Studi di Musica Veneta, Quaderni vivaldiani – Fondazione Giorgio Cini

Fabrizio Ammetto I concerti per due violini di Antonio Vivaldi

Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani», XVIII
Leo S. Olschki editore, Firenze, 2013

Il libro inquadra la particolare esperienza compositiva dei concerti per due violini di Vivaldi (1678-1741) – il più importante compositore in Europa di questo genere, con poco meno di una trentina di lavori realizzati lungo quasi il suo intero arco creativo – a partire dal panorama complessivo del concerto romano, bolognese e veneziano a cavallo tra Sei e Settecento. L’indagine sonda le origini ‘concettuali’ del doppio-concerto per due violini in Vivaldi, la natura, la disseminazione e la relazione reciproca delle fonti (con particolare attenzione verso i ripensamenti compositivi presenti negli autografi), ma si occupa anche dell’analisi delle composizioni (formale e armonico-strutturale, tecnico-strumentale e relativa alla prassi esecutiva). I concerti tramandati da testimoni non autografi particolarmente problematici vengono discussi nel dettaglio. Dei due lavori pervenuti incompleti (RV 520 e RV 526) si propone una ricostruzione della parte mancante del primo solista. Vengono quindi descritti e analizzati i concerti per due violini composti in Germania da Telemann e da J. S. Bach, i due contemporanei di Vivaldi che hanno dedicato maggior attenzione al genere del doppio-concerto. Chiudono il volume un elenco completo delle edizioni moderne dei concerti per due violini di Vivaldi e una loro discografia scelta.  

Micky White. Antonio Vivaldi. A life in documents

Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani», XVII
Leo S. Olschki editore, Firenze, 2013

Presentare la biografia di un grande compositore come una serie cronologica di documenti originali corredata da copiose annotazioni, concetto che O. E. Deutsch introdusse nella sua «biografia documentaria» di Händel (1955), possiede il vantaggio di rivelare con chiarezza e accuratezza il vero fondamento delle nostre conoscenze attinenti alla sua biografia. In questa nuova relazione della vita di Antonio Vivaldi, Micky White, utilizzando non solo documenti noti ma anche quelli da lei e da altri studiosi scoperti in tempi recentissimi, è la prima ad adottare tale approccio per Vivaldi. Questo lavoro delinea la figura del compositore con grande chiarezza, nel suo ambiente musicale, familiare, religioso e sociale, e ci fornisce un accurato quadro della sua personalità e della sua vita quotidiana. L’autrice, che abita da molti anni a Venezia, dove si è dedicata con assiduità alla scoperta di nuove informazioni d’archivio, oltre a verificare, collazionare e valutare i dati già noti, ha creato un vademecum insostituibile per i vivaldiani, che rimarrà per lungo tempo una risorsa essenziale. Il volume è corredato di un CD-ROM con le fotoriproduzioni di tutti i documenti originali.

Vivaldi and Fugue

Sebbene Vivaldi non sia universalmente noto come compositore di fughe – anzi, la tradizione storiografica tende a considerare il suo stile poco contrappuntistico – egli ci ha lasciato almeno un centinaio di composizioni che contengono delle fughe o degli elementi ad essa riconducibili. Poiché dimostra una conoscenza della tecnica fugata assai approfondita e affatto inconsueta in un violinista-compositore, possiamo supporre che in gioventù abbia preso delle lezioni, secondo la tradizione dei maestri di cappella. Anche se il suo interesse nei confronti della scrittura fugata ebbe origine nell’ambito della composizione vocale sacra e dalla sua inclinazione per il genere musicale del concerto a quattro senza solista, egli era in grado di incorporare degli elementi fugati all’interno delle più disparate strutture musicali, come la forma bipartita, la forma-ritornello e quella dell’aria col da capo, tanto che sono veramente pochi i generi musicali in cui si astenne dal farne uso. L’interesse di Vivaldi per questa tecnica raggiunse un picco nel periodo 1725 – 1735 ca., prima di scemare nei suoi ultimi anni di vita. Oltre a una trattazione delle fughe vivaldiane, la monografi a indaga i vari aspetti inerenti la terminologia e la prassi legata a questa tecnica compositiva in grado di interessare sia gli studiosi che gli amanti della fuga.
La pubblicazione costituisce il duecentesimo titolo edito dall’Istituto Italiano Antonio Vivaldi dal 1978, anno in cui è entrato a far parte della Fondazione Giorgio Cini.

