Il Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini, presieduto da Giovanni Bazoli, ha approvato oggi il programma delle iniziative culturali previste per il 2019. Il calendario si conferma ricco di appuntamenti – che spaziano dalla storia dell’arte, alla musica, al teatro, agli studi religiosi – fra i quali si contano: 35 incontri tra convegni, giornate di studio, workshop e seminari; oltre 20 concerti; 5 nuovi progetti espositivi tra Palazzo Cini e l’Isola di San Giorgio Maggiore; circa 20 borse di studio e più di 30 pubblicazioni e un Premio – la VI edizione del “Benno Geiger” per la traduzione poetica.
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L’archivio di Ettore Sottsass alla Fondazione Cini
La moglie Barbara Radice ha firmato l’atto con cui dona alla Fondazione Cini parte dell’archivio personale del grande architetto e designer italiano.
Oltre 100.000 pezzi saranno digitalizzati nell’arco di due anni dal nuovo centro di digitalizzazione ARCHiVe.
E’ stato firmato lunedì 3 dicembre l’atto che ufficializza la donazione alla Fondazione Giorgio Cini da parte di Barbara Radice – moglie del grande architetto e designer italiano di cui si è celebrato il centenario nel 2017 – di parte dell’archivio di Ettore Sottsass. La raccolta comprende oltre 100.000 pezzi: appunti di lavoro del maestro, progetti di architettura, di allestimenti, di interni e di design, progetti editoriali, lucidi, disegni, fotografie e materiale a stampa, riviste disegnate da lui, manifesti, documenti del gruppo Memphis, corrispondenza. La donazione Sottsass, sarà il primo archivio a venire interamente acquisito digitalmente da ARCHiVe. La Fondazione Cini, che da sempre si distingue per un eccellente lavoro nell’ambito della conservazione e della valorizzazione di suoi archivi, ha da poco inaugurato il nuovo centro ARCHiVe – Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice che, con strumentazioni e tecnologie all’avanguardia, ha lo scopo di digitalizzare il patrimonio conservato sull’Isola di San Giorgio Maggiore per renderlo poi accessibile a tutti attraverso la rete.
“La serietà con cui la Fondazione Giorgio Cini mantiene, studia e promuove i suoi archivi attraverso pubblicazioni, convegni e mostre è nota a tutti – spiega la moglie di Ettore Sottsass Barbara Radice – Ma ciò che mi ha convinta davvero a donare i tanti materiali di Ettore ancora in mio possesso, è stato il progetto ARCHiVe. Trovo ammirevole che un’istituzione storica come la Cini si ponga all’avanguardia nella sperimentazione sulla digitalizzazione del patrimonio culturale. Condivido il fine: rendere accessibili agli studiosi i documenti digitalizzati.”
Si stimano due anni di lavoro per completare il processo di digitalizzazione, appena iniziato. Sottsass stesso in vita ha mantenuto l’archivio coerentemente ordinato secondo una personale logica archivistica suddividendo i materiali per anni e tipologie. I documenti saranno digitalizzati utilizzando Replica360, un particolare tipo di scanner circolare che permette la digitalizzazione in contemporanea di entrambi i versi del documento, per i formati più piccoli; mentre per acquisire i grandi formati sarà utilizzata una macchina fotografica su stativo e il piano aspirato che consente di aprire con un getto d’aria i fogli – come i disegni tecnici su carta da lucido – che sono stati piegati per molti anni. L’Archivio raccoglie sia documenti privati sia dossier inerenti la sua attività professionale.
Una volta digitalizzati i documenti saranno resi accessibili su richiesta e messi a disposizione della comunità di studiosi attraverso il sito web della Fondazione Giorgio Cini.
Altre parti dell’archivio Sottssass sono state precedentemente donate dallo stesso artista allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma (14.000 tra schizzi, bozzetti e disegni e 24 sculture) e alla Biblioteca Kandinsky del Centre Pompidou di Parigi (in particolare libri, fotografie e quaderni di appunti).
