Convegni e seminari Archives - Pagina 33 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

Corso di flauto Ney – livello avanzato

L’Istituto Interculturale di
Studi Musicali Comparati in collaborazione con il Conservatorio “A. Pedrollo”
di Vicenza, organizza anche quest’anno il tradizionale corso di flauto ney ottomano-turco
affidato al noto maestro Kudsi Erguner e rivolto a studenti di livello
avanzato. Il Maestro Kudsi Erguner durante le lezioni sarà assistito
dall’etnomusicologo Giovanni De Zorzi.

Il Corso si terrà alla Fondazione
Giorgio Cini dal 14 al 16 aprile.

Sabato 16 aprile alle ore 18 si
terrà un Concerto finale degli allievi – entrata libera

Per informazioni e iscrizioni

Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati

Fondazione Giorgio Cini onlus

tel. 041 2710357-041 5230555

musica.comparata@cini.it

Il ney è uno strumento dal passato millenario che nei
secoli è divenuto l’unico strumento a fiato adottato negli
ensembles di musica classica persiana, araba, ottomano-turca e
centrasiatica. Contemporaneamente, esso ha acquisito un particolare valore in
seno alla cultura
sufi. Dal IX
d.C., infatti, il
ney è uno tra i
rari strumenti musicali impiegati nell’incontro cerimoniale
sufi detto samâ‘, “ascolto, audizione”.

Kudsi Erguner (1952) si ricollega
autorevolmente a questa tradizione spirituale e musicale provenendo da una nota
e ormai secolare famiglia di neyzen che
inizia con il nonno Süleyman Erguner (1902-1953) e prosegue con il padre Ulvi
Erguner (1924-1974), celebre solista del suo tempo e direttore del Dipartimento
di musica tradizionale della Radio d’Istanbul. Con più di cinquanta
registrazioni a suo nome e con svariate collaborazioni nel campo della musica,
del teatro (Peter Brook), del cinema (Martin Scorsese, Marco Ferreri) e della
danza (Carolyn Carlson, Maurice Bejart) Kudsi Erguner è oggi,
indiscutibilmente, il più noto
neyzen sul pianeta, insieme al fratello Süleyman (1957) e all’ormai anziano,
ma attivo, Niyazi Sayin (1927).

Seminari di Musica Antica 2011 | Cyprus. Plainchant and Ars subtilior in the Latin East 1370-1430

CYPRUS
Plainchant and Ars subtilior in the Latin East 1370 – 1430


Il seminario si dedicherà ai repertori polifonici e monofonici ciprioti del periodo 1370 – 1430, specialmente quelli contenuti in tre fonti manoscritte, ora a Parigi e a Torino. Le prime due sono le fonti primarie del Fons hortorum, ufficio rimato probabilmente composto da Rostagnus de Cypro nel 1370 circa, ‘importato’ prima a Venezia e poi ad Avignone e Parigi negli anni seguenti.
La musica del Fons hortorum è di ascendenza neohildegardiana e fattura molto raffinata. Il terzo manoscritto, il J.II.9 della BNU di Torino, contiene sia due ulteriori uffici rimati monodici – per Sant’Ilario, patrono di Cipro, e Sant’Anna – sia tre monumentali sezioni di musica polifonica. Le prime due sono dedicate a messe polifoniche e mottetti francesi e latini, l’ultima a chansons francesi nello stile tardogotico dell’Ars subtilior.

In base all’iconografia testuale dei brani è stata accertata l’endemica origine cipriota del repertorio, del quale non si conosce una sola concordanza manoscritta in tutta Europa.
Stilisticamente i componimenti si appoggiano all’arte di corte francese del tempo, ma non mancano decisivi influssi italiani, sia nella struttura contrappuntistica sia nella notazione e ornamentazione delle voci superiori.

La combinazione di repertori conservati nel manoscritto torinese è dunque assolutamente unica nel panorama europeo della fine del medioevo. La prospettiva scelta dal seminario è quella di comparare i vari repertori – neogregoriano, messe e mottetti polifonici, chansons dell’Ars subtilior – alla ricerca delle varie influenze culturali cui Cipro nel periodo storico in questione era notoriamente esposta.

Al seminario prenderanno parte alcuni dei maggiori esperti ricercatori gregorianisti e arsnovisti tra cui Barbara Haggh, Margaret Bent, Isabelle Ragnard, Karl Kügle.

