Istituto Antonio Vivaldi Archives - Pagina 6 di 10 - Fondazione Giorgio Cini

«Studi Vivaldiani» 17

INDICE

Jóhannes Ágústsson, Joseph Johann Adam of Liechtenstein, Patron of Vivaldi
Joseph Johann Adam del Liechtenstein, patrono di Vivaldi (sommario)
Javier LupiañezFabrIzIo Ammetto, Una nuova cadenza vivaldiana in un concerto per violino anonimo
A New Vivaldi Cadenza in an Anonymous Violin Concerto (summary)
Michael Talbot, Another Vivaldi Work Falsely Attributed to Galuppi by Iseppo Baldan: A New laetatus sum for Choir and Strings in Dresden
Un’altra composizione di Vivaldi falsamente attribuita a Galuppi da Iseppo Baldan: un nuovo laetatus sum per coro e archi conservato a Dresda (Sommario)

Francesca MenchllI-ButtIni, Aspetti delle opere di Geminiano Giacomelli nel contesto teatrale veneziano fra il 1728 e il 1740
Aspects of the Operas of Geminiano Giacomelli in the Venetian Context between 1728 and 1740 (summary)

Gabriele Uggias, Catalogo delle edizioni vivaldiane (1800-1946)
Catalogue of the Editions of Vivaldi’s Music (1800-1946) (summary)

Miscellany (M. talbot)

Miscellanea (M. talbot)

Discographie Vivaldi 2016-2017 (r.-C. travers)

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Accademia Vivaldi 2018

Accademia Vivaldi 2018
Incontri di perfezionamento sulla prassi esecutiva della musica di Antonio Vivaldi

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza otto incontri di approfondimento sulla prassi esecutiva delle composizioni di Antonio Vivaldi, dedicato a cantanti e strumentisti.

Ogni incontro si svolgerà presso la Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, e avrà una durata di tre intere giornate, dalle ore 14 del primo giorno (mercoledì) alle ore 13 del quarto giorno (sabato).

I docenti sono Gemma Bertagnolli (canto), Giorgio Fava (violino) e Walter Vestidello (violoncello). Maestro accompagnatore al cembalo: Antonio Frigé.

14-17 Febbraio; 14-17 Marzo; 18-21 Aprile; 16-19 Maggio;  6-9 Giugno; 24-27 Ottobre; 14-17 Novembre.

Termine per la presentazione delle domande: 5 febbraio; 12 febbraio; 12 marzo; 16 aprile; 7 maggio; 24 settembre; 15 ottobre.


Dopo il successo dell’Accademia Vivaldi che ha avuto luogo nel luglio del 2017, l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza quest’anno una nuova Accademia articolata in otto incontri di approfondimento sulla prassi esecutiva delle composizioni del Prete Rosso. Gli incontri, della durata di tre intere giornate ciascuno, sono rivolti a giovani musicisti e cantanti, e si svolgeranno presso la Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore di Venezia.

Quattro incontri sono tenuti dalla soprano Gemma Bertagnolli e si focalizzeranno sul repertorio vocale sacro, sulle serenate e le cantate da camera e sui drammi per musica.

Due incontri, tenuti dal violinista Giorgio Fava, sono dedicati al repertorio violinistico (le sonate a uno e a due violini e i concerti per violino) e altri due incontri affronteranno il repertorio violoncellistico (le sonate e i concerti), a cura del violoncellista Walter Vestidello.

A tutti gli incontri dell’Accademia prenderà parte il clavicembalista Antonio Frigé – collaboratore dell’Istituto Vivaldi per la preparazione delle edizioni critiche – che accompagnerà gli allievi dei corsi.

Oltre all’aspetto pratico-esecutivo i partecipanti ai seminari potranno approfondire – confrontandosi con i musicologi che collaborano con l’Istituto proseguendo lo scambio fra musicisti e musicologi inaugurato nella precedente edizione dell’Accademia – i vari aspetti teorici riguardanti le composizioni e i contesti vivaldiani consultando le riproduzioni degli originali e le diverse pubblicazioni conservate presso l’archivio e la biblioteca dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi.

