Saggi Archives - Pagina 61 di 76 - Fondazione Giorgio Cini

Quaderni Bibliografici III

INDICE

1. Elisabetta Guardalben
Superstizioni e stregoneria

Opere a stampa

Appendice : Tesi di Laurea

Indice analitico

2. Fabio Rizzi
Proverbi, modi di dire, blasoni popolari

Opere a stampa

Manoscritti

Tesi di Laurea

Addenda

Indice delle località citate

3. Claudia Alpago- Novello
Architettura popolare

Presentazione

Veneto in generale

Provincia di Belluno

Provincia di Padova

Provincia di Rovigo

Provincia di Treviso

Provincia di Venezia

Provincia di Verona

Provincia di Vicenza

Indici degli autori e relatori

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Castellavazzo

INDICE

Giorgio Roccon . Sindaco di Castellavazzo
Presentazione

Adriano Alpago-Novello
La voce delle pietre

Adriano Alpago-Novello
L’ambiente naturale e quello costruito

Eugenio Colleselli, Paolo Cornale, Chiara Siorpaes
Ambiente geologico e caratteri petrogafici del materiale

Gli scalpellini

Cesare Losso, Alessandro Soranzo, Lucio Bergoglio
L’estrazione e l’organizzazione del lavoro

Umberto Olivier
Il trasporto delle pietre

Anna Bettiol, Federico Palazzin
Morfologia urbana. Le abitazioni degli scalpellini nei Catasti Austriaco, Napoleonico e attuale

Adriano Alpago-Novello
Le qunte edilizie

Alberto Alpago-Novello
Elementi architettonici significanti e aggreganti

Andrea Bona
La pietra di Castellavazzo nell’architettura.
Dalla “lapis ruber” del Quattrocento alla “bella pietra cinerina” del Settecento

Adriano Alpago- Novello
Il cimitero

Adriano Alpago-Novello
I segni della fede

Adriano Alpago- Novello
La Gardona

Luisa Alpago- Novello
Contributi alla storia di Castellavazzo in età romana e tardo antica

Mario Sommacal
L’antica Pieve di Lavazzo

Marco Perale
La pietra di Castellavazzo in alcune fonti letterarie bellunesi dei secoli XV-XIX e in due registri contabili settecenteschi

Giovanni Caniato
Le cave di Castellavazzo fra Sei e Settecento

Silvia Miscellaneo
La pietra di Castellavazzo : possibili percorsi di ricerca archivistica nell’ambito dei secoli XIX-XX

Alessandro Soranzo
Note sulla consistenza dell’Archivio storico della Parrocchia di Castellavazzo

Ulderico Bernardi
Un museo locale per tutte quelle vite

Adriano Alpago-Novello
Congredo

Bibliografia generale

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Dalle origini alla caduta della Serenissima

INDICE

Alberto Tenenti
Introduzione

I. Le Sfide esterne

Alberto Tenenti
Le «temporali calamità»

Barisa Krekic
Venezia e l’Adriatico

Michel Balard
La lotta contro Genova

Silvano Borsari
I Veneziani delle colonie

Gian Maria Varanini
Venezia e l’entroterra (1300 circa – 1420)

Bernard Doumerc
La difesa dell’impero

Hannelore Zug Tucci
Le milizie terrestri

II. L’evoluzione delle strutture: istituzioni, diritto, finanze, economia

Mario Caravale
Le istituzioni della Repubblica

Marco Pozza
La cancelleria

Guido Ruggiero
Politica e giustizia

Victor Crescenzi
Il diritto civile

Michael Knopton
La dinamica delle finanze pubbliche

Jean-Claude Hocquet
I meccanismi dei traffici

Bernard Doumerc
Gli armamenti marittimi

Stanley Chojnacki
La formazione della nobiltà dopo la Serrata

III.Vita civile e religiosa

Elisabeth Crouzet- Pavan
Sviluppo e articolazione della città

Patrizia Fortini Brown
Comrnittenza e arte di Stato

Claudio Finzi
Scritti storico-politici

Girolamo Arnaldi
La cancelleria ducale fra culto della «legalitas» e nuova cultura umanistica

