Istituto per la Storia di Venezia

Tra i primi istituti della Fondazione Giorgio Cini, l’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano risale al 1955. La sua principale finalità, da decenni, è dare un contributo fondamentale allo studio della storia di Venezia tramite la raccolta di documentazione, la ricerca, l’organizzazione di incontri scientifici, la pubblicazione della rivista «Studi Veneziani». In tal senso, l’Istituto si propone come un saldo riferimento sia sul piano nazionale sia internazionale. L’Istituto cura inoltre la storia e la memoria della Fondazione Cini. L’Istituto è quindi luogo della ricerca storica, ma è anche espressione di una peculiare cultura del rapporto con il passato, nel costante impegno di ricostruzione, interpretazione e riflessione su un luogo, Venezia, unico nella storia e nell’immaginario del mondo.

Per la sua eccezionale durata e complessità, la storia di Venezia riassume in sé diverse storie: la storia bizantina, la storia d’Italia, la storia del Mediterraneo e la storia europea. Venezia è importante per tutte le aree che gravitano sul Mediterraneo, dalle sue origini fino al suo tramonto, nel 1797. Per molti aspetti, una storia unica su scala globale. Venezia fu uno Stato al confine tra civiltà, nel continuo confronto con l’impero bizantino e poi con l’impero ottomano e in genere con l’islam, come nessun altro stato europeo. Venezia per secoli fu uno Stato italiano libero da sudditanze straniere, un polo diplomatico europeo e un imprescindibile riferimento artistico e culturale.

L’Istituto promuove il paradigma epistemologico di Venezia come storia, un secondo pilastro programmatico accanto alla più tradizionale Storia di Venezia, per riaffermare e condividere su un piano internazionale (ma ovviamente anche nazionale) l’unicità della vicenda veneziana nella storia, nell’arte e nella cultura. Venezia del resto è prima di tutto storicità, in cui confluisce la meraviglia del suo essere artistico; lo è nel Quattrocento, come lo è oggi. Un essere urbano, architettonico e artistico straordinario che si è sviluppato in un tempo lungo, tempo oggi difficile da comprendere; un percorso di scelte che deriva di volta in volta dall’assoluta padronanza tanto dell’ambiente lagunare e marittimo quanto delle esperienze d’incontro/scontro maturate in Oriente e in Occidente, dall’introiezione di significati dei luoghi, delle culture, religioni e spirito distanti tra loro. 

 

In tal senso, è preminente la riflessione sulle geografie mentali e culturali relative agli spazi più ampi del mondo verso cui si è proiettata e auto-percepita Venezia nella sua millenaria storia. Una specie di geografia massima della fenomenologia di Venezia che deriva dalla familiarità storica di Venezia con luoghi del Mediterraneo e di quelli che prescindevano il Mediterraneo. Una geografia mondiale in cui Venezia si trova ad essere il punto più occidentale di un sistema economico fondato sul vettore Mediterraneo-Cina, ed essere la porta d’Oriente per l’Europa occidentale, in genere per l’Occidente. Questo mondo di Venezia è la cornice entro cui ragionare, in dialogo tra storici, sulle cosiddette storie intrecciate/ingarbugliate con a capo Venezia, o con dentro anche Venezia.  Oltre a essere paradigma, Venezia come storia è soprattutto una proposta culturale, in cui la storia/storicità diventa il raccordo di tutto quanto è stato ed è Venezia, nel passato e nel presente; e pretesto per rilanciare la Venezia del XXI secolo.

 

La storia
L’Istituto per la Storia della Società e dello Stato veneziano nasce nel 1955.  L’Istituto è stato diretto dal 1955 al 1963 da Gian Piero Bognetti, professore di Storia del diritto italiano presso l’Università Statale di Milano; da Agostino Pertusi, professore di Filologia bizantina presso l’Università Cattolica di Milano, dal 1963 al 1979; da Gaetano Cozzi, professore di Storia moderna e di Storia delle istituzioni politiche e sociali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal 1979 al 1999; da Gino Benzoni, professore di Storia della storiografia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal 1999 al 2020; dal 2021, da Egidio Ivetic, professore di Storia moderna e Storia del Mediterraneo all’Università degli Studi di Padova. 

Numerose sono state le iniziative di ricerca, i convegni e le pubblicazioni realizzate in oltre 65 anni di storia dell’Istituto. Molti grandi nomi della storiografia italiana e mondiale lo hanno frequentato. Sul piano editoriale vanno ricordate le imprese Storia della civiltà veneziana (Firenze, Sansoni, 1979, 3 volumi; sintesi di altri 11 volumi, 1955-1964) e la monumentale Storia di Venezia (Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1991-2007, 12 volumi).

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Studi Veneziani

 

«Studi veneziani» è una rivista interdisciplinare di studi dedicata alla storia di Venezia e dello Stato veneziano e alle espressioni della Civiltà veneziana nelle forme della politica, delle istituzioni, della società, della cultura, dell’arte e della letteratura. «Studi veneziani» pubblica articoli, documenti, note e recensioni. Nasce come Bollettino dell’Istituto nel 1959 ed esce con questa denominazione dal 1965. La rivista è stata diretta da Gian Piero Bognetti, Agostino Pertusi, Gaetano Cozzi e Gino Benzoni. Attualmente è diretta da Egidio Ivetic direttore dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano.

 

E’ possibile consultare i sommari di «Studi Veneziani», a partire dal primo numero pubblicato.

Versione PDF scaricabile: Elenco dei sommari di «Studi Veneziani» già «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano»

Scarica il pdf di tutti i sommari di Studi Veneziani

 

Studi e ricerche

Origini di Venezia.

Sviluppo politico e istituzionale dello Stato veneziano.

Società di Venezia e società nello Stato veneziano.

Venezia e Bisanzio.

Venezia e il mare, Venezia e il Mediterraneo.

Lo Stato del mare.

Venezia e Italia.

La Serenissima e gli Stati europei.

Venezia e gli Asburgo.

Venezia e l’Impero ottomano.

Governo e istituzioni nello Stato da Mar.

Governo e istituzioni nella Terraferma.

Il costo dello Stato.

Giustizia e politica giudiziaria.

Territori e confini.

Mare e insularità.