Convegni e seminari – Pagina 11 – Fondazione Giorgio Cini

❗️ ANNULLATO ❗️ La presenza del sacro

Con il suo quarantesimo appuntamento annuale il Seminario di Studi storici promosso dall’Istituto di Storia della Fondazione Giorgio Cini conferma, anche nel 2020, la vitalità dell’iniziativa, confortata come sempre dalla presenza di illustri relatori e di più giovani, ma parimenti competenti colleghi. Nulla di nuovo per quello che concerne lo svolgimento dell’incontro, articolato nella consueta modalità di cinque mezze giornate, in corrispondenza delle cinque aree geostoriche che verranno prese in considerazione: la novità sta nell’argomento che, per questa edizione recita La presenza del sacro. Un titolo cornice entro il quale si colloca un’allargata tematica trascorrente dalle chiese come sedi assembleari alle motivazioni delle vicende urbane, dall’amore, appunto, sacro e profano alle consacrazioni confinarie, dai benefìci ecclesiastici ai sospetti di irriverenza dissacrante

 

 

❗️ RINVIATO ❗️ Omaggio poetico e musicale a Friedrich Hölderlin in occasione dei 250 anni dalla sua nascita

L’evento è rinviato a data da destinarsi


“Ma presto saremo canto.” (“Bald sind wir aber Gesang.”) – con questo verso Friedrich Hölderlin sembrò prevedere il destino della sua opera che esercitò grande fascino sui compositori del XX secolo. In occasione dei 250 anni dalla sua nascita l’Istituto per la Musica in collaborazione con l’Università di Ca’ Foscari Venezia, la Hölderlin-Gesellschaft, l’Università di Udine e il Centro Tedesco di Studi Veneziani rendono omaggio al poeta tedesco con un appuntamento all’insegna della poesia e delle musiche di Hölderlin presso l’Auditorium “Lo Squero”. Il 24 marzo alle ore 17.30 sarà presentato da Pietro Cavallotti e Markus Ophälders, in presenza dei curatori Gianmario Borio ed Elena Polledri, il volume „Wechsel der Töne“: Musikalische Elemente in Friedrich Hölderlins Dichtung und ihre Rezeption bei den Komponisten (Winter: Heidelberg, 2019), frutto di un progetto pluriennale sul rapporto tra Hölderlin e la musica.  La conversazione su Hölderlin e la sua ricezione musicale fungerà da introduzione così a un concerto nel quale il pianista Luca Ieracitano e il soprano Carolina Mattioda eseguiranno brani di pianoforte “con titoli tratti da parole di Friedrich Hölderlin” di Josef Matthias Hauer (op. 25), di Benjamin Britten Sechs Hölderlin-Fragmente (op 61), Drei Hölderlin-Gedichte di Wolfgang Rihm e Sechs Hölderlin-Fragmente di Hans Eisler. L’evento si inserisce nell’ambito del Convegno Internazionale „Wir sind nichts; was wir suchen, ist alles.“ Hölderlin. Per i 250 anni dalla nascita, organizzato nei giorni 24 e 25 marzo 2020 dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Ca´Foscari in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine, la Hölderlin-Gesellschaft, il Centro Tedesco di Studi Veneziani e sotto il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania, Milano.

❗️ ANNULLATO ❗️ Bîrûn: musica ottomana. Le composizioni del Principe Demetrius Cantemir (1673-1723)

Bîrûn, il seminario organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e giunto alla sua nona edizione, continua a mantenere gli aspetti fondamentali del progetto: il carattere didattico attraverso la formazione di giovani musicisti, la riscoperta di manoscritti inediti o poco eseguiti della tradizione cosmopolita nel mondo ottomano e il concerto pubblico. Per l’edizione 2020, il Maestro Erguner ha scelto come tema lo studio delle composizioni del principe e musicista moldavo Demetrius Cantemir, vissuto alla corte ottomana per molti anni nel corso del XVII secolo. Si tratta di musica strumentale in gran parte dimenticata che sarà riproposta nel corso del seminario e del concerto finale, eseguito da un ensemble di nove musicisti turchi e internazionali e previsto venerdì 27 marzo alle ore 18 nella suggestiva cornice del Refettorio del Palladio.