Gherardo Ortalli
L’istruzione

Alfredo Stussi
La lingua

Antonio Rigon
I problemi religiosi

Giorgio Cracco
«E per tetto il cielo». Dinamiche religiose di uno Stato nascente

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Ambiente veneziano, ambiente veneto

Il libro tratta degli uomini che reggevano la Repubblica di Venezia, degli ordinamenti che essi si erano dati, dell’azione di governo che svolgevano, delle idee che ne erano alla base, dei fini che essa si proponeva: ma in particolare si sofferma sulla loro politica culturale.
Politica culturale che è fatta di scelte di moduli architettonici e urbanistici; dei messaggi storici, politici, religiosi affidati alla pittura ufficiale, delle interpretazioni del passato e del presente contenute nella storiografia, specie in quella «pubblica». Politica culturale che si esprimeva inoltre nella proiezione sulle terre del Dominio veneto della propria cultura di governo, della sua prassi, dei suoi modi di istituire i rapporti con i sudditi, di coinvolgerli psicologicamente mediante i simboli, le immagini, la coreografia, la suggestione che la Serenissima Signoria poteva esercitare ostentando il proprio splendore e la propria grandezza. Quanto era avvenuto nei confronti della terraferma dall’inizio del Quattrocento in poi: in altre parole, il tema di Ambiente veneziano, ambiente veneto.

INDICE

Prefazione

Venezia regina

Cultura, politica e religione nella «pubblica storiografia» veneziana del ‘500

Marin Sanudo il giovane: dalla cronaca alla storia

Domenico Morosini, Niccolò Machiavelli e la società veneziana

La società veneziana del Binascimento in un’opera di Paolo Paruta:
Della perfettione della vita politica

La donna, l’amore e Tiziano

Intorno al cardinale Ottavio Paravicino, a monsignor Paolo Gualdo
e a Michelangelo da Caravaggio

Politica, cultura e religione a Venezia tra manierismo e barocco

La politica culturale della Repubblica di Venezia
nell’età di Giovan Battista Benedetti e di Andrea Palladio

Ambiente veneziano, ambiente veneto. Governanti e governati
nel Dominio di qua del Mincio nei secoli XV – XVIII

Indice dei nomi

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Mito e antimito di Venezia nel bacino adriatico (secoli XV-XIX)

Il Convegno è stato la prima iniziativa di rilievo realizzata in base
all’accordo del 1994 tra la Fondazione Giorgio Cini e l’Accademia
Croata di Scienze e Arti. Quell’accordo si inscriveva in una rete di
rapporti privilegiati che la Fondazione, seguendo un indirizzo
culturale iniziato dallo stesso Vittorio Cini, aveva per parecchi
decenni tenuto con molti Paesi dell’Europa Centro-Orientale.
In questo spirito il tema scelto per il convegno – Mito e antimito di
Venezia nel bacino adriatico – sembrava quello ideale per due Paesi tra
i quali Venezia era stata un punto fondamentale di riferimento e una
base altrettanto importante di interscambio civile.
Tutta l’area adriatica è stata segnata per parecchi secoli dalla
presenza politica, economica, letteraria e artistica di Venezia,
ammirata o avversata, come era comprensibile, dagli altri Stati e dalle
altre realtà etniche e politico-culturali rivierasche. Ecco il mito e
l’antimito che da quegli atteggiamenti sono stati prodotti. Abbiamo
voluto quindi porre quel tema quasi ad usarlo come una cartina di
tornasole per saggiare la capacità dei nostri studiosi di coltivare la
memoria per farne strumento di conoscenza e di saggezza, come un
oggetto di riflessione che avrebbe dovuto, nelle intenzioni, chiudere
in un certo senso una storia e aprirne un’altra: due storie di rapporti
intensi tra i due versanti adriatici meditate in funzione di un futuro
che dovrebbe dare vita ad una comunità economica e culturale
intitolabile all’Adriatico, da considerare come tappa intermedia nel
cammino verso una più piena integrazione europea.

