Seminario internazionale. La musica improvvisata in Europa. 1966-1976

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
plus nov, 2021 2012

All’incontro, primo di una serie dedicata all’improvvisazione nella musica d’arte occidentale, verranno presentati i risultati di un gruppo di ricerca attivo da circa un anno con il coordinamento di Gianmario Borio e Veniero Rizzardi.

Diversi aspetti delle pratiche improvvisative di quel decennio, negli ambiti della composizione sperimentale, del jazz e del rock, saranno oggetto delle comunicazioni di Virginia Anderson (University of Leicester), Vincenzo Caporaletti (Università di Macerata), Giovanni Giuriati (Università Roma, La Sapienza; Istituto di Studi Musicali Comparati, Fondazione Giorgio Cini), Giovanni Guaccero (Conservatorio “F. Cilea”, Reggio Calabria), Leo Izzo (Bologna), Philippe Michel (Université Paris VIII), Jens Papenburg (Humboldt Universität zu Berlin), Ingrid Pustijanac (Università di Pavia), e Mark Summers (University of Coventry).

La prima seduta è dedicata a una ricognizione degli eventi in tre importanti centri europei (Berlino, Londra e Roma); nella seconda seduta si discutono i principi di analisi dell’improvvisazione e le questioni teoriche; la terza seduta si sofferma sui risvolti psicologici e politici.

Sono previsti interventi di Enrico Bettinello (critico musicale e curatore, Venezia), Pietro Cavallotti (Humboldt Universität zu Berlin), Daniele Goldoni (Università Ca’ Foscari, Venezia), Christopher Hobbs (compositore, London) Alessandro Sbordoni (Conservatorio Santa Cecilia, Roma), Nicola Scaldaferri (Università degli Studi di Milano)  e Marco Visconti Prasca (compositore, Modena).

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al Progetto The Cage After una propria medaglia di rappresentanza ovvero: Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica 


Programma

 20 novembre 2012

 10.00 – 12.30

 Per una mappatura di Berlino, Londra, Roma

Giovanni Guaccero, Jens Papenburg, Mark Summers

La sessione intende documentare le principali città, i musicisti più attivi, le caratteristiche degli ‘stili’ locali e gli incontri tra musicisti di differente provenienza e formazione. La musica improvvisata ha avuto differenti centri di irraggiamento in molti paesi europei, pertanto in questo stadio della ricerca una documentazione completa non appare per il momento un obiettivo realistico. Abbiamo ristretto il nostro esame a tre dei centri principali, particolarmente rilevanti per lo sviluppo e la disseminazione della musica di libera improvvisazione.

 Pausa pranzo

 14.30 – 17.00

 Analizzare la musica improvvisata

Vincenzo Caporaletti, Giovanni Giuriati, Ingrid Pustijanac

La libera improvvisazione ha la dubbia reputazione di non possedere struttura, di non presupporre un retroterra teorico e di essere impermeabile all’analisi.  D’altra parte, un ascolto attento riesce a scorgere strategie costruttive e processi formali che possono effettivamente essere descritti e formalizzati. Inoltre, la pubblicazione dei prodotti dell’improvvisazione su supporto discografico ha a suo tempo indotto nel pubblico l’impressione che i dischi conferiscano alla musica un carattere di opera finita, non deliberatamente costituito da parte degli artisti, ma che è in seguito divenuto una componente essenziale della successiva recezione (con conseguenze quali valutazione estetica, emulazione stilistica ecc.). L’investigazione di documenti audiovisivi offre ulteriori motivi alla comprensione della musica improvvisata come un complesso performativo dotato di significato ed espressione propria.

21 novembre 2012

10.00 – 12.30

 L’improvvisazione come pratica sociale

Virginia Anderson, Leo Izzo, Philippe Michel

La sessione tematizza gli aspetti etici e politici dell’improvvisazione collettiva, tenuto conto del lavoro teorico, esplicito oppure embrionale, prodotto dai musicisti stessi (questo è il caso per es. di Cornelius Cardew e AMM e anche di MEV). Si ricercano qui le interazioni socio-psicologiche all’interno dei gruppi, le loro istanze implicitamente politiche così come le loro prese di posizione pubbliche. Un’ulteriore prospettiva della ricerca è di tipo etnografico, riguardante cioè gli aspetti comunitari della pratica improvvisativa, e le relazioni con specifici contesti geografici e culturali.

14.30 – 17.00

 Discussione finale

Tutte le sedute saranno moderate da G. Borio e V. Rizzardi

Info: musica@cini.it

L’evento fa parte del progetto THE CAGE AFTER (Roma-Venezia, 18-24 Novembre 2012) per il centenario della nascita di John Cage.

Enti promotori: Federazione Cemat, Roma; Fondazione Giorgio Cini, Venezia; Fondazione Isabella Scelsi, Roma; Goethe-Institut Rom; Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Roma; Nuova Consonanza, Roma. In collaborazione con: American Academy in Rome; Conservatorio di Santa Cecilia, Roma; Editions Salabert, Paris; Forum Austriaco di Cultura a Roma ; Istituto Svizzero a Roma; Università degli Studi di Pavia; Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore; Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per gli Archivi; Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo; Regione Lazio – Assessorato Cultura, Arte e Sport – Direzione Regionale Cultura, Arte e Sport – Area Servizi Culturali – Soprintendenza ai Beni Librari.

Coordinamento scientifico: Gianmario Borio, Alessandra Carlotta Pellegrini, Alessandro Sbordoni.