Teatro Goldoni, Venezia – Fondazione Giorgio Cini

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Il 25 novembre ore 18 al Teatro Goldoni di Venezia saranno protagoniste Le danze giapponesi della Scuola Amatsu in uno spettacolo di Machida Hiroshi e con la danzatrice Amatsu Tatsuhana.
Nelle danze della scuola Amatsu si riconoscono le radici della cultura e sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki. I brani classici, accompagnati dai generi musicali nagauta o hauta,  rivivere l’atmosfera di Edo che palpita nel kabuki mentre quelli nuovi, creati su melodie di canzoni e ballate popolari, condurranno lo spettatore nei paesaggi e climi delle diverse province del Giappone.

 

L’universo ricchissimo delle arti dello spettacolo del Giappone vede un ampio ventaglio di scuole di danza tradizionale, da quelle legate al mondo maschile del teatro kabuki alle forme coreutiche che si intrecciano, invece, al mondo femminile dei quartieri di piacere. Nell’epoca moderna, alle già numerose scuole risalenti a coreografi e attori del kabuki, si aggiungono via via nuove scuole guidate da danzatrici che divengono le corifee creative della nuova era. Fondata nel 1978, la nuova scuola Amatsu nasce dall’amicizia tra due danzatrici di singolare talento Ryūko (1923-2017) e Amatsu Yōko (n. 1927). Appena diciottenni, nell’immediato dopoguerra le due artiste fondano una compagnia di danza, spingendosi in tournée in tutto il Paese con un vasto repertorio che spazia dai brani classici a nuove creazioni su musiche e canti popolari. Alle radici delle danze della scuola si riconoscono la profonda cultura e la sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki, che si mescolano a nuove creazioni tanto apprezzate da essere richieste da piccoli teatri (yose) o dalle geisha dei quartieri di piacere.

 

Gli eventi, a cura di Bonaventura Ruperti, sono possibili grazie alla sinergica collaborazione tra: Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari Venezia, Japan Foundation, Museo d’Arte Orientale di Venezia e Teatro Stabile del Veneto.


Programma Eventi

 

20 novembre | ore 15 CFZ Ca’ Foscari Zattere Cultural Flow Zone – Sala Tesa 1

Danzare il corpo: la pratica nella scuola Amatsu

Workshop con Amatsu Tatsuhana | Posti a disposizione: 20
info: ruperti@unive.it


22 novembre | ore 16 Museo Archeologico di Venezia

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Conferenza a cura di Bonaventura Ruperti; dimostrazione a cura di Amatsu Tatsuhana e alcuni allievi


25 nov. | ore 18 Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni

Danze della scuola Amatsu

Spettacolo di Amatsu Tatsuhana  e i suoi allievi: Amatsu Hanayū, Amatsu Tatsuharu, Amatsu Hanawaka, Amatsu Hanayuki
Suoni e musica: Tanaka Fumi
Regia: Machida Hiroshi

 

Per acquistare i biglietti:
www.teatrostabileveneto.it


 

Biografia

Amatsu Tatsuhana, designata caposcuola da Ryūko, è cresciuta nell’antica Edo, tra musicisti, artisti e danzatori legati al celebre teatro. Ha esordito sin da giovanissima nella danza sotto la guida di una scuola Nakamura ma in seguito, nel 1953, è divenuta allieva di Amatsu Ryūko. Nel 2018 la maestra fondazione interpretando Kairaishi (Il burattinaio itinerante), brano di “danza di metamorfosi” che risale al 1824 attribuito all’attore kabuki Bandō Mitsugorō con accompagnamento Kiyomoto ma ri-coreografato da Ryūko, che sarà proposto anche in questa tournée italiana.

IL FLAUTO MAGICO SECONDO L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO

Venezia, Teatro Goldoni Venerdì 30 gennaio 2015, ore 20.00

Per celebrare il ventesimo anniversario del Seminario Internazionale di etnomusicologia, un appuntamento importante nell’attività dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati , verrà organizzato uno spettacolo al Teatro Goldoni “Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio” per la prima volta a Venezia.

Questo spettacolo originale ispirato all’opera di W. A. Mozart, in cui l’Orchestra, diretta da Mario Tronco e composta da elementi con background molto distanti sia dal punto di vista culturale che musicale, porta nell’Opera la cultura e la lingua di ogni musicista – arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, wolof, italiano – spaziando dal folk, al reggae alla classica al pop e al jazz.

Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio divenuto ormai un cult con le sue 150 repliche – di cui quella del 30 gennaio 2015 è l’unica in Veneto – è ambientato in un luogo immaginario, senza riferimenti alla geografia reale e racconta un Flauto Magico contemporaneo, che si svolge in una società multirazziale di questi tempi. Non si tratta dell’esecuzione integrale dell’opera di Mozart, le melodie sono riconoscibili ma alcune sono solo tratteggiate, senza sviluppo e senza parti virtuosistiche, intrecciate a brani originali dell’Orchestra.

L’Orchestra di Piazza Vittorio costituisce uno degli esempi più significativi di quelle pratiche multietniche nei quali musicisti provenienti da diverse parti del mondo si uniscono in formazioni composite e a geometria variabile. Si tratta di un esempio concreto di come nuove creatività contemporanee sperimentino linguaggi musicali nei quali diverse culture vengono combinate in modo da creare nuove forme sonore che contengano elementi tratti dalle culture di partenza, riconfigurati in forme creative e innovative.

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Lo spettacolo è ad ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Si consiglia di prenotare inviando una e-mail a info@cini.it con indicati i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per e-mail*) entro il 23 gennaio, per ricevere l’invito nominale da stampare e presentare all’ingresso con un documento di identità. Le persone che hanno ricevuto l’invito avranno la precedenza all’ingresso.
*Si prega di comunicare tempestivamente eventuali cambi di nominativo.