Fondazione Giorgio Cini e Expo 2015

Il tema della Esposizione Universale di Milano 2015 è Nutrire il Pianeta. Energia per la vita, argomento di profonda attualità per il futuro delle prossime generazioni. In vista dell’importante avvenimento è stata promossa da Expo Milano 2015 una serie di quattro incontri dedicati nel loro complesso a “Expo e Chiesa: un dialogo aperto verso il 2015”.
Il primo si è tenuto all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede di Roma sul tema Alimentare la pace; il secondo si è svolto presso la Pontifi cia Accademia delle Scienze in Vaticano sul tema Biodiversità e Cambiamenti Climatici, mentre il terzo, svoltosi presso la Fondazione Memmo, ha riguardato Il simbolismo del cibo nella Bibbia.

Il quarto e conclusivo incontro, che si terrà alla Fondazione Giorgio Cini il prossimo 18 maggio e a cui parteciperanno, tra gli altri, il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, e la professoressa Janne Halland Matlary, tratterà invece il tema Abitare il mondo domani. Quale identità sociale?

Il termine “identità sociale” è stato pensato per discutere in maniera generale le relazioni politiche e le interazioni sociali, religiose ed economiche tra le persone. In altre parole: come si svilupperà la società nel futuro? Come dovrebbe essere questa società? Esiste una società ideale, in grado di favorire l’osmosi di culture e modi di vita? Quali credenze, fedi, stili di vita e abitudini l’Europa seguirà come conseguenza dell’immigrazione, della globalizzazione e delle nuove conoscenze?

Per informazioni
INGRESSO SU INVITO
info@cini.it

Seminario di Studi Storici

Il seminario si propone di esporre e discutere un tema di comune interesse tra varie aree disciplinari, sintetizzato nel titolo Ut pictura historia; ut historia pictura.

Le relazioni che saranno presentate e le discussioni che seguiranno cercheranno di cogliere l’interagire, in ambito storiografico, di figurazione e scrittura. Da un lato le storie esitano in figure, dall’altro le figure possono produrre a loro volta storie. Ad esempio i mosaici della Basilica relativi a San Marco diventano, in certo modo, la fonte cui si rifà il cronista Martino da Canal. Al seminario parteciperanno, alternandosi nelle presentazioni, studiosi affermati e giovani ricercatori secondo una formula già sperimentata con successo nelle edizioni precedenti.

v. Programma

Istituto per la Storia della società e dello Stato Veneziano
Segreteria
tel. +39 041 2710227
fax. +39 041 5238540
e-mail storia@cini.it

Istituto per la Storia della società e dello Stato Veneziano
Segreteria
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fax. +39 041 5238540
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Mapping the Republic of Letters

L’Università di Stanford e la Fondazione Giorgio Cini lavorano da tempo sulla storia della Repubblica delle Lettere e quest’anno hanno deciso di organizzare congiuntamente un Convegno di due giornate per rispondere alla domanda se la Repubblica delle Lettere sia oggi uno Stato o un network. In effetti essa ha costituito un meraviglioso esempio di aggregazione in cui letterati e scienziati, di diverse nazioni, corrispondevano tra di loro in nome di un ideale comune fondato non sul proprio rango sociale, ma sulla qualità del loro lavoro intellettuale. Il costituirsi di questa rete trans-nazionale ci invita ora a interrogarci sulla natura istituzionale di tale comunità scientifi ca. L’effi cacia politica e scientifi ca della Repubblica delle Lettere era tale perché era uno Stato che coordinava le sue attività? O perché prefi gurava le odierne reti sociali nelle quali il rapporto aleatorio tra intellettuali costituisce la condizione stessa della loro libertà di pensiero e di movimento?

L’Humanities Center, Università di Stanford, ha usato tecnologie innovative per rendere visibile la configurazione geografi ca dei rapporti epistolari che hanno costruito la storia intellettuale della Repubblica delle Lettere, e proprio per questa ragione la prima giornata del seminario vedrà i diversi studiosi legati al suo progetto di ricerca presentare lo stato attuale dei loro lavori, mostrando anche in questo modo come la tecnologia più avanzata possa aiutare a esaminare meglio le fonti storiche.