The Operas of Antonio Vivaldi

Questo libro ha il privilegio di essere il primo a descrivere l’intero corpus dei melodrammi di Antonio Vivaldi pervenutici, presentando al lettore i libretti e quanto è sopravvissuto della musica di 45 sue opere, le circostanze in cui furono prodotte, il loro successo o il loro fallimento, le loro successive riprese e la loro diffusione in tutta Europa. Il testo analizza i contributi dell’impresario, del librettista, del compositore, dei cantanti e di ogni altro soggetto coinvolto nella creazione di queste affascinanti opere d’arte.
Le ricerche dell’autore, che hanno preso avvio fin dagli anni Sessanta, hanno portato alla luce nuove prove concernenti fonti già note oltreché all’identificazione di molte altre sinora sconosciute: tanto che oggi possiamo far conto su 26 partiture manoscritte, circa 270 copie di arie staccate, 88 libretti riconducibili a produzioni vivaldiane o a loro riprese e altri 80 pasticci in cui sono state complessivamente inserite circa 130 arie composte da Vivaldi. Attraverso queste pagine Vivaldi è preso in considerazione come impresario, compositore, insegnante e direttore musicale. La sua personalità emerge con tutta la forza delle passioni artistiche, finanziarie e personali che la caratterizzano, tanto che per la prima volta ci appare come un compositore che dedicò la parte migliore delle sue energie al teatro d’opera e ai suoi cantanti.
Il libro racconta la carriera di un affascinante intelletto musicale, in grado di creare idee e immagini adatte non soltanto all’opera della nativa Venezia o dell’Europa contemporanea, ma anche all’odierno teatro musicale.

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Vivaldi veneziano europeo

Questo primo numero dei Quaderni vivaldiani comprende gli Atti del
Convegno Internazionale di studio svoltosi a Venezia dal 18 al 21
settembre 1978, in occasione del terzo centenario della nascita di
Antonio Vivaldi.
La relazione di Walter Kolneder – letta quale prolusione ai lavori –
individua il ricorrere di simboli costanti in diversi ambiti della
produzione di Vivaldi (il teatro, la musica vocale sacra e profana, la
musica strumentale a programma), fornendo una preziosa chiave
metodologica per una sistematica indagine sulla struttura significativa
delle sue composizioni. Rilevanti apporti alla biografia del
compositore, sulla base di nuove inedite fonti archivistiche, recano i
saggi di Michael Talbot, Claudio Gallico, Lino Moretti, Gastone Vio. Ad
essi si collega idealmente la proposta avanzata da Jean-Pierre
Demoulin, di un saggio di cronologia, che tenta di individuare alcuni
punti fermi per la ricostruzione dell’ancora problematico sviluppo
linguistico di Vivaldi.
Alla musica sacra sono dedicate le ricerche di Denis Arnold, Helmut
Hucke e di Eleanor Selfridge-Field, mentre un tema classico della
musicologia vivaldiana (quello concernente il rapporto con Johann
Sebastian Bach ), è affrontato da Rudolf Eller e da Nicholas Anderson,
rispettivamente nell’ambito del concerto e della musica religiosa.
L’affascinante e ancora oscuro capitolo del teatro musicale di Vivaldi
è stato affrontato da punti di vista diversi ma convergenti da
Francesco Degrada, Bruno Brizi, Gianfranco Folena, Maria Teresa Muraro
e Elena Povoledo.
Infine, il rapporto della musica di Vivaldi con la coscienza musicale
del Novecento ha formato l’oggetto delle relazioni di Mario Rinaldi,
Fiamma Nicolodi, Roger-Claude Travers e della Tavola rotonda,
ricchissima di spunti problematici e di proposte, coordinata da
Pierluigi Petrobelli.

