Il seminario punta a evidenziare due prospettive e modi di essere Stati nel Mediterraneo attraverso il prisma della storia medievale e moderna.
Venezia e Napoli sono due grandi capitali dell’antico mare e sono soprattutto due luoghi unici, città che hanno saputo esprimere una loro specifica civiltà. Si tratta di Stati posti al centro del Mediterraneo, entrambi al confine tra più mondi. Il Regno di Napoli e la Repubblica di Venezia sono altresì, a loro modo, declinazioni della storia d’Italia, della storia del Mediterraneo e d’Europa. Il seminario è anche una proposta di lettura dalla prospettiva inversa, mediterranea di queste civiltà. L’approccio è comparativo, intrecciato con visioni e interpretazioni di ampio respiro, di storia e cultura. In occasione del seminario verranno presentati gli ultimi numeri di «Studi Veneziani», pubblicati dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano.
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La conferenza è organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini (the Centre for Comparative Studies of Civilisations and Spiritualities), dall’Università Ca’ Foscari Venezia (THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities – NICHE, the Center for the Study of Lived Religion, and the Department of Asian and North African Studies), University College Dublin (Irish Research Council Government of Ireland), e Harvard Divinity School (Center for the Study of World Religions).
In questo convegno internazionale e interdisciplinare ci proponiamo di indagare gli aspetti letterari, filosofici, antropologici e politici di una ri-materializzazione ecologica delle religioni e delle spiritualità, in dialogo con la sempre crescente produzione accademica legata alla connessione tra pensiero religioso e prassi ambientale.
La conferenza sarà tenuta in lingua inglese.
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Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite:
Per domande sulla disponibilità dei posti contattare: civilta.comparate@cini.it
Dal 5 al 7 marzo si terrà il seminario Singing in the pool, with masks organizzato in collaborazione con il Théâtre Performance et Societé dell’Université Paris 8 e l’École Universitaire de Recherche ArTeC – Nanterre. Nel corso del seminario, finanziato da ANR (Agence Nationale pour la Recherche de France), verrà offerto agli studenti dell’Université de Nanterre un insegnamento sia teorico che pratico sull’uso della maschera in teatro, con particolare riferimento agli ambienti acquatici. Nel corso dell’incontro veneziano, che segue un primo seminario organizzato a Parigi, a cura di Isabelle Moindrot e Giulia Filacanapa, i partecipanti potranno lavorare su una selezione di materiali grafici e pittorici conservati presso i diversi fondi d’archivio dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma. In questa occasione l’Istituto sarà coinvolto anche in una serie di lezioni sulla storia del teatro contemporaneo e sul patrimonio teatrale custodito alla Fondazione Giorgio Cini.
Il convegno è organizzato congiuntamente dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini e da diverse istituzioni berlinesi: Humboldt Universität; Stiftung Humboldt Forum; Ethnologisches Museum; Staatliches Institut für Musikforschung; Universität der Künste.
Il convegno si propone di approfondire il ruolo della musica al tempo della divisione di Berlino e dell’Europa durante la guerra fredda. In particolare, intende riunire studiosi e testimoni di quell’epoca per valutare
come, oltre le divisioni, entrambi i blocchi perseguissero una prospettiva cosmopolita e su come la diffusione delle diverse musiche del mondo abbia influito sulle dinamiche culturali e politiche di quel tempo.
Un ruolo importante svolse in quegli anni l’International Institute for Traditional Music (IITM), attivo dal 1963 al 1994 (le date prese in considerazione dal convegno). La fondazione dell’IITM – istituto gemello dell’Istituto
Interculturale di Studi Musicali Comparati veneziano – ad opera dell’indologo e ricercatore musicale Alain Daniélou con i fondi della Fondazione Ford è avvenuta in un contesto politico-culturale caratterizzato
dal conflitto Est-Ovest. Tale contesto sarà oggetto di riflessione mettendo al centro la particolare situazione di Berlino e valutando come la musica abbia costituito tanto elemento di divisione quanto di connessione, contribuendo a costruire originali percorsi a volte condivisi in un periodo di profonda divisione, riconsiderando il loro lascito culturale.