Nel corso della seconda giornata la Fondazione Giorgio Cini riunirà invece a convegno alcuni studiosi con l’intento di analizzare e discutere gli insegnamenti che possiamo trarre ancor oggi dall’organizzazione “politica” della Repubblica delle Lettere, e in quale modo la sua gestione “statale” si declinasse all’interno delle diverse istituzioni che in essa si riconoscevano a pieno titolo. Interverranno Alberto Abruzzese, Giorgio Ficara, Gilberto Pizzamiglio, Lorenzo Tomasin e, in conclusione, Cesare De Michelis.

Per informazioni
info@cini.it

Corso di Civiltà  Italiana “Vittore Branca”: tutte le edizioni

All’interno del rinnovato progetto culturale che è alla base delle
attività della Fondazione Giorgio Cini, si è venuta in questi ultimi
anni precisando e arricchendo l’iniziativa di un Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana
intitolato a Vittore Branca. Nel segno di una continuità con le lezioni
del ‘Professore’, al centro del programma scientifico e didattico del
Centro si è scelto di mettere la storia della Civiltà Italiana nella
varietà e nella complessità delle sue manifestazioni culturali ed
artistiche, a cominciare da quelle letterarie per abbracciarle, poi,
tutte.

La nascita del Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”,
un corso di approfondimento specificatamente rivolto agli studenti del
biennio, ai dottorandi e ai dottori in materie umanistiche, rappresenta
dunque la prima iniziativa della Fondazione Giorgio Cini in questa
direzione.

Il Corso, la cui direzione è stata affidata a Cesare De Michelis,
professore di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea
all’Università di Padova, già allievo di Vittore Branca, riunisce
attorno a un definito nucleo tematico un ampio gruppo di docenti e sarà
articolato in venti lezioni, distribuite nell’arco di due settimane.
Nell’arco del periodo 2007-2010, il Corso di Civiltà Italiana ‘Vittore
Branca’ è dedicato allo studio del rapporto che ha legato Venezia e la
civiltà italiana durante i tre secoli della modernizzazione europea: il
Settecento, l’Ottocento e il Novecento.

Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”: tutte le edizioni

20 Giugno 2010 – 02 Luglio 2010
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il secondo Novecento

21 Giugno 2009 – 03 Luglio 2009
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il primo Novecento

22 Giugno 2008 – 04 Luglio 2008
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. L’Ottocento


09 Luglio 2007 – 20 Luglio 2007
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. I Il Settecento

Direttore
Cesare De Michelis

Corsi per Italianisti

Dal 1966 si sono regolarmente
tenuti a San Giorgio corsi di aggiornamento e di perfezionamento per
italianisti destinati a docenti di Lingua e Letteratura italiana
all’estero e studiosi europei della cultura italiana, ideati dal prof.
Carlo Alberto Mastrelli dell’Accademia della Crusca, che ne è stato
responsabile fino al 1996. Iniziati con la partecipazione di 28 docenti
danesi e sotto la denominazione di “Corsi di lingua e cultura italiana
per docenti scandinavi”, hanno accolto negli anni un sempre maggior
numero di partecipanti italiani ed esteri.

Dal 1997 al 2003 i
Corsi sono stati diretti dal prof. Francesco Bruni dell’Università di
Venezia, che ne ha modificato le prospettive, approfondendo ogni anno
un genere letterario della tradizione italiana: il racconto breve, il
romanzo, il teatro, l’autobiografia, la lirica.

Nel triennio
2004-2007 i Corsi, diretti dal prof. Francesco Zambon dell’Università
di Trento, hanno invece focalizzato il proprio programma su temi quali
i grandi scrittori del Novecento italiano, il rapporto tra scrittori e
paesaggio, la letteratura italiana e le arti figurative.

Più
recentemente, nell’arco del periodo 2007-2010, sotto la direzione del
prof. Cesare De Michelis dell’Università di Padova, si stanno dedicando
allo studio del rapporto che ha legato Venezia e la civiltà italiana
durante i tre secoli della modernizzazione europea: il Settecento,
l’Ottocento e il Novecento. Indirizzati particolarmente agli studenti
del biennio, a dottorandi e dottori in materie umanistiche, hanno nel
contempo assunto la denominazione di “Corso di Civiltà Italiana
‘Vittore Branca’”, così da proporsi quale momento centrale di attività
della “Scuola di Lingua e Civiltà Italiana” intitolata a Vittore
Branca, l’illustre italianista, per molti anni Segretario Generale
della Fondazione, scomparso nel 2004. A lui, già dal 2005, era stato
doverosamente dedicato il Corso per Italianisti.