Al termine dell’incontro di novembre sarà organizzato un concerto finale.


 

Gemma Bertagnolli

Ha iniziato giovanissima una carriera che l’ha portata in breve a cantare nei principali teatri e festival italiani ed esteri. E’ considerata una delle interpreti di riferimento per la musica barocca italiana. Attualmente è docente di canto barocco presso il Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Vicenza, presso la HFK di Brema e presso l’Accademia internazionale di Kusatsu, Giappone.

 

Giorgio Fava

Giorgio Fava è cresciuto musicalmente nella propria città, Treviso, sotto la guida di Antonio e Giuliano Carmignola, perfezionandosi in seguito con il maestro Corrado Romano di Ginevra. Sempre nella città svizzera, presso il Centre de Musique Ançienne, si è diplomato con lode nel 1985 in violino barocco nella classe di Chiara Banchini.

Dal 1983 si dedica in qualità di primo violino all’attività dei “Sonatori de la Gioiosa Marca”, gruppo internazionalmente riconosciuto e che ha conquistato un ruolo di riferimento nell’interpretazione della musica veneziana del XVII e XVIII secolo.

Ha partecipato a numerose registrazioni per le più importanti case discografiche (Erato, Warner Classics, Decca, Divox, Opus 111, Arcana, RCA e DHM/Sony) ed emittenti radiofoniche europee.

All’attività concertistica e di ricerca, affianca da sempre quella didattica. Docente dal 1981 prima al Conservatorio di Venezia poi di Castelfranco Veneto, è stato Professore di violino barocco all’Hochschule für Musik di Trossingen in Germania dal 1994 al 1997.

Nell’ambito del Premio Internazionale del Disco Antonio Vivaldi, istituito dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, ha ricevuto nel 2001 il premio speciale della giuria.

 

Walter Vestidello

Walter Vestidello ha studiato con Adriano Vendramelli al Conservatorio di Musica ‘B. Marcello’ di Venezia.
Giovanissimo, per alcuni anni ha coperto il posto di ‘Primo violoncello’ dell’Orchestra Filarmonia Veneta; ora collabora nello stesso ruolo con l’Orchestra della Fenice e con l’orchestra Filarmonica del Teatro di Venezia.
Nel 1983 ha fondato, con altri musicisti trevigiani, i ‘Sonatori de la Gioiosa Marca’, ensemble che interpreta musiche del periodo barocco-classico seguendo le regole della prassi originale ed esibendosi da più di trent’anni in numerose manifestazioni musicali in tutta Europa avvalendosi della collaborazione di solisti di fama mondiale.
Dal 2007 al 2012 ha collaborato stabilmente come ‘Primo violoncello’ con l’Orchestra Mozart (fondata e diretta da Claudio Abbado) prendendo parte ai concerti cameristici dei solisti dell’orchestra, proposta fatta dal M° Abbado stesso.
Ha tenuto corsi di violoncello barocco per Asolo Musica, al Conservatorio di Vicenza, alla Fondazione ‘G. Cini’ di Venezia, a Valdagno e Recoaro (Vicenza), Chioggia, San Vito al Tagliamento. Insegna violoncello barocco/classico al Conservatorio ‘J. Tomadini’ di Udine e, nel Biennio accademico superiore, al Conservatorio di Castelfranco V. dove per quasi dieci anni ha coordinato l’attività strumentale di musica antica.
Ha curato per alcuni anni la preparazione della fila dei violoncelli dell’OGI (Orchestra Giovanile Italiana) e ha partecipato inoltre alle attività dell’Accademia Filarmonica di Bologna in qualità di preparatore per il violoncello e la Musica da camera.
Ha collaborato a lungo con la RADIO della Svizzera italiana, ha registrato per Rai3, per la Radio austriaca, la WDR (Germania) e la Deutchland Rundfunk di Colonia e, per quanto riguarda le registrazioni discografiche, con la ‘Deutsche Harmonia Mundi’, Opus 111-WDR, Divox Antiqua, RCA, Virgin, Warner Classics (‘Concerti per violoncello’ di Vivaldi in qualità di solista).
E’ titolare di una cattedra di violoncello presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto (TV).

