Due inediti di Niccolò Castiglioni su Radio Tre: domenica 28 giugno ore 22

Due inediti per pianoforte di Niccolò Castiglioni conservati presso gli archivi dell’Istituto per la Musica andranno in onda domenica 28 giugno alle ore 22 su Radio Tre. La Piccola suite in sol (1952) e le Cinque innodie (1953) fanno parte dello straordinario corpus di composizioni giovanili rinvenuto nel fondo del compositore: diverse centinaia di pagine che rivelano, passo a passo, i tratti di uno stile in formazione.

 

Concerto registrato il 29 ottobre 2019 a Padova, Auditorium “C. Pollini”. 

Viola, Christophe Desjardins; pianoforte, Aldo Orvieto; regia sonora e live electronics, Alvise Vidolin.

Musiche di Grisey, Boulez, Harvey, Castiglioni, Šostakóvič.

 

 

Composti tra il 1952 e il 1953, vale a dire a ridosso dell’ottenimento del Diploma in Composizione al Conservatorio di Milano “Giuseppe Verdi”, la Piccola suite in sol e le Cinque innodie ci restituiscono il ritratto di un compositore che conclude i suoi anni di formazione scolastica dotato non solo di una maestria tecnica di prim’ordine, ma anche di un’autentica natura di musicista versatile e sensibile. Come la quasi totalità della produzione di Castiglioni fino al 1954, anno che segna il suo avvicinamento alla tecnica di composizione con la serie dodecafonica, questi brani si muovono nel solco del classicismo novecentesco, sia nel linguaggio sia nell’architettura formale. Un utilizzo disinvolto della modalità, certe asprezze armoniche e la semplicità del disegno ritmico ne sono ingredienti fondamentali.

La Piccola suite in sol per pianoforte fu composta nei primi mesi del 1952 da un Castiglioni non ancora ventenne. Comprende sette brani, nei cui titoli affiora già un gusto del tutto personale: Marcetta, Nenia, Caccia, Larghetto, Allegrino, Walzer lento, Melodia. Un’aria di famiglia attraversa l’intera raccolta, non solo nelle sonorità, variamente ancorate a una stessa nota di base (il Sol del titolo), ma anche nei profili melodici che migrano da un brano all’altro con giocosa disinvoltura. La costruzione musicale procede per stratificazione del materiale, creando attriti tra regioni armoniche lontane e metri ritmici divergenti. Castiglioni doveva conservare un affettuoso ricordo di queste miniature giovanili: trenta anni dopo, nel 1983, riprenderà il tema che apre il Larghetto nella “Canzone per il mio compleanno”, uno dei brani che compongono la Suite per pianisti principianti Come io passo l’estate.

Le Cinque innodie furono composte tra settembre e dicembre 1953. L’accento ludico della Piccola suite in sol lascia qui il passo a un’espressività ieratica, evidenziando un interesse crescente – e poi mai abbandonato da Castiglioni – per la tradizione del canto monodico. La scrittura pianistica, sempre sobria e rigorosa, sembra oscillare tra due poli: ora imprigionata nella scansione di metri ritmici in continua evoluzione, ora liberata in dilatati campi di contrappunto elementare.