Istituto per la Storia di Venezia Archives - Pagina 2 di 14 - Fondazione Giorgio Cini

«Studi Veneziani» N.S. LXXXV-LXXXVI (2022)

a cura dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano
Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma, 2023

 

Studi
• Francesca Romoli, Massimo il Greco, Venezia e l’editoria umanistica: tra esperienza e retaggio
• Marianna Kolyvà, L’isola di Zante tra la prima e la terza guerra veneto-ottomana. Eventi politici, conflitti bellici (1460-1543)
• Jarrod Michael Broderick, The Supremacy of Faith: Venetian Spirituality and Tridentine Doctrine in the Sala Capitolare at the Scuola Grande di San Rocco
• Mauro Sarnelli, Le rime di Giovanni Delfino e «l’arricchita […] Musa» (oraziana) di Fulvio Testi
• Maria Stella Alfonsi, «Ittem ha presentato alla leze». L’inventario per il Vadimonio di Innocenzia Scaglia moglie di Paolo del Sera (2 maggio 1680)
• Michele Santoro, Le Bocche di Cattaro nel dominio veneziano. Un bilancio storiografico (1420-1979)
• Salvatore Ciriacono, Venezia e il Mediterraneo nel contesto globale. Una proposta storiografica (secoli XVII-XVIII)
• Miriam Zenobio, Il commercio veneziano a Giaffa e nel Levante ottomano: oltre il paradigma storiografico della “crisi” del XVIII secolo
• Sergio Alcamo, Le xilografie del De mulieribus claris di Boccaccio (Venezia 1506) e le inedite desunzioni da Cristoforo Solari, Tullio e Antonio Lombardo

 

Note e documenti
• Cees de Bondt, Il gioco della racchetta a Venetia (1590-1775 ca.)
• Tommaso Maggiolo, Exultet omnium turba fidelium. Musica a San Giorgio Maggiore fra cerimoniale e quotidianità benedettina
• Paolo Zecchin, Finestre e vetrate nella produzione vetraria muranese
• Piero Falchetta, Manoscritti nautici compositi dell’età tardo medievale
• Egidio Ivetic, L’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano

 

Recensioni
• Walter Panciera, «L’acqua giusta». Il sistema portuale veneziano nel XVIII secolo (Guido Candiani)
L’inestinguibile sogno del domino: Francesco Morosini, a cura di
Gh. Ortalli, G. Gullino, E. Ivetic (Michele Santoro)
Dispacci al Senato di Venezia 1620-1635. Edizione di una fonte storica per la Guerra dei Trent’anni nelle Alpi, a cura di Simone Signaroli (Andrea Pelizza)
• Angela Fabris, I giornali veneziani di Gasparo Gozzi. Tra dialogo e consenso sulla scia dello Spector (Giacomo Carlesso)
• Fiona Lejosne, Écrire le monde depuis Venise au xvie siècle. Giovanni Battista Ramusio et les Navigationi et viaggi (Piero Falchetta)
Storia della letteratura dalmata italiana, a cura di G. Baroni (Gilberto Pizzamiglio)
Albrecht Dürer e Venezia, a cura di G. M. Fara (Daria Perocco)
• Giancarlo Petrella, L’impresa tipografica di Battista Farfengo a Brescia fra cultura umanistica ed editoria popolare (1489-1500) (Daria Perocco)
L’ultimo eroe della Serenissima. Francesco Morosini e il suo tempo, a cura di B. Buratti (Egidio Ivetic)
Ruža Ćuk, Srbija i mediteranski svet u poznom srednjem veku. Odabrani radovi [La Serbia e il mondo mediterraneo nel tardo medioevo. Lavori scelti] (Egidio Ivetic)

Appuntamenti Cini Ambassador

Riprende nel mese di marzo, il giorno 19 marzo, il ciclo di visite guidate dedicato esclusivamente ai Cini Ambassador, con un incontro a cura di Egidio Ivetic, direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano. L’Istituto, fondato nel 1955, tra i primi alla Fondazione Giorgio Cini, è dedicato allo studio della storia di Venezia tramite la raccolta di documentazione, la ricerca, l’organizzazione di incontri scientifici, la pubblicazione della rivista «Studi Veneziani».

