Convegni e seminari – Pagina 45 – Fondazione Giorgio Cini

Master Class di oboe armeno duduk 2007 e concerto di Gevorg Dabaghyan

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza per la prima volta, in collaborazione con la sezione musicale del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, diretta da Minas Lourian, un seminario dedicato al duduk, strumento a fiato a doppia ancia, costruito in legno d’albicocco e simbolo della tradizione musicale armena. Il duduk (considerato convenzionalmente come l’oboe armeno) è uno strumento popolare dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità fortemente evocativa, che accompagna i canti e le danze di tutte le regioni dell’Armenia oltre ad essere lo strumento privilegiato per matrimoni e funerali.
Nel 2005, il duduk (o dziranapogh in armeno) venne proclamato come il capolavoro rappresentativo della tradizione musicale armena all’interno del “Programma dei Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dell’Unesco. Il seminario, cui seguirà un concerto, sarà tenuto da Gevorg Dabaghyan, che sarà accompagnato da due maestri del suo Trio: un secondo suonatore di duduk che tiene continuamente il bordone grazie ad una tecnica di respirazione circolare, e un suonatore percussionista di dhol.
Dabaghyan, docente al Conservatorio Statale di Erevan, è uno dei massimi specialisti viventi di questo antichissimo strumento e fondatore di varie formazioni tra cui l’Insieme Shoghaken, votato alla salvaguardia del ricchissimo patrimonio folkloristico armeno. Nel vastissimo repertorio di Dabaghyan ha grande rilievo anche la musica liturgica, parte fondamentale di una tradizione plurimillenaria caratterizzata dalle forti radici culturali cristiane, essendo l’Armenia la prima nazione che proclamò il cristianesimo come religione di stato nel 301.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
26 maggio 2007

Contatti:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it

Workshop di canto indiano Dhrupad 2007 a cura di Amelia Cuni

Il Dhrupad, il genere più antico della musica colta dell’India del Nord, influenzato dalle pratiche dello yoga del suono (nada yoga) e tramandato oralmente da famiglie d’arte. Evolutosi nel corso dei secoli fino a diventare il tramite fra la musica dei templi e quella delle corti, fra sacro e profano, viene oggi considerato il fondamento della musica strumentale e vocale indostana. L’aspetto introspettivo e meditativo si alterna a strutture ritmiche e improvvisazioni di grande vitalità, i vocalizzi ai versi poetici.

Il seminario, che si svolge nell’arco di 4 giorni, è tenuto da Amelia Cuni, con la collaborazione di Francesca Cassio. Durante le lezioni, articolate su due livelli, sono gradualmente esposti e praticati i fondamenti della tradizione dhrupad che si possono così riassumere:

– lavoro dettagliato sull´emissione della voce e esercizi fisici preparatori
– il modo musicale: RAGA
– l´intonazione e le tecniche vocali
– il ciclo ritmico: TALA
– l´improvvisazione

Questi elementi sono compatibili con qualsiasi genere vocale e forniscono una serie di tecniche ed esercizi che possono essere integrate con successo anche in altri linguaggi musicali.
Amelia Cuni trasmette la sua ventennale esperienza con la vocalità indiana in modo diretto e personalizzato secondo le esigenze dello studente europeo.
Il corso privilegia l´aspetto pratico e, per mezzo di semplici esercizi alla portata di ciascuno, la materia è svolta in modo sistematico, affrontando comunque tutti gli argomenti principali della teoria musicale indostana.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
26 – 29 aprile 2007

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Esegesi biblica per la storia della musica sacra

