
Casanova prima di Casanova. Costruzione culturale del mito del libertino

La tavola rotonda, organizzata in collaborazione con il gruppo di ricerca La drammaturgia musicale a Venezia (1678-1792) della Fondazione Ugo e Olga Levi coordinato da Giada Viviani, intende riflettere sul contributo del dramma per musica sei-settecentesco alla costruzione culturale del mito del libertino, mettendo in luce tematiche sviluppate in intrecci come quello de L’inganno trionfante in amore.
Trattata in particolare nelle accademie veneziane seicentesche, ma popolare fino alla fine del XVIII sec., la figura del libertino incarnava questioni filosofiche e politico-morali come la legittimità della libertà di pensiero, anche contro i dogmi della Chiesa, la messa in discussione delle norme civili e religiose, nonché il sovvertimento delle rigide relazioni gerarchiche su cui si reggeva il costrutto sociale dell’Ancient règime. In tal senso vanno interpretate anche le situazioni erotiche o ambigue sul piano della connotazione dei generi, di cui l’opera veneziana dell’epoca – tra cui diversi lavori di Vivaldi – offre numerosi esempi: non era il dato sensuale in sé a costituire l’oggetto principale della rappresentazione, bensì la sua funzione come elemento sovvertitore e, in quanto tale, capace di aprire nuovi orizzonti del possibile sul piano filosofico, morale e politico.
Daria Perocco
Università Ca’Foscari, Venezia
Se Casanova le avesse conosciute… Alla ricerca delle prime libertine
Nicola Badolato
Università di Bologna
Suggestioni libertine nei libretti veneziani di metà Seicento
Lorenzo Mattei
Università Aldo Moro, Bari
Altri Don Giovanni. Sulla figura del libertino nell’opera comica del secondo Settecento
Gerardo Tocchini
Università Ca’ Foscari, Venezia
Romantici e reazionari di età Secondo Impero: la fabbricazione del mito del Settecento libertino
Moderatrice:
Giada Viviani
Università di Genova e Fondazione Ugo e Olga Levi
Discussant:
Cesare Fertonani (Università di Milano)
Olivier Fourés (Conservatorio Superiore di Madrid)