Ettore Sottsass jr (1917-2007)
Nasce ad Innsbruck, trascorre l’infanzia in Trentino e si forma nella Torino degli anni trenta sulle orme del padre architetto, Ettore Sottsass senior (1892-1954). Nel 1939 si diploma al Politecnico coltivando però anche il sogno della pittura, appresa nello studio di Luigi Spazzapan. Nel 1946 si trasferisce a Milano dove esercita come architetto e contemporaneamente collabora con la Triennale, occupandosi degli allestimenti della sezione dell’artigianato. Tre anni più tardi sposa Fernanda Pivano che lo introdurrà agli autori di lingua inglese, in particolare ai protagonisti della Beat generation: è con Allen Ginzberg che nel 1967 daranno vita alla rivista underground “Pianeta Fresco”. Sottsass porta avanti la carriera di architetto parallelamente a quella di designer, quest’ultima gratificata da prestigiosi riconoscimenti, come il Compasso d’oro per il calcolatore elettronico Elea 9003 (1959) bissato, nel 1970, per Valentine, la prima macchina da scrivere portatile, entrambi prodotti dalla Olivetti. Nel 1961, a causa di una grave infezione renale, è costretto a un ricovero ospedaliero a Palo Alto, in California dove si salva in extremis grazie all’impego di medicinali a base cortisonica che marcheranno i ricordi di quelle settimane. Infaticabile viaggiatore, non smette di visitare l’Europa, l’America e l’Oriente: i suoi viaggi sono sia fonte d’ispirazione che i soggetti di numerose fotografie d’impronta concettuale. Nel 1976 la Biennale di Venezia dedica a Sottsass un’ampia mostra retrospettiva ordinata da Vittorio Gregotti; è in quest’occasione che conosce Barbara Radice, sua futura compagna presente attivamente sia nella fondazione del gruppo Memphis (1981) che della rivista “Terrazzo”, edita dal 1988 al 1996. Gli ultimi anni di vita sono caratterizzati da un’intensa attività espositiva e dalla collaborazione sia con nomi del design industriale che con gallerie di fama. Ettore Sottsass scompare a Milano, il giorno di capodanno del 2007.
ARCHiVe – Analisi e Archiviazione del Patrimonio Culturale di Venezia
In linea con la convinzione che la mediazione digitale sia una un’innovazione epocale con importanti conseguenze per la ricerca, l’istruzione e la conservazione dei beni culturali, la Fondazione Giorgio Cini, Factum Foundation for Digital Technology in Preservation e Digital Humanities Laboratory dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL-DHLAB) hanno lanciato un nuovo centro dedicato alla tecnologia e alla conservazione digitale del patrimonio culturale sull’isola di San Giorgio Maggiore: ARCHiVe. I partner condividono la convinzione che la mediazione digitale sia una un’innovazione epocale con importanti conseguenze per la ricerca e l’istruzione in ambito umanistico. ARCHiVe mira a sensibilizzare il mondo intero sull’importanza della tecnologia digitale per la conservazione del patrimonio culturale nel ventunesimo secolo. Il centro fungerà da polo per le istituzioni accademiche e culturali che intendono applicare e sviluppare tecnologie emergenti e software di computer vision intelligente. L’obiettivo è quello di raccogliere un ampio archivio di dati digitali, conservati in sicurezza sull’isola di San Giorgio Maggiore (e altrove), per le generazioni future. Helen Hamlyn Trust è supporting founder di ARCHiVe
Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018)
È consultabile online il sito ufficiale del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Arrigo Boito: www.arrigoboito.it.
All’interno del sito, alla pagina “Attività”, si può prendere visione di tutte le iniziative promosse dal Comitato: conferenze, concerti, convegni e mostre. Inoltre, al fine di dar conto degli eventi boitiani promossi in ambiti esterni al Comitato Nazionale, è stata creata la sezione “Bacheca”, nella quale si inserisce la costellazione di proposte dedicate alla figura del celebre artista.