INDICE

Francesco Degrada
Premessa

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi alla Fondazione Giorgio Cini

Walter Alter Kolneder
Musikalische Symbolik bei Vivaldi

Jean-Pierre Demoulin
À propos de la Chronologie des oeuvres de Vivaldi
Définition des périodes créatives stylistiques

Denis Arnold
Vivaldi’s Motets for solo voice

Helmut Hucke
Vivaldis Stabat Mater

Rudolf Eller
Vivaldi and Bach

Michael Talbot
Charles Jennens and Antonio Vivaldi

Claudio Gallico
Vivaldi dagli archivi di Mantova

Lino Moretti
Dopo l’insuccesso di Ferrara: diverbio tra Vivaldi e Antonio Mauro

Gastone Vio
Precisazioni sui documenti della Pietà in relazione alle «Figlie del coro»

Nicholas Anderson
The italian influence on Bach’s vocal music

Eleanor Selfridge-Field
Juditha in historical perspective. Scarlatti, Gasparini, Marcello and Vivaldi

Francesco Degrada
Vivaldi e Metastasio: note in margine a una lettura dell’olimpiade

Bruno Brizzi
Domenico Lalli librettista di Vivaldi?

Gianfranco Folena
Prima le parole, poi la musica: Scipione Maffei poeta per musica e la Fida ninfa

Maria Teresa Muraro – Elena Povoledo
Le scene della Fida ninfa: Maffei, Vivaldi e Francesco Bibiena

Tavola rotonda sulla prassi esecutiva vivaldiana

Mario Rinaldi
Itinerario della rivalutazione vivaldiana

Fiamma Nicoli
Vivaldi nell’attività di Alfredo Casella organizzatore e interprete

Roger – Claude Travers
La redécouverte de Vivaldi par le disque, de 1950 à 1978

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Antonio Vivaldi

Compaiono qui gli Atti del convegno internazionale di studio che s’è
svolto nel settembre 1981 a Venezia a cura dell’Istituto Italiano
Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini. Il convegno, ideato da
Antonio Fanna direttore dell’Istituto Vivaldi, andava sotto il titolo
generico che figura in testa al presente volume. In effetti esso ha
avuto una articolazione politematica, distribuita in tre successivi
ambiti di ricerca intorno a problemi che gli studiosi del Settecento
musicale italiano non hanno a tutt’oggi bastevolmente frequentato. Le
tre diverse sezioni sono state affidate, per l’organizzazione e la
stimolazione dei lavori, a tre studiosi coordinatori, invitati a
produrre tre relazioni-base per le tre tavole rotonde.
I tre incontri e le tre giornate (dopo una relazione iniziale di
Reinhard Strohm che affronta il nucleo stesso del tema complessivo)
sono stati cosi dedicati ai rapporti tra l’opera e le altre forme
vocali (relazione-base di Michael Talbot sul problema della
melodrammaticità delle serenate vivaldiane) alla tradizione testuale e
alle poetiche settecentesche nella drammaturgia vivaldiana
(relazione-base di Peter Ryom sul progressivo stato di definizione e le
ragioni del lavoro di catalogazione in campo operistico), e alla
condizione sociale e intellettuale del musicista di teatro ai tempi di
Vivaldi (relazione-base di Lorenzo Bianconi che ha messo in serie le
priorità d’approccio ai filoni fondamentali delta ricerca elementare
sulle condizioni e i condizionamenti della produzione di spettacoli
musicali nel primo Settecento). La seconda tavola rotonda ha poi
fornito l’occasione propizia per presentare e consegnare agli studiosi
di Vivaldi e del dramma per musica un’ampia recensione dei libretti
vivaldiani, condotta da un gruppo di studio formato da Anna Laura
Bellina, Bruno Brizi e Maria Grazia Pensa. Il nuovo catalogo,
comprendente l’esame dei testimoni a stampa dei drammi e la discussione
dì tutte le fonti, è stato considerato opera valorosamente autonoma,
non riconducibile certo alla circostanza occasionale di un dibattito
critico o di un convegno: nuovo e prezioso strumento di lavoro, esso
catalogo compare in luce separatamente, come terzo «quaderno vivaldian
» di questa stessa serie di Studi di musica veneta, sotto il titolo “I
libretti vivaldiani”.

INDICE

Premessa

La tipicità professionale nella Biografia artistica

Reinhard Strohm
Vivaldi’s career as an opera producer

Rapporti tra L’Opera e le Altre forma vocali

Michael Talbot
Vivaldi’s serenatas: long cantatas or short operas?

