Convegni e seminari Archives - Pagina 11 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

L’Archivio Franco Scaldati alla Fondazione Giorgio Cini

In occasione dell’acquisizione dei materiali d’archivio di Franco Scaldati, donati alla Fondazione per volere dei figli, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza un evento online per presentare la donazione.
L’archivio, organizzato in circa sessanta faldoni di materiale documentale perlopiù inedito, include copioni, note e scritti autografi, rassegna stampa, corrispondenza, documenti vari e locandine: una risorsa fondamentale per analizzare l’opera di uno dei maggiori drammaturghi italiani del secondo Novecento, che va ad arricchire la sezione degli archivi siciliani in cui figurano anche quelli di Santuzza Calì e Michele Canzoneri.
All’incontro prenderanno parte Maria Ida Biggi (Istituto per il Teatro e il Melodramma, Università Ca’ Foscari di Venezia), Valentina Valentini (Università La Sapienza di Roma) e Viviana V.F. Raciti (Università degli Studi di Roma Tor Vergata); accanto ai loro interventi, le preziose testimonianze dei figli Gabriele e Giuseppe Scaldati e di Melino Imparato, storico collaboratore, attore e direttore artistico della Compagnia Franco Scaldati. Nel corso dell’incontro sarà presentato un montaggio video con interviste e brevi interpretazioni di Franco Scaldati; saranno inoltre mostrate immagini dei materiali che compongono l’archivio.
In questa occasione, presso il Teatro di Ca’ Foscari, andrà in scena lo spettacolo Totò e Vicé, con testo di Franco Scaldati e regia e interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

 

L’attore, regista e drammaturgo Franco Scaldati (Montelepre, 1943 – Palermo, 2013) è autore di una vasta produzione di testi teatrali, per la maggior parte inediti, confluiti nel prezioso archivio donato all’Istituto dai figli dell’artista. Tra i principali esponenti della drammaturgia nazionale, Scaldati non opera mai nei ranghi della scena ufficiale, ed è artefice di un teatro che pone al centro l’attore con le sue specificità. Nel corso della sua carriera è insignito di numerosi riconoscimenti: tra questi il Premio TTVV Riccione per il Teatro diretto da Franco Quadri per Assassina (1987); il Premio Speciale Ubu per Il pozzo dei pazzi (1989) e per La locanda invisibile (1997). Negli anni Novanta, con il Laboratorio Femmine dell’Ombra, opera nei quartieri più poveri della città di Palermo. Nel 2002 nasce la Compagnia Franco Scaldati, tuttora attiva sotto la direzione artistica di Melino Imparato. Scaldati lavora con la sua compagnia fino al 2013, anno della sua morte.

Terzo centenario della nascita di Carlo Gozzi (Venezia, 1720-1806)

Nell’ambito delle attività dedicate al terzo centenario della nascita di Carlo Gozzi (1720-1806), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, l’Università di Verona, l’IIRT – Istituto Internazionale per la Ricerca Teatrale e la Regione del Veneto (che cofinanzia l’iniziativa tra i “grandi eventi” 2020), organizza un convegno internazionale dedicato alla figura del celebre drammaturgo e scrittore veneziano. Studiosi ed esperti indagheranno il ruolo di Gozzi nella storia del teatro italiano e internazionale e illustreranno la riscoperta dei numerosi manoscritti gozziani, che, a oggi, costituiscono il più ampio archivio relativo a un autore teatrale del Settecento europeo; le opere saranno riunite all’interno di un’Edizione nazionale attualmente in fase di realizzazione.

 

Il convegno si svolgerà in modalità telematica e i video delle sessioni verranno pubblicati in differita sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini

 

Scarica la locandina.

