ducali di Bolzano e Trieste e le opere in vetro di Napoleone Martinuzzi

ore 16.30 – 17.00

Lucia Mannini, Vetri succulenti: le piante grasse di Martinu

 

Il pane e il companatico

Nell’immagine: Annibale Carracci , Il mangiatore di fagioli, Roma Galleria Colonna


Come da tradizione il seminario di quest’anno sarà articolato in cinque sedute, distribuite in tre giorni, destinando poi la mattinata dell’8 maggio a un incontro a più voci su Vittore Branca, volutamente incluso nel programma perché l’iniziativa stessa di questi seminari è stata, a suo tempo e lungo il tempo, sempre  sostenuta da lui. L’argomento Il pane e il companatico viene affrontato in più direzioni:
dall’avvento del mais, a tacitare, colla polenta, la fame contadina nel 6-700, specie nelle campagne venete, all’alimentazione nella navi e nelle galee, dal pane nelle festività ebraiche allo stoccaggio di grani e farine. E, nell’attenzione alle implicanze ulteriori e alle valenze metaforiche, s’affacciano pure le api e il miele.


Programma

Lunedì 6 maggio
ore 15.00 G. Benzoni, Un cenno d’avviamento
ore 15.15 Tavola rotonda su L’area altoadriatica coordinata da Giuseppe Trebbi (università di Trieste),
cui partecipano:
D. Degrassi, La salute vien mangiando. L’alimentazione nel Friuli del Medioevo
F. Cavalli, Il cibo e la pietra. Medicina e alimentazione nel libro di famiglia di Nicolò Deportis, nobile cividalese
M. Cecere, Sorgo e miglio nell’alto Medioevo friulano
C. Lorenzini, Dura polenta. Alimentazione dei boscaioli in Carnia fra Sei e Settecento

Martedì 7 maggio
ore 9.30 Tavola rotonda su La Lombardia coordinata da Giorgio Chittolini (università di Milano),
cui partecipano:
F. Del Tredici, Il pane dei poveri. Elemosine post mortem nella Lombardia visconteo-sforzesca
D. Bellettati, Per Misericordiam salvi sumus. La carità alimentare dei luoghi pii milanesi
R. P. Corritore, E pur si muove! Innovazioni e cambiamenti nella produzione, nella distribuzione
e nel consumo di pane e prodotti derivati dalla farina fra tardo Medioevo e Settecento
D. Gasparini, Il pane come polenta, la polenta come pane
ore 15.00 Tavola rotonda su La Toscana coordinata da Franco Angiolini (università di Pisa) e Marcello Verga (università di Firenze), cui partecipano:
I. Manfredini, La ‘gola punita’ nella pittura toscana tra Medioevo e Rinascimento
A. M. Pult, Pane bianco, pane nero, pane di veccia… Qualità e forme di pane nella Toscana moderna
A. Addobbati, G. Lo Castro, Il pane e il companatico dell’arcivescovo
A. Menzione, Mangiare di festa e di magro

Mercoledì 8 maggio

ore 10.00 Vittore Branca e il lavoro culturale
Saluti del Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini
G. Benzoni, Venezia da San Giorgio
A. Bettinzoli, Branca e Poliziano
L. Leonardi, Le carte di Vittore Branca alla Fondazione Franceschini
G. Pizzamiglio, Branca, la Fondazione Giorgio Cini e l’italianistica nel mondo
G. Auzzas, Vittore Branca e ‘Studi sul Boccaccio’
G. A. Ferrari, L’edizione delle opere di Giovanni Boccaccio
ore 15.00 Tavola rotonda su Il Meridione coordinata da Aurelio Cernigliaro (università di Napoli
Federico II), cui partecipano:
B. Boccazzi Mazza, Le api e il miele M. C. Spadaro, ‘Osservanza salutare’ del voto quaresimale nella Regola dei Minimi di Paola
G. Stanco, ‘Le sagre del grano’ in Irpinia e Sannio
M. Pignata, Riti ‘gustosi’ in Terra di Lavoro
A. Cernigliaro, L’‘abbondanza’ dalla frugale quotidianità alla lettura in chiave politica

Giovedì 9 maggio

ore 9.30 Tavola rotonda su Il Veneto coordinata da Giuseppe Gullino (università di Padova), cui partecipano:
A. Caracciolo Aricò, E in campagna l’erba: tra Sanudo e Ruzzante
D. Perocco, Mangiare in viaggio
C. Boccato, Il pane nelle festività ebraiche
G. Vertecchi, Grani e farine a Venezia nel Settecento: lo stoccaggio