 

Antonio Frigé

Nato a Milano Antonio Frigé si è diplomato in Organo e Composizione Organistica ed in Clavicembalo presso il Conservatorio “G.Verdi” della sua città, ha intrapreso un’intensa attività concertistica che lo ha portato a suonare, per le più prestigiose Società Concertistiche, in tutta Europa e negli U.S.A.

Particolarmente appassionato alla letteratura del sei-settecento eseguita su strumenti “storici”, ha registrato diversi Cd sia come solista sia in gruppi strumentali.

Dal 1982 suona in Duo con Gabriele Cassone e, nel 1989, ha fondato l’Ensemble “Pian & Forte”.

Attualmente è docente di Basso continuo e Musica d’Insieme all’Istituto di Musica Antica presso la Scuola Civica di Musica Claudio Abbado di Milano e organista della Basilica di S. Simpliciano, a Milano.


 

Calendario degli incontri

Dal 14 al 17 Febbraio: La musica vocale sacra (Gemma Bertagnolli)

Dal 14 al 17 Marzo: La musica vocale profana (le cantate e le serenate) (Gemma Bertagnolli)

Dal 18 al 21 Aprile: Le sonate per uno e due violini (Giorgio Fava)

Dal 16 al 19 Maggio: I drammi per musica I (Gemma Bertagnolli)

Dal 6 al 9 Giugno: Le sonate per violoncello (Walter Vestidello)

Dal 24 al 27 Ottobre: I drammi per musica II (Gemma Bertagnolli)

Dal 14 al 17 Novembre:  I concerti per violoncello (Walter Vestidello) e  I concerti per violino (Giorgio Fava)


 

Per ogni incontro saranno ammessi, a insindacabile giudizio della commissione, non più di sette allievi effettivi.

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi metterà a disposizione borse di studio, che copriranno le spese della frequenza, per tutti gli allievi ammessi.

Gli allievi potranno inoltre soggiornare sull’Isola di San Giorgio Maggiore, presso la Residenza del Centro Internazionale di Studi della Civiltà italiana Vittore Branca, in camera singola al prezzo di 55 euro a notte o in camera doppia al prezzo di 85 euro a notte.

I candidati dovranno inviare all’indirizzo di posta elettronica segreteria.vivaldi@cini.it:

  • curriculum vitae dettagliato
  • copia di un documento d’identità
  • link a una registrazione video dell’esecuzione di due brani musicali di Antonio Vivaldi o altro autore del periodo.

Saranno ammessi ai corsi singoli allievi o formazioni già precostituite (1 o 2 violini + basso continuo).

Al termine di ogni incontro sarà rilasciato, su richiesta, un attestato di frequenza.

Gli incontri sono aperti anche ad allievi uditori, su richiesta e in seguito ad approvazione.

Accademia Vivaldi

In occasione dei 70 anni dalla sua fondazione, l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza, in collaborazione con la Akademie für Alte Musik Bremen della Hochschule für Künste Bremen, la prima Accademia Vivaldi, otto giorni di studi interamente dedicati all’approfondimento dell’esecuzione e dell’interpretazione del repertorio di Antonio Vivaldi.

Partecipano, a seguito di una selezione, musicisti di tutto il mondo, chiamati a misurarsi con la ricchezza della scrittura del catalogo vivaldiano, con un’attenzione particolare alle composizioni del Prete rosso oggetto delle ultime pubblicazioni curate dallIstituto Vivaldi.

La ricca offerta dei corsi, che si artcola sia in lezioni frontali singole sia in momenti collettivi, permettendo di affrontare tutto il repertorio vivaldiano: dalla produzione cameristica e solistica ai concerti con organici diversi, dalla musica vocale sacra e profana alle opere teatrali, in un continuo confronto con i musicologi che, con lezioni e conferenze, affiancheranno il lavoro dei musicisti.


Le lezioni sono riservate agli allievi selezionati, ma sono previsti concerti finali dei corsi, aperti al pubblico.