Gianfranco Folena
La cantata e Vivaldi

Helmut Hucke
Vivaldi und die vokale Kirchenmusik des Settecento

Karl Heller
Anmerkungen zu Vivaldis Opernsinfonien

Jean-Pierre Demoulin
Les «sinfonie» de concert et d’opéra de Vivaldi. Réflexions sur le classement et la chronologie

Walter Kolneder
Vivaldis «Brutszeit» als Opernkomponist

Reinhard Wiesend
Vivaldi e Galuppi: rapporti biografici e stilistici

La Tradizione testuale e le poetiche settecentesche nella drammaturgia vivaldiana

Peter Ryom
Problèmes du catalogage des opéras de Vivaldi

Piero Weiss
Teorie drammatiche e «infranciosamento»: motivi della «riforma» melodrammatica nel primo Settecento

Anna Laura Bellina
Dal mito della Corte al nodo dello Stato: il «topos» del tiranno

Bruno Brizi
Gli “Orlandi” di Vivaldi attraverso i libretti

Maria Grazia Pensa
L’ “Atenaide” di Apostolo Zeno adattata per la musica di Vivaldi

Franco Fido
Le tre “Griselde”: appunti su Goldoni librettista di Vivaldi

Discussione

Condizione sociale e itellettuale del musicista di teatro ai tempi di Vivaldi

Lorenzo Bianconi
Condizione sociale e intellettuale del musicista di teatro ai tempi di Vivaldi

Giovanni Morelli
Morire di prestazioni. Sulla condizione intellettuale del musicista (teatrale, al tempo di Vivaldi)

Pierluigi Pietrobelli
Il musicista di teatro settecentesco nelle caricature di Pierleone Ghezzi

Sergio Durante
Alcune considerazioni sui cantanti di teatro del primo Settecento e la loro formazione

Franco Piperno
Appunti sulla configurazione sociale e professionale delle «parti buffe» al tempo di Vivaldi

Carlo Vitali
Gaetano Berenstadt tra Roma, Firenze e Napoli. Interessi culturali e frequentazioni erudite di un «eunuco letterato»

Fabrizio Delle Seta
documenti inediti su Vivaldi a a Roma

Eleanor Selfridge-Field
Marcello, Sant’Angelo, and “Il teatro alla moda”

Gastone Vio
Un maestro di musica a Venezia: Llodovico Fuga (1643-1722)

Discussione

Indice dei nomi

Indice per titoli dei testi drammatici citati

Indice degli incipit poetici di arie d’opera, di serenata e di cantata drammatica

Indice delle citazioni dei luoghi teatrali connessi con l’attività artistica di Vivaldi

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I libretti vivaldiani

INDICE

Introduzione

Avvertenza

Abbreviazioni

Bibliografia

Sigle delle Biblioteche

Testimoni

Appendice

Indice dei nomi

Indice delle arie

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Nuovi studi vivaldiani

Sono passati quasi in fretta i quarant’anni che separano il momento
della nascita dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi da quello della
conclusione dell’articolatissimo convegno di cui si pubblicano qui gli
atti. Quasi in fretta, viene da dire, perché si sono resi
straordinariamente e ben più del previsto appariscenti, nello sviluppo
storico di questi anni di studio, la quantità dei risultati ottenuti:
la trasformazione oseremmo dire «critica» del tipo di contatto della
cultura europea con la musica del primo Settecento, l’identificazione
di nuovi grandi campi di interesse e curiosità (notevolissima quella
dei valori del melodramma serio degli anni di Vivaldi), la riscoperta
della esperienza estetica del «diletto» musicale spinta quasi fino alla
resuscitazione della settecentesca religione del «gusto».
Al terzo dei convegni vivaldiani, secondo la cadenza lustrale impressa
a questi incontri dall’Istituto dopo il suo insediamento in quel
prestigioso centro europeo che è San Giorgio, è toccato l’impegno di
mettere in evidenza la realtà delle trasformazioni culturali di cui s’è
appena detto; realtà che una certa inclinazione degli studi e delle
esperienze artistiche ha portato a concentrarsi sul nome, sull’opera,
sulla vita, sul contesto socioculturale della carriera di Vivaldi.