L’evento, che include anche appuntamenti spettacolari, costituisce un ideale seguito del convegno organizzato alla Fondazione Giorgio Cini nel 2019 in collaborazione con la Stiftung Humboldt Forum, sugli stessi temi.
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Su iniziativa della Società Dalmata di Storia Patria (Roma) e in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Società e della Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini, con l’Archivio di Stato di Venezia, l’Archivio di Stato di Zara, la Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, la Deputazione di Storia Patria per le Marche, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica e la Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, nei giorni 22-24 febbraio 2024 si tiene il Convegno internazionale Venezia e il suo Stato da mar. Oralità, scrittura, lingua e letteratura nello Stato da Mar presso la Fondazione Giorgio Cini, l’Archivio di Stato di Venezia e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.
Il convegno si pone a chiusura di oltre dieci anni di ricerche promosse con i fondi della Regione Veneto presso l’Archivio di Stato di Venezia e in occasione della pubblicazione di quattro grossi tomi di relazioni dei Provveditori Generali da Mar e dei Provveditori Generali di Dalmazia (secoli XVI-XVIII). L’edizione di queste fonti importanti per la storia di Venezia e del Mediterraneo sarà oggetto di discussione dei partecipanti. I relatori della prima giornata, alla Fondazione Giorgio Cini, sono Rita Tolomeo, Egidio Ivetic, Alessia Ceccarelli, Lorenzo Lozzi Gallo, Anna Rinaldin, Katerina Konstantinidou, Carlo Cetteo Cipriani, Panayota Tzivara, Efthimios Ntikos, Irene Papadaki, Bruno Crevato-Selvaggi.
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Il disegno di paesaggio è stato per lungo tempo considerato come passatempo amatoriale o esercizio delle abilità compositive in relazione alla produzione pittorica. L’orientamento degli studi più recenti verso questioni di pratica artistica e materialità delle opere ha permesso di esplorare il disegno di paesaggio in quanto opera d’arte autonoma o come restituzione dell’esperienza della natura. Del resto, disegni e stampe di paesaggi prodotti da artisti come Leonardo e Dürer, Rembrandt, Cozens e Fragonard, continuano ad affascinare il pubblico da secoli.
Sul tema, l’Istituto di Storia dell’Arte, con il sostegno della Tavolozza Foundation, promuove un convegno – curato da Camilla Pietrabissa e da Elisa Spataro – che intende prendere in esame la complessità di tale manifestazione artistica ponendo l’attenzione sugli aspetti materiali ed estetici. Dalle tecniche agli strumenti utilizzati per osservare e registrare su carta la natura e gli spazi urbani, all’assemblaggio di album e all’innovazione delle tecniche di stampa, le due giornate di studio si propongono di dimostrare come le ricerche più recenti stiano plasmando la storia delle immagini del paesaggio, sfidando le tradizionali narrazioni storiografiche. Tra i vari aspetti che il convegno intende affrontare e che saranno al centro degli interventi dei relatori scelti attraverso un call for papers, vi sono la nozione del disegno dal vero o ‘dal naturale’ in relazione alla pratica e all’esperienza artistica; i materiali per il disegno di paesaggio: supporti e strumenti del disegno; le pratiche di raccolta dei singoli fogli, di assemblaggio e dispersione di taccuini e album di disegni di paesaggio; gli schemi compositivi, la prospettiva e i punti di vista sul paesaggio; l’uso di strumenti ottici e di altri dispositivi tecnici.
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Il Seminario di perfezionamento della Scuola per Librai organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, giunto alla sua quarantunesima edizione, si terrà alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia dal 23 al 26 gennaio 2024.
Nel corso delle tre giornate didattiche verranno affrontati e approfonditi temi quali la gestione economica e finanziaria della libreria, la gestione dell’assortimento e il servizio al cliente. I 30 librai partecipanti avranno inoltre modo di mettersi in gioco e confrontare le proprie esperienze durante il lavoro di gruppo.