Vai al sito dell Accademia Vivaldi.

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[accordion_entry title=”Programma dei concerti di fine corso – programma in aggiornamento””]

 

Dal 7 all’11 luglio 2017, ore 19.00
Concerti serali alla Fondazione Giorgio Cini

12 luglio 2017, ore 12.00
Concerto alla Libreria Sansoviniana
Ingresso da Piazzetta San Marco 13/a
Musica da camera di Antonio Vivaldi

13 luglio 2017, ore 20.30
Concerto presso la Chiesa di Santa Maria della Pietà
Musica sacra di Antonio Vivaldi

14 luglio 2017, ore 20.30
Concerto presso la Scuola Grande di San Rocco, Sala Capitolare
Selezione di arie dall’opera Il Teuzzone di Antonio Vivaldi

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«Studi vivaldiani» 16

“Studi vivaldiani”, 16

Rivista annuale dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi

Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2016

Margherita Gianola, La più antica firma autografa di Vivaldi. L’adolescente Antonio e la sua famiglia attraverso la lettura della ‘Commissaria Temporini’ p. 3

The Oldest Autograph Signature of Vivaldi. The Adolescent Antonio and his
Family as Revealed by the ‘Commissaria Temporini’ (Summary) p.31

Aurelia Ambrosiano, I Vivaldi: una Famiglia di sonadori, barbieri e banditi p.33

The Vivaldis: A Family Of Instrumentalists, Barbers And Banished Persons
(Summary) p.52

Michael Talbot, Migrations of a Cuckoo and nightingale: Vivaldi’s Concerto RV 335 and a Reconsideration of RV 335a and RV Anh. 14 p.53

Migrazioni di un cuculo e di un usignolo: il concerto RV 335 di Vivaldi e nuove
considerazioni sui concerti RV 335a e RV Anh. 14 (Sommario) p.87

Federico Maria Sardelli, La misteriosa mano di Franz Anton Horneck ossia, perché RV 402, 416 e 420 non sono lavori giovanili p.89

Franz Anton Horneck’s Mysterious Hand or, why RV 402, 416 and 420 are
not early Works (Summary) p. 102

Diana Bichmann, Antonio Marchi und Antonio Vivaldi im Dienst des venezianischen Publikums. Die Fassungen der Costanza trionfante degl’amori e degl’odii und ihr zeitpolitischer Kontext p. 103

Antonio Marchi e Antonio Vivaldi al servizio del pubblico veneziano. Le
versioni della costanza trionfante degl’amori e degl’odii e il loro contesto
politico-culturale (Sommario) p.146

Miscellany, compiled by Michael Talbot p. 147

Miscellanea (m. talbot)  p. 154

Discographie Vivaldi 2015-2016, aux soins de Roger-Claude Travers p. 163

Pdf scaricabile Studi vivaldiani 16 – 2016


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Libri a San Giorgio

Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.

Nel primo appuntamento, l’11 ottobre, verrà presentato il Catalogo della raccolta di miniature della Fondazione Giorgio Cini, edito a cura di Federica Toniolo e Massimo Medica, e che, grazie al lavoro di una cinquantina di accreditati studiosi, contiene una schedatura completa della preziosa raccolta allestita a suo tempo da Vittorio Cini, poi donata alla Fondazione nel 1962.

Il secondo incontro, il 17 ottobre, sarà riservato all’edizione critica, curata da Alessandro Borin, dell’Opera VI di Antonio Vivaldi: una raccolta di 6 concerti per violino pubblicata a Amsterdam nel 1719, che testimonia le più recenti conquiste vivaldiane sia sul piano della forma (articolata in tre movimenti), sia rispetto all’organico (che prevede la presenza di un unico strumento solista).

L’ultimo appuntamento, previsto per il 25 ottobre, riguarderà «Studi Veneziani», la rivista dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano rivolta con i suoi robusti volumi a indagare i vari aspetti della plurisecolare storia veneziana. In particolare verranno illustrate le annate 2014 e 2015, contraddistinte, oltre che dai consueti studi, dagli atti della giornata svoltasi nel 2012 a Parigi, presso il College de France, in memoria dello storico Alberto Tenenti.

