I Vetri della Seguso per il Bauer (1950-1965)

Hotel Bauer, Venezia
plus mag, 18set, 29 2013

18 maggio – 29 settembre 2013
Venezia, Hotel Bauer
Orario: 10.00 – 19.00
Ingresso libero

Per comprendere al meglio la presenza degli affascinanti vetri realizzati dalla Seguso Vetri d’Arte per il Bauer, è d’obbligo riferirsi alla figura dell’armatore Arnaldo Bennati – proprietario del prestigioso albergo a partire dal 1930 – che volle arredare e decorare gli spazi interni con gusto raffinato, ricercando il bello nelle forme, spesso ardite, dell’arte moderna.

Bennati si avvalse, dal 1940 in poi, di maestranze di primo livello: uno degli architetti più in vista dell’epoca, Marino Meo, ebbe il compito di rinnovare l’architettura che, su espresso desiderio del committente, avrebbe avuto una forma a losanga in modo da simulare la prua di una nave e, una volta condotto a termine il tutto, la Seguso Vetri d’Arte guidata da un designer del calibro di Flavio Poli, si sarebbe occupata dell’illuminazione e, più in generale, dell’abbellimento vitreo dell’albergo.

Le prime ricevute di pagamento risalgono al 1950, quando l’esigentissimo Bennati si affidava con fiducia alla Seguso Vetri d’Arte che lavorava anche per altre importantissime architetture di proprietà dell’armatore, come l’Hotel Bristol a Merano per il quale la Seguso realizzò lo stupefacente, e per certi versi insuperato, grande lampadario per il Salone delle Feste.

Con la mostra I Vetri della Seguso per il Bauer – che volutamente, a mo’ di integrazione, si svolge in contemporanea con la grande esposizione Seguso. Vetri d’arte: 1932-1973 al Museo del Vetro di Murano, curata da Marc Heiremans – il visitatore avrà l’opportunità di ammirare alcune delle soluzioni d’illuminazione e di arredo dell’epoca, ancor oggi presenti in vari ambienti, assieme ai loro disegni preparatori, gli originali fogli di progetto usati in fornace dai maestri vetrai durante la creazione, conservati presso l’archivio del Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini e restaurati per l’occasione grazie al generoso sostegno dell’Hotel Bauer.

E’ un affascinante tuffo nel passato, che ripercorre l’intenso viaggio dell’opera vetraria: dalla mente del designer – che la concepisce  e la fissa su carta – al prodotto finito in virtù delle sapienti mani dei maestri muranesi, fino alla collocazione negli spazi previsti, secondo personali intuizioni d’estetica illuminotecnica. Per l’occasione è stato restaurato e rimontato, grazie alla collaborazione della stessa Seguso Vetri d’Arte, lo straordinario Arlecchino che fu per decenni l’insegna del celebre omonimo night club dell’Hotel Bauer, esposto accanto al grande disegno e al progetto preparatorio conservati alla Fondazione Giorgio Cini.