Nel corso della Giornata conclusiva, venerdì 26 gennaio, verranno consegnati il diciottesimo Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri al libraio Fabio Lagiannella e la quinta Borsa di lavoro Nick Perren alla libraia Veronica Tati.
Scenari economici di mercato, intelligenza artificiale, nuovi sviluppi dell’editoria digitale, lettura e fidelizzazione delle giovani generazioni tra i temi che verranno discussi.
La Giornata conclusiva potrà essere seguita in collegamento Zoom, previa registrazione all’indirizzo https://qrco.de/uem41
Programma Seminario 2024
Con questo workshop riprende il ciclo Research-led Performance, inaugurato nel 2016: una delle attività più seguite e apprezzate dell’Istituto per la Musica.
L’edizione 2024 è affidata a Lucas Fels, violoncellista del Quartetto Arditti e professore presso l’Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Francoforte. Musicista di grande maestria, Fels coniuga la sua competenza con un vivo interesse per gli aspetti filologici e la riflessione teorica. Il workshop è incentrato su opere per violoncello solo di compositori italiani, con particolare attenzione ai fondi archivistici conservati presso l’Istituto per la Musica. Le composizioni oggetto di studio saranno le seguenti:
• Luigi Dallapiccola, Ciaccona, Intermezzo e Adagio (1945);
• Renato de Grandis, Serenata seconda (1970);
• Giacomo Manzoni, Freedom (2001);
• Ernesto Rubin de Cervin, Omaggi (2002).
Il workshop è destinato a giovani violoncellisti con spiccate capacità di comprensione e interpretazione della musica di ricerca e sperimentazione. Il programma comprende sessioni pratiche e teoriche, oltre a un concerto finale con esibizioni di una selezione di borsisti. Le sessioni pratiche saranno tenute da Lucas Fels, mentre nelle sessioni teoriche, aperte al pubblico, i musicologi Gianmario Borio (Direttore dell’Istituto per la Musica e professore all’Università di Pavia), Francisco Rocca (collaboratore scientifico dell’Istituto per la Musica) e Francesca Scigliuzzo (dottoranda all’Università di Udine) affronteranno diversi aspetti delle opere studiate. È prevista la partecipazione di Giacomo Manzoni.
Scadenza per la presentazione delle domande: 25 ottobre 2024
Il 26 gennaio dalle 9.30 alle 16.00 è in programma un evento speciale (e in presenza) nell’ambito delle attività l’ARCHiVe Online Academy.
Il seminario è l’occasione per approfondire i lavori realizzati dal progetto Venice Long Data e dal PNRR CHANGES nel campo delle applicazioni della teoria delle reti e l’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è fornire uno strumento per classificare in modo innovativo la quantità di materiale testuale e non del patrimonio culturale. Partendo dai database disponibili (ad esempio archivi, riutilizzo di pietre nei monumenti, descrizione di edifici perduti) gli studiosi stanno mettendo a punto descrizioni multilivello del patrimonio culturale, registrando allo stesso tempo i cambiamenti accumulatisi nel tempo. Il caso-pilota su cui si stanno concentrando è proprio la città di Venezia.
L’incontro si terrà presso ARCHiVE, Isola di San Giorgio Maggiore.
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Per partecipare è necessaria la registrazione all’evento sulla piattaforma Eventbrite
Nell’ambito delle celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Marco Polo (9 gennaio 1324), l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti si è fatto promotore dell’edizione critica, a stampa e sul web, del Codice Diplomatico Poliano, ossia dei documenti finora noti riguardanti la figura storica di Marco Polo e organizza il 25-26 gennaio 2024 il convegno internazionale dal titolo La Venezia di Marco Polo. L’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini partecipa all’iniziativa e ospita la sessione conclusiva del convegno, venerdì 26 gennaio 2024 ore
15.30, dedicata al forum Le Venezie di Marco Polo, inerente l’ultimo libro di Ermanno Orlando. Ne discutono Egidio Ivetic, Direttore dell’Istituto, con Eugenio Burgio, Andrea Nanetti, Gherardo Ortalli e l’autore, Ermanno Orlando.
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