INDICE

Premessa

Chistoph Wolff
Vivaldi’s Compositional Art and tbe Process of «Musical Thinking»

Karl Heller
Zum Vivaldi-Bild im deutschen Schrifttum des 19. Jahrhunderts

Walter Koldneder
Vivaldi in der Polemik Schreyer-Spitta

Martin Steinebrunner
Orlando Furioso: vom Epos zur Oper. Stationen des Wandels literarischer Bilder zwischen Mittelalter und Barock

Piero Mioli
«Non più reggina, ma pastorella». Sulla drammaturgia vocale medio e tardo-barocca nella «Griselda», da Scarlatti a Vivaldi

William C. Holmes
Vivaldi e il Teatro La Pergola a Firenze: nuove fonti

Luigi Cataldi
L’attività operistica di Vivaldi a Mantova

Ferruccio Tammaro
I Pasticci di Vivaldi: « Dorilla in TemPe »

Anna Laura Bellina- Bruno Brizi – Maria Grazia
Pensa
Il Pasticcio Bajazet: la «favola» del Gran Tamerlano nella messinscena di Vivaldi

Dino Villatico
In margine al «Demetrio» di Metastasio: fonti francesi del melodramma metastasiano

Michael Collins
L’orchestra nelle opere teatrali di Vivaldi

Roger – CLaude Travers
L’exumation des opéras de Vivaldi au XX siècle

Francesco Degrada
Note filologiche in margine all’edizione critica delle cantate di Antonio Vivaldi

Michael Talbot
A New Area for the New Critical Edition of Vivaldis Works: the Introduzioni and Motets for Solo Voice

Reinhard Strohm
The Critical Edition of Vivaldi’s « Giustino » (1724)

Ortrun Landmann
Zum Thema Vivaldi und Dresden

Norbert Dubowy
Anmerkungen zur Form in den fruhen Konzerten Antonio Vivaldis

Coulin Timms
The Cavata at the Time of Vivaldi

Maurizio Grattoni
«Qui si ferma à piacimento»: struttura e funzione della cadenza nei concerti di Vivaldi

Eleanor Selfridge – Field
« La pastorella sul primo albore
»: a Case Study in the Relationsbip between Text and Music in the
Cantatas of Marcello and Vivaldi

Pier Giuseppe Gillio
Il mottetto a voce sola: un oratorio in miniatura

John Walter Hill
A Computer-based Analytical Concordance of Vivaldi’s Aria Texts: First Findings and Puzzling New Questions about Self-borrowing

Sergio Durante – Franco Piperno
Cantanti settecenteschi e musicologia vivaldiana: lo stato degli studi

Dale E. Monson
The Trail of Vivaldi’s Singers: Vivaldi in Rome

Sylvie Mamy
La diaspora dei cantanti veneziani nella prima metà del Settecento

Lowell Lindgren
Venice, Vivaldi, Vico and Opera in London, 1705-17: Venetian Ingredients in Englisb Pasticci

Carlo Vitali
Di alcune zone d’ombra nella biografia vivaldiana

Micrael Stegemann
Vivaldi und Wien

Gastone Vio
Musici veneziani nella cerchia di Giovanni Battista Vivaldi

Jean- Pierre Demoulin
A propos de Vivaldi, quelques réflections sur l’interprétation actuelle de la musique ancienne et baroque

Hans Ludwing Hirsch
Vi?Val?Di? Der «Prete Rosso» in den Medien. Versuch einer Spurensicherung

Paul Everett
Towards a Vivaldi Chronology

Michael Talbot
Vivaldi’s Sacred Vocal Music: the Three Periods

Jean-Pierre Demoulin
Limites et faiblesses des supports matériels; importance du style et chronologie respective de couples d’oeuvres apparentées

Manfred Fechner
Bemerkungen zu einigen Dresdner Vivaldi-Manuskripten

Eleonor Selfridge-Field
Vivaldi and Marcello: Clues to Provenance and Chronology

Luca Zoppelli
Tempeste e stravaganze: fattori estetici e recettivi in margine alla datazione dei concerti «a programma»

Michael Stegemann
Besetzungen als Anhaltspunkte chronologischer Bestimmungen

Hans-Joachim Schulze
Quellenforschung und Werkchronologie

Interventi:

Seduta “I cantanti teatrali degli anni di Vivaldi”, coordinata da S. Durante e F. Piperno

Seduta” Cronologia delle opere vivaldiane”, coordinata da R. Strohm

Indice dei nomi

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Vivaldi. Fonti e letteratura critica

