Convegni e seminari Archives - Pagina 26 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

Le stagioni di Niccolò Jommelli tra Venezia e l’Europa

In occasione del terzo centenario della nascita di Niccolò Jommelli, il Centro Studi per la ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma europeo in collaborazione con la Seconda Università di Napoli, la Fondazione “Pietà de’ Turchini” di Napoli, il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria, il Teatro San Carlo di Napoli, l’Istituto Italiano per la Storia della Musica, l’Università di Vienna, il Centro di Studi “Divino Sospiro” di Lisbona promuoverà una serie di iniziative scientifiche e spettacolari da tenersi in varie sedi. A Venezia, il 31 ottobre, si svolgerà una giornata di studi dal titolo Le stagioni italiane di Niccolò Jommelli in cui si intendono analizzare rispettivamente i repertori italiani, sacri e profani, e i rapporti del  musicista con le maestranze tutte dello spettacolo e con la vita culturale della Serenissima nel
corso della sua carriera.

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO

Arte figurativa e arte astratta 1954 -2014

Esattamente 60 anni fa, nel 1954, per volontà di un gruppo di storici dell’arte, capeggiati da Giuseppe Fiocco e che annoverava personalità del calibro di Sergio Bettini, Carlo Anti e Piero Zampetti, e grazie anche al convinto sostegno di Vittorio Cini, nasceva l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, subito destinato a divenire uno dei centri di studio e ricerca più importanti a livello internazionale. Il neonato Istituto fu ufficialmente presentato nell’ottobre dello stesso anno, in occasione dello storico convegno su Arte figurativa e arte astratta, il cui taglio critico e interdisciplinare e le ampie e diversificate direttrici metodologiche diedero immediatamente il senso e la percezione di una vocazione primaria da parte dell’istituzione veneziana, quella cioè di porsi all’avanguardia non solo rispetto alla ricerca scientifica sulle arti del passato, ma di svolgere allo stesso tempo un ruolo di primo piano nel dibattito sull’arte contemporanea,
promuovendo studi e mostre di rilievo internazionale.

In occasione delle celebrazioni per la nascita dell’Istituto, la Fondazione Giorgio Cini intende promuovere il 30 e il 31 ottobre un’iniziativa che evochi lo spessore e l’importanza di quello storico convegno, dedicandogli la prima edizione delle Giornate di studi di storia dell’arte.

La prima giornata verterà sullo stato della critica d’arte, in riferimento ai protagonisti e alle voci dello storico consesso del 1954 – intervennero, tra gli altri, Gino Severini, Enrico Prampolini, Emilio Vedova, Felice Carena, Berto Lardera – e sulle principali tematiche che furono messe a fuoco in quell’occasione, con l’obbiettivo di disegnare il perimetro e i confini storiografici che seguirono e le prospettive critiche attuali, e sottesa vi è l’ambizione di istituire una trama di confronti sullo stato attuale delle metodologie della ricerca storico-artistica sulle arti e la critica del Novecento. Alcuni degli argomenti riguarderanno la critica francese, italiana e tedesca del dopoguerra (tenendo conto delle presenze di allora), la Biennale del 1954, il dibattito astratto-figurativo, il Gruppo degli Otto, il ruolo di Severini, l’astrazione americana e le incursioni nella scultura nel dopoguerra, l’Europa degli anni Cinquanta fra Informel / Spazialismo e neoavanguardie e altri focus generati dal convegno.

La seconda giornata, organizzata in collaborazione con Palazzo Grassi, consentirà un confronto in
merito a problematiche, orientamenti, destini, visioni, progetti legati alla disciplina della storia
dell’arte, una sorta di laboratorio critico che possa offrire spunti di riflessione per le politiche
culturali; nella stessa occasione sarà presentata una rassegna di documentari d’arte dedicati ad
alcuni dei più importanti storici dell’arte del Novecento

Scarica il programma

Conversazioni d’Arte

Conversazioni d’Arte

1° ottobre -29 ottobre 2014

Dopo il primo ciclo di “Conversazioni d’arte”, dedicato alle raccolte e in particolare ai capolavori pittorici, questa nuova serie di appuntamenti si concentra sulle arti decorative, rappresentate all’interno della collezione di Palazzo Cini dai preziosi nuclei di avori, mobili, porcellane e rami smaltati.