Corso per Italianisti

Dal 1966 si sono regolarmente tenuti a San Giorgio corsi di aggiornamento e di perfezionamento per italianisti destinati a docenti di Lingua e Letteratura italiana all’estero e studiosi europei della cultura italiana, ideati dal prof. Carlo Alberto Mastrelli dell’Accademia della Crusca, che ne è stato responsabile fino al 1996. Iniziati con la partecipazione di 28 docenti danesi e sotto la denominazione di “Corsi di lingua e cultura italiana per docenti scandinavi”, hanno accolto negli anni un sempre maggior numero di partecipanti italiani ed esteri.

 

Dal 1997 al 2003 i Corsi sono stati diretti dal prof. Francesco Bruni dell’Università di Venezia, che ne ha modificato le prospettive, approfondendo ogni anno un genere letterario della tradizione italiana: il racconto breve, il romanzo, il teatro, l’autobiografia, la lirica.

Nel triennio 2004-2007 i Corsi, diretti dal prof. Francesco Zambon dell’Università di Trento, hanno invece focalizzato il proprio programma su temi quali i grandi scrittori del Novecento italiano, il rapporto tra scrittori e paesaggio, la letteratura italiana e le arti figurative.

 

Più recentemente, nell’arco del periodo 2007-2010, sotto la direzione del prof. Cesare De Michelis dell’Università di Padova, si stanno dedicando allo studio del rapporto che ha legato Venezia e la civiltà italiana durante i tre secoli della modernizzazione europea: il Settecento, l’Ottocento e il Novecento. Indirizzati particolarmente agli studenti del biennio, a dottorandi e dottori in materie umanistiche, hanno nel contempo assunto la denominazione di “Corso di Civiltà Italiana ‘Vittore Branca’”, così da proporsi quale momento centrale di attività della “Scuola di Lingua e Civiltà Italiana” intitolata a Vittore Branca, l’illustre italianista, per molti anni Segretario Generale della Fondazione, scomparso nel 2004. A lui, già dal 2005, era stato doverosamente dedicato il Corso per Italianisti.

 

1966

22 agosto – 4 settembre

I Corso di lingua e cultura italiana per professori e studiosi scandinavi

 

1967
2 – 19 agosto

II Corso di lingua e cultura italiana per professori e studiosi scandinavi

 

1968

29 luglio – 17 agosto

III Corso di lingua e cultura italiana per professori e studiosi scandinavi

 

1969

24 luglio – 9 agosto

IV Corso di lingua e cultura italiana per professori e studiosi scandinavi

 

1970

20 luglio – 7 agosto

V Corso di lingua e cultura italiana per professori e studiosi scandinavi

 

1972
17 luglio – 5 agosto

VI Corso per Italianisti Europei

Letteratura e società in Italia

 

1973
16 luglio – 4 agosto

VII Corso per Italianisti

Metodi e tendenze critiche nella cultura italiana oggi

 

1974
15 luglio – 3 agosto

VIII Corso Internazionale per Italianisti

I problemi del Meridione e Settentrione d’Italia

 

1975
14 luglio – 2 agosto

IX Corso per Italianisti Europei

Riflessi sociali nella letteratura e nell’arte italiana

 

1976
12 – 31 luglio

X Corso per Italianisti Europei

Il paesaggio nella letteratura e nell’arte italiana

 

1977
11 – 30 luglio

XI Corso Europeo per Italianisti e Traduttori
Tradizione e innovazione nella cultura italiana

 

1978
10 – 29 luglio

XII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti Europei
L’Italia di fronte all’Europa

 

1979
9 – 28 luglio

XIII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti Europei
L’Italia e il Mediterraneo

 

1980
14 – 31 luglio

XIV Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti Europei
Mito e Realtà

 

1981
13 – 30 luglio

XV Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti Europei
Il processo creativo dal progetto all’esecuzione

 

1982
12 – 30 luglio

XVI Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Il Sacro e il Profano nella Cultura Italiana

 

1983
11 – 28 luglio

XVII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Teorie poetiche opere – Aspetti e problemi

 

1984
9 – 26 luglio

XVIII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

L’Opera e gli eventi

 

1985
3 – 25 luglio

XIX Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Letteratura e Arte come dialogo

 