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva 

A cura di Marco Lutzu e Simone Tarsitani

 

“A causa delle normative anti Covid abbiamo dovuto annullare il workshop per come l’avevamo ipotizzato in presenza.

L’opportunità di lavorare online però ci dà un’occasione unica per fare, in modo ancora più approfondito e partecipato, una delle attività fondamentali che avevamo in programma per il workshop, ossia lavorare insieme ai vincitori della borsa Carpitella degli scorsi anni, scoprendo dettagli dei loro progetti etnomusicologici, guardando materiali, discutendo prospettive di ricerca, difficoltà nelle varie fasi della produzione, e, nel caso di Christopher Ballengee, risultati finali di un percorso annuale di lavoro.”

Marco Lutzu, Simone Tarsitani

 

Nell’ambito della ricerca etnomusicologica, la componente audiovisiva sta diventando largamente preponderante nella documentazione sul campo, nella produzione dei risultati e nella divulgazione. La telecamera ha ormai sostituito il registratore in gran parte delle attività di documentazione e la tecnologia digitale ha reso accessibile la produzione di documenti audiovisivi di qualità per fini di archiviazione, analisi e pubblicazione. I filmati vengono utilizzati dagli etnomusicologi non soltanto per la produzione di documentari, ma anche per la divulgazione, per la didattica, per la creazione di archivi multimediali. A questa grande proliferazione nell’uso delle tecnologie audiovisive non corrisponde una adeguata formazione dei ricercatori, a cominciare dall’ambito universitario dove il numero ridotto di docenti e risorse non consente, nella gran parte dei casi, di affrontare la didattica della ricerca sul campo e i procedimenti di documentazione, analisi e montaggio di prodotti audiovisivi come sarebbe necessario.

 

L’edizione del workshop 2020 è realizzata in collaborazione con ARCHiVE, Durham University’s Department of Music, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari.

 

PROGRAMMA

 

Eyes on music’s Carpitella Fellowship: past, present and future projects
Relazioni e confronto sulle prime tre esperienze di cinema etnomusicologico nell’ambito dell’iniziativa Eyes on music della Fondazione Cini.

Le due sessioni, coordinate da Marco Lutzu e Simone Tarsitani, presenteranno i report dei primi tre Carpitella Fellows.

Questi includeranno la proiezione del primo film completato, un rapporto sui lavori in corso sul secondo progetto e, infine, il background e la pianificazione del terzo progetto.

I borsisti condivideranno piani, idee ed estratti dei loro filmati, quindi questo evento rappresenterà una rara opportunità di ascoltare approfondimenti dalle varie fasi di sviluppo di tali progetti, con l’opportunità di ascoltare e discutere di sfide e successi.

 

Sabato 26 settembre dalle 14 alle 18 (GMT + 1) su Zoom
• Presentazione del progetto Eyes on Music
• Chris Ballengee (Carpitella Fellow 2018-19) presenta aspetti e riflessioni sulla produzione di “Sweet Tassa: Music of the Indian-Caribbean Diaspora”
• Proiezione del film
• Discussione

 

Domenica 27 settembre dalle 14 alle 18 (GMT + 1) su Zoom
• Dario Ranocchiari (Carpitella Fellow 2019-20) riferisce sui progressi attuali, le sfide e le prospettive del suo progetto
• Discussione
• Petr Nuska (Carpitella Fellow 2020-21) presenta il suo progetto cinematografico e il materiale campione esistente
• Discussione

 

Per informazioni sulla partecipazione scrivere a musica.comparata@cini.it

 

 

Istantanee – L’improvvisazione collettiva, tecniche e stili in Europa tra il 1960 e il 1980

Questo webinar è inteso come evento preparatorio a un workshop originariamente programmato per i giorni 11-13 marzo 2020 e rimandato per l’insorgere della pandemia. L’improvvisazione è un’attività eminentemente pratica, che si svolge in tempo reale e si fonda sull’interazione di tutti i soggetti coinvolti. La modalità online per questo evento-ponte ha determinato una riconfigurazione del programma e degli obiettivi; ha posto anche nuove sfide, in primis quella di sondare le possibilità e il senso di perfomance collettive con esecutori situati in luoghi diversi e suoni veicolati dal medium digitale. Rimane l’idea base: una stretta collaborazione tra esecutori e musicologi che sia in grado di innescare un circolo di reciproco arricchimento. Rimane altresì il focus storico: gli stili e le tecniche dei gruppi di improvvisazione europei dei due decenni in questione. Infine rimane l’obiettivo di una didattica a tutto campo, in cui le nozioni tecnico-strumentali si uniscono al sapere storico. I dodici giovani strumentisti selezionati mediante un bando avranno il compito di interagire con i docenti, porre domande e discutere le soluzioni della tecnica esecutiva.