Il 25 maggio e il 1 giugno presso l’Isola di San Giorgio Maggiore si tengono due incontri sul tema: Esegesi biblica per la storia della musica sacra: La Resurrezione di Carlo Sigismondo Capece e Georg Frideric Handel.
Le lezioni, organizzate dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini, sono tenute da Don Bruno Bertoli, illustre biblista, che affronta la esegesi biblica del libretto di Carlo Sigismondo Capece, seguita passo passo sulla scorta degli ascolti dei momenti salienti della grande opera musicale del giovane Handel.
L’ 8 aprile 1708, a Palazzo Ruspoli Roma, su di un libretto di Carlo Sigismodo Capece, arcade, poeta della corte romana della Regina Casimira di Polonia, per le musiche di Georg Frideric Handel, giovanissimo genio sassone della musica più alla moda (di giro in Italia in un viaggio di mirabile formazione), diretto da Arcangelo Corelli, viene eseguito l’Oratorio La Resurrezione. Si tratta di uno dei più perfetti capolavori del genere dell’oratorio concertato (l’orchestra è imponente e sonorissima) del secolo nascente. La smagliante orchestrazione, l’efficacissima dimensione melodica, adornano senza sopraffarla la squisita traduzione arcadica di un grande momento drammatico e miracoloso del Vangelo.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
25 maggio e 1 giugno 2007, ore 18.00

Contatti:
Istituto per la Musica
Isola di San Giorgio Maggiore – 30124 Venezia
tel. +39 041 2710220 (9.00 -13.00) – fax +39 041 2710215
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Seminari internazionali di etnomusicologia XIII edizione. L’etnomusicologia e le musiche contemporanee

Dal 25 al 27 gennaio a Venezia, sull’ Isola di San Giorgio Maggiore, si svolge il tradizionale Seminario Internazionale di Etnomusicologia, giunto ormai alla sua XIII edizione. Il seminario è organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comaparati della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’edizione 2007, coordinata da Francesco Giannattasio, è incentrata sul rapporto tra l’etnomusicologia e le musiche contemporanee. Specialisti internazionali analizzano le problematiche derivanti dalla continua trasformazione dell’etnomusicologia attuale che, da disciplina votata allo studio delle pratiche musicali di tradizioni orali del folklore europeo o extraeuropeo, si trova oggi di fronte a un cambiamento profondo di queste musiche, oramai divenute parte integrante di un mondo sonoro globalizzato. Tema centrale e obiettivo chiave del Seminario è discutere le strategie di ricerca e gli strumenti teorici da utilizzare per studiare e comprendere questi nuovi fenomeni, molto diversi da quelli indagati dall’etnomusicologia ‘classicamente’ intesa.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
25-27 gennaio 2007

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Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
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L’industria artistica del bronzo del Rinascimento a Venezia e nell’Italia settentrionale

Il Convegno organizzato alla Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con la Regione del Veneto, vede la partecipazione dei maggiori studiosi italiani e stranieri.
Il Comitato Nazionale per le celebrazioni del 550° anniversario della nascita di Tullio Lombardo ha deciso in tal modo di approfondire un ulteriore aspetto dell’attività dei Lombardo: la scultura in bronzo, dalla produzione dei grandi bronzi monumentali – importante nella città lagunare – a quella rilevantissima per qualità, quantità e diffusione dei piccoli bronzi da collezione.
Questioni spinose emergono quando si deve determinare il rapporto tra un possibile modello e l’opera del fonditore per quei bronzi genericamente attribuiti a Tullio e Antonio Lombardo, cercando di capire se dietro alle serie di testine ideali, figurette e busti all’antica possa esserci un modello autografo o si tratti di opere che registrano lo stile dominante a Venezia tra XV e XVI secolo. Oppure alla ricerca del “Maestro dei Bronzi Barbarigo” che molte volte si è sospettato potesse coincidere addirittura con Tullio stesso.
Poiché la prassi industriale e artistica nella produzione dei bronzetti è caratterizzata da una continuità tecnica ed esecutiva, l’esame della produzione si estende anche al Cinquecento, fino a comprendere l’opera di Alessandro Vittoria, Girolamo Campagna, Tiziano Aspetti e Nicolò Roccatagliata.
La ricchezza documentaria e storica del secondo Cinquecento potrebbe apportare infatti elementi utili per illuminare a ritroso anche il periodo precedente.
Come già nel primo Convegno del 2006, una parte riguarderà gli aspetti più materiali delle opere, le caratteristiche tecniche ed esecutive e il loro restauro, perché in un settore tanto specifico e particolare come quello dei bronzetti gli aspetti esecutivi sono indispensabili per avere una piena comprensione della natura dell’opera.
In occasione del Convegno saranno presentati gli Atti del primo Convegno dedicato alla figura di Tullio Lombardo, svoltosi nell’aprile del 2006, Atti che costituiranno un insostituibile strumento per lo studio dell’intera famiglia di scultori.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
23 – 24 ottobre 2007