 

«Studi Vivaldiani» 15 – 2015

“Studi vivaldiani”, 15

Rivista annuale dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi

Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2016

 

Indice:

Günther Grünsteudel, “Vienna 5 Maggio 1741”: Ein unbekannter Brief Antonio Vivaldis an Graf Johann Friedrich zu Oettingen-Wallerstein

Eleanor Selfridge-Field e Margherita Gianola, La famiglia materna di Antonio Vivaldi

Michael Talbot, Giovanni Battista Vivaldi Copies Music by Telemann: New Light on the Genesis of Antonio Vivaldi’s Chamber Concertos

Ana Lombardía, Two Springs: The Reception of Vivaldi’s Violin Concertos in Madrid (1726-1776)

Kees Vlaardingerbroek, “Extravagant” Vivaldi or “Pleasant” Corelli? A Heated Debate within an Amsterdam Collegium Musicum around 1730

Jóhannes Ágústsson, “La perfetta cognitione”: Francis Stephen of Lorraine, Patron of Vivaldi Miscellanea, a cura di Michael Talbot

Aggiornamenti del catalogo vivaldiano, a cura di Federico Maria Sardelli

Discographie Vivaldi 2014-2015, aux soins de Roger-Claude Travers

Copertina pdf scaricabile

Pdf scaricabile Studi vivaldiani 15 – 2015


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Antonio Vivaldi. Sonata per violino, violoncello e basso continuo, RV 820

Sonata per violino, violoncello e basso continuo, RV 820

Edizione critica a cura di Federico Maria Sardelli

Collana «Edizione critica delle Opere di Antonio Vivaldi»

Editore Ricordi, Milano, 2015

La sonata RV 820 somma in sé due piccoli primati: è l’ultimo arrivo del catalogo vivaldiano ed è anche una delle più antiche composizioni di Vivaldi, forse la più antica fra quelle conosciute. Venuta alla luce fra i numerosi manoscritti anonimi della Sächsische Landesbibliothek – Staats- und Universitätsbibliothek di Dresda, è stata attribuita da Federico Maria Sardelli in virtù di alcune concordanze musicali con lavori giovanili autentici; inoltre, un complesso reticolo di relazioni paleografiche e biografiche ha rivelato come questa sonata, copiata dalla mano di un giovanissimo Johann Georg Pisendel, appartenesse a un primo nucleo di composizioni che Giuseppe Torelli portò con sé dall’Italia quando venne chiamato come Kapellmeister ad Ansbach nel 1698. In questo contesto, la sonata di Vivaldi si trova assieme a due manoscritti che testimoniano una primitiva stesura di due concerti poi confluiti ne L’estro armonico, composizioni di Torelli e del suo allievo Pietro Bettinozzi. Ne emerge un quadro nuovo che getta luce sul periodo dell’apprendistato di Vivaldi e il suo debito verso Torelli: dal punto di vista stilistico, RV 820 è un’insolita sonata a tre per violino e violoncello dalla struttura ancora tardo seicentesca, su cui Vivaldi innesta invenzioni del tutto nuove e peculiari. Una gemma rara che ci svela il lavoro svolto dal compositore prima di diventare se stesso.

 

Antonio Vivaldi. Dixit Dominus, RV 594

Dixit Dominus, RV 594

Salmo 109 per due soprani, tenore e basso solisti, due cori a quattro voci miste, due trombe, due oboi e archi divisi in due cori

Riduzione per canto e pianoforte

Collana «Edizione critica delle Opere di Antonio Vivaldi»