 

La ricostruzione del quadro storico avviene in tre fasi: documentazione e profili dei gruppi, elaborazione di questioni teoriche e analitiche, prove di improvvisazione sotto la guida di Walter Branchi, John Heineman, Evan Parker e Giancarlo Schiaffini.

 

Nella prima sessione verranno presentati contesti e protagonisti della scena europea. Valentina Bertolani (University of Birmingham) parlerà delle scena britannica, Floris Schuiling (Utrecht University) degli eventi di Amsterdam, Kai Stefan Lothwesen (Staatliche Hochschule für Musik Trossingen) di Alexander von Schlippenbach e la Globe Unity Orchestra, Sabine Feisst (Arizona State University) del gruppo New Phonic Art e Veniero Rizzardi (Conservatorio di Padova) del gruppo Musica Elettronica Viva.

 

La seconda sessione è dedicata a problemi teorici e analitici. Verrà aperta da David Bernstein (Mills College, Oakland, California) con una relazione sul concetto di libertà nell’improvvisazione; Vincenzo Caporaletti (Università di Macerata) mostrerà tecniche di trascrizione e analisi della musica improvvisata; Laurent Cugny (Université La Sorbonne, Parigi) parlerà del rapporto tra libera improvvisazione e ontologia dell’opera; Ingrid Pustijanac (Università di Pavia) si soffermerà sulle tecniche strumentali; Pierre Michel (Université de Strasbourg) proporrà commenti conclusivi.

 

La terza sessione è incentrata sulla performance: Ingrid Pustijanac e Veniero Rizzardi dialogheranno con Branchi, Heineman, Parker e Schiaffini alternando riflessioni storiche e teoriche a prove di esecuzioni solistiche e in gruppi variabili.


COME PARTECIPARE

 

Il workshop si terrà il 18, 19, 20 marzo 2021 dalle 16.30 alle 19.30, e verrà trasmesso in diretta tramite il Canale Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

E’ possibile partecipare al Workshop come attendees tramite la piattaforma Zoom compilando il seguente modulo, riceverete le istruzioni per accedere tramite mail.

 

ISCRIZIONI CHIUSE

❗️ ANNULLATO ❗️ Barbara Strozzi (1619-1677). Musica e cultura nella Venezia del Seicento

Barbara Strozzi (1619-1677). Musica e cultura nella Venezia del Seicento

 

Nel 2019 è ricorso il quattrocentesimo anniversario del battesimo di Barbara Strozzi, occasione ideale per riflettere sugli stretti rapporti tra la straordinaria cantante e compositrice e gli ambienti accademici e musicali del Seicento veneziano.

 

La prima giornata del convegno – al quale parteciperanno specialisti internazionali provenienti dagli Stati Uniti, Francia, Svizzera e Germania, oltre a musicologi, studiosi e filologi italiani – si svolgerà nella sede del Centro Tedesco di Studi Veneziani; mentre la seconda si terrà presso la Fondazione Giorgio Cini.

 

Il convegno è coordinato da: Sabine Meine, Hochschule für Musik und Tanz Köln; Daria Perocco, Università Ca’ Foscari Venezia
Il convegno è organizzato con il sostegno di Fondazione Fritz Thyssen per la promozione di ricerca

Per informazioni: sabine.meine@hfmt-koeln.deperocco@unive.it
Scarica il programma FB_Symposium_Venedig_web

 

A conclusione delle due giornate, Pedro Memelsdorff presenterà una relazione su alcuni aspetti dell’opera di Evaristo Baschenis (Bergamo, 1617-1677). In particolare, illustrerà un nuovo progetto di ricerca attorno a una serie di otto tele bascheniane a soggetto musicale già proprietà del monastero di San Giorgio Maggiore di Venezia, ma disperse dalle spogliazioni napoleoniche nel 1806.

