Dal 25 al 27 gennaio a Venezia, sull’ Isola di San Giorgio Maggiore, si svolge il tradizionale Seminario Internazionale di Etnomusicologia, giunto ormai alla sua XIII edizione. Il seminario è organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comaparati della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’edizione 2007, coordinata da Francesco Giannattasio, è incentrata sul rapporto tra l’etnomusicologia e le musiche contemporanee. Specialisti internazionali analizzano le problematiche derivanti dalla continua trasformazione dell’etnomusicologia attuale che, da disciplina votata allo studio delle pratiche musicali di tradizioni orali del folklore europeo o extraeuropeo, si trova oggi di fronte a un cambiamento profondo di queste musiche, oramai divenute parte integrante di un mondo sonoro globalizzato. Tema centrale e obiettivo chiave del Seminario è discutere le strategie di ricerca e gli strumenti teorici da utilizzare per studiare e comprendere questi nuovi fenomeni, molto diversi da quelli indagati dall’etnomusicologia ‘classicamente’ intesa.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
25-27 gennaio 2007
Contatti:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it
Il Convegno organizzato alla Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con la Regione del Veneto, vede la partecipazione dei maggiori studiosi italiani e stranieri.
Il Comitato Nazionale per le celebrazioni del 550° anniversario della nascita di Tullio Lombardo ha deciso in tal modo di approfondire un ulteriore aspetto dell’attività dei Lombardo: la scultura in bronzo, dalla produzione dei grandi bronzi monumentali – importante nella città lagunare – a quella rilevantissima per qualità, quantità e diffusione dei piccoli bronzi da collezione.
Questioni spinose emergono quando si deve determinare il rapporto tra un possibile modello e l’opera del fonditore per quei bronzi genericamente attribuiti a Tullio e Antonio Lombardo, cercando di capire se dietro alle serie di testine ideali, figurette e busti all’antica possa esserci un modello autografo o si tratti di opere che registrano lo stile dominante a Venezia tra XV e XVI secolo. Oppure alla ricerca del “Maestro dei Bronzi Barbarigo” che molte volte si è sospettato potesse coincidere addirittura con Tullio stesso.
Poiché la prassi industriale e artistica nella produzione dei bronzetti è caratterizzata da una continuità tecnica ed esecutiva, l’esame della produzione si estende anche al Cinquecento, fino a comprendere l’opera di Alessandro Vittoria, Girolamo Campagna, Tiziano Aspetti e Nicolò Roccatagliata.
La ricchezza documentaria e storica del secondo Cinquecento potrebbe apportare infatti elementi utili per illuminare a ritroso anche il periodo precedente.
Come già nel primo Convegno del 2006, una parte riguarderà gli aspetti più materiali delle opere, le caratteristiche tecniche ed esecutive e il loro restauro, perché in un settore tanto specifico e particolare come quello dei bronzetti gli aspetti esecutivi sono indispensabili per avere una piena comprensione della natura dell’opera.
In occasione del Convegno saranno presentati gli Atti del primo Convegno dedicato alla figura di Tullio Lombardo, svoltosi nell’aprile del 2006, Atti che costituiranno un insostituibile strumento per lo studio dell’intera famiglia di scultori.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
23 – 24 ottobre 2007
Contatti:
Istituto di Storia dell’Arte
tel. +39 041 2710230 – fax +39 041 5205842
e-mail: arte@cini.it
L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini organizza, in collaborazione e con il contributo della Regione del Veneto, un seminario di studi su Le arti in Istria. Scopo del seminario è quello di fare il punto, insieme a importanti studiosi croati e sloveni, sulle ricerche e le recenti scoperte avvenute nell’ambito dell’arte veneta presente in Istria.
È l’arte lagunare, veneziana, ad offrire un’immagine unitaria dell’Istria, capace di travalicare le sue lingue e i suoi confini. Nel corso dei secoli, in tutte le forme artistiche, la Serenissima è stata un riferimento culturale continuo. A Venezia giungevano giovani artisti per imparare il mestiere nelle botteghe più celebri. Dalla laguna partivano prima i polittici, poi pale d’altare destinate ai conventi e alle chiese delle città istriane. Artisti come Vittore Carpaccio e, più tardi, artisti “minori” come Stefano Celesti o Giuseppe Camerata scelsero invece di trasferirsi oltremare, anche per trovare un mercato meno agguerrito. Ancora dopo la caduta della Serenissima, parroci più o meno abbienti si recavano a Venezia per acquistare dal Demanio arredi liturgici e altari barocchi provenienti dagli edifici sacri lagunari soppressi con cui arredare le loro parrocchiali.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
22 – 23 marzo 2007
Contatti:
Istituto di Storia dell’Arte
tel. +39 041 2710230 – fax +39 041 5205842
e-mail: arte@cini.it
Anche nel 2007, come da tradizione, si svolge alla Fondazione Giorgio Cini il Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai “Umberto ed Elisabetta Mauri”, giunto alla sua ventiquattresima edizione. Il Seminario, che consiste in un corso di specializzazione a livello di master, è rivolto a trenta librai professionisti selezionati e si svolge sull’isola di San Giorgio Maggiore dal 21 al 26 gennaio.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
21 – 26 gennaio 2007
Contatti:
Scuola per Librai “Umberto ed Elisabetta Mauri”
http://www.scuolalibrai.it/uem04-ita/index.html
L’ Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza anche quest’anno il tradizionale corso di Canto Difonico aperto sia ai principianti che agli avanzati.
