Quadri e commercio a Venezia durante il Seicento

ISBN 88-317-7411-5

Lo studio del mercato dell’arte in prospettiva storica gode negli
ultimi anni di un forte interesse da parte di economisti, storici
dell’arte che si interrogano sui meccanismi e sulle dinamiche che lo
contraddistinguo. Si tratta di un campo di ricerca aperto, sia per la
natura dell’oggetto, che non si presta a una perfetta rappresentazione
in termini economici, sia per la difficoltà di reperire informazioni
sufficienti. Rare sono le tracce documentarie che in altri campi
rendono più agevole la ricerca storica; il bene quadro non ha una
connotazione chiara e definita, e si configura con diverse sfumature,
da bene di lusso se prodotto da artisti rinomati a bene “normale” per
le opere devozionali di scarso valore, riflettendo diverse funzioni
(decorativa, devozionale, di rango, intellettuale…). La forma degli
scambi risponde così a tale mancanza di omogeneità.
Lo studio esamina i meccanismi della commercializazzione e della
committenza di opere pittoriche a Venezia durante il XVII secolo; tra
Cinque e Settecento il mercato artistico si presenta come una forma
ibrida, priva di figure di riferimento importanti come sono oggi le
case d’asta, ma al tempo stesso con propri operatori locali, e con la
consapevolezza di crescente di dover precisare delle regole per
attribuire valore sottoforma di prezzo con criteri diversi da quelli
usati per altre merci. La ricerca propone così una descrizione e una
descrizione del funzionamento degli agenti del mercato, inteso come
insieme dei soggetti che ruotano attorno alla produzione pittorica
veneziana di età barocca. La categoria utilizzata non è “il” mercato
artistico come istituzione (che non esiste) bensì “un” mercato come
luogo definito spazialmente e temporalmente, in cui avviene l’incontro
tra domanda e offerta del bene quadro.

INDICE

Introduzione
Dallo studiolo alla galleria: le raccolte di quadri in Italia tra XV e XVII secolo

Il fenomeno del collezionismo

Le raccolte veneziane
“tuti vuol formar studio de pitura”

Il problema delle fonti

La domanda di quadri attraverso gli interventi

I quadri
I soggetti

La composizione sociale e professionale

Una analisi patrimoniale
Una stima statistica della propensione alla spesa in arte con gli inventari esaminati

La domanda degli stranieri

La domanda pubblica di opere d’arte

Lo stato veneziano
I funzionari addetti agli incarichi artistici
Due progetti: la chiesa dedicata alla madonna della salute
… ed i restauri a Palazzo Ducale
Il rapporto con gli artisti

Le istituzioni ecclesiastiche
Le scuole, le arti, i luoghi dei pii
Esiste mecenatismo a Venezia?

L ‘offerta: organizzazione produttiva della pittura veneziana

Le istituzioni della pittura a Venezia
La corporazione
Il collegio dei pittori
Le accademie
La partecipazione alle istituzioni

L’organizzazione produttiva
La divisione del lavoro
Le botteghe
Pittori senza bottega

Conti in tasca alla pittura

Il mercato

La regolarizzazione del commercio

Forme e luoghi della vendita

Le opere in vendita
Quadri veneziani, quadri stranieri

Originali, copie, falsi
La certificazione del valore

Il ruolo degli intermediari

“Senseri, qui si dicono mediatori, che s’interpongono tra chi vende, e chi compra”

Mercanti d’arte
I negozianti
I pittori
I rigattieri

La formazione del prezzo
Prezzo di mercato e prezzo di status
Qualche esempio di prezzi di mercato

I quadri come riserva di valore
Il valore dei quadri aumenta tra 1640 e 1700?

Esiste un mercato?

Fonti archivistiche e manoscritti

Bibliografia

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it