 

Giovedì 5 marzo alle ore 18.30 ci sarà un concerto presso la Fondazione Giorgio Cini, un trio (soprano con cembalo e tiorba) eseguirà alcuni brani composti da Barbara Strozzi.

 

Il convegno e il concerto sono aperti al pubblico, fino ad esaurimento posti.

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️Prisco Bagni, passione e ricerca tra Guercino e Gandolfi

Vi avvisiamo che la giornata di studi dedicata a Prisco Bagni è rinviata a data da destinarsi


Prisco Bagni (1921 – 1995) fu un outsider. Il suo percorso di studi non comprese materie umanistiche, ma fu soltanto la passione per l’arte della sua terra a trasformare un imprenditore di successo nel campo tessile in un meticoloso ed instancabile ricercatore, amateur o dilettante, nel senso settecentesco del termine. Originario di Cento, in provincia di Ferrara, patria del Guercino e poco distante da San Matteo della Decima, dove nacquero i fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Bagni dapprima ne collezionò i disegni e i dipinti, poi, accortosi del silenzio della storiografia moderna provò a colmare quel vuoto. Nelle sue ricerche si avvalse del conforto e dello scambio di vedute con storici dell’arte di fama internazionale, tra i quali Denis Mahon, col quale condivideva l’amore per il celebre artista centese. A distanza di quindici anni dalla sua scomparsa, la vedova Carla Bardazza, ha deciso di donare il fondo fotografico del marito, relativo ai suoi studi gandolfiani, alla Fondazione Giorgio Cini, che raccoglie un centinaio di disegni dei Gandolfi e della loro scuola, parte della Raccolta Certani.

 

Il coordinamento della giornata è affidato a Marco Riccòmini, curatore del catalogo I Gandolfi. Disegni della raccolta Certani alla Fondazione Giorgio Cini (2018).


Programma

 

15:30

Saluti istituzionali

Luca Massimo Barbero

Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

 

Introduzione

Marco Riccòmini

Storico dell’Arte:

Prisco Bagni, Vita e opere.

 

16:00

Interventi:

Cristiana Romalli

Sotheby’s London, Old Master Drawings Department

Guercino e un’Accademia a carboncino del primo momento.

 

Francesca Baldassari

Università La Sapienza, Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia

Benedetto Gennari alla corte degli Stuart.

 

Giulio Zavatta

Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

Bottega, seguaci, imitatori e falsari. Prisco Bagni “intorno” a Guercino.

 

Massimo Pulini

Accademia di Belle Arti, Bologna

Benedetto Gennari pittore cortigiano e straniero in patria.

 

Francesca Lui

Accademia di Belle Arti di Bologna

Deità e natura. Ancora su Ubaldo e Gaetano Gandolfi a Palazzo Malvasia.

 

Marco Riccòmini

Storico dell’Arte:

Manfredi alla Cini.

 

 

Seguirà aperitivo

Symposium. Religious dimensions of nationalism: Interdisciplinary perspectives

La relazione tra nazionalismo e religione è caratterizzata da una forte tensione, a causa delle tendenze universalistiche presenti in molte religioni, che mettono in discussione le identità collettive basate su divisioni etniche o culturali. Inoltre, le interpretazioni moderniste del nazionalismo hanno insistito sulla stretta associazione tra nazionalismo e secolarizzazione. Tuttavia, negli ultimi anni queste prospettive sono diventate problematiche quanto il concetto stesso di secolarizzazione, perché non riescono a cogliere che la religione, lungi dallo scomparire dalle società moderne, ha semplicemente attraversato una serie di cambiamenti, come l’individualizzazione e la privatizzazione da un lato, e nuove forme di presenza pubblica dall’altro.
Il nazionalismo può essere facilmente associato a forme di profetismo, messianismo, millenarismo e più in generale, misticismo, esoterismo e spiritualità alternative. Il vecchio concetto religioso di un’alleanza divina con un “popolo eletto” prende nuove forme nei discorsi nazionalisti, ma anche imperialisti e colonialisti. Lo studio delle relazioni tra nazionalismo e religione rimane sottovalutato e non è ancora particolarmente evidente nel campo dedicato degli studi nazionalisti. Questa conferenza mira a riunire studiosi provenienti da diverse discipline che sono interessati a questa relazione.

 

Il simposio internazionale è curato e organizzato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, diretto da Francesco Piraino, in collaborazione con Joep Leerssen e Marco Pasi dell’Università di Amsterdam.