Nella pratica del Canto Difonico una sola persona canta a due voci emettendo un suono grave laringeo cui si sovrappongono, in funzione melodica, suoni acuti prodotti da armonici ottenuti sulle pareti della cavità oro-faringea.
Tran Quang Hai
Viene da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Il padre Tran Van Khe, noto musicista, è tra i maggiori studiosi di musica vietnamita. Tran Quang Hai, nato nel Vietnam del Sud, ha studiato al Conservatorio di Saigon e quindi in Francia presso il Centre d’Etudes de Musique Orientale di Parigi; dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS – dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi. Questo artista è un raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente su strumenti tipici di vari paesi. Egli è inoltre compositore, autore e curatore di numerose pubblicazioni (saggi, documentari, dischi). Per la sua attività scientifica e musicale ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ha partecipato con successo a “Les Tambours 89” di Yves Herwan-Chotard in l’occasione del Bicentenario della Rivoluzione Francese, a “La Composition Française” di Nicolas Frize 1991 al Festival di Saint Denis e al Festival Internazionale “Chant de Gorge Khoomei” a Kyzyl e Tuva nel 1995. Da ricordare anche il Film etnomusicologico di Hugo Zemp e Tran Quang Hai “Le Chant Des Harmoniques” (1989) premiato in quattro manifestazioni internazionali.
Da molti anni si dedica allo studio etnomusicologico e fisiologico del Canto Difonico.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
19 – 21 ottobre 2007, ore 14.00 – 18.00
Contatti:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in collaborazione con il Dipartimento di Etnomusicologia del Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, ha organizzato anche per il 2007 il corso annuale di ney.
Il corso si tiene presso la Fondazione Giorgio Cini, sotto la guida del grande M° Kudsi Erguner, musicista di fama internazionale, assistito dal M° Giovanni De Zorzi.
Il ney è uno strumento dal passato millenario divenuto nei secoli l’unico strumento a fiato adottato negli ensembles di musica classica persiana, araba e ottomano-turca.
Dal IX d.C. il ney è uno tra i rari strumenti musicali impiegati nell’incontro cerimoniale sufi detto ‘samâ‘, “ascolto, audizione”, nel corso del quale si ascoltano musica e poesia nell’intento di pervenire a particolari stati interiori, definibili come estasi o, più correttamente, enstasi. Dal XIII secolo il ney assume un particolare ruolo, musicale e simbolico, in seno alla confraternita sufi detta mevleviye, più nota in occidente come confraternita dei “dervisci rotanti”, sorta sull’esempio del poeta sufi di lingua persiana Mevlâna Jalâl-ud-Dîn Rumî (Balkh, 1207-Konya, 1273).
Kudsi Erguner (1952) si ricollega autorevolmente a questa tradizione spirituale e musicale provenendo da una nota e ormai secolare famiglia di neyzen che inizia con il nonno Süleyman Erguner (1902-1953) e prosegue con il padre Ulvi Erguner (1924-1974), celebre solista del suo tempo e direttore del Dipartimento di musica tradizionale della Radio d’Istanbul. Con più di cinquanta registrazioni a suo nome e con svariate collaborazioni nel campo della musica, del teatro (Peter Brook), del cinema (Martin Scorsese, Marco Ferreri) e della danza (Carolyn Carlson, Maurice Bejart) Kudsi Erguner è oggi, indiscutibilmente, il più noto neyzen sul pianeta, insieme al fratello Süleyman (1957) e all’ormai anziano, ma attivo, Niyazi Sayin (1927).
