Notizie dalla Fondazione – Pagina 5 – Fondazione Giorgio Cini

Acqua Granda: un anno dopo alla Fondazione Giorgio Cini importanti interventi di restauro

Un anno dopo l’“Acqua Granda”: la Fondazione Cini restaura il suo patrimonio grazie all’impegno delle istituzioni pubbliche e alla generosità di donatori privati italiani e stranieri

 

Per il restauro in seguito ai danni subiti, soprattutto al complesso monumentale dell’Isola, sono stati raccolti contributi e donazioni per circa 800.000 euro da istituzioni pubbliche, comitati per la salvaguardia di Venezia e privati, italiani e stranieri

 

È partita una grande campagna di restauro delle opere architettoniche di Andrea Palladio, Baldassarre Longhena e Giovanni Buora nel complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore che, la notte del 12 novembre 2019, sono state pesantemente danneggiate dall’Acqua Granda.  È passato un anno dal drammatico evento e la Fondazione Giorgio Cini nel frattempo ha raccolto circa 800.000 euro grazie alla generosità e all’impegno di istituzioni, comitati di salvaguardia e privati (aziende e individui) italiani e stranieri.

 

“Ad oggi, nonostante le difficoltà causate dal Covid-19” – afferma il Segretario Generale Renata Codello , la Fondazione Giorgio Cini ha raccolto contributi e donazioni per 800.000 euro che hanno consentito, già dalla primavera, di avviare importanti interventi di restauro dell’Isola, come il recupero dello Scalone del Longhena e del grande Portale rinascimentale del Buora. Voglio ringraziare le istituzioni pubbliche per il grande spirito di collaborazione e i donatori privati italiani e stranieri, che credono nel valore primario della salvaguardia del nostro patrimonio. Il restauro dell’Isola di San Giorgio Maggiore è uno dei principali scopi statutari della Fondazione Cini, che perseguiamo con costante determinazione e impegno.”

 

I cantieri aperti, e in parte completati, sono: il restauro del monumentale  Scalone del Longhena, grazie alla Fondazione di Venezia e ad Acri; il restauro del rinascimentale Portale del Buora, grazie all’Associazione Un Amico a Venezia e al lavoro degli allievi dell’Università Internazionale dell’Arte; la riqualificazione funzionale della Sala dei Cipressi, grazie a Aermec SpA; il ripristino della boiserie nella Sala Fotografie e della pavimentazione della residenza per studiosi “Vittore Branca”. Grazie ad alcuni interventi, come la piantumazione degli alberi abbattuti dal maltempo e delle piante e bossi danneggiati, è stato inoltre rigenerato il Parco dell’Isola.

La Fondazione Giorgio Cini ringrazia tutti i suoi sostenitori e donatori: Commissario Delegato per l’Acqua Alta a Venezia, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto, Fondazione di Venezia e Acri, Assicurazioni Generali Spa, Tinexa, Venice Heritage, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Save Venice, Aermec Spa, Associazione Un Amico a Venezia, Siae, Markas Srl, Brenta Srl, Arabesque Cult Store, Acqua Granda to the Residence.

 

Una grande manifestazione di solidarietà è stata dimostrata inoltre da tutti i volontari che hanno prestato soccorso sull’Isola di San Giorgio Maggiore nei momenti di più grande emergenza: anche a loro va il ringraziamento della Fondazione Cini.

 

Queste importanti donazioni hanno consentito di intervenire subito sui danni più urgenti, ma la cifra raccolta copre al momento circa il 30% dei lavori complessivamente necessari sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Restano ancora da effettuare ulteriori interventi per risanare le aree che risultano oggi ancora inagibili.

Chiusura anticipata Galleria di Palazzo Cini

Siamo rattristati nel dovervi comunicare la chiusura anticipata della Galleria di Palazzo Cini e la mostra Piranesi Roma Basilico  rispetto alla data di chiusura prevista il 22 novembre, in ottemperanza del DPCM 3 novembre 2020.
Ringraziamo tutti i visitatori e la stampa che hanno apprezzato la mostra e nostri followers che ci hanno sostenuto.

Le biblioteche della Fondazione Giorgio Cini si arricchiscono di oltre 1.100 volumi

Grazie a un finanziamento del Mibact a sostegno dell’editoria, le biblioteche della Fondazione Cini ampliano il proprio patrimonio librario anche in tempi di pandemia e arricchiscono l’offerta a disposizione di cittadini e studiosi.

