Da Istituto di Storia dell'Arte

Gli scritti su Giandomenico e Giambattista Tiepolo di Adriano Mariuz sono fra gli esiti migliori degli studi storicoartistici degli ultimi decenni. Apre il volume il saggio su Giandomenico apparso nella monografia dedicata al pittore nel 1971: un capolavoro di intuizioni critiche sostanziate da una qualità di scrittura che ancora ci sorprende: esempio raro di una storia dell’arte concepita nel segno del piacere condiviso, di chi la fa come di chi vi si accosta.
Seguono gli altri contributi sull’artista che spaziano dai disegni all’emblematica figura di Pulcinella. Essi si intrecciano con quelli dedicati a Giambattista Tiepolo, del frescante soprattutto, di cui lo studioso ha saputo dare una lettura talmente avvincente da farlo assurgere a vero protagonista del Settecento europeo.

A testimonianza dell’eccezionale sensibilità interpretativa che sigla gli scritti qui pubblicati, basti l’incipit del profilo di Giambattista nel catalogo della mostra di Venezia-New York del 1996: «Per Marcel Proust il nome di Tiepolo era associato a un colore: un’inconfondibile tonalità di rosa, il rosa di una delle vestaglie che Odette Swann soleva indossare fra le pareti domestiche e che ne esaltavano il fascino».

Collana «Scritti di storici dell’arte veneta»
La collana, promossa dall’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Regione del Veneto, intende accogliere i testi più significativi degli studiosi che si sono interessati di arte veneta.