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
19 – 21 aprile 2007, ore 9.30
Contatti:
Conservatorio di Musica “Cesare Pollini”
Via Eremitani 18, 35121 Padova
tel. +39 049 8750648
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it
Presentano il volume Mercedes Viale Ferrero e Gilberto Pizzamiglio, partecipa Maria Ida Biggi
Il volume comprende tutti i testi scritti in lingua francese da Pietro Gonzaga, importante scenografo veneto del Settecento, qui pubblicati in traduzione italiana. Pietro Gonzaga nacque a Longarone nel 1751. Nel 1792, dopo aver partecipato allo spettacolo di apertura del Teatro La Fenice di Venezia, si trasferì in Russia, a San Pietroburgo, con l’incarico di scenografo capo dei teatri imperiali.
Qui, nei primi anni dell’Ottocento produsse i suoi scritti: alcuni autobiografici, altri relativi al teatro, alla scenografia e all’architettura teatrale. Morì in Russia nel 1831, dopo essere stato nominato anche architetto di corte.
Venezia, Galleria di Palazzo Cini a San Vio
19 aprile 2007, ore 17.30
Contatti:
Ufficio editoriale
tel. +39 041 2710202
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it
La presentazione delle riviste è di tipo multimediale, curata da Fabrizio Borin e Veniero Rizzardi, entrambi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. All’incontro partecipa il direttore delle riviste Giovanni Morelli.
“AAA TAC Acoustical Arts and Artifacts.Technology, Aesthetics,Communication” è presentata da Veniero Rizzardi, mentre “AAM TAC Arts and Artifacts in Movie.Technology, Aesthetics, Communication” da Fabrizio Borin.
Inoltre, in previsione dell’uscita nel 2008, sono anticipati i temi trattati dai nuovi numeri delle riviste.
“AAA TAC”
Acoustical Arts and Artifacts.Technology, Aesthetics,Communication
An International Journal 3, 2006
Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Pisa – Roma
“AAA TAC” è una rivista annuale che si propone di indagare da una prospettiva inedita e originale le arti e gli artefatti acustici con particolare attenzione agli aspetti della tecnologia, dell’estetica e della comunicazione.
“AAM TAC”
Arts and Artifacts in Movie.Technology, Aesthetics, Communication
An International Journal 3, 2006
Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Pisa – Roma
Questa pubblicazione è una rivista innovativa che si propone di affrontare le arti e gli artefatti della produzione cinematografica attraverso indagini concrete di tutte le discipline della tecnologia, dell’estetica e della comunicazione.
Venezia, Galleria di Palazzo Cini a San Vio
18 dicembre 2007, ore 17.30
Contatti:
Ufficio Editoriale
tel. +39 041 2710202
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it
La giornata di studio Il Patriziato veneziano e le arti tra Sei e Settecento è nata da una sinergia messa in atto tra la Fondazione Giorgio Cini e l’indirizzo storico e storico-artistico della Scuola dottorale in scienze umanistiche dell’arte Università degli Studi di Trieste.
Lo scopo è quello di fare il punto sullo stato degli studi a proposito del rinnovamento delle fila del patriziato veneziano che prende corpo nel territorio della Serenissima tra la fine del Seicento e gli inizi del secolo successivo. Un rinnovamento epocale che comporterà profondi mutamenti nel tessuto sociale cittadino e nel “sistema delle arti”, con un approccio del tutto nuovo a temi come l’autocelebrazione delle famiglie e la conseguente rimodulazione degli spazi del palazzo urbano.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
17 ottobre 2007, ore 17.30
Contatti:
Istituto di Storia dell’Arte
tel. +39 041 2710230 – fax +39 041 5205842
e-mail: arte@cini.it
Presentano il volume Carlo Severi e Giuseppe Goisis. Partecipa Pasquale Gagliardi
La prima edizione dei “Dialoghi di San Giorgio” vide un ristretto gruppo di filosofi, storici, antropologi, letterati di fama internazionale riflettere e discutere sul tema “Le atmosfere della libertà. Per una ecologia del buongoverno”. La scelta del tema nasceva dalla convinzione che da tempo politici, filosofi e scienziati sociali discutono le condizioni necessarie per il funzionamento della democrazia, rivolgendo tuttavia prevalentemente la loro attenzione alle leggi, alle costituzioni, ai meccanismi elettorali, in una parola alle ‘procedure’. Proprio da questo incontro è tratto il volume Les atmosphères de la politique. Dialogue pour un monde commun a cura di Pasquale Gagliardi e Bruno Latour. Il volume, destinato al vasto mercato editoriale di lingua francese, non contiene semplicemente gli ‘atti’ di quel seminario, ma ne utilizza creativamente i materiali, presentandoli in una forma che ‘drammatizza’ il confronto intellettuale.
Venezia, Galleria di Palazzo Cini a San Vio
17 maggio 2007, ore 17.30
Contatti:
Ufficio editoriale
tel. +39 041 2710202
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it