Il tema verrà ripreso da un importante convegno organizzato dall’Istituto di Storia dell’Arte, che festeggia quest’anno il suo sessantesimo anniversario: il convegno internazionale di studi dedicato proprio ai rami smaltati “veneziani” del Rinascimento (16-18 ottobre, Isola di San Giorgio Maggiore), organizzato in collaborazione con il Museo del Louvre, e la mostra “Tomaso Buzzi alla Venini” (13 settembre 2014 – 11 gennaio 2015) allestita presso le Stanze del Vetro. Una delle “conversazioni sarà dedicata all’intervento a Palazzo Cini dello stesso Buzzi, che ha segnato gli ambienti della casa-museo con l’impronta del suo gusto eclettico,  e che concluderà questa rassegna.

Queste visite tematiche, affidate a studiosi ed esperti, si pongono l’obiettivo di far conoscere e scoprire la casa-museo, i suoi ambienti e le sue collezioni, al pubblico veneziano e non. Si terranno dal 1 ottobre fino alla chiusura annuale della Galleria il 2 novembre, ogni mercoledì alle 18.00.

Per partecipare è necessario iscriversi  e acquistare il biglietto d’ingresso in Galleria.

Con un biglietto cumulativo, al prezzo speciale di 12 euro, è possible accedere alla Galleria e assistere ai tutti gli incontri. Prenota direttamente a palazzocini@cini.it

Prenotazioni e informazioni:
palazzocini@cini.it
0412710446


1 ottobre

Il mobile rinascimentale: i cassoni della Galleria

Claudio Paolini

Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici di Firenze, Pistoia e Prato


8 ottobre

Private passioni: rilievi cortesi e dittici sacri. Gli avori medievali della Galleria

Benedetta Chiesi

Università degli Studi di Firenze


15 ottobre

(Due visite successive, limitate a 10 persone, inizieranno rispettivamente alle 17.00 e alle 18.00.)

I rami smaltati della collezione Cini

Françoise Barbe

Département des Objets d’art, Musée du Louvre, Parigi

Letizia Caselli

Storica dell’arte e dell’oreficeria


22 ottobre

Fondi oro. Le punzonature e la lavorazione dell’oro nelle tavole della Galleria

Stefania Sartori

Restauratrice – Università Internazionale dell’Arte, Venezia


29 ottobre

Tomaso Buzzi a Palazzo Cini

Stefania Portinari

Università Ca’ Foscari, Venezia

I rami smaltati detti veneziani del Rinascimento italiano. Geografia artistica, collezionismo, tecnologia – Les cuivres émaillés de la Renaissance italienne. Géographie artistique, collectionnisme, technologie

In collaborazione con il Museo del Louvre e il Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (C2RMF) di Parigi, l’Istituto di Storia dell’Arte ha organizzato un convegno internazionale sulla produzione dei rami smaltati rinascimentali cosiddetti “veneziani”, cui parteciperanno storici dell’arte, conservatori, restauratori insieme a esperti nel campo della diagnostica e delle analisi chimico-fisiche.

I rami smaltati rappresentano, tra le arti decorative del Rinascimento italiano, una produzione relativamente limitata ma raffinatissima, tradizionalmente riferita a manifattura veneziana.
La maggioranza dei pezzi conservati è formata da servizi da pompa composti principalmente da calici a volte con coperchio, piatti, bacili, saliere, brocche e fiaschi. Vi sono, inoltre, cofanetti, torciere, candelabri
e specchi; alcune paci, reliquiari e ostensori attestano anche un uso religioso. Il metallo, che da la forma all’oggetto, fa da supporto a una decorazione riccamente colorata, e dorata, formata da più strati di
smalto con fondi bianchi, blu, viola o verdi, ornati da tocchi di rosso.
Ammirati e collezionati nell’Ottocento – periodo in cui si formarono le principali collezioni europee –, questi oggetti, la cui origine risale alla fine del Quattrocento, furono poi dimenticati.