 

Durante la settimana di apertura della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, saranno diverse le iniziative promosse dalla Fondazione Giorgio Cini: giovedì 18 aprile sarà possibile, per i Cini Ambassador, partecipare in esclusiva all’opening sull’Isola di San Giorgio Maggiore delle seguenti mostre: a Le Stanze del Vetro (in partnership con Pentagram Stiftung)  Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia; negli spazi dell’ex Piscina Gandini sarà presentata la mostra “In Nebula” dell’artista Chu Teh-Chun, promossa dall’omonima fondazione svizzera; sarà rinnovata anche la collaborazione con la galleria Thaddaeus Ropac con una mostra di opere inedite dell’artista americano Alex Katz, a cura di Luca Massimo Barbero e a Palazzo Cini, al secondo piano della Galleria, verrà ospitata una mostra dedicata all’artista austriaca Martha Jungwirth. A Le Stanze della Fotografia sono presentate, durante la Biennale Arte due mostre: una grande retrospettiva su Helmut Newton, una mostra di Patrick Mimran e una mostra di fotografie selezionate mediante un bando per giovani fotografi.

 

Il 7 maggio verrà presentato il Centro Studi del Vetro, il più importante e completo archivio generale del vetro veneziano, fondato nel 2012 dall’iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung che ha recentemente trasferito la propria sede e gli archivi nella rinnovata Sala Messina, in seguito a un importante intervento di restauro realizzato con il contributo del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Pentagram Stiftung.

 

Il 18 giugno i Cini Ambassador scopriranno la nuova e straordinaria ricollocazione, nella Biblioteca del Longhena a scaffale aperto, dei volumi dedicati esclusivamente allo studio della storia della Repubblica di Venezia nei suoi aspetti storici, culturali e artistici. Per raggiungere questo risultato, la sala stessa è stata arricchita con pubblicazioni provenienti dagli istituti di Lettere, di Venezia e Oriente e, in particolare, dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, grazie al quale è stato anche possibile acquisire nel 2017 l’importante biblioteca dello storico Alberto Tenenti (1924-2002).

 

Infine venerdì 28 giugno alle 11.30 un appuntamento speciale per i Cini Ambassador che potranno partecipare all’inaugurazione della mostra, Eleonora Duse. Mito contemporaneo a Palazzo Cini a San Vio, accompagnati dalla direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, Maria Ida Biggi.

Venezia e il suo Stato da Mar. Oralità, scrittura, lingua e letteratura nello Stato da Mar

Su iniziativa della Società Dalmata di Storia Patria (Roma) e in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Società e della Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini, con l’Archivio di Stato di Venezia, l’Archivio di Stato di Zara, la Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, la Deputazione di Storia Patria per le Marche, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica e la Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, nei giorni 22-24 febbraio 2024 si tiene il Convegno internazionale Venezia e il suo Stato da mar. Oralità, scrittura, lingua e letteratura nello Stato da Mar presso la Fondazione Giorgio Cini, l’Archivio di Stato di Venezia e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica. 

 

Il convegno si pone a chiusura di oltre dieci anni di ricerche promosse con i fondi della Regione Veneto presso l’Archivio di Stato di Venezia e in occasione della pubblicazione di quattro grossi tomi di relazioni dei Provveditori Generali da Mar e dei Provveditori Generali di Dalmazia (secoli XVI-XVIII). L’edizione di queste fonti importanti per la storia di Venezia e del Mediterraneo sarà oggetto di discussione dei partecipanti. I relatori della prima giornata, alla Fondazione Giorgio Cini, sono Rita Tolomeo, Egidio Ivetic, Alessia Ceccarelli, Lorenzo Lozzi Gallo, Anna Rinaldin, Katerina Konstantinidou, Carlo Cetteo Cipriani, Panayota Tzivara, Efthimios Ntikos, Irene Papadaki, Bruno Crevato-Selvaggi.

 

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La Venezia di Marco Polo. Il Codice Diplomatico Poliano (1288-1380)

Nell’ambito delle celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Marco Polo (9 gennaio 1324), l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti si è fatto promotore dell’edizione critica, a stampa e sul web, del Codice Diplomatico Poliano, ossia dei documenti finora noti riguardanti la figura storica di Marco Polo e organizza il 25-26 gennaio 2024 il convegno internazionale dal titolo La Venezia di Marco Polo. L’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini partecipa all’iniziativa e ospita la sessione conclusiva del convegno, venerdì 26 gennaio 2024 ore
15.30, dedicata al forum Le Venezie di Marco Polo, inerente l’ultimo libro di Ermanno Orlando. Ne discutono Egidio Ivetic, Direttore dell’Istituto, con Eugenio Burgio, Andrea Nanetti, Gherardo Ortalli e l’autore, Ermanno Orlando.