Contatti:
Istituto di Storia dell’Arte
tel. +39 041 2710230 – fax +39 041 5205842
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Le arti in Istria

L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini organizza, in collaborazione e con il contributo della Regione del Veneto, un seminario di studi su Le arti in Istria. Scopo del seminario è quello di fare il punto, insieme a importanti studiosi croati e sloveni, sulle ricerche e le recenti scoperte avvenute nell’ambito dell’arte veneta presente in Istria.
È l’arte lagunare, veneziana, ad offrire un’immagine unitaria dell’Istria, capace di travalicare le sue lingue e i suoi confini. Nel corso dei secoli, in tutte le forme artistiche, la Serenissima è stata un riferimento culturale continuo. A Venezia giungevano giovani artisti per imparare il mestiere nelle botteghe più celebri. Dalla laguna partivano prima i polittici, poi pale d’altare destinate ai conventi e alle chiese delle città istriane. Artisti come Vittore Carpaccio e, più tardi, artisti “minori” come Stefano Celesti o Giuseppe Camerata scelsero invece di trasferirsi oltremare, anche per trovare un mercato meno agguerrito. Ancora dopo la caduta della Serenissima, parroci più o meno abbienti si recavano a Venezia per acquistare dal Demanio arredi liturgici e altari barocchi provenienti dagli edifici sacri lagunari soppressi con cui arredare le loro parrocchiali.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
22 – 23 marzo 2007

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Istituto di Storia dell’Arte
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XXIV Corso Seminariale di Perfezionamento della Scuola per Librai ‘Umberto e Elisabetta Mauri’

Anche nel 2007, come da tradizione, si svolge alla Fondazione Giorgio Cini il Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai “Umberto ed Elisabetta Mauri”, giunto alla sua ventiquattresima edizione. Il Seminario, che consiste in un corso di specializzazione a livello di master, è rivolto a trenta librai professionisti selezionati e si svolge sull’isola di San Giorgio Maggiore dal 21 al 26 gennaio.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
21 – 26 gennaio 2007

Contatti:
Scuola per Librai “Umberto ed Elisabetta Mauri”
http://www.scuolalibrai.it/uem04-ita/index.html

Canto difonico 2007 a cura di Tran Quang Hai

L’ Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza anche quest’anno il tradizionale corso di Canto Difonico aperto sia ai principianti che agli avanzati.
Nella pratica del Canto Difonico una sola persona canta a due voci emettendo un suono grave laringeo cui si sovrappongono, in funzione melodica, suoni acuti prodotti da armonici ottenuti sulle pareti della cavità oro-faringea.