 

Venezia 27 ottobre 2020 – Il già cospicuo patrimonio librario della Fondazione Giorgio Cini si amplia ulteriormente, anche in tempi di pandemia. Grazie ai contributi erogati dal Mibact – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo come misura straordinaria di sostegno all’editoria (decreto del 4 giugno 2020) la Cini ha potuto acquistare da alcune delle principali librerie veneziane più di 1.100 nuovi libri, attinenti a tutte le discipline del campo della ricerca umanistica tradizionalmente svolte a San Giorgio Maggiore. I volumi sono stati acquisiti dopo un accurato processo di selezione svolto dagli Istituti e Centri di ricerca della Fondazione Cini a cui le diverse biblioteche afferiscono.

Tutto il materiale verrà sottoposto a inventariazione e catalogazione da parte del personale della biblioteca, per essere successivamente messo a disposizione degli utenti.

Biblioteca di Storia dell’Arte

Le ricchissime collezioni librarie della biblioteca di storia dell’arte nella Nuova Manica Lunga, una delle più importanti in assoluto nel settore, sono state integrate con 250 volumi. Parte dell’acquisizione ha colmato alcune lacune, soprattutto nei settori delle monografie su artisti, cataloghi di mostre e musei, senza trascurare la saggistica di argomento storico artistico. Una selezione invece ha ampliato la documentazione bibliografica riguardante l’arte veneta, così da poter confermare il ruolo della biblioteca dell’Istituto di Storia dell’arte quale principale biblioteca di riferimento in quest’ambito di studi.

Biblioteca dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma

Per l’importante biblioteca dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma – specializzata nelle arti sceniche e strumento prezioso per lo studio e la ricerca – le nuove acquisizioni, oltre 300 titoli, hanno permesso di potenziare le specificità di indagine e arricchire il patrimonio librario attraverso rarità bibliografiche e collane specialistiche. Gli ambiti di ricerca e analisi scelti riguardano: la storia dell’attore, il ruolo delle attrici nel teatro dal XIV secolo a oggi, la storia della fotografia di scena, l’utilizzo delle tecnologie digitali nel teatro contemporaneo, le tradizioni performative d’oltreoceano, la danza antica e contemporanea, l’estetica dello spettacolo, la teatroterapia e il teatro sociale. Inoltre sono stati acquisiti testi teatrali e volumi di interviste, carteggi e monografie di e su maestri del teatro antico, moderno e contemporaneo.

Biblioteca del Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate

Le nuove acquisizioni della biblioteca del Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate – già conosciuta con il nome di “Venezia e l’Oriente” e che annovera testi religiosi asiatici, di letteratura coloniale e spiritualità comparate – sono state indirizzate verso un aggiornamento delle collezioni, segnando un passaggio dall’Orientalismo alle scienze sociali contemporanee, con particolare attenzione all’antropologia e alla sociologia delle religioni. Nella scelta sono stati privilegiati testi – perlopiù non presenti in altre biblioteche veneziane – dedicati all’approccio comparativo e alle tradizioni spirituali all’interno dell’islam, dell’ebraismo, del cristianesimo, dell’induismo e del buddismo. Tra i quasi 250 nuovi libri, molti sono i volumi in lingua inglese, di più difficile reperibilità e la cui presenza nella biblioteca del Centro potrà quindi agevolare il lavoro dei ricercatori.

Biblioteca dell’Istituto per la Musica

La biblioteca specialistica dell’Istituto per la Musica, il cui nucleo è costituito dal fondo librario del musicologo Pierluigi Petrobelli, si è arricchita con l’occasione di un significativo corpus di volumi che rappresenta un importante aggiornamento sulla letteratura musicologica degli ultimi anni: la filologia d’autore e gli sketch studies, lo studio della performance musicale, il teatro musicale del secondo Novecento, le forme dell’improvvisazione. Inoltre, sono state acquisite numerose partiture allo scopo di integrare i fondi archivistici conservati dall’Istituto e completare le raccolte di musica a stampa.

Biblioteca dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati

La biblioteca dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati – che, oltre ai mille volumi sulla musica e la cultura indiana che fanno parte del Fondo Daniélou, annovera già importanti testi in ambito etnomusicologico che la qualificano come uno dei maggiori punti di riferimento in Italia in questo campo di studi – ha accresciuto ampiamente le proprie raccolte di volumi sulla ricerca etnomusicologica pubblicati dai maggiori editori italiani del settore (Nota, Squilibri, LIM). Grazie al contributo ministeriale l’Istituto ha potuto completare le collane “Experiencing Music, Expressing Culture”, della Oxford University Press, e “Chicago Studies in Ethnomusicology” e di acquistare alcune opere di riferimento come gli Oxford Handbooks dedicati a diversi campi musicali in prospettiva interculturale.

Biblioteca dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano

Il patrimonio librario della biblioteca dell’Istituto per la storia Venezia si è arricchito con pubblicazioni direttamente correlate all’attività di ricerca scientifica dell’Istituto stesso. In particolare, si segnalano titoli ‘classici’ sulla storia della Serenissima e titoli più specifici riguardanti, ad esempio, le manifatture veneziane muranesi, il tema della libertà religiosa, il diritto veneziano, il patrimonio boschivo cadorino della Repubblica, i monasteri scomparsi, le situazioni coniugali nel Medioevo veneziano, l’approvvigionamento e consumo delle spezie, la costruzione delle navi e il ruolo centrale dell’Arsenale.

Avviso chiusura Biblioteca

Dal  26 al 28 ottobre la Biblioteca del Longhena sarà chiusa al pubblico.

Renata Codello è il nuovo Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini

Già Direttore degli Affari Istituzionali della fondazione veneziana, raccoglie il testimone da Pasquale Gagliardi, che lascia l’incarico dopo 19 anni

Venezia, 15 ottobre 2020 – Dopo quasi un ventennio la Fondazione Giorgio Cini ha un nuovo Segretario Generale. Lo ha annunciato il Presidente Giovanni Bazoli in seguito al Comitato Direttivo tenutosi oggi sull’Isola di San Giorgio Maggiore: si tratta dell’architetto Renata Codello già Direttore degli Affari Istituzionali, che subentra a Pasquale Gagliardi, in carica dal 1 gennaio 2002.

 

Renata Codello vanta una vasta competenza nella gestione e valorizzazione dei beni culturali, competenza maturata nel corso di una lunga esperienza nella pubblica amministrazione, dove ha ricoperto ruoli apicali. Profonda conoscitrice della realtà veneziana e veneta, è stata Soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna dal 2006 al 2014. Fino al febbraio 2018 ha ricoperto il ruolo di Direttore del Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il Veneto. Dal 2018 è consulente della Presidenza della Repubblica.

 

«A Pasquale Gagliardi – afferma il Presidente della Fondazione Giorgio Cini Giovanni Bazoli – va il più vivo ringraziamento da parte di tutti noi per aver diretto con grande intraprendenza progettuale la Fondazione dal 2002 ad oggi, contribuendo a consolidare la sua reputazione di simbolo della cultura e della civiltà italiana nel mondo.  Tra i risultati più importanti della Fondazione durante la sua gestione voglio ricordare la produzione del fac simile delle Nozze di Cana di Paolo Veronese, la realizzazione della biblioteca della Nuova Manica Lunga, la creazione del Centro Internazionale per lo Studio della Civiltà Italiana “Vittore Branca”, la realizzazione con Pentagram Stiftung delle Stanze del Vetro, la costituzione del progetto ARCHiVe, centro internazionale per la valorizzazione digitale del patrimonio culturale, la trasformazione dell’antico Squero dell’Isola di San Giorgio in straordinario auditorium con affaccio sulla laguna di Venezia. 

A Renata Codello esprimo l’augurio di consolidare i risultati fin qui raggiunti e di assicurare alla Fondazione un futuro altrettanto fruttuoso».

 

Renata Codello ha dichiarato: «Ringrazio il Presidente Giovanni Bazoli e il Comitato Direttivo della Fondazione Giorgio Cini per questo incarico di grande responsabilità e prestigio. L’eccellenza dei saperi e l’innovazione nella ricerca e nella sua diffusione, che contraddistinguono l’attività della Fondazione, sono temi fondamentali nel nostro tempo. Perciò assicuro il massimo impegno per il futuro, condividendo e valorizzando le competenze e le esperienze maturate da questa grande Istituzione nel corso di quasi settant’anni della sua storia».

INVISIBLE LINES

Come si fa a disegnare l’invisibile?

Come disegnare il sentimento di appartenenza a una comunità di persone e delle persone che vivono ai margini della nostra società?

 

Invisible Lines si sviluppa intorno a queste domande, è un progetto di formazione itinerante che incoraggia i giovani talenti del fumetto e delle illustrazioni a superare questo paradosso.

 

Il filo conduttore di questo progetto è il concetto di invisibilità. In una società caratterizzata dall’iper produzione di immagini, si è ritenuto fondamentale esplorare le dimensioni interiori della produzione dell’immagine, come la soggettività, la marginalità e la spiritualità. L’importanza dell’invisibile si può cogliere nei fenomeni spirituali e religiosi, spesso considerati come destinati a sparire nell’epoca contemporanea, ma che trovano oggi nuova forza e nuovi spazi. Invisibile è paradossalmente il migrante e il rifugiato, al centro delle rappresentazioni dei media e tuttavia raramente presente con la propria storia e voce. L’invisibile si coglie anche in molti luoghi abbandonati che sono sparsi in tutta Europa, a causa del paesaggio urbano in continua evoluzione.

 

Questo progetto internazionale della durata di due anni è cofinanziato dal Programma Europa creativa dell’Unione Europea e sviluppato dalla Fondazione Giorgio Cini, Central Vapeur (Francia); Hamelin Associazione Culturale (Italia) e Baobab&Gplusg s.r.o. (Repubblica Ceca).

 

Il termine ultimo per inviare la domanda e il portfolio è il 10 dicembre 2020.

Per ulteriori informazioni su come applicare visita: www.invisiblelines.eu


Scarica la call for artists 

Homo Faber Guide

È stata presentata oggi Homo Faber Guide, a cura di Michelangelo Foundation

Una piattaforma digitale dedicata all’artigianato in Europa. è possibile selezionare il paese, la città o il tipo di artigianato per scoprire oltre 650 artigiani, 300 esperienze, gallerie, negozi, musei e molto altro in 25 paesi europei.

 

In questa guida digitale potrete scovare l’eccellenza nell’artigianato e conoscerei i maestri artigiani, le gallerie, gli showroom e i negozi che posseggono pezzi straordinari e unici.

 

25 i paesi coinvolti: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Luxemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Gran Bretagna.

 

 

Per informazioni: www.homofaberguide.com

Homo Faber Guide

È stata presentata oggi Homo Faber Guide, a cura di Michelangelo Foundation

Una piattaforma digitale dedicata all’artigianato in Europa. è possibile selezionare il paese, la città o il tipo di artigianato per scoprire oltre 650 artigiani, 300 esperienze, gallerie, negozi, musei e molto altro in 25 paesi europei.

 

In questa guida digitale potrete scovare l’eccellenza nell’artigianato e conoscerei i maestri artigiani, le gallerie, gli showroom e i negozi che posseggono pezzi straordinari e unici.

 

25 i paesi coinvolti: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Luxemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Gran Bretagna.

 

 

Per informazioni: www.homofaberguide.com

Concerto di Antonio Fresa al Teatro Malibran Vatican Chapels, a Soundtrack Experience  

Il 3 settembre 2020 segna la data della prima esecuzione dal vivo al Teatro Malibran del progetto (in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini) Vatican Chapels, a soundtrack experience, il suggestivo viaggio con le musiche composte da Antonio Fresa per le audioguide delle Vatican Chapels, le dieci cappelle vaticane della Fondazione Giorgio Cini, costruite come padiglione  padiglione della Città del Vaticano diffuso sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, in occasione della Biennale di Architettura 2018.

Vatican Chapels, a soundtrack experience racconta, attraverso le musiche composte da Fresa, la ricchezza culturale veneziana, in un momento particolare come questo che tanto ha bisogno di bellezza e condivisione: al concerto sono invitati tutti i veneziani (e non) che dovranno semplicemente prenotare gratuitamente la propria partecipazione qui: www.visitcini.comdal 27 agosto fino ad esaurimento posti.

Al via il restauro dello Scalone del Longhena della Fondazione Giorgio Cini, danneggiato dall’Acqua Granda

Grazie a Fondazione di Venezia è partito il cantiere che riporterà l’opera di Baldassare Longhena alla sua bellezza.

Lo spledindo Scalone Monumentale realizzato nel 1643 da Baldassarre Longhena che costituisce – insieme alla Biblioteca – il risultato più clamoroso della lunga e continua attività del noto architetto veneziano sull’Isola di San Giorgio Maggiore, verrà riportato alla bellezza che ebbe fin dall’inizio della sua costruzione, dopo i danni subiti a causa dell’acqua alta eccezionale del 12 novembre 2019 (+187 cm) e dei giorni seguenti (+160 cm).

 

L’operazione di restauro, che durerà circa sette mesi, è resa possibile grazie all’iniziativa di fundraising della Fondazione di Venezia che ha assegnato alla Fondazione Cini 190 mila euro del totale raccolto, circa 2,5 milioni di euro, per il “Fondo per il recupero del patrimonio artistico culturale della città di Venezia danneggiato dall’acqua alta”, coordinando e coinvolgendo le Fondazioni di Origine Bancaria associate ad Acri.