Questo convegno interdisciplinare intende approfondire la conoscenza di tali opere di altissima qualità artistica – presenti nei principali musei e collezioni del mondo – sia dal punto di vista delle tecniche di fabbricazione, delle forme e della decorazione che da quello del contesto socio-culturale che le ha generate. Si cercherà di definire un corpus di forme e di decorazioni, di evocare la clientela e i committenti di queste opere, grazie in particolare allo studio dell’araldica e dell’emblematica, e infine di rintracciare il loro arrivo sul mercato dell’arte europeo nell’Ottocento, e poi americano nel Novecento.

L’origine veneziana di questa produzione verrà discussa e riconsiderata con il contributo delle recenti ricerche archivistiche, dello studio dei ricettari dei vetrai e dei risultati delle indagini fisico-chimiche realizzate dal C2RMF di Parigi, il LAMA di Venezia e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Nel corso dei tre giorni di convegno sarà esposto al pubblico lo specchio in rame smaltato della
raccolta della Galleria di Palazzo Cini, che è la seconda per importanza dopo quella del Louvre, restaurato per l’occasione dall’Opificio delle Pietre Dure.

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO DEL CONVEGNO

YouTube in classe: la lettura dei video musicali per la costruzione di percorsi interculturali

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un corso di formazione della durata di due giorni rivolto agli insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado.

Il corso, a cura di Serena Facci e Gabriella Santini, si propone di analizzare i video musicali al fine di guidare gli studenti ad una fruizione consapevole di questo mezzo così diffuso, elaborare percorsi didattici di tipo interculturale e interdisciplinare, sollecitare attività creative che utilizzino il linguaggio multimediale dei video. La lettura critica di questo genere di produzioni multimediali aiuta a comprendere la funzione comunicativa dei diversi linguaggi che concorrono alla loro realizzazione. Le competenze acquisite possono inoltre essere investite, in sede scolastica, per guidare gli studenti nella produzione di video.

Agli insegnanti partecipanti verranno forniti supporti didattici sotto forma di testi scritti e materiale video. I percorsi scelti mireranno a coinvolgere docenti di diverse discipline, oltre musica, anche lettere, arte e immagine, lingua straniera, tecnologia. In particolare, il corso di formazione sarà articolato in due parti.

Nella prima parte, gli insegnanti analizzeranno alcuni video musicali proposti dalle docenti del corso, utilizzando una metodologia basata sulle funzioni dei diversi linguaggi. Si lavorerà con video musicali italiani e stranieri caratterizzati da contenuti musicali e ambientali di diversa provenienza geografica.

Nella seconda parte, l’attività del laboratorio didattico sarà dedicata più specificamente a suggerimenti e sperimentazioni per la produzione in classe di video musicali, che utilizzino le grandi potenzialità di Internet per connettere l’immensa varietà di spazi, suoni, immagini, linguaggi e suggestioni.

Il corso è riconosciuto dall’Ufficio Scolastico regionale per il Veneto. 

Il corso è a numero chiuso, i partecipanti sono ammessi fino ad esaurimento posti.

Iscrizione obbligatoria entro il 11 ottobre 2014, si prega di scaricare il modulo d’iscrizione e inviarlo a: musica.comparata@cini.it

Scarica il modulo

Stravinskij in Italia. Ricordo di Roman Vlad

Igor Stravinskij in Piazza San Marco (1925). Fondo Alfredo Casella, Fondazione Giorgio Cini, Venezia.


La ricezione italiana della musica di Igor Stravinskij sarà il tema di due giornate di studio, coordinate da Angela Carone, Massimiliano Locanto e Gianfranco Vinay.

Nella prima giornata Francesco Fontanelli, Simone Caputo e Simone Ciolfi approfondiranno la ricezione compositiva di Stravinskij in Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero e Goffredo Petrassi, mentre Federica Di Gasbarro, Alessandro Maras e Sabine Meine illustreranno l’atteggiamento della critica italiana nei confronti della musica del compositore russo, eseguita sia in città come Roma e Venezia sia nei piccoli centri.