 

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La politica della Serenissima tra Italia, Europa e Mediterraneo

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La Repubblica di Venezia fu uno Stato singolare, proteso tra Europa e Mediterraneo, tra Occidente e Oriente, e per questo fu tra i primi a sviluppare una politica estera intesa nei termini moderni, tramite l’operato degli ambasciatori, confidenti e spie e la piena consapevolezza, ai vertici governativi, delle dinamiche in atto nei diversi contesti in cui la Serenissima si collocava. Dopo decenni in cui la storia politica è stata trascurata a vantaggio di altre tematiche di ricerca, spesso sensibili a mode, con il secondo appuntamento del ciclo di seminari “Civiltà di Venezia e Stato veneziano”, promosso dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, si vuole riprendere il discorso sulla politica estera della Serenissima nei secoli XVI-XVIII, cercando di considerare in chiave comparativa le scelte strategiche della Repubblica. A fronte della neutralità perseguita in Italia, intesa nella storiografia più datata come un ripiegamento, non è stata valutata appieno la politica mediterranea di Venezia e il fatto che il dominio di un intero settore, come l’Adriatico e lo Ionio, dava autorità e prestigio alla Repubblica sul piano europeo. Da qui anche le ripetute guerre e i diversi periodi di pace con l’impero ottomano, ognuno con proprie connotazioni sul piano diplomatico e strategico. Una vitalità, quella della Serenissima, confermata dalla convinta partecipazione all’attacco congiunto contro gli ottomani nel tardo Seicento, per definire il nuovo ordine tra potenze nei Balcani e quindi nel Mediterraneo orientale. La stabilità raggiunta verso l’avversario/partner ottomano, dal 1718 in poi, fu l’equilibrio ideale, l’esito migliore di una lunga storia di conflitti e convivenza. Ma la sfida più grande e fatale per la Repubblica, si sa, non giunse dal Mediterraneo, bensì dall’Europa sul finire del Settecento.

«Studi Veneziani» NS. LXXXIII – LXXXIV (2021)

a cura dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma, 2022

 

Per Gino Benzoni

 

  • • Egidio Ivetic, Per Gino Benzoni
  • • Maurizio Sangalli, Per Gino Benzoni. Una vita di Storia, di storie, e di parole
  • • Maurice Aymard, Gino Benzoni storico
  • • Andrea Zannini, Gino Benzoni e la storia di Venezia
  • • Maria Antonietta Visceglia, Il Dizionario Biografico degli Italiani e Gino Benzoni: una lunga collaborazione
  • • Gino Benzoni. Bibliografia, a cura di Michele Moramarco

 

Studi

 

  • • Andrea Nanetti, The sad story of the poor living of the monastic community of mount Sinai under weak venetian and manipulative papal rules of law (1211-1276)
  • • Martina Calì, Narrative and rhetoric of prudence in early modern Venice: critical voices of the Stato da Terra
  • • Maria Celotti, Quando le Procuratorie Nuove erano case: residenti, intrusi e ospiti del palazzo nel Settecento

 

Note e documenti

 

  • • Maud Harivel, Equality and merit: political elections in the Republic of Venice
  • • Andrea Donati, Orazio Vecellio primogenito di Tiziano: precisazioni e aggiunte
  • • Alex Rodriguez Suarez, Casting bells for the east: An unknown aspect of the artistic and commercial history of Venice

 

Recensioni

 

  • • Gherardo Ortalli, Venezia inventata. Verità e leggenda della Serenissima (G. Gullino)
  • • Piotr Chmiel, Rethinking the concept of Antemurale: Venetian Diplomacy in Respect of the Ottoman World (1573-1645) (M. Santoro)
  • • Antonio Lazzarini, Boschi, legnami, costruzioni navali. L’Arsenale di Venezia fra xvi e xviii secolo (S. Ciriacono)
  • • Despoina Michalaga, Contributo alla storia ecclesiastica del Peloponneso durante la seconda venetocrazia, 1685-1715 (A. Tzavara)
  • • Giancarlo Petrella, I libri nella torre. La biblioteca di Castel Thun, una collezione nobiliare tra xv e xx secolo (D. Perocco)
  • • Sergio Marinelli, Storia della prospettiva significante (F. Pagotto)
  • • Paolo Leoncini, Letteratura veneta tra ‘900 e 2000. Saggi su Valeri, Facco de Lagarda, Noventa, Piovene, Barbaro, Tomizza, Ghirardi, Trotta, Dal Zotto, Carrer, Giusti (G. Carlesso)

Il Mediterraneo allargato tra storia e attualità

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Un momento di confronto e di riflessione promosso dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano sulle dinamiche che hanno caratterizzato e che caratterizzano quest’area così ricca di cultura e di storia.

