Convegni e seminari – Pagina 43 – Fondazione Giorgio Cini

Europe, the Gulf and the Mediterranean.

Il principale obiettivo della conferenza Eurogolfe 2008, dal titolo Europe, the Gulf and the Mediterranean. Reviving Common Legacies, Mapping Our New Region è di riunire a Venezia, in un momento cruciale della storia delle relazioni politiche ed economiche a livello internazionale, esperti europei e dei paesi del Golfo per analizzare gli elementi di crisi che connotano i problematici rapporti tra queste aree, con lo scopo di immaginare e percorrere nuove e fruttuose forme di cooperazione.

La Conferenza si propone di definire, attraverso la valorizzazione delle radici culturali comuni, la mappa di una nuova regione, di cui fanno parte l’Europa, il Golfo e il cosiddetto ‘Grande Mediterraneo’, in grado di svolgere un ruolo significativo nel mondo globale di domani.

Il programma è articolato in tre sessioni principali: a) energia, ambiente e investimenti: progettare una crescita sostenibile condivisa; b) cogliere la sfida della stabilità: assumere responsabilità politiche comuni; c) condividere le radici per costruire una cultura comune. Ogni sessione sarà affiancata da workshop paralleli destinati ad affrontare approfonditamente temi specifici quali la cultura e la cooperazione culturale, l’economia, l’energia e lo sviluppo sostenibile, la politica e la sicurezza locale e internazionale.
La conferenza è il frutto della cooperazione della Fondazione Giorgio Cini con il network Eurogolfe e la cattedra del Medio Oriente e del Mediterraneo dell’Istituto Internazionale di Scienze Politiche di Parigi.

Incontro di studi su Samuel Beckett

Il giorno 10 dicembre 2008, presso l’Auditorium Santa Margherita dell’Università Ca’ Foscari di Venezia al mattino e presso la Fondazione Giorgio Cini al pomeriggio, si terrà un incontro di studi su Samuel Beckett dal titolo Nothing to say, al quale parteciperanno tra gli altri Carmelo Alberti, Fabrizio Borin, Dario Calimani, Paolo Puppa.

Che cosa è la parola per Beckett. Intravedere, credere di intravedere, scrive Beckett in What is the Word. Ma qual è la parola. Una parola che si fa sempre più frammento. Una parola che si colloca dove avviene lo scambio tra il detto e il non detto. Dunque niente resta da dire.

La giornata di studi promossa dal Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dalla Fondazione Giorgio Cini, Istituto per la Musica cercherà di trovare delle risposte a questi interrogativi.

L’incontro sarà arricchito da una serie di interventi, primo fra tutti il monologo di e con Paolo Puppa, Lettere impossibili: Lettera di Anna Lucia Joyce a Samuel Beckett.

Nel pomeriggio alla Fondazione Giorgio Cini sarà proiettato Film, con protagonista Buster Keaton nella sua ultima intepretazione, prima e unica opera cinematografica di Samuel Beckett. Seguiranno le proiezioni di alcuni brani dall’opera Beckett on Film. Il progetto Beckett on film nasce da un’idea di Michael Colgan, direttore artistico del Gate Theatre di Dublino, che ha voluto far rivivere l’opera di Beckett attraverso lo sguardo di alcuni registi cinematografici, tra i quali lo scomparso Anthony Minghella che ha diretto Play, con Alan Rickman e Kristin Scott Thomas; David Mamet Catastrophe, con Harold Pinter; Patricia Rozema Happy Days, con Rosaleen Linehan.

Alle proiezioni seguirà una lettura teatrale di testi beckettiani.

La giornata di studi si concluderà con una rara esecuzione dal vivo di What is the Word, opus 30a di Kurtág György , su testo di Samuel Beckett, con Giovanni Mancuso (pianoforte) e Amy Gasparetto (voce).

Ingresso libero.