Tran Quang Hai
Viene da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Il padre Tran Van Khe, noto musicista, è tra i maggiori studiosi di musica vietnamita. Tran Quang Hai, nato nel Vietnam del Sud, ha studiato al Conservatorio di Saigon e quindi in Francia presso il Centre d’Etudes de Musique Orientale di Parigi; dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS – dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi. Questo artista è un raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente su strumenti tipici di vari paesi. Egli è inoltre compositore, autore e curatore di numerose pubblicazioni (saggi, documentari, dischi). Per la sua attività scientifica e musicale ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ha partecipato con successo a “Les Tambours 89” di Yves Herwan-Chotard in l’occasione del Bicentenario della Rivoluzione Francese, a “La Composition Française” di Nicolas Frize 1991 al Festival di Saint Denis e al Festival Internazionale “Chant de Gorge Khoomei” a Kyzyl e Tuva nel 1995. Da ricordare anche il Film etnomusicologico di Hugo Zemp e Tran Quang Hai “Le Chant Des Harmoniques” (1989) premiato in quattro manifestazioni internazionali.
Da molti anni si dedica allo studio etnomusicologico e fisiologico del Canto Difonico.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
19 – 21 ottobre 2007, ore 14.00 – 18.00

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Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
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Corso di flauto Ottomano Turco: Ney 2007

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in collaborazione con il Dipartimento di Etnomusicologia del Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, ha organizzato anche per il 2007 il corso annuale di ney.
Il corso si tiene presso la Fondazione Giorgio Cini, sotto la guida del grande M° Kudsi Erguner, musicista di fama internazionale, assistito dal M° Giovanni De Zorzi.
Il ney è uno strumento dal passato millenario divenuto nei secoli l’unico strumento a fiato adottato negli ensembles di musica classica persiana, araba e ottomano-turca.
Dal IX d.C. il ney è uno tra i rari strumenti musicali impiegati nell’incontro cerimoniale sufi detto ‘samâ‘, “ascolto, audizione”, nel corso del quale si ascoltano musica e poesia nell’intento di pervenire a particolari stati interiori, definibili come estasi o, più correttamente, enstasi. Dal XIII secolo il ney assume un particolare ruolo, musicale e simbolico, in seno alla confraternita sufi detta mevleviye, più nota in occidente come confraternita dei “dervisci rotanti”, sorta sull’esempio del poeta sufi di lingua persiana Mevlâna Jalâl-ud-Dîn Rumî (Balkh, 1207-Konya, 1273).

Kudsi Erguner (1952) si ricollega autorevolmente a questa tradizione spirituale e musicale provenendo da una nota e ormai secolare famiglia di neyzen che inizia con il nonno Süleyman Erguner (1902-1953) e prosegue con il padre Ulvi Erguner (1924-1974), celebre solista del suo tempo e direttore del Dipartimento di musica tradizionale della Radio d’Istanbul. Con più di cinquanta registrazioni a suo nome e con svariate collaborazioni nel campo della musica, del teatro (Peter Brook), del cinema (Martin Scorsese, Marco Ferreri) e della danza (Carolyn Carlson, Maurice Bejart) Kudsi Erguner è oggi, indiscutibilmente, il più noto neyzen sul pianeta, insieme al fratello Süleyman (1957) e all’ormai anziano, ma attivo, Niyazi Sayin (1927).

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
19 – 21 aprile 2007, ore 9.30

Contatti:
Conservatorio di Musica “Cesare Pollini”
Via Eremitani 18, 35121 Padova
tel. +39 049 8750648

Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
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Libri a San Vio. La musica degli occhi

Presentano il volume Mercedes Viale Ferrero e Gilberto Pizzamiglio, partecipa Maria Ida Biggi

Il volume comprende tutti i testi scritti in lingua francese da Pietro Gonzaga, importante scenografo veneto del Settecento, qui pubblicati in traduzione italiana. Pietro Gonzaga nacque a Longarone nel 1751. Nel 1792, dopo aver partecipato allo spettacolo di apertura del Teatro La Fenice di Venezia, si trasferì in Russia, a San Pietroburgo, con l’incarico di scenografo capo dei teatri imperiali.
Qui, nei primi anni dell’Ottocento produsse i suoi scritti: alcuni autobiografici, altri relativi al teatro, alla scenografia e all’architettura teatrale. Morì in Russia nel 1831, dopo essere stato nominato anche architetto di corte.

Venezia, Galleria di Palazzo Cini a San Vio
19 aprile 2007, ore 17.30

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