La seconda giornata sarà interamente dedicata alla ricezione di Stravinskij negli scritti editi e inediti di Roman Vlad; le relazioni di Elia Andrea Corazza, Susanna Pasticci e Mauro Mastropasqua si concentreranno in particolare sugli studi dedicati allo Stravinskij dei balletti, delle opere vocali e della musica sacra, mettendone in luce peculiarità e aspetti innovativi rispetto alla trattatistica precedente e coeva.

Il convegno intende ricordare la figura di Roman Vlad a un anno dalla scomparsa, avvenuta due mesi dopo aver donato il suo archivio personale all’Istituto per la Musica.

Nel corso delle due giornate i partecipanti al convegno avranno la possibilità di visionare una selezione di materiali relativi a Igor Stravinskij provenienti dai Fondi dei compositori italiani conservati alla Fondazione Giorgio Cini. L’esposizione sarà curata dagli archivisti dell’Istituto per la Musica.

In occasione del Convegno, il 22 settembre alle ore 19, nella Sala Carnelutti della Fondazione Giorgio Cini si terrà un concerto dei docenti e degli allievi del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. In continuità con il tema del convegno saranno eseguite musiche di Stravinskij, Malipiero, Casella, Petrassi e Vlad. Il concerto è aperto al pubblico, su invito da ritirare all’ingresso, fino ad esaurimento posti.

SCARICA IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE DI STUDIO

Decima Conferenza Mondiale ‘Il Futuro della Scienza’ Lo sradicamento della fame

L’accesso a cibo e acqua sono considerati diritti universali dalla Carta dei Diritti Umani della Nazioni Unite. Eppure oltre un miliardo di persone sulla Terra non ha accesso ad acqua pulita e soffre di denutrizione. La scarsità di cibo è la causa della maggior parte delle morti al mondo per malattia; la lotta per l’approvvigionamento a fonti di acqua pulita è una delle maggiori cause di conflitti armati. Di contro, le nazioni ricche del pianeta, che rappresentano una piccola parte dell’umanità, si trovano ad affrontare l’altro lato della medaglia della malnutrizione: l’eccesso di cibo e lo sviluppo dell’obesità, diventata una vera e propria epidemia con gravi conseguenze sulla salute. Con l’aumentare della popolazione mondiale, la risoluzione di questi problemi e una più equilibrata ridistribuzione delle risorse alimentari non è solo un imperativo morale, ma rappresenta l’unica strada per uno sviluppo sostenibile e per la sicurezza a livello
mondiale. La scienza e la tecnologia, se utilizzate con saggezza, possono apportare contributi essenziali alla via della risoluzione, guidando l’implementazione di soluzioni per assicurare a tutti sufficienti cibo e acqua pulita.

Questi i temi della decima edizione di The Future of Science – Conferenza Mondiale promossa da Fondazione Umberto Veronesi, Fondazione Giorgio Cini e Fondazione Tronchetti Provera – che verranno discussi da eccellenti relatori, competenti in diverse aree: cambiamenti climatici e desertificazione, agricoltura sostenibile, aumento esponenziale nel consumo di cibi di origine animale e patologie correlate (ad esempio diabete, obesità e malattie cardiovascolari), sicurezza e salute alimentare, ingegneria genetica e piante, implicazioni economiche, etiche e politiche.

Incontri in Fototeca

L’iniziativa Incontri in Fototeca. I Fondi fotografici dell’Istituto di Storia dell’Arte mira a coinvolgere specialisti della materia e storici dell’arte, ma non solo, nella conoscenza delle raccolte fotografiche e delle personalità che le hanno costituite.

Giovedì 18 settembre Lionello Puppi terrà una conferenza dal titolo Raimond van Marle: uno storico dell’arte geniale e scomodo, dedicata alla raccolta fotografica Van Marle-Ventura appartenuta all’illustre storico dell’arte olandese, autore dell’opera The Development of the Italian Schools of Painting. 