Informazioni:

Istituto per la Musica
tel. +39 041 2710220 (9.00 -13.00)
fax +39 041 2710215
e-mail: musica@cini.it

Università Ca’ Foscari
Dipartimento di Storia
delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol”
tiozzi@unive.it

Rodolfo Pallucchini e le Arti del Novecento

Il convegno di studi è organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dalla Fondazione Giorgio Cini e dal Comitato Regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Rodolfo Pallucchini (1908-1989).
L’illustre studioso dal 1956 è stato titolare della Cattedra di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Padova; oltre ad aver fondato e diretto la rivista «Arte Veneta», presto impostasi come una delle più importanti pubblicazioni scientifiche a livello europeo, dal 1972 Pallucchini ha diretto l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini.

Il convegno si incentrerà sulla sua figura, mettendone a fuoco per la prima volta gli interessi rivolti all’arte contemporanea. Se è noto, infatti, che dal 1948 al 1956 Pallucchini è stato Segretario Generale della Biennale di Venezia, meno nota è invece la sua cospicua attività di critico d’arte fin dagli anni trenta: un settore, quello della pittura contemporanea, su cui lo studioso ha riversato un grande impegno con risultati a volte sorprendenti.

Musica dall’Armenia

L ’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza per la
seconda volta, in collaborazione con la sezione musicale del Centro Studi
e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, diretta da Minas
Lourian, un corso dedicato al duduk, strumento a fiato a doppia ancia, costruito in legno d’albicocco e simbolo della tradizione musicale armena.

Il corso sarà tenuto da Gevorg Dabaghyan.

Il duduk
(considerato convenzionalmente come l’oboe armeno) è uno strumento
popolare dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità
fortemente evocativa, che accompagna i canti e le danze di tutte le
regioni dell’Armenia oltre ad essere lo strumento privilegiato per
matrimoni e funerali.

Nel 2005, il duduk (o dziranapogh
in armeno) venne proclamato come il capolavoro rappresentativo della
tradizione musicale armena all’interno del “Programma dei Capolavori
del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dell’Unesco.

Gevorg Dabaghyan,
docente al Conservatorio Statale di Erevan, è uno dei massimi
specialisti viventi di questo antichissimo strumento e fondatore di
varie formazioni tra cui l’Insieme Shoghaken, votato alla salvaguardia
del ricchissimo patrimonio folkloristico armeno. Nel vastissimo
repertorio di Dabaghyan ha grande rilievo anche la musica liturgica,
parte fondamentale di una tradizione plurimillenaria caratterizzata
dalle forti radici culturali cristiane, essendo l’Armenia la prima
nazione che proclamò il cristianesimo come religione di stato nel 301.

Contatti:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it

Corso di canto difonico a cura di Tran Quang Hai

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza il tradizionale corso di canto difonico aperto sia ai principianti sia ad allievi di livello avanzato. Il canto difonico è una tecnica vocale di origine sciamanica diffusa in Mongolia, in Siberia e in Sudafrica. Nella pratica del canto difonico (overtones) una sola persona canta a due voci emettendo un suono grave laringeo cui si sovrappongono, in funzione melodica, suoni acuti prodotti
da armonici ottenuti sulle pareti della cavità oro-faringea. Il corso è affidato al Maestro Tran Quang Hai, considerato il più grande specialista del mondo di canto difonico.

Raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente, è stato maestro di artisti come Demetrio Stratos, David Hykes, Meredith Monk, Roberto Laneri. Tran Quang Hai proviene da una famiglia di cinque generazioni di musicisti. Il padre Tran Van Khe è tra i maggiori studiosi di musica vietnamita. Nato nel Vietnam del Sud, Tran Quang Hai ha studiato al Conservatorio di Saigon e quindi in Francia presso il Centre d’Etudes de Musique Orientale di Parigi; dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS, dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi. Polistrumentista, suona oltre quindici strumenti musicali vietnamiti, cinesi, indiani, iraniani, indonesiani ed europei. Compositore, autore e curatore di numerose pubblicazioni (saggi, documentari, dischi), per la sua attività scientifica e musicale ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ha partecipato con successo a Les Tambours 89 di Yves Herwan-Chotard nell’occasione del Bicentenario della Rivoluzione francese, a La Composition Française di Nicolas Frize (1991), al Festival di Saint-Denis e al Festival Internazionale Chant de Gorge Khoomei a Kyzyl e Tuva nel 1995. Da ricordare anche il film etnomusicologico di Hugo Zemp e Tran Quang Hai, Le Chant des Harmoniques (1989), premiato in quattro manifestazioni internazionali. Si è esibito in oltre duemilacinquecento concerti in quarantacinque paesi, contribuendo all’introduzione della tecnica difonica nella musica contemporanea.