1986
7 – 24 luglio

XX Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Lo spazio e il tempo

 

1987
6 – 23 luglio

XXI Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Il punto di vista e l’oggetto

 

1988
4 – 21 luglio

XXII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Il meraviglioso e l’esotico

 

1989
10 – 27 luglio

XXIII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Il senso del limite

 

1990
9 – 26 luglio

XXIV Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

L’illusione

 

1991
8 – 25 luglio

XXV Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Le Lodi e la Fama

 

1992
6 – 23 luglio

XXVI Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

La Lontananza e l’Esilio

 

1993
5 – 22 luglio

XXVII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

L’Autore e la sua Cerchia

 

1994
7 – 22 luglio

XXVIII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Il Salto delle Generazioni

 

1995
11 – 28 luglio

XXIX Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

La Memoria e i Ricordi

 

1996
9 – 26 luglio

XXX Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

Vicino e Lontano

 

1997
8 – 25 luglio

XXXI Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

I Linguaggi del Moderno. Il primo Novecento: cultura intellettuale, letteratura, arti figurative

 

1998
7 – 24 luglio

XXXII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

“Voi ch’ascoltate…”. L'”io” e il “tu” nella lirica

 

1999
6 – 24 luglio

XXXIII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

“Leggiadre donne…”. Novella e forme del racconto in Italia
VOLUME: Leggiadre donne…
Novella e racconto breve in Italia
a cura di Francesco Bruni – Marsilio Editore.

 

2000
4 – 21 luglio

XXXIV Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

“Le donne, i cavalier…..”. La narrativa lunga in Italia: poema e romanzo”
VOLUME: Le donne, i cavalier, l’arme e gli amori
Poema e romanzo: la narrativa lunga in Italia
a cura di Francesco Bruni – Marsilio Editore.

 

2001
3 – 20 luglio

XXXV Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

“La maschera e il volto: il teatro in Italia”

 

VOLUME: La maschera e il volto: il teatro in Italia
a cura di Francesco Bruni – Marsilio Editore.

 

2002

9- 26 luglio

XXXVI Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

«In quella parte del libro de la mia memoria…».
Verità e finzioni dell’io autobiografico.

 

2003
7 – 18 luglio

XXXVII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

«Vaghe stelle dell’orsa…».
L’ “io” e il “tu” nella lirica italiana.

 

2004
26 – 30 luglio

XXXVIII Corso di Aggiornamento e Perfezionamento per Italianisti

“Viaggio nel Novecento letterario italiano”.

 

 

Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”: tutte le edizioni

Direttore Cesare De Michelis

 

20 Giugno 2010 – 02 Luglio 2010
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il secondo Novecento

 

21 Giugno 2009 – 03 Luglio 2009
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il primo Novecento

 

22 Giugno 2008 – 04 Luglio 2008
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. L’Ottocento

 

09 Luglio 2007 – 20 Luglio 2007
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. I Il Settecento

 

.

Egida Sartori e Laura Alvini 2020 | Cantar Distanti. Ignazio Donati’s theatricalization of early Baroque acoustics

Cantar Distanti

Ignazio Donati’s theatricalization of early Baroque acoustics

Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini 
Direttore: Pedro Memelsdorff
22 ottobre ore 17 
EVENTO CONCLUSIVO IN DIRETTA STREAMING DALLA BASILICA DI SAN GIORGIO MAGGIORE
 
Cantar Distanti

Ignazio Donati’s theatricalization of early Baroque acoustics

 

Tra il 19 e il 23 ottobre 2020 la Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con l’Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Claustra onlus e con le fondazioni Concordance, Irma Merk e L. + Th. La Roche, dedicherà un Seminario di Musica Antica alla prassi consigliata da Donati: un gruppo di giovani cantanti, guidati da Marco Mencoboni, massimo esperto in materia, sperimenterà e si eserciterà nella tecnica o, meglio, nell’arte di disporre cantanti di polifonia tardo-rinascimentale o barocca negli spazi architettonici d’epoca. 