 Il ciclo di incontri sulle raccolte fotografiche conservate presso la Fototeca proseguirà, con appuntamento mensile, fino a dicembre  nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del sessantesimo anniversario della nascita dell’Istituto di Storia dell’Arte.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Biblioteca del Longhena
18 settembre ore 16:30

 

 

Cantastorie e contastorie in Cina

Questo convegno, che prosegue e sviluppa la serie di incontri e spettacoli sulla musica cinese che l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati promuove da alcuni anni in collaborazione con CHIME (Foundation for Chinese Music Research di Leida), il Dipartimento di Studi sull’Africa e Asia Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Istituto Confucio, riunirà alcuni tra i massimi esperti internazionali per discutere il tema della tradizione dei cantastorie in Cina, presentando ricerche in ambito storico, musicologico, e degli studi di letteratura orale.

Il programma del convegno sarà variegato e ricco di attrattive, performance, letture di approfondimento sui molteplici aspetti delle arti performative narrative cinesi.

Con questa iniziativa si intende creare l’occasione per un intenso incontro tra Oriente e Occidente, mettendo a confronto giovani artisti e interpreti senior, e tra studiosi e performer delle antiche arti narrative, riducendo la distanza tra le realtà della ricerca accademica e le arti performative e promuovendone una reciproca conoscenza e uno scambio proficuo.

Oltre a riunire i maggiori specialisti sul tema, arriveranno in Italia i più grandi interpreti di questa antica arte, per rappresentare una vasta gamma di repertori: tradizionali, moderni, rurali, urbani, della Cina settentrionale e meridionale. Saranno presenti tre artisti della narrazione senior provenienti dalla città di Yangzhou, Ma Wei, Ren Dekun (raccontastorie) e Shen Zhifeng (cantastorie). Inoltre, si esibirà il duo di cantastorie composto da Gao Bowen e Lu Jinhua da Shanghai, specializzati nel genere narrativo detto Suzhou tanci, e Dai Xiaolian, interprete della cetra classica cinese, il qin, da Shanghai, che sperimenterà un accompagnamento dei cantanti tanci, su canzoni qin. Per l’occasione, si esibirà anche l’astro nascente Cai Yayi di Quanzhou: una cantante di nanguan o nanyin, struggenti ballate d’amore tipiche della Cina meridionale. Infine, per controbilanciare, è stato invitato uno dei più grandi raccontastorie della tradizione europea: Abbi Patrix, dalla Maison de la conte di Parigi.

I curatori scientifici del Convegno sono Frank Kouwenhoven, direttore di CHIME, e Vibeke Bordhal, del Nordic Institute of Asian Studies (Danimarca).

Il convegno ed alcune performance si terranno sull’Isola di San Giorgio Maggiore, una serata aperta al pubblico verrà invece organizzata presso l’Auditorium Santa Margherita, Venezia.

Scarica il programma

Per ulteriori informazioni: musica.comparata@cini.it

Incontri in Fototeca. I Fondi Fotografici dell’Istituto di Storia dell’Arte

L’Istituto di Storia dell’Arte inaugura un ciclo di conversazioni con storici dell’arte e specialisti della materia per parlare delle raccolte fotografiche conservate nei propri archivi e degli studiosi che le hanno costituite.

L’avvio della serie di incontri è affidato al prof. Anchise Tempestini con una conferenza dal titolo Appunti sull’origine degli archivi fotografici e delle fototeche di storia dell’arte.

Giovedì 26 giugno alle ore 16.30
Venezia, Nuova Manica Lunga.

Anchise Tempestini

Anchise Tempestini ha studiato all’Università di Firenze: dal 1967 all’inizio del 2003 ha lavorato presso la fototeca del Kunsthistorisches Institut di Firenze. Dal 1971 al 2010 è stato professore ospite in Università e Accademie a Aix-en-Provence, St. Andrews, Helsinki, Cracovia, Praga, Lubiana, Salzburg, Verona, Siena, Istanbul. Fa parte della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche di Trento, della Società Filologica Friulana di Udine, dell’Accademia Raffaello di Urbino. Oggi collabora con la Fondazione Roberto Longhi di Firenze, Villa I Tatti (Harvard University) a Fiesole, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi a Firenze e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.