Il 3 maggio 2023 sull’Isola di San Giorgio Maggiore, la Fondazione Giorgio Cini presenta il seminario Il Mediterraneo allargato tra storia e attualità, promosso dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano. In un momento storico in cui il Mediterraneo torna a essere un contesto cruciale su scala globale, il seminario riunisce voci diverse per riflettere sul passato e sul presente di un Mediterraneo che va oltre i limiti specifici del mare e degli stati rivieraschi, comprendendo il Sahel, il Medio Oriente, il Mar Nero, l’Atlantico e l’Oceano Indiano.

 

Apre la sessione della mattina Antonio Varsori, professore emerito di Storia delle relazioni internazionali all’Università degli Studi di Padova, con Il Mediterraneo allargato nella politica estera dell’Italia repubblicana. A seguire, Germano Dottori, esperto di geopolitica e consigliere scientifico di Limes. Rivista italiana di geopolitica, interviene sul tema Tra Mediterraneo allargato e Grande Medio Oriente: un bacino tornato cruciale, mentre Alessandro Vanoli, storico e scrittore, ci parla de Il Mediterraneo allargato come spazio di connessioni storiche. La mattina si conclude con
Marina Lalović, giornalista di Rainews24, che ci offre uno sguardo aggiornato sui Balcani Occidentali: nuove prospettive su un crocevia internazionale.

 

Nel pomeriggio, Luigi Mascilli Migliorini, accademico dei Lincei e professore ordinario di Storia moderna all’Università di Napoli L’Orientale, capovolge del tutto la prospettiva e apre la questione dell’integrazione storica tra il Mediterraneo e lo spazio atlantico, in particolare con l’America Latina, con una relazione dal titolo provocatorio: Uno spazio Medatlantico? Stefania Battistini, inviata RAI del Tg1 Redazione speciali, si sofferma sulle sue esperienze in più contesti bellici: Raccontare i conflitti: Mediterraneo, Medio Oriente, Europa. A seguire, Gastone Breccia, bizantinista dell’Università degli Studi di Pavia, dedica il suo intervento alla pirateria nella lunga durata storica e al controllo di essa come politica di stabilità nel Mediterraneo: Communis hostis omnium. Guerra ai pirati nel Mediterraneo e oltre. Chiude il Seminario Egidio Ivetic, direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, riportando il discorso sulla Serenissima (Venezia, Mediterraneo, mondo), che fu, con il suo sistema politico ed economico, un asse di congiunzione tra Oriente e Occidente e fu di certo, nella circolazione delle informazioni e nella percezione degli spazi, uno dei punti focali del Mediterraneo allargato di altri tempi.

Civiltà di Venezia e Stato veneziano

La storia di Venezia si sviluppa in oltre un millennio e riassume in sé i tratti di diverse storie come la storia bizantina, la storia d’Italia, la storia del Mediterraneo e dell’Europa. Una vicenda che indubbiamente ha espresso una propria civiltà. Vittore Branca fu un convinto assertore della nozione civiltà di Venezia, che fu oggetto di studio e riflessione ricorrente nei primi decenni della Fondazione Giorgio Cini; tant’è che alla civiltà di Venezia furono dedicati numerosi volumi specifici e una prima grande sintesi.

 

Quanto è attuale questa nozione? È il caso di rilanciare lo studio della civiltà di Venezia? Il Seminario di Studio raccoglie i migliori esperti per riflettere su questo aspetto, valutando lo stato dell’arte della storiografia su Venezia, ripercorrendo i tratti distintivi di uno Stato e sistema politico, ideologico, economico e culturale unico nel Mediterraneo e in Europa.

Il Seminario è occasione per ricordare Gaetano Cozzi, a lungo Direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

 

Programma Seminario Civiltà di Venezia e Stato Veneziano

La Fondazione Giorgio Cini. Settant’anni di storia

Il 21 ottobre 2022 sarà presentato presso la Fondazione il volume La Fondazione Giorgio Cini. Settant’anni di storia, curato da Pasquale Gagliardi e Egidio Ivetic. Il volume esce per Marsilio Arte ed è il terzo in ordine tra le pubblicazioni che segnano le tappe storiche della Fondazione Giorgio Cini, dopo Venezia 1951-1971. Vent’anni di attività della Fondazione Giorgio Cini (Fondazione Giorgio Cini, Venezia 1972) e La Fondazione Giorgio Cini. Cinquant’anni di storia (a cura di U. Agnati, Electa, Milano 2001). Nel 1972 fu l’occasione di illustrare la finalità della Fondazione, la sua nascita tramite la trasformazione dell’isola e del complesso monastico di San Giorgio Maggiore in qualcosa di unico in Italia. Fu un primo bilancio dell’enorme lavoro fatto in anni in cui il conte Vittorio Cini era ancora vivo, in cui l’impatto sociale della Fondazione, per la città di Venezia e per l’educazione di intere generazioni di minori, non era inferiore all’eccellenza culturale e all’intensa vita artistica che ospitava e promuoveva l’isola.