A conclusione del seminario, l’Ensemble Prattica di Musica (Caterina Chiarcos; Andrea Gavagnin; Emanuele Petracco e Marco Saccardin) accompagnato all’organo da Nicola Lamon, sperimenterà questa tecnica nella cornice della Basilica di San Giorgio Maggiore, dialogando con l’architettura palladiana.

 

Così facendo, i Seminari di Musica Antica vogliono rendere, sì, omaggio a Ignazio Donati, ma anche rispondere a un momento storico in cui, per ironia della sorte, cantanti, strumentisti e pubblico sono costretti ad adeguare i propri comportamenti alla distanza sociale imposta dall’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Quella stessa distanza che qui fungerà da catalizzatore di una nuova amplificazione musicale e retorica – metafora, ci auguriamo, di un intramontabile desiderio di comunità.

 

L’ordine che si ha da tenere, è questo, cioè che quella parte, che incomincia prima a cantare, quella sola deve restare in Organo, & l’altre tre, ò due, ò una, devono stare lontano dall’Organo in disparte, separate l’una dall’altra, non vedute per la Chiesa, a modo di tanti Chori. Con tutto ciò non si prohibisse a nissuno, che detti concerti non si possano cantare con tutte le parte in Organo; ma molto più fa bell’effetto a star lontano.

 

La disposizione delle voci indicata da Ignazio Donati nell’introduzione ai suoi Sacri Concentus unis, binis, ternis, quaternis, & quinis vocibus (Venezia: Giacomo Vincenti, 1612) riflette una particolare attenzione al rapporto tra musica e spazio architettonico. I suoi cantori, dislocati in vari luoghi della chiesa – trovandosi cioè tutti tranne uno lontano dall’Organo e, anzi, nascosti dietro alle strutture e ai decori architettonici – sfruttano al contempo sia l’effetto acustico dell’amplificazione per diversificazione delle fonti sonore sia quello teatrale della misteriosità. Un esiguo gruppo di voci solistiche diventa così un’inspiegabile moltitudine di tanti Chori.

La tecnica di Donati non è certo nuova: ché dalle domande e risposte degli hoquetus medievali, le tecniche imitative del contrappunto rinascimentale e gli echi della policoralità veneziana o romana i modelli non mancano. Ma la ricerca del bell’effetto manifesta un suo nuovo implemento al servizio della retorica barocca. 

 


 

Scarica il bando Cantar Distanti

ATTENZIONE. La scadenza del bando è stata posticipata al 12 luglio 2020.

 

 

Venezia e lo Studio Glass Americano

Il simposio internazionale, coordinato dal Centro Studi del Vetro in occasione della mostra Venezia e lo Studio Glass Americano organizzata da Le Stanze del Vetro, ha lo scopo di approfondire, per la prima volta in Italia, il contesto dell’importante movimento American Studio Glass, fondato negli Stati Uniti durante gli anni Sessanta e che ha visto il vetro diventare progressivamente materiale e medium espressivo per la creatività degli artisti americani.

 

Proprio verso la metà del XX secolo, infatti, all’interno dei laboratori del Toledo Museum of Art nasce un impulso crescente nei confronti della tecnica della soffiatura del vetro. Un ruolo determinante in tale vicenda è il forte influusso che le tecniche tradizionali veneziane, quindi l’estetica muranese, esercitarono sullo studio e conseguentemente sugli inaspettati sviluppi del trattamento di questo materiale nell’arte contemporanea. Contesto questo che condurrà a un significativo percorso di conoscenza tecnica e culturale per liberare la produzione del vetro dai processi industriali e sviluppare piuttosto l’innovazione sperimentale, incentivando una progressiva vivacità di linguaggi. Di notevole risonanza soprattutto l’effetto della lavorazione veneziana del vetro trasmessa da illustri maestri, tra cui Dale Chihuly, Benjamin Moore, Paul Marioni, William Morris e Lino Tagliapietra, che indirizzarono così l’evoluzione della ricerca verso percorsi non tradizionali, influenzando radicalmente artisti e designer di nuova generazione.