Particolarmente rilevante ai fini del Comitato è la ricostruzione digitale dell’archivio di Arrigo Boito, attualmente conservato presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, diviso fra l’Istituto per il Teatro e il Melodramma e l’Istituto per la Musica, e il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. I risultati di tale progetto sono fruibili alla pagina “Archivio” (http://www.arrigoboito.it/archivio_digitale).
L’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, in occasione del centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018) e del centocinquantenario della sua opera più rappresentativa, Mefistofele (1868), si colloca in prima linea per ricordare il grande intellettuale, letterato e musicista italiano. Insieme al Comune di Parma, l’Istituto è promotore del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, finanziato dal MiBACT. Il Comitato, presieduto da Emilio Sala (Università degli Studi di Milano), è composto da Maria Ida Biggi (Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari di Venezia), Marco Capra (Università di Parma), Riccardo Ceni (Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma), Emanuele d’Angelo (Accademia di Belle Arti di Bari), Gianluigi Giacomoni (Fondazione Arturo Toscanini), Michele Girardi (Università Ca’ Foscari di Venezia), Adriana Guarnieri (Università Ca’ Foscari di Venezia), Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Anelide Nascimbene (Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano), Alessandra Carlotta Pellegrini (Istituto Nazionale Studi Verdiani), Mercedes Viale Ferrero (studiosa e storica del Melodramma), Mariella Zanni (Comune di Parma – Casa della Musica).
Il Comitato Nazionale si fa promotore di un fitto calendario di attività volte alla valorizzazione della figura di Arrigo Boito, uno tra i più importanti intellettuali e artisti della storia d’Italia.
Convegno Internazionale di Studi “Venezia Mauro Pelliccioli e la cultura del restauro nel XX secolo”
14 novembre 2018 Gallerie dell’Accademia
15 novembre 2018 Palazzo Ducale
In una prospettiva sempre più ampia di studi e ricerche sul tema della storia del restauro, punto fondamentale per una conoscenza approfondita delle problematiche sia della Conservazione e Restauro dei Beni Culturali sia della Storia dell’Arte, il convegno si propone come momento di analisi e confronto sulla storia del restauro in Italia e in Europa, a partire dalla figura del restauratore Mauro Pellicioli, autore di interventi su importanti opere del patrimonio storico-artistico italiano ed europeo.
Music, Writing, Difference – An Interdisciplinary Conference on Adorno’s Theory of Musical Reproduction
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Theodor W. Adorno, l’Arnold Schoenberg Center di Vienna e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, ospitano due convegni dedicati a una vasta area di riflessione del filosofo che comprende la scrittura della musica, la resa sonora dei testi musicali e più recenti forme di mediazione della musica. I saggi di Adorno verranno analizzati alla luce delle recenti acquisizioni delle scienze umane e della pratica musicale.
Il convegno Music, Writing, Difference – An Interdisciplinary Conference on Adorno’s Theory of Musical Reproduction (Vienna, Arnold Schoenberg Center, 3-5 April 2019) è parte del progetto di ricerca Writing Music, diretto da Federico Celestini (Universität Innsbruck), Matteo Nanni (Universität Gießen), Simon Obert (Paul Sacher Stiftung Basel), Nikolaus Urbanek (Universität für Musik und darstellende Kunst Wien). I lavori si concentreranno sul rapporto tra notazione e realizzazione sonora, una questione intorno a cui ruota l’incompiuta Theorie der musikalischen Reproduktion di Adorno.
Questo testo sarà anche uno dei referenti del convegno The Mediations of Music: Theodor W. Adorno’s Critical Musicology today (Siena, Accademia Musicale Chigiana, 21-23 November 2019), coordinato da Gianmario Borio con il sostegno di Stefano Jacoviello, Nicola Sani e Stefano Velotti. Il rapporto tra segno e suono viene qui messo a confronto con le forme di mediazione della musica rese possibili dalla riproduzione meccanica e dalle tecnologie elettroniche.
