Cataloghi d'arte Archives - Pagina 2 di 2 - Fondazione Giorgio Cini

Catalogo del fondo librario antico della Fondazione Giorgio Cini

Dopo anni di lavoro e di attente ricerche sul fondo librario storico della Fondazione Giorgio Cini, esce il prezioso catalogo redatto da Dennis Rhodes. In particolare, sono stati descritti i volumi dei fondi appartenenti alle raccolte: Essling, grande collezionista ed esperto di libri illustrati veneziani a cui ha dedicato una imponente opera; De Marinis,“il principe dei bibliofili”, e consulente di Vittorio Cini per la costituzione di una raccolta di libri antichi; Cini, mecenate e grande collezionista, grazie al quale le raccolte sopra citate sono giunte alla Fondazione. Il catalogo comprende la descrizione di oltre mille fra incunaboli e cinquecentine, fra cui molti pezzi unici, e si propone quale strumento di fondamentale utilità per il bibliografo e per lo studioso di libri antichi, nonché come strumento per valorizzare e far conoscere una parte delle ricche raccolte della Fondazione.

Il miracolo di Cana

Questo volume racconta la storia  di un grande dipinto che i monaci commissionarono a Paolo Veronese nel 1562. La tela di circa 70 metri quadri occupa l’intera parete posteriore del Refettorio di Palladio, ed è stata concepita come un logico e glorioso trompe-l’oeil a completamento dell’architettura. Il coro di lodi e la continua meraviglia che suscitava l’opera indussero Napoleone e i francesi – che avevano occupato Venezia – a confiscare l’opera nel 1797 come bottino di guerra. Fino all’arrivo del fac-simile il muro era vuoto, e questo rappresentava una ferita aperta che faceva venir meno nell’insieme l’atmosfera originaria del refettorio. L’11 settembre 2007, esattamente 210 anni dopo la sua rimozione, il fac-simile è stato “svelato” e l’opera d’arte data dalla combinazione di architettura e dipinto fu ripristinata e poté nuovamente essere ammirata. Questo libro racconta la storia di questa avventura.

 

Esso contiene sostanzialmente tre sezioni riguardanti:

1) la biografia del dipinto originale,

2) la descrizione dettagliata dei processi tecnici attraverso i quali il fac-simile è stato prodotto

3) la riflessione critica sul significato estetico e storico di questa operazione, e ha contribuito a far luce su aspetti inediti riguardanti i problemi di conservazione e restauro. In realtà, come molte delle riflessioni fatte nella terza sezione, le nuove prospettive create dal facsimile ci portano a concepire “l’aura” in modo dinamico, come qualcosa che può “migrare” da un luogo all’altro, dall’originale alle sue “copie”.

 

Penelope’s Labour: Weaving Words and Images

La Mostra di arazzi e tappeti, antichi e contemporanei, prodotta e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini con l’atelier Factum Arte di Madrid, che si chiuderà il 18 settembre 2011, intende unire il grande interesse di Vittorio Cini per l’arazzo con l’arte contemporanea e con la rinnovata abilità degli artisti di utilizzare questo mezzo per raccontare storie della realtà in cui viviamo. Spaziando dall’arazzo del tardo Quattrocento che raffigura l’assedio e la distruzione di Gerusalemme, ai tessuti di Azra Akšamija sulla pulizia etnica della Bosnia Erzegovina, alla vasta allegoria della vita contemporanea del “Walthamstow Tapestry” di Grayson Perry e ai fiori del nostro mondo naturale manipolato di Mark Quinn, la mostra riporta le ‘immagini intrecciate’ nel cuore della pratica artistica contemporanea.
Le tracce di questo percorso sono suggestivamente rinvenibili anche nel catalogo curato, al pari dell’esposizione, da Adam Lowe e Jerry Brotton, e che si avvale di un’introduzione di Pasquale Gagliardi, e dei contributi di Jerry Brotton, Nello Forti Grazzini, Annemarie Sauzeau Boetti, Jon Thompson, Adam Lowe, Iván De La Nuez.

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Mondo Uno

Concepito e realizzato a cura di Isabelle Bezin e di Karine Chahin, il libro si apre con uno scritto del fotografo Jean-Baptiste Huynh in cui evoca il ritratto di Virginio Bruni Tedeschi che avrebbe voluto fare e che la sua scomparsa, il 5 luglio 2006, non gli permise di realizzare.
Le fotografie di questo libro sono tratte dagli archivi privati di Virginio Bruni Tedeschi. Esse sono oggi il patrimonio artistico della Fondazione Virginio Bruni Tedeschi. Scattate tra il 1987 e il 2005, queste immagini sono state selezionate e poi riunite per la prima volta nella mostra Mondo Uno Virginio Bruni Tedeschi, presentata all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, dal 27 settembre al 24 ottobre 2008.

Il volume è in vendita solo presso il bookshop della mostra Mondo Uno. Virginio Bruni Tedeschi