Editore Ricordi, Milano, 2015

Anche se di questo salmo, così frequentemente musicato, possediamo altre due intonazioni di uguale pregio di mano di Vivaldi, questo rimane tuttavia il suo ‘grande’ Dixit Dominus. Grande in ogni senso: per le dimensioni, per la pienezza della strumentazione (si richiedono due cori), per la virtuosità che richiede agli interpreti, per la densità contrappuntistica – dimostrata con somma ampiezza nella fuga conclusiva sopra un basso di ciaccona –, e per la vastità della concezione. Sembrerebbe trattarsi di un lavoro abbastanza tardivo (posteriore al 1725), ma le circostanze della sua composizione rimangono sconosciute. Si sono fatte diverse ipotesi relative alla sua genesi, ma sembra tuttavia chiaro che fosse destinato a una festività maggiore di una chiesa importante. La composizione riunisce in sé, in maniera affascinante, elementi tradizionali e innovatori. In questo Dixit Dominus Vivaldi si rivela essere un compositore «completo» di musica sacra, la cui immaginazione risulta pienamente rispondente al potenziale espressivo del testo liturgico.

L’Introduzione e le Note critiche di questa riduzione per canto e pianoforte, realizzata da Antonio Frigé, sono basate strettamente sull’Edizione critica a cura di Paul Everett pubblicata nel 2002.

 

Un fiume di musica

Un fiume di musica

Antonio Vivaldi. Alle origini di una riscoperta

di Myriam Zerbi

Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2016

 

Il volume narra gli avvenimenti che portarono alla creazione dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, fondato da Antonio Fanna e Angelo Ephrikian il 23 gennaio 1947, ripercorrendo le vicende, a volte rocambolesche, che, nell’immediato dopoguerra, dal sogno di far rivivere la musica del Prete rosso, condussero alla pubblicazione di tutta la sua opera strumentale.

Attraverso le lettere dei protagonisti, i resoconti dei giornali dell’epoca e le memorie del fondatore, viene ricostruita l’attività dell’Istituto – soffermandosi in particolare sui primi anni, ricchi di passione, impegno e avventure, in un’Italia segnata dalla guerra, dove, forte, era il desiderio di rinascita – sino al 1978, quando, donato da Antonio Fanna, entra a far parte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Corredata da un ampio apparato iconografico e documentario, la narrazione si dipana attraverso le storie dei protagonisti: Angelo Ephrikian, che ebbe l’idea, e Antonio Fanna, che creò le basi per fondare l’Istituto e lo guidò per cinquant’anni, Alfredo Gallinari, il mecenate, rimasto fino a oggi, per suo volere, anonimo, Francesco Continetto, il copista, che trascrisse oltre cinquecento manoscritti vivaldiani, Gian Francesco Malipiero, il direttore artistico dell’Istituto e revisore di gran parte della musica del veneziano, ed Eugenio Clausetti, l’illuminato gerente di Casa Ricordi.

Fulgeat sol frontis decorae

Fulgeat sol frontis decorae

Studi in onore di Michael Talbot

a cura di Alessandro Borin e Jasmin Melissa Cameron

 

Questa Festschrift – che inaugura la collana “Saggi vivaldiani” – raccoglie tredici studi dedicati a Michael Talbot, “che senza dubbio alcuno possiamo considerare il Maestro degli studiosi vivaldiani”.

Gli argomenti trattati affrontano l’intero spettro dell’odierna ricerca sul Prete rosso: dalla critica del testo (Selfridge-Field, Borin), all’analisi comparata dei singoli brani (Ammetto, Fertonani, Heller), di particolari generi compositivi (Careri) o di taluni aspetti del suo linguaggio musicale (Bizzarini, Brover-Lubovsky); dallo studio delle fonti (Everett, Stockigt) alla discografia (Travers); dall’indagine su autori o repertori legati all’ambiente musicale in cui egli visse e operò (Lindgren), alla scoperta di nuove opere accolte all’interno del catalogo del compositore (Sardelli). Per l’estrema eterogeneità dei contenuti e degli approcci metodologici, i singoli contributi compaiono in ordine alfabetico, inframezzati da tre distinte Laudationes (Timms, Spitzer, Vlaardingerbroek).

Il volume intende fare il punto sullo stato attuale delle conoscenze su Antonio Vivaldi e la sua musica, indicando, nel contempo, nuove strade attraverso cui sviluppare la ricerca negli anni a venire.