 

Il convegno esplorerà, grazie alla presenza di esperti di fama internazionale, tra cui Tina Oldknow, William Warmus e l’artista Kim Harty, le diverse dinamiche e declinazioni che tale singolare “relazione amorosa” con il vetro veneziano ha avviato attraverso la sua crescente diffusione negli Stati Uniti e nel mondo.

 

SCARICA IL PROGRAMMA

 


Il convegno potrà essere seguito in diretta sulla pagina Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

E’ possibile, nei limiti dei posti disponibili, partecipare anche in diretta sulla piattaforma Zoom registrandosi tramite il modulo sottostante.

Per chiarimenti e informazioni: info@cini.it

— CI DISPIACE, MA NON CI SONO PIU’ POSTI DISPONIBILI SULLA PIATTAFORMA ZOOM —
Potete seguire la diretta sul canale Youtube della Fondazione e interagire con i relatori tramite i commenti.

RINVIATO | Workshop di teoria musicale e pratica esecutiva

Workshop di teoria musicale e pratica esecutiva

Armonia e forma nei quartetti per archi di Niccolò Castiglioni, Bruno Maderna e Giacomo Manzoni

 

Questo workshop è parte del progetto triennale Concepts of Harmony in Musical Composition: 1945-1975, coordinato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet, Christoph Neidhöfer, e finanziato dalla Ernst von Siemens-Musikstiung. Esso rappresenta una prima concretizzazione del percorso teorico intrapreso dal gruppo di ricerca nelle manifestazioni di Venezia e Boston del 2019. La tematica riguarda le ripercussioni dello studio delle fonti compositive (in particolare quelle riguardanti le strutture armoniche) sulla prassi esecutiva.

Il workshop si svolge in stretta collaborazione con i musicisti del mdi ensemble e rappresenta un’occasione di approfondimento per i giovani esecutori che saranno ospitati a seguito di una selezione mediante bando. Verranno studiate opere di due compositori i cui fondi sono conservati presso l’Istituto per la Musica: Romanze per quartetto d’archi di Castiglioni e Musica per Pontormo (Secondo Quartetto) di Manzoni. A esse si aggiunge il Quartetto in due tempi di Maderna in omaggio al centenario della nascita del compositore.

Discorso sul metodo. Stampe e illustrazioni nel Rinascimento

Per garantire la sicurezza di relatori e uditori si è preferito organizzare la giornata di studi totalmente online.

Gli interventi potranno essere seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Giorgio Cini

 

Nel Cinquecento Venezia rappresenta uno dei maggiori centri di produzione xilografica e calcografica in Europa, sia relativamente alla stampa di riproduzione che a quella di invenzione. Un esercito di artisti, disegnatori, incisori e stampatori locali e forestieri operano e lavorano nei numerosi torchi funzionanti in città, dando vita ad una produzione senza confronti nella penisola e per quantità e per qualità. Quel secolo ci ha lasciato un ricchissimo e prezioso patrimonio di immagini sciolte e librarie, solo in parte studiate e schedate, e lunghi elenchi di maestranze e addetti per lo più oggi ignorati. Rivestono dunque notevole importanza i progetti di studio portati avanti dalla Fondazione Giorgio Cini: da quello della sistematica catalogazione delle xilografie (Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento italianwoodcuts.census@cini.it), allo scavo delle fonti archivistiche veneziane, allo studio delle immagini nelle cinquecentine sulle orme del celebre Principe d’Essling. Metodi di studio e di approccio diversi applicati alla stessa materia, che saranno illustrati e commentati dai curatori in una giornata di studio in programma il giorno 16 ottobre.  Alla giornata saranno presenti specialisti chiamati a portare la testimonianza delle loro esperienze.