The History of Venetian Renaissance Sculpture (ca. 1400-1530)
Presentazione del volume A. M. Schulz, The History of Venetian Renaissance Sculpture (ca. 1400-1530)
Presenta il volume il Professor Marco Collareta, Università di Pisa
30 ottobre 2018, Sala del Consiglio, ore 17:00
Primo volume completo della scultura veneziana del primo Rinascimento, questo libro esamina i documenti, le fonti letterarie e l’opera di tutti gli scultori veneziani in pietra, bronzo e legno tra la decorazione del coronamento di San Marco all’inizio del XV secolo e la rivoluzione artistica operata da Jacopo Sansovino dal 1530 circa in poi. Il testo pone particolare attenzione allo stile delle singole opere, al loro contesto artistico, alle fonti e alla loro influenza e sintetizza quarantacinque anni di attenta ricerca in archivi e biblioteche del Veneto e centinaia di campagne fotografiche in tutta Italia e all’estero.
Anne Markham Schulz ha studiato storia dell’arte al Radcliffe College, ad Harvard e all’Institute of Fine Arts di New York. Ha insegnato all’Università dell’Illinois, alla Brown University e all’Università Federico II di Napoli. La sua ricerca sulla scultura del Rinascimento italiano ha prodotto decine di articoli pubblicati in America, Inghilterra, Francia, Germania e Italia e otto libri, tra cui monografie su Bernardo Rossellino, Antonio Rizzo, Giambattista e Lorenzo Bregno, Nanni di Bartolo e Giammaria Mosca.
Progetto Ricerca Formazione 2018
La Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Musei Civici di Venezia hanno stretto il 05/03/2015 un accordo per la collaborazione al fine di promuovere, supportare e realizzare progetti culturali volti alla ricerca, diffusione e divulgazione e valorizzazione della cultura storico – artistica e scientifica.
Per questo motivo la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Musei Civici di Venezia intendono sviluppare congiuntamente un programma di tirocini destinato a studenti italiani e/o stranieri, che preveda la realizzazione di progetti comuni di accoglienza volti a trasferire specifiche competenze scientifiche in ambito storico-artistico.
I progetti di accoglienza intendono offrire agli studenti la possibilità di approfondire le materie oggetto degli stessi realizzando momenti di alternanza tra studio ed esperienza pratica, avvalendosi per questa iniziativa dello strumento del tirocinio, e si svilupperanno su specifiche tematiche rivolte alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio culturale conservato presso le due Istituzioni.
Il tirocinio rappresenta lo strumento più efficace per favorire l’interscambio culturale e la reciproca conoscenza tra la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Musei Civici di Venezia e gli studenti. Per questo entrambe le istituzioni offrono l’opportunità di effettuare stage presso le proprie strutture, al fine di orientare la formazione degli studenti verso i settori inerenti alle attività statutarie con l’obiettivo di formare giovani risorse di potenziale interesse.
L’obiettivo è quello di attivare un percorso di collaborazione e formazione, allo scopo di favorire un processo di eccellenza in ambito storico artistico, partendo dai giovani e promuovendone lo sviluppo di competenze e professionalità mediante l’interazione del mondo accademico con istituzioni culturali.
Visite guidate
Le visite guidate sono temporaneamente sospese, riprenderanno l’8 dicembre 2018.
PER INFORMAZIONI
Vi consigliamo di visitare https://www.cini.it/visita e di scrivere un’email visitcini@duva.eu
Come eravamo: le cartoline di Venezia alla Fondazione Cini
Nutrimenti – La Settimana della Cultura Gastronomica alla Fondazione Giorgio Cini
L’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli ha il piacere di annunciare NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica: 6 giorni, dal 2 al 7 luglio, di incontri, dibattiti, degustazioni e laboratori sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, che inaugureranno ufficialmente questo nuovo progetto, nato dalla collaborazione tra Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini, con il sostegno di Banca Generali Private.
NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica analizzerà lo “stato dell’arte” della cultura gastronomica e presenterà la visione e l’offerta formativa dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, luogo di formazione ma anche un laboratorio culturale dedicato ad operatori, studenti e comunicatori del vino, del cibo e dell’ospitalità.
E’ possibile iscriversi alle numerose attività in calendario, dedicate a professionisti ed appassionati, sul sito www.altascuolaveronelli.i