Segreteria
tel. +39 041 2710227
fax +39 041 5223563
e-mail scuola.branca@cini.it

ICCG

The International Workshop on “Resilience – Harnessing Science
for Better Disaster Management” is the first of a series of events
dedicated to Natural Hazards and Disaster Risk Reduction. The second
one (Economics of Natural Disaster – Bridging Disaster Risk Reduction and Climate Adaptation Efforts and Strategies) will take place in February 2011.
The events are organised by the International Center for Climate Governance (ICCG – www.iccgov.org), the Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM – www.feem.it) and the Euro-Mediterranean Centre for Climate Change (CMCC – www.cmcc.it).

 

A Caravaggio l’ultimo facsimile realizzato da Factum Arte

Si conclude con la consegna del terzo facsimile realizzato dall’atelier madrileno Factum Arte, ovvero la Vocazione di San Matteo di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, la prima fase del progetto del nascente Centro Studi e Ricerche Digitali “Michelangelo Merisi”.
Partecipano alla conferenza stampa:

Giuseppe Prevedini
Sindaco del Comune di Caravaggio

Adam Lowe
Direttore Factum Arte Madrid

Emilio Quintè
Responsabile Comunicazione Fondazione Giorgio Cini

XXVIII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri

Anche nel 2011, come da tradizione, si svolge alla Fondazione Giorgio
Cini il Seminario di
Perfezionamento della Scuola per Librai “Umberto ed Elisabetta Mauri”
,
giunto alla sua ventottesima edizione.

Il Seminario, che consiste in un corso di specializzazione a livello di
master, è rivolto a trenta librai professionisti selezionati e si svolge
sull’isola di San Giorgio Maggiore dal 23 al 28 gennaio.

XVI Seminario Internazionale di Etnomusicologia

Nella sua storia ormai più che centenaria, l’etnomusicologia sembra aver dedicato poca attenzione alle valenze e alle concezioni estetiche connesse alle musiche oggetto dei suoi studi. Attenta soprattutto a individuare sistemi, pratiche e contesti d’uso delle diverse “lingue musicali”, ha per molto tempo subordinato la funzione estetica ad altre funzioni, di carattere prevalentemente utilitario e comunicativo/espressivo. La stessa disciplina,
anche per distinguersi nettamente dalla musicologia eurocolta, ha spesso dichiarato di rifuggire, nelle proprie analisi, dall’impiego di criteri di valutazione estetica.

Eppure, a uno sguardo retrospettivo, possiamo oggi renderci conto che i parametri estetici hanno avuto un ruolo non secondario nella scelta dei temi di ricerca, nella selezione dei brani e dei repertori da inserire nelle edizioni discografi che delle musiche raccolte, nel rilievo dato a questa o quella caratteristica di tali repertori e
pratiche esecutive anche in rapporto ai valori estetici dominanti nella musicologia occidentale.
Oggi, che l’etnomusicologia si è aperta a nuove sintesi interculturali affrontando anche questioni di fondamentale importanza come quella delle relazioni fra musica e linguaggio e che molte delle concezioni del bello musicale in auge nel secolo scorso fra i musicologi eurocolti (dall’ideologia romantica ed Eduard Hanslick, fino a Theodor W. Adorno, Gisèle Brelet e Susanne Langer) sono riconsiderate criticamente, sembra venuto il momento di riprendere la questione delle relazioni fra etnomusicologia ed estetica, soprattutto rispetto ad alcune questioni di rilievo: la possibilità e le modalità di produzione del signifi cato in musica; le categorie estetico-musicali in
prospettiva transculturale; le relazioni fra testi verbali e musiche; le relazioni tra forme e “contenuti”; le valenze sociali della comunicazione musicale.

Questo è l’obiettivo che si propone il XVI Seminario Internazionale di Etnomusicologia, promosso dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Il seminario, curato come di consueto dal professor Francesco Giannattasio, si terrà a San Giorgio dal 27 al 29 gennaio 2011 e vedrà la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali di varie discipline.

Per informazioni:
Istittuto Interculturale di Sudi Musicali Comparati
Tel. 041 2710357 –
e-mail: musica.comparata@cini.it