❗️ ANNULLATO ❗️ La presenza del sacro

Con il suo quarantesimo appuntamento annuale il Seminario di Studi storici promosso dall’Istituto di Storia della Fondazione Giorgio Cini conferma, anche nel 2020, la vitalità dell’iniziativa, confortata come sempre dalla presenza di illustri relatori e di più giovani, ma parimenti competenti colleghi. Nulla di nuovo per quello che concerne lo svolgimento dell’incontro, articolato nella consueta modalità di cinque mezze giornate, in corrispondenza delle cinque aree geostoriche che verranno prese in considerazione: la novità sta nell’argomento che, per questa edizione recita La presenza del sacro. Un titolo cornice entro il quale si colloca un’allargata tematica trascorrente dalle chiese come sedi assembleari alle motivazioni delle vicende urbane, dall’amore, appunto, sacro e profano alle consacrazioni confinarie, dai benefìci ecclesiastici ai sospetti di irriverenza dissacrante

 

 

❗️ RINVIATO ❗️ Omaggio poetico e musicale a Friedrich Hölderlin in occasione dei 250 anni dalla sua nascita

L’evento è rinviato a data da destinarsi


“Ma presto saremo canto.” (“Bald sind wir aber Gesang.”) – con questo verso Friedrich Hölderlin sembrò prevedere il destino della sua opera che esercitò grande fascino sui compositori del XX secolo. In occasione dei 250 anni dalla sua nascita l’Istituto per la Musica in collaborazione con l’Università di Ca’ Foscari Venezia, la Hölderlin-Gesellschaft, l’Università di Udine e il Centro Tedesco di Studi Veneziani rendono omaggio al poeta tedesco con un appuntamento all’insegna della poesia e delle musiche di Hölderlin presso l’Auditorium “Lo Squero”. Il 24 marzo alle ore 17.30 sarà presentato da Pietro Cavallotti e Markus Ophälders, in presenza dei curatori Gianmario Borio ed Elena Polledri, il volume „Wechsel der Töne“: Musikalische Elemente in Friedrich Hölderlins Dichtung und ihre Rezeption bei den Komponisten (Winter: Heidelberg, 2019), frutto di un progetto pluriennale sul rapporto tra Hölderlin e la musica.  La conversazione su Hölderlin e la sua ricezione musicale fungerà da introduzione così a un concerto nel quale il pianista Luca Ieracitano e il soprano Carolina Mattioda eseguiranno brani di pianoforte “con titoli tratti da parole di Friedrich Hölderlin” di Josef Matthias Hauer (op. 25), di Benjamin Britten Sechs Hölderlin-Fragmente (op 61), Drei Hölderlin-Gedichte di Wolfgang Rihm e Sechs Hölderlin-Fragmente di Hans Eisler. L’evento si inserisce nell’ambito del Convegno Internazionale „Wir sind nichts; was wir suchen, ist alles.“ Hölderlin. Per i 250 anni dalla nascita, organizzato nei giorni 24 e 25 marzo 2020 dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Ca´Foscari in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine, la Hölderlin-Gesellschaft, il Centro Tedesco di Studi Veneziani e sotto il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania, Milano.

❗️ ANNULLATO ❗️ Bîrûn: musica ottomana. Le composizioni del Principe Demetrius Cantemir (1673-1723)

Bîrûn, il seminario organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e giunto alla sua nona edizione, continua a mantenere gli aspetti fondamentali del progetto: il carattere didattico attraverso la formazione di giovani musicisti, la riscoperta di manoscritti inediti o poco eseguiti della tradizione cosmopolita nel mondo ottomano e il concerto pubblico. Per l’edizione 2020, il Maestro Erguner ha scelto come tema lo studio delle composizioni del principe e musicista moldavo Demetrius Cantemir, vissuto alla corte ottomana per molti anni nel corso del XVII secolo. Si tratta di musica strumentale in gran parte dimenticata che sarà riproposta nel corso del seminario e del concerto finale, eseguito da un ensemble di nove musicisti turchi e internazionali e previsto venerdì 27 marzo alle ore 18 nella suggestiva cornice del Refettorio del Palladio.