 

Scarica il programma Nationalism


Per informazioni sulle iscrizioni scrivi a civilta.comparate@cini.it

 

Masterclass con Alex Majoli

L’agenzia fotografica Magnum e il Centro di civiltà e spiritualità comparate invitano a inviare candidature per il secondo workshop organizzato congiuntamente all’Isola di San Giorgio Maggiore. Alex Majoli guiderà il workshop durante tre intensi giorni, dove discuterà di fotografia, raccontando il suo percorso artistico e in particolare la concezione di fotografia in quanto “scena”. Inoltre, verranno discussi i progetti fotografici degli studenti selezionati. 

 

Per ulteriori informazioni: https://www.magnumphotos.com/shop/events/events/masterclass-with-alex-majoli/

La musica delle diaspore nel XXI secolo: ricerche e metodi

Il seminario Musiche e musicologie del XXI secolo giunto alla sua quinta edizione, intitolata La musica delle diaspore nel XXI secolo: ricerca e metodi, intende dibattere su una questione che riteniamo di forte attualità: il ruolo che svolge la musica nelle migrazioni a connotati diasporici del XXI secolo. Ciò implica una riflessione aggiornata sui fenomeni più recenti e una messa a punto delle metodologie finora impiegate dall’etnomusicologia per studiare questi processi. Anche in questo nuovo secolo, infatti, le diaspore costituiscono fenomeni importanti, sia che esse siano forzate per sfuggire a guerre o persecuzioni, sia che esse siano innescate da motivi economici. Un fenomeno antico quanto l’uomo sta assumendo oggi nuovi connotati a seguito di mutate condizioni sociali ed economiche, di forti cambiamenti nello scenario politico internazionale, e di nuove modalità di produzione e consumo musicale sempre più condizionate dai media e dalla tecnologia. La domanda che intende porsi il seminario è se siano necessari nuovi strumenti interpretativi e/o come debbano essere ritarate le metodologie sviluppate nel secolo scorso in cui gli studi sulla diaspora si sono sviluppati e hanno assunto autonomia disciplinare e prospettiva interdisciplinare.


Scarica il pieghevole


Programma

Musiche (e musicologie) del XXI secolo 5

 

La musica delle diaspore nel XXI secolo: ricerche e metodi
Music of the twenty-first century diasporas: research and methods

 

Seminario a cura di Serena Facci e Giovanni Giuriati

 

Programma

 

Giovedì 23 gennaio

9.30-10.30

 

Serena Facci and Giovanni Giuriati

Considerazioni introduttive

 

Coffee break

 

11.00-13.00

Adelaida Reyes

Migration: Ethnomusicological Terra (In)cognita?

 

Lunch

 

15.00-17.00

 

Francesco Remotti

Coesistere e convivere: il lavoro sulle somiglianze e sulle differenze

 

 

Venerdì 24 gennaio

9.30-13.00

Poster session

 

Thea Tiramani

Transmitting music in a diasporic context. How young Sikhs learn to chant and play Kirtan in Italy

 

Blanche Lacoste

Taking care of the others, taking care of yourself. The music as a self-representation of the caregivers in Rome.

 

Vanna Crupi

Continuity of chant for a fluid community: the case of Eritrean Christian migrants in Rome

 

Maria Giuliana Rizzuto

“In a foreign land”. New spaces for liturgic chant in Rome and Palermo

 

11.00 Coffee break

 

Francesco Serratore

Wencheng-Milan Return: Transnational Musical Practices in the Chinese Diaspora to Italy

 

Ortensia Giovannini

“Notre patrie c’est la meilleure colonie de vacances”. Music of the Armenian diaspora to understand the homeland.

 

Linda Cimardi

From Yugoslav Policies to Global Trends: The Dissemination and Performance of African Musics in Croatia.

 

Discussants: Fulvia Caruso, Domenico Staiti, Grazia Tuzi

 

Lunch

 

15.00-17.00

 

Marco Martiniello

Music, Ethnicity and Migration: Complex Relationships to be elucidated

 

 

Sabato 25 gennaio

9.30-11.30

 

Alex E. Chavez

Verses and Flows: Borders, Migrant Lives, and the Sounds of Crossing

 

Coffee break

 

12.00-13.00

Final discussion