Rispetto all’edizione originale, pubblicata in inglese nel 1988, la
traduzione italiana presenta alcune variazioni:
1. L’introduzione – una breve biografia del compositore – è stata
leggermente ampliata e ritoccata.
2. Il capitolo I, ovvero la bibliografia delle fonti non musicali e
della letteratura critica, è rimasto quasi inalterato, eccezion fatta
per l’inserimento di alcuni rinvii alla nuova Appendice (capitolo V).
Qualora un lavoro sia disponibile in versione sia italiana che inglese,
la precedenza è ora generalmente accordata alla prima.
3. Il capitolo II, che prende in esame le fonti musicali relative a
Vivaldi, è stato trattato in modo analogo, semplicemente aggiornando
l’elenco delle opere apparse nell’ambito della Nuova Edizione Critica.
4. Il capitolo III, dedicato all’iconografia vivaldiana, resta
inalterato; il capitolo IV, ove si prende in esame la ricerca
vivaldiana ai nostri giorni, ha perso il suo Poscritto, i cui contenuti
sono stati assorbiti altrove.
5. Una nuova Appendice (capitolo V) prende in considerazione la
letteratura scientifica vivaldiana pubblicata nell’ultimo quadriennio
(1987-1990) e comprende una lista degli scritti su Vivaldi giunti a
conoscenza dell’autore dopo la pubblicazione dell’edizione originale di
questo libro: si tratta quindi di una continuazione, senza le
annotazioni relative ad ogni singolo scritto, dell’elenco che chiude il
capitolo I.

INDICE

Premessa all’edizione originale

Premessa all’edizione Italiana

Prefazione

Vita di Vivaldi

I Fonti relative alla vita e all’opera di Vivaldi

I. 1 Lettere
Dediche e prefazioni a stampa
I. 2 Manoscritti
I. 3 Fonti a stampa fino al 1905
I. 4 Fonti a stampa dal 1906 al 1948
I. 5 Fonti a stampa dal 1949

II Fonti musicali

II. 1 Uso dei cataloghi
II. 2 Fonti originali
II. 3 Edizioni in facsimile
II. 4 Edizioni moderne
II. 5 Edizioni di singole opere

III Iconografia

Iconografia

IV La ricerca vivaldiana, Oggi

IV. 1 Biblioteche
IV. 2 Associazioni
IV. 3 Ricerche per il futuro
IV. 4 Studiosi vivaldiani nei diversi Paesi

V Appendice

Duecentocinquanta anni dopo

Indice analitico

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Vivaldi. Cronologia della vita e dell’opera

Antonio Vivaldi muore a Vienna nella notte tra il 27 e il 28 luglio
1741. Non risulta che la sua morte abbia suscitato echi o rimpianti;
ancor meno a Venezia […].
Trascorrono duecento anni e la musica di Vivaldi torna ad essere
ovunque conosciuta: centinaia di manoscritti, in gran parte autografi,
ritrovati in modo avventuroso e pubblicati per la prima volta (edizione
Ricordi-Istituto Italiano Antonio Vivaldi), migliaia di esecuzioni,
centinaia di incsioni discografiche, […].
La presente pubblicazione vuole fornire, in forma cronologica e
schematica, le notizie e i fatti che oggi, a duecentocinquanta anni
dalla morte, si conoscono su Vivaldi. Rispetto all’edizione originale,
aggiornata all’agosto del 1986 ed edita nel 1987, questa edizione
presenta due integrazioni:
1. Una revisione ed un aggionamento a tutto il 1990, che tiene conto
delle scoperte fatte negli ultimi quattro anni.
2. Ove possibile, per quanto riguarda le notizie più importanti, il
riferimento alle fonti relative alle stesse, privilegiando quelle più
accessibili – purché altrettanto rigorose – rispetto a quelle più
antiche (ma le prime contengono quasi sempre i riferimenti alle
seconde, cui, volendo, si può risalire); e ciò attraverso l’indicazione
, tra parentesi quadre, del numero di riferimento della fonte elencata
e descritta nell’opera di Michael Talbot, Vivaldi. Fonti e letteratura
critica, edita, contemporaneamente a questa, a cura dell’Istituto
Italiano Antonio Vivaldi presso l’Editore Olschki di Firenze.

INDICE

Premessa

Prefazione

Vivaldi. Cronologia della vita e dell’opera

Abbreviazione e glossario

Indice analitico

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it