 

Nel 2001, la ricorrenza dei cinquant’anni della Fondazione, è stata celebrata con un volume dettagliato e puntuale nel passare in rassegna il patrimonio artistico e culturale, le magnifiche collezioni, le biblioteche, la vita degli istituti di ricerca e studio e le iniziative e attività culturali realizzate nei tre decenni 1970-2000, così come nel ricordare Vittorio Cini, scomparso nel 1977.

 

Il volume per i settant’anni della Fondazione completa le due sillogi precedenti. Si salda con esse nella tradizione di un’esperienza peculiare e, al contempo, vuole evidenziare quanto realizzato negli anni del XXI secolo, una nuova fase nella vita della Fondazione. In riferimento a questo traguardo in apertura si è voluto ripercorrere la storia della Fondazione Giorgio Cini e si è voluto ricordare Vittore Branca, scomparso nel 2004, la figura più importante sul piano culturale nel percorso della Fondazione.

 

L’insieme dei contributi è stato suddiviso in due unità: Un nuovo paesaggio e Resoconti e testimonianze. Nella prima si descrive, a più voci, la novità rappresentata dagli interventi sul piano architettonico e artistico nei passati vent’anni, per cui la Fondazione si è aggiornata, come paesaggio materiale e culturale, ai fini delle esigenze che i tempi impongono. Nella seconda si riflette sulle esperienze di vita culturale, di ricerca e studio, sulle attività degli istituti e dei centri, sulla ricchezza dei fondi, collezioni e patrimoni artistici. Visto nella sua interezza, questo libro vuole essere un omaggio e una visita a San Giorgio Maggiore, un frammento e una testimonianza di un luogo straordinario.

 

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«Studi Veneziani», N.S., LXXXI (2020)

a cura dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano

Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma, 2021

 

Studi

 

• Salvatore Ciriacono, L’ospitalità a Venezia. Politica, economia, religione (secc. xv-xviii)

• Antonio Manno, «La porta dell’Adriatico». Il ruolo di Corfù nel sistema difensivo della Repubblica
di Venezia

• Raffaello Vergani, Acque, mulini e retratti ad Este intorno alla metà del Cinquecento

• Jarrod Michael Broderick, The myth in image: Veronese’s ceiling in the hall of the college

• Antonio Foscari, Daniele Barbaro, Venezia, Vitruvio e Palladio

• Vittorio Frajese, La filosofia morale di Paolo Sarpi e il problema dell’omosessualità

• Paolo Alberto Rismondo, La chitarra spagnola e la diffusione dei suoi repertori a Venezia nel primo Seicento

 

Note e documenti

 

• Matteo Ferrari, Paolo Valandro, Ubi armae ibi princeps: il puteale dell’abbazia di Santo Stefano in Due Carrare. Note sull’araldica di Marsilio da Carrara e dei primi Carraresi

• Giovanni Pellizzari, Cotrugli: un passo restituito

• Rossana Vitale d’Alberton, Il palazzo Contarini-Polignac a S. Agnese

• Daria Perocco, ‘Imitazioni’, ‘furti’ e ‘riprese’ nella produzione in prosa di Pietro Michiel

• Carla Boccato, Volontà testamentarie di donne ebree del ghetto di Venezia nel Seicento: famiglia, patrimonio e rapporti esterni

• Carlo Raggi, Per una nuova biografia di Angelo Dalmistro: le lettere e i documenti riemersi a Firenze fra Laurenziana e Crusca

• Riccardo Vianello, Virgilio Giormani, I siluri al Lido di Venezia

 

Recensioni

 

• Egidio Ivetic, Storia dell’Adriatico… (G. Gullino)

• Antonio Fabris, Montagne contese… (M. Pitteri)

• Marco Faini, L’alloro e la porpora… P. Bembo (D. Perocco)

• Alessandro Marzo Magno, La splendida Venezia… (G. Gullino)

• Bernardo Sagredo, Il viaggio della mia vita… (G. Pellizza)

• Raymond Waddington, Titian’s Aretino… (M. Sarnelli)

• Antonietta Curci, Origine ed evoluzione della roggia Contarina (M. Pitteri)

• Carlo Ranzo, Relatione d’un viaggio… da Venetia in Costantinopoli (D. Perocco)