Corso di Canto difonico a cura di Tran Quang Hai

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
3 – 5 ottobre 2008

Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 042 5230555 +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it

Genji, il principe splendente. Mille anni di eleganza in Giappone

Il convegno Genji, il principe splendente. Mille anni di eleganza in Giappone è organizzatodall’Istituto «Venezia e l’Oriente» della Fondazione Giorgio Cini e da StudioArte inoccasione dei mille anni del più importante romanzo classico della letteratura giapponese,il Genji monogatari. Scritto nel 1008 dalla dama di corte Murasaki Shikibu, esso
rappresenta la summa della cultura e dell’estetica di corte di epoca Heian, l’epoca classica del Sol Levante (794-1185), ma è anche la massima espressione del filone letterario femminile in lingua “volgare”. Moltissime sono le opere pittoriche dedicate all’illustrazionedei capitoli del Genji fino a oggi. La più antica fu realizzata su rotoli orizzontali,con testi e immagini, circa un centinaio di anni dopo la stesura del romanzo, ma versioni a noi contemporanee l’hanno trasposto oltre che in film anche in versione manga.

Tra i relatori del convegno figurano il massimo studioso di letteratura giapponese, Donald Keene, Professor Emeritus della Columbia University; John Carpenter, docente di Storia dell’Arte Giapponese alla SOAS di Londra, esperto di calligrafia e calligrafo; Gillo Dorfles, studioso di estetica in Europa sull’arte, la moda, il design; Gian Carlo
Calza, docente di Storia dell’Arte dell’Asia orientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, autore di libri sull’arte dell’Asia e promotore di congressi e mostre internazionali.

Parteciperanno alla conferenza anche personalità del mondo letterario italiano, per un confronto sui temi della scrittura al femminile, come Nadia Fusini, o della trasposizione contemporanea in versione illustrata nei manga, come Giorgio Amitrano. Il botanico Ohba Hideaki, ospite del Padiglione giapponese della Biennale di Architettura, che apre in concomitanza con il convegno, interverrà sul rapporto con la natura nel Giappone classico e contemporaneo. Inoltre, il Direttore della Hitachi Digital Images Division, Takayuki Morioka, presenterà la replica del rotolo originale illustrato di Genji, per l’occasione esposto durante i giorni del convegno. In occasione del convegno e dei mille anni del Genji, è prevista la presentazione del volume illustrato Genji. Il principe splendente,
di Gian Carlo Calza, edito da Electa.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
10 – 11 settembre 2008

Ingresso libero

Contatti

tel. 041 2710402
email marketing@cini.it

Conferenza stampa di presentazione delle iniziative per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Eleonora Duse

Mercoledì 2 luglio alle ore 12.00 si terrà presso Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto, la conferenza stampa di presentazione delle iniziative culturali in programma il prossimo autunno per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Eleonora Duse (1858 – 2008).
Parteciperanno: Franco Miracco, Laura Barbiani, Maria Ida Biggi, Paolo Puppa e Carmelo Alberti.
Ingresso libero.

Venezia, Regione del Veneto – Palazzo Balbi
2 luglio 2008

Segreteria
tel.+39 041 2710234
fax +39 041 2710215
e-mail mariaida.biggi@cini.it

Fabio Fano (1908-1991)

Fabio Fano (1908-1991) è stato, negli anni trenta e nella seconda metà del secolo, figura di rilievo nella vita culturale italiana, e in particolare veneta e veneziana.

L’importanza del suo contributo allo sviluppo delle conoscenze storico-musicali è testimoniato dalla quantità dei suoi studi e delle sue pubblicazioni, dalla molteplicità degli interessi e dei campi di indagine affrontati, dalla profondità e penetrazione dei  contributi apportati al pensiero musicologico: i suoi studi su Vincenzo Galilei, sulla Cappella Musicale del Duomo di Milano, Matteo da Perugia e Franchino Gaffurio, la sua monografia su Giuseppe Martucci e il suo Profilo di una storia della musica a Venezia dalle origini alla vigilia della fioritura rinascimentale, oltre a molti altri su Chopin, Liszt, Mahler, Strauss e sulla storia della musica a Napoli, rimangono tutt’oggi punto di riferimento imprescindibile per chi si avvicini a tali argomenti.

È stato insegnante di Storia della Musica al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia dal 1954 al 1975, e all’Università di Padova dal 1965 al 1975, ed è stato per molti anni collaboratore della Fondazione Giorgio Cini.

L’intenzione è quella di tracciare un profilo della figura del musicologo e del pianista, attraverso il recupero di documenti d’archivio e di scritti inediti, e di lasciare poi spazio alla trattazione di argomenti di carattere prettamente musicologico. Si intende inoltre dedicare alla
memoria di Fabio Fano, eccellente e virtuoso pianista, un recital pianistico eseguito dal veneziano Massimo Somenzi, con in programma le
musiche dei suoi autori prediletti: Scarlatti, Beethoven, Chopin, Debussy, Martucci.

 

Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore
5 luglio 2008

 

Archivio Musicale Guido Alberto Fano
Cannaregio 4674 • 30121 Venezia
tel +39 041 5220678 – 340 9291163
fax +39 041 8622037
www.archiviofano.itinfo@archiviofano.it

Master Class e Spettacolo di danza e strumenti africani dei Baganda e dei Basoga

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati ha promosso, in collaborazione con il Dipartimento di “Art, Dance and Drama” della Makerere University di Kampala (Uganda), una master class sulle musiche dei Baganda e dei loro vicini Basoga a cura di Sylvia Nannyonga Tamusuza a cui segue uno spettacolo dell’Ensemble “Ugandan Beat of Africa”.

Per info

Programma
La didattica e la prassi esecutiva di musiche dell’Africa si è sviluppata negli ultimi decenni in Italia grazie soprattutto a musicisti provenienti dai paesi occidentali del continente. Molto meno nota è la densa e articolata produzione musicale delle zone orientali. Una delle più ricche tradizioni musicali in Uganda è quella dello xilofono su tronchi di banano, strumento diffuso in tutta la regione interlacustre. Il grande xilofono akadinda, suonato da cinque musicisti, era centrale per l’esecuzione dei repertori di corte nell’antico regno del Buganda. Un secondo xilofono, amadinda, è percosso da tre suonatori. Ambedue sono oggi praticati da musicisti esperti nella particolare tecnica di formule musicali a incastro. Analogo all’amadinda è l’embaire dei Basoga, confinanti con i Baganda, che coltivano una notevole varietà di strumenti e repertori musicali. Gli xilofoni sono accompagnati da particolari set di tamburi. Nel corso del concerto e del seminario sono anche presentati alcuni strumenti solistici come lo ndongo (lira), il mulere (flauto), lo ndingiti (fidula monocorde). La danza (musica da vedere) è parte integrante della cultura musicale ganda e soga come di altre culture musicale dell’Uganda. Durante il concerto è dunque presentata una selezione di danze tra cui il bakisimba, la più importante danza dei Baganda, basata su un particolarissimo movimento del bacino. Gli ngoma (tamburi bipelle con stringhe a fungere da tiranti) di diverse dimensioni insieme a un lungo tamburo monopelle (engalabi) formano l’orchestra usata per accompagnare le danze.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
30 maggio – 1 giugno 2008

Master Class: 30 – 31 maggio 2008
9.30 – 12.30 e 14.30 – 17.30
Quota di iscrizione: Euro 80 (da versare in contanti il primo giorno)

Spettacolo: 1 giugno 2008
18.30
Ingresso libero

Contatti:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it

Banchetti veneziani dal Rinascimento al 1797

Venerdì 23 maggio 2008 alle ore 17,30 si terrà presso l’Aula Magna
dell’Ateneo Veneto la presentazione del volume di Lina Urban  Banchetti veneziani dal Rinascimento al 1797 (collana “Cultura Popolare Veneta”, serie speciale). Presenteranno il volume Marino Zorzi e Adriana Augusti.
Ingresso libero.