INDICE

Renzo Zorzi
A modo di saluto

Ivo Franges
Saluto dell’Accademia Croata di Scienze e Arti

Giampiero Bellingeri
Il Golfo come appendice: una visione ottomana

Predrag Matvejevic
Il «Golfo di Venezia» e il suo mito

Ivan Pedrin
Il mito di Venezia nella storiografia e letteratura croata

Darinko Munic
I rapporti tra Fiume e Venezia nel XV secolo

Ljerka Schiffer
Venezia: mito e antimito nelle opere di
Francesco Patrizi da Cherso (Frane Petric), Nicolò Vito di Gozze
(Nikola V. Gucetic) e Matteo Ferchio (Matija Frkic)

Ljerka Simunkovic
La politica linguistica della Serenissima verso i possedimenti «di là dal mar»: il caso della Dalmazia

Lina Urban
Il Bucintoro: nascita e fine di un mito

Cesare Vasoli
Venezia, Bodin e il “Colloquium Heptaplomeres”

Alberto Tenenti
Mitizzazioni adriatiche di fine Cinquecento

Sante Graciotti
Venezia nell’utopia mitico-religiosa tra Cinque e Seicento (nei dintorni di Jacopo Brocardo)

Filippo Maria Paladini
Paterni tiranni: mito e antimito, autorità e conflitto nella Dalmazia veneta

Emanuela Sgambati
Mito e antimito di Venezia nella cronachistica del Quattrocento

Jania Jerkov
Venezia come «rettissimo dominio, esemplare di ogni più venerabile libertà» tra gli Slavi balcanici del XVII secolo

Sanja Roic
La poetessa e il grammatico: su Gaspara Stampa e Giovanfrancesco Fortunio

Natka Badurina
La rappresentazione del governo veneto e la critica dell’età dell’oro nella “Dubravka ” di Ivan Gundulic

Francesco Saverio Perillo
L’immagine di Venezia nell’opera di Andija Kacic Miosic

Angela Caracciolo Arico
Venezia al di là del mito negli scrittori tra il Quattro e Cinquecento

Piero Del Negro
Il leone in campo: Venezia e gli oltramarini nelle guerre di Candia e di Morea

Ivo Franges
L’immagine di Venezia nella letteratura dell’ottocento croato (Antun Nemcic, August Senoa, Silvije Strahimir Kranjcevic)

Luko Paljetak
Lord Byron, un ponte tra Venezia e Dubrovnik

Miroslav Cabajec
Venezia nella prosa di viaggio di Slavko Batusic

Kruno Prijateli
L’influenza della pittura veneziana in Dalmazia dal Trecento al manierismo

Piero Zampetti
Carlo Crivelli, Giorgio Culinovic, Nicola d’Ancona: aspetti del «Rinascimento adriatico»

Giuseppe Maria Pilo
La gloria di Venezia nelle testimonianze artistiche della Dalmazia

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Alfredo Casella: gli anni di Parigi. Dai documenti

INDICE

Alfredo Casella a Parigi. Un musicista italiano di adozione francese

I. L’Allievo e L’Insegnante

L’ammissione al Conservatorio
L’«Élève de Diémer»
Gli studi di armonia e di composizione
L’insegnante

II. L’Interprete e L’Organizzatore Musicale

Il pianista «malgré lui»
Il trio Casella-Enesco-Fournier
Pianista nei salotti della mondanità parigina
A fianco dei «petits anarchistes»
Clavicembalista per la Société des Instruments Anciens
Clavicembalista della Societé Bach di Gustave Bret
Il direttore d’orchestra

III. Il Compositore

La musica per pianoforte
Le liriche da camera
La musica da camera
La musica sinfonica
Le trascrizioni

IV. Il Critico Musicale

Armonia e contrappunto
Problemi di strumentazione
Gustav Mahler
La musica francese
La collaborazione con «L’Homme libre»

Indice dei nomi

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Gian Francesco Malipiero. Il carteggio con Guido M. Gatti (1914-1972)

Il carteggio del musicista Malipiero e del musicografo e promotore di
vita musicale Gatti si propone come documento storico di notevole
importanza, già che testimonia dalla viva voce di due vivaci
protagonisti, testimoni oculari sensibili, del complesso panorama
culturale italiano del Novecento. Particolarmente negli anni del primo
dopoguerra, il momento più attivo e più intenso per entrambi i
corrispondenti, nel pieno fiorire della loro produzione.
Lo studioso che si accingerà alla lettura di questo ponderoso
epistolario, potrà scoprire in esso molteplici percorsi di ricerca, più
interessanti magari per lo storico della musica che s’è specializzato
nella cosiddetta «generazione dell’ottanta», o della cultura italiana
del nostro secolo, ma forse anche per i più generici ma non meno
appassionati lettori di epistolari di intellettuali, sempre più
numerosi, in questi nostri anni, che troveranno motivo d’interesse nel
vedere qui confermati molti dei più tipici lavori della particolare
dimensione stilistica ed affettiva che connotano questo «genere
letterario».

INDICE

Premessa

Nota al testo

Il Carteggio Malipiero – G. M. Gatti

Indice dei Nomi

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Quaderni Bibliografici II

INDICE

Premessa

Bibliografia istriana

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Goffredo Parise

Occasione,
quasi in accezione montaliana, di incontro e di verifica di una serie
di analisi dedicate a Goffredo Parise, che solo a posteriori hanno
trovato una propria misura imprescindibile di accadimento, il Convegno
di studio ad esso dedicato, tra il 24 ed il 25 maggio 1995,
dall’Istituto per le Lettere, il Teatro e il Melodramma, nell’ambito
della ‘storica’ sezione “Linea veneta”, ben ha rappresentato il
sostrato etimologico di un’opportunità sedimentatasi nei discorsi via
via critici ed interpretativi. Questi Atti, allora vengono a
raccogliere una ricca messe di indicazioni e di sollecitazioni, quasi
riprendendo allegoricamente l’allusione che Parise stesso, in apertura
alla voce Bellezza, appartenente al primo Sillabario,
dava nel segno di una ideale mietitura, scandita da un modello
artistico dove il bello-semplice si coniuga con l’archetipico: «Ogni
giorno un vecchio di campagna usciva di casa con la falce e un
carrettino».
I quattro simbolici ‘raccolti’ che compongono questo volume sono la
prova di una stagione critica che ha saputo trarre frutti indubitabili
da un lavoro artistico così aperto, nella propria progressione
diacronica, alla categoria dell’attenzione.

INDICE

Ilaria Crotti, Introduzione

Primo tempo

Giorgio Barberi Squarotti, Parise: l’avventura, fa morte
Anco Marzio Mutterle, Epifania in nero
Emanuele Trevi, «Il ragazzo morto e le comete». Storicità del dolore
Paola Pepe, Novecento ‘fantastico’. Posizioni e funzioni della narrativa di Goffredo Parise

Lo sguardo e il reporter

Armando Balduino, I ‘miti’ antiamericani di Goffredo Parise
Rolando Damiani, Alla ricerca dello stile: Parise reporter in Asia
Franco Marcoaldi, Parise e il gioco degli occhi

Lettura del disordine

Luisa Accati, Da immacolata a Fedora: un itinerario sentimentale
Ilaria Crotti, Visioni di Comisso
Ernesto Guidorizzi, Le voci prime del «Sillabario»
Nico Naldini, Il nuovo padrone di Milano
Silvio Perrella, La semplificazione fulminante: Parise lettore
Giorgio Pullini, Il ‘bestiario’di Goffredo Parise. Dal «Padrone» all’«Assolato naturale» (e altrove)
Giovanni Raboni, Parise 1954: l’eresia picaresca
Ricciarda Ricorda, Gli oggetti nella narrativa di Goffredo Parise

L’archivio

Manuela Brunetta, L’ “Archivio Parise”: tra le memorie di un progetto

Indice dei nomi e delle opere di Goffredo Parise

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Stabat Mater

Inno per contralto, due violini, viola e basso. RV 621

INDICE

Prefazione generale

General Preface

Stabat Mater.Inno per contralto, due violini, viola e basso. RV 621

Note critiche

Apparato